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    Allarme rosso dell'Associazione Italiana Porti Turistici

    "Equità e rigore fiscale con incomprensibili norme mirate a penalizzare un comparto trainante per l'economia del Paese, non debbono e non possono rappresentare una "terapia" accettabile per il sistema di imprese turistico-nautiche attualmente impegnate con cantieri già aperti per circa 18.000 nuovi ormeggi con ulteriori 30.000 in corso di approvazione.

    Da “Affari di Porto a … Porto degli Affari “ : è questo l’emblematico tema del meeting dell’International Propeller Club Port of Venice che si terrà il prossimo 1 dicembre con inizio alle 18.30 presso l’hotel Bologna (Best Western) di Mestre.

    Nell’arco degli ultimi 4 anni, come per il resto della portualità adriatica, anche il porto di Venezia ha subito profondi cambiamenti legati da una parte alla crisi economica mondiale dall’altra dall’esigenza di dare risposte certe al mondo dell’impresa per preparare il rilancio della portualità adriatica in linea con quanto richiede oggi il mercato mondiale.

    Nell'agenda del nuovo Governo anche un "armistizio" con i porti turistici ?

    In un sistema di servizi che quotidianamente lotta per la propria sopravvivenza com'è per tutto il settore della nautica da diporto, l'intensificazione del marketing estero per un urgente recupero di clientela è reso sempre più necessario anche dall'irrisolto problema della retroattività del pagamento dei canoni demaniali.

    Assemblea Generale ASSOMARINAS a Rapallo

    UNO “SPECIALISTICO CONSULTO” ALLA RICERCA DI “ NUOVE TERAPIE”

    Ucina, Federturismo e Assomarinas per la “rianimazione”  del comparto

    Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno  un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a  Rapallo  proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.

    Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore – 20% rispetto al 2010; un – 20% che si aggiunge al – 10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al – 20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.

    Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.

    Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo  una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa  e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività  dei canoni demaniali -  posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile  asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.

    Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo  dell’utenza che mai prima ad oggi  si era dimostrato così diffuso e profondo  a livello europeo. 
    Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione  – ha testualmente affermato il Presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile  vanto del Made in Italy nel mondo”.

    L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio  ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici  del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere  attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.

    (Per maggiori informazioni: info@marinas.it)