ASSOMARINAS ha presenziato al “battesimo” di Porto degli Argonauti, nuova, grande struttura, frutto di quell’intelligente mix che ha saputo fondere la volontà e l’impegno del pubblico e del privato nella valorizzazione di questa splendida costa, nel comune di Pisticci in provincia di Matera, nella realizzazione di in un progetto concepito da una tra le migliori firme dell’architettura turistica italiana, l’arch. Luigi Vietti e dall’ing. Antonio De Nicolò, consigliere d’amministrazione della Nettis S.p.A., autori di prestigio del Porto degli Argonauti e del resort che lo accoglie mentre i professori Alberto Noli, ordinario di Costruzioni Marittime a “La Sapienza”, e Alessandro Togna, professore di idrologia tecnica preso l’Università dell’Aquila, hanno curato la progettazione delle opere idrauliche e marittime.
In grado di ospitare fino a 450 imbarcazioni di piccola e media stazza e fino a 30 m. di lunghezza, il Porto degli Argonauti, realizzato dalla Nettis Resort, è protetto da un avamporto a moli foranei convergenti con una imboccatura all’ingresso di 50 metri di larghezza e 4 m. di profondità per accedere alle 2 darsene interne lunghe 220 m., larghe 140 e profonde 3,5 m.. L’imponente struttura si colloca, al centro del Mediterraneo, come uno tra i migliori esempi di integrazione tra il mare e il suo hinterland in un habitat pieno di cultura e di opportunità per un turismo che per ragioni climatiche e per le strutture residenziali a terra potrebbe svilupparsi per tutti i 12 mesi dell’anno. “Ho immaginato – ha affermato l’imprenditore Giuseppe Nettis – di creare uno di quei posti belli e ben fatti che ogni tanto si vedono in giro per il mondo in cui poter ritrovare lo spirito del mare. L’obiettivo principale? Un turismo sostenibile e di qualità, con alberghi e case raffinate in un luogo bellissimo nel rispetto dell’ambiente”.
All’inaugurazione ufficiale, dagli interventi del sindaco di Pisticci Michele Leone, del presidente della Provincia di Matera Franco Stella e da quello della Regione Basilicata Vito De Filippo è stato ricordato come quest’opera rappresenti il primo importante passo per porre la Basilicata in una nuova rotta turistica proprio attraverso l’intelligente valorizzazione della sua costa mentre si dovrà dedicare grande impegno sul fronte delle infrastrutture a cominciare dall’aeroporto di Pisticci che dovrà essere adeguato alla nuova domanda che questo polo turistico potrà generare. “Quest’opera – ha affermato il presidente dell’Associazione Italiana Porti Turistici Roberto Perocchio nel discorso inaugurale - rappresenta a pieno titolo la conferma di quanto è stato da sempre sostenuto da ASSOMARINAS circa la capacità e l’efficacia delle amministrazioni regionali e comunali nell’esprimere la valenza delle imprese portuali-turistiche come complemento imprescindibile dall’industria turistico-ricettiva per la valorizzazione del territorio e la diffusione di quei 6 miliardi di euro di fatturato annuo che le attività nautiche oggi esprimono sia a livello produttivo che in quello dell’esercizio dei mezzi nautici del diporto che rappresentano i due terzi dell’intero fatturato. Il Porto degli Argonauti, con la sua perfetta integrazione con l’adiacente resort, rappresenta un chiaro esempio di intelligente programmazione degli enti locali proprio quando il turismo è indicato come uno dei principali motori della ripresa economica, sia da Confindustria che dalla Commissione Europea”.
Venezia, 24.10.2009
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Massimo BERNARDO
Addetto Stampa Assomarinas
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Dall’Assemblea Generale di ASSOMARINAS una ricetta per affrontare la crisi del settore
Tempi duri per i nuovi operatori portuali turistici quando dall’analisi di Assomarinas presentata nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi presso la sede di Confindustria Bari risulta che i margini finanziari nella gestione del posto barca si stanno drasticamente riducendo.
“Se da un lato i livelli di occupazione negli spazi acquei dei porti turistici sono risultati soddisfacenti nel corso di questa stagione nautica – ha dichiarato nel suo intervento il presidente dell’Associazione dei Porti Turistici Italiani Roberto Perocchio – dall’altro il decremento dei servizi accessori e l’aumento dei costi legati ai canoni demaniali, all’asporto rifiuti, agli oneri di tutela ambientale, alle manutenzioni ordinarie, alle assicurazioni, alla vigilanza e ai più frequenti danni provocati degli eventi meteo marini, stanno notevolmente comprimendo i già esigui margini di redditività delle strutture ricettive per la nautica da diporto. Solo l’intelligente applicazione delle nuove competenze relative al demanio marittimo oggi di competenza regionale, potrebbe consentire agli operatori del settore una migliore programmazione dei propri investimenti sulla base di criteri strutturali delle imprese portuali turistiche che non vanifichino risorse in estenuanti iter procedurali e in operosissime consulenze legali. Risorse che, invece, potrebbero essere dirottate a favore dei diportisti in una più qualificata e meno onerosa offerta di ormeggi”.
