Partita aperta tra investitori privati ed interventi pubblici nella portualità turistica: un “rapporto” che nel nostro Paese registra un differenziale che va dall’80% per i primi con un patrimonio consolidato in 140.000 posti barca per un valore che si aggira attorno ai 10 MLD di Euro contro il 20% di investimenti pubblici con 30.000 ormeggi pari ad un valore di 1,5 MLD. Numeri questi che confermano il maggiore dinamismo e la migliore capacità di penetrazione nel mercato dell’impresa privata specializzata nell’offerta di servizi al turismo nautico.
La Commissione Porti Turistici dell’ICOMIA (International Council of Marine Industry Association ) riunitasi nei giorni scorsi a Beirut già guarda oltre la crisi e scalda i motori in vista della Conferenza Mondiale dei Porti Turistici che si terrà dal 10 all’11 Maggio 2011 a Singapore. Tema di fondo del meeting una domanda: “alla luce della crisi economica mondiale cosa accade alla portualità turistica e quali prospettive per l’industria delle imprese turistiche portuali“? Determinante appare l’accordo stipulato dall’ICOMIA Marinas Comitee con il gruppo internazionale Informa (società di comunicazione titolare, tra altri eventi, del Salone dei Superyacht del Principato di Monaco) per l’appuntamento di Singapore che giungerà, così, con i migliori presupposti organizzativi, alla sua 7°, edizione, ma nel corso delle due intense giornate libanesi che hanno registrato la partecipazione dei rappresentanti degli USA, Emirati Arabi, Far East, Australia, Argentina, Spagna, Grecia, Turchia, Olanda, Germania e Italia, rappresentata dallo stesso presidente della Commissione e presidente di ASSOMARINAS Roberto Perocchio accompagnato dal vicepresidente Lorenzo Spadini, si sono definite le nuove rotte dei servizi portuali turistici mondiali per affrontare questo difficile momento congiunturale che vede sempre più l’utenza orientata a contenere al massimo i costi di esercizio dell’imbarcazione.
Secondo Gary Groenwold, rappresentante di Westrec Marinas, in questo momento di crisi economica appare dominante il “Flat is up”, cioè il mantenimento dei livelli occupazionali antecedenti la crisi mentre vede nero il rappresentante della neonata Associazione dei porti turistici della Grecia, Nikolas Koutsodontis, allarmato per le minacce di misure fiscali del Governo che potrebbero vanificare anni di sforzi promozionali per attirare i diportisti europei nelle rotte dell’Egeo. Michael Horrigan amministratore di Mourjan marinas (gruppo di investimento e gestione controllato da capitali del Qatar) ha affermato come dopo l’implosione della bolla immobiliare negli Emirati Arabi le gestioni dei porti abbiano dovuto virare sull’acquisizione di una clientela a maggioranza locale rispetto a quella internazionale (75% contro il 25%). Più ottimista, invece, il rappresentante della FFPP (la Federazione dei porti francesi) Jean Michelle Gaigné che dichiara la persistenza lungo le coste francesi di cospicue liste d’attesa anche a causa del blocco dei progetti di nuove realizzazioni e nell’attesa dell’effettuazione di ampie riconversioni di aree portuali pubbliche dismesse, le sole dove poter ancora intervenire.
Anche il rappresentante della Chamber of Shipping di Istanbul Ilkay Oigac si è dimostrato ottimista per la prossima stagione nautica anche se i nuovi 15.000 posti barca programmati sulla costa turca subiranno un rallentamento nella loro realizzazione. Il rappresentante dell’Argentina Oscar Siches ha aggiornato la Commissione sul dibattito in corso in sede di I.S.O. (International Standard Organization) sui temi delle linee guida in corso di sviluppo a livello mondiale per un inquadramento minimo dei requisiti di funzionalità dei porti turistici.
Dall’Asia giungono invece forti segnali di aspettativa – come ha dichiarato Yp Loke, rappresentante dell’associazione Asenarean Marinas con base a Singapore, circa i prossimi mutamenti culturali delle nuove generazioni di cinesi che stanno dedicando sempre più risorse al tempo libero con grandi prospettive anche per la nautica da diporto, anche se la maggior parte delle occupazioni del cinese medio sono ancora esclusivamente “Business oriented”.
Nell’ambito del dibattito ha riscosso spiccato interesse la presentazione dell’analisi italiana condotta dall’Osservatorio Nautico di UCINA Confindustria Nautica illustrata da Roberto Perocchio e che si è dimostrata un valido riferimento per la sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni, non solo per l’evidente ricaduta economica positiva sulle attività costiere generate dalla presenza delle marine ma anche per l’opportunità offerta nell’orientare le scelte gestionali alle reali possibilità di spesa dei diportisti “nonché – ha affermato Perocchio - sulla tipologia del consumatore che, nella maggior parte dei casi, oggi rifugge dagli “status symbol” e dai “porti turistici vetrina” per concentrarsi, invece, sul “value for money”, cioè sul corretto rapporto tra i servizi erogati e i costi sostenuti con la definitiva archiviazione degli investimenti fatti in immagine e rappresentanza”.
Opinione comune tra i rappresentanti dell’ICOMIA è comunque risultata quella inerente l’attuale e futuro successo delle tecnologie dei “dry storage”, come principale ed immediata soluzione all’ampliamento della ricettività delle strutture portuali.
Tutti questi temi saranno al centro della prossima conferenza mondiale di Singapore che, con la collaborazione della Singapore Boating Industry Association e la sponsorizzazione di ASSOMARINAS, si terrà, come annunciato, dal 10 all’11 Maggio del prossimo anno.
L’Addetto Stampa Massimo Bernardo
Con due Sottosegretari di Stato, quello per l’Industria, Artigianato e Commercio Marco Arzilli e quello per il Turismo, lo Sport e la Programmazione Economica Fabio Berardi insieme al Com.te Dennis Michelotti in rappresentanza dell’Autorità per L’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima, la Repubblica di San Marino si presenta alla nautica italiana nell’ambito del Fano Yacht Festival, a Marina dei Cesari. L’occasione è la tavola rotonda promossa dagli organizzatori del salone con la collaborazione di ASSOMARINAS dalla quale emergono nuove importanti prospettive di collaborazione internazionale oltre che indubbi vantaggi per il mondo del diporto. “L’accordo bilaterale in essere tra l’Italia e San Marino – dichiara il Sottosegretario della Repubblica di San Marino – promuove la collaborazione tra i due Paesi anche nel campo della nautica ed è ormai noto come e quanto la nautica da diporto si stia rafforzando nel Mediterraneo e in Adriatico rappresentando un vero e proprio motore per lo sviluppo del turismo con immediate importanti ricadute sul territorio. In questo contesto San Marino, riconosciuto dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità sia per i suoi beni materiali che per i suoi valori immateriali che si riferiscono ai principi della democrazia e della libertà del resto comuni a quanti amano andar per mare, ha proprio nei porti adriatici il suo “gate” privilegiato”. Alla dichiarazione del Sottosegretario di Stato si aggiunge quella del rappresentante dell’Autorità per la Navigazione Marittima: “Siamo un’Autorità molto snella con una burocrazia quasi inesistente, con tempi rapidissimi, in un’unica sede, per l’immatricolazione delle imbarcazioni (n.d.r. in giornata) e il rilascio immediato della licenza di navigazione, compresi certificato di sicurezza, licenza per stazione radio e bandiera dello Stato. Per quanto riguarda la fiscalità possiamo calcolare un netto risparmio, rispetto ad altre realtà, in quanto per il solo import-export dell’imbarcazione il corrispettivo “monofase” ( corrispondente all’IVA italiana) è del solo 6% , se però avviene anche l’immatricolazione allora c’è un ulteriore abbattimento che va dal 20 al 70% del 6% del monofase, calcolato in funzione della lunghezza dell’imbarcazione, sia per quelle inferiori ai 24 metri che per quelle oltre i 24 metri ma solo per uso privato e diportistico non quindi legate ad attività di charter. Abbiamo inoltre la possibilità di intervenire sulle tabelle d’armamento rilasciando il giornale di bordo nel quale viene registrato l’equipaggio. E’ allo studio un ulteriore progetto di legge per il rilascio e la convalida delle patenti nautiche. Ciò consentirà la nascita di scuole nautiche per il superamento dell’esame della patente che sarà rilasciata dall’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima“.