Dello stesso parere anche la vicepresidente di Confindustria per il Mezzogiorno Cristiana Coppola la quale ha esordito sottolineando che il turismo e le sue connessioni col territorio sono al centro della ricetta anticrisi europea sposata dalla stessa Confindustria.” Le infrastrutture non rappresentano solo il terminale tra il settore della nautica da diporto e il turismo ma sono il volano principale che impatta sull’economia dei territori, soprattutto per un Paese come il nostro, caratterizzato da una preziosa vocazione marinara.” La vicepresidente di Confindustria ha poi insistito sulla necessità dell’intervento di pubbliche amministrazioni locali “efficienti nella realizzazione di un articolato programma di agevolazione agli investimenti nelle infrastrutture materiali come approdi, banchine, spazi a terra, parcheggi e servizi nelle singole strutture portuali turistiche”.
Sulla stessa linea il direttore generale di Federturismo-Confindustria Antonio Colombo che ha ricordato come turismo nautico e imprese portuali turistiche rappresentino a pieno titolo una componente fondamentale della filiera integrata turistica nazionale: “Il turismo è un settore industriale produttivo che dev’essere implementato da politiche economiche e industriali di lungo termine – ha affermato tra l’altro il relatore- e non con occasionali exploit mediatici promozionali”. Aprendo un altro capitolo il vicecomandante generale delle Capitanerie di Porto amm. Felicio Angrisano ha sottolineato il ruolo proficuo di un porto turistico nei confronti del territorio soprattutto laddove sia garantita un’adeguata rotazione di unità nautiche che attraverso una frequentazione regolamentata dei siti costieri di pregio contribuiscono alla conoscenza dei beni culturali e alla loro protezione con positive ricadute per le comunità locali. Ma un pesante limite allo sviluppo della portualità turistica italiana è ancora rappresentato dal drastico aumento dei canoni demaniali introdotto nel 2007. Su questo scottante tema è intervenuto l’On. Matteo Bragantini, membro della Commissione Finanze della Camera, il quale ha ricordato l’impegno politico trasversale dei deputati componenti la Commissione che hanno approvato la Risoluzione finalizzata al raggiungimento di una riduzione dei canoni medesimi. “ Stiamo tentando di dare una definitiva soluzione a questo importante problema – ha detto l’onorevole – con l’ausilio del Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dei tecnici del ministero dell’Economia. Nella stesso tempo nella legge del federalismo fiscale è stata prevista la facoltà di passare il Demanio dello Stato direttamente agli enti locali, come è già avvenuto per la regione Sicilia”. Un’affermazione questa confermata dal prof. Stefano Zunarelli, ordinario di Diritto della Navigazione presso l’Università di Bologna che, in rappresentanza di ASSOMARINAS, ha potuto verificare presso i ministeri competenti l’andamento costruttivo dell’iter legislativo di riforma del regime dei canoni. L’intervento conclusivo è stato affidato dal moderatore del Convegno, il giornalista della rivista Nautica Massimo Bernardo, al rappresentante della Conferenza dei Presidenti delle Regioni ing. Domenico Mazzamurro il quale ha ampiamente riportato l’esempio della programmazione costiera della regione Campania come fattore di accelerazione degli investimenti e della creazione in questa Regione di nuovi posti di lavoro attraverso i programmati nuovi 11 .000 posti barca da realizzarsi entro il 2013 di cui circa 6000 hanno già trovato compimento con la formula del project-financing. Il tecnico ha peraltro confermato – come ampiamente sostenuto nel corso del convegno - l’elevato costo medio di realizzazione di ciascun nuovo posto barca all’interno di una moderno porticciolo che corrisponde oggi a circa 100.000 euro.
“Dopo quanto abbiamo ascoltato- conclude il presidente di Assomarinas – non possiamo che chiedere ai diportisti italiani ed esteri che stazionano nei nostri porti un diverso approccio ai costi di ormeggio quando in quel costo è compreso l’ampio contesto di requisiti di qualità ed oneri accessori che gravano sul sistema delle imprese portuali turistiche italiane”.
Bari 17 settembre 09
L’Addetto Stampa
Massimo Bernardo