Dunque la Repubblica di San Marino entra a tutta forza nell’economia del mare aprendo anche con l’Associazione Italiana dei Porti Turistici un nuovo dialogo che il presidente dell’Associazione Roberto Perocchio così sintetizza: “Con la nostra presenza allo Yacht Festival di Marina dei Cesari abbiamo voluto dare maggiore impulso alla funzione di quelle iniziative espositive che danno vitalità al settore in un momento di crisi in cui tutti gli operatori, in attesa di chiarimenti sui nuovi assetti istituzionali, stanno intensamente operando per il rilancio. D’altra parte in tutti i nostri 85 porti associati si registrano segnali di ripresa delle attività di programmazione della stagione nautica da parte dell’utenza con l’entrata in esercizio di nuove unità da diporto stimolata dalla politica di incentivi all’acquisto condotta dall’industria nautica, ragione per la quale le prospettive occupazionali per i servizi alla nautica da diporto lasciano ben sperare per il 2010. Per tutte queste ragioni anche le politiche adottate dalla Repubblica di San Marino relative al registro navale potrebbero risultare di sostegno allo sviluppo del settore”.
L’Addetto Stampa
Massimo BERNARDO
La proficua collaborazione con l’ICE rilancia la portualità turistica italiana nel mercato russo
Sono 82 i porti turistici italiani associati ad ASSOMARINAS che con uno stand collettivo realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano per il Commercio Estero saranno presenti dal 15 al 18 aprile p.v. nei padiglioni del MIBS di Mosca.
Una collaborazione già collaudata nella scorsa edizione e che ha dimostrato l’interesse da parte del mercato russo nell’organizzazione di escursioni collettive, anche con flotte charter croate,in rotta per le coste italiane.
“La nostra presenza collettiva al Salone Nautico Internazionale di Mosca in un mercato sempre più diffuso sull’asse Mosca- San Pietroburgo e lungo la costa baltica dove è pianificata la realizzazione di decine e decine di migliaia di posti barca – anticipa il presidente di ASSOMARINAS Roberto Perocchio - contribuirà a rafforzare il nostro monitoraggio su un mercato le cui avanguardie sono già state rappresentate dai maxiyacht, acquisiti o noleggiati dai magnati russi e che hanno fatto bella mostra nei nostri porti turistici ed ai quali sta seguendo un folto pubblico di diportisti che, sempre più frequentemente, esplorano le nostre coste con compagnie di charter”.
Lo snellimento dei tempi per ottenere i visti, il miglioramento dei collegamenti aerei con il nostro Paese, grazie anche alla nuova politica dell’Aeroflot, contribuiscono ad avvicinare l’offerta alla domanda ed è per questo che ASSOMARINAS presenterà con una conferenza stampa, organizzata all’interno del Salone il 16 aprile in collaborazione con l’ICE, le nuove importanti infrastrutture già realizzate o in corso di realizzazione con capitali privati lungo tutta la costa italiana.
Dal porto turistico di Loano, a Marina di Varazze in Liguria, a Porto Romano nel Lazio, a Marina di Stabia e a Marina di Mergellina in Campania, a Marina di Riposto, a Marina di Cala del Sole di Licata, a Marina Motomar e Marina di Ragusa in Sicilia, al Porto degli Argonauti in Basilicata, a Marina di Brindisi, a Marina di Rodi Garganico, a Marina di Bisceglie in Puglia, a Marina San Pietro in Molise e darsena Marinelle in Abruzzo, a Marina di San Benedetto del Tronto, a darsena Cinque Vele, a Marina dei Cesari e a Marina Dorica nelle Marche, a Marina Cattolica, Marina di Rimini, Marina di Porto Reno e Marina di Ravenna in Emilia Romagna, al Porto San Felice, Marina Sant’Elena e Marina Fiorita, Venice Yacht Pier, Vento di Venezia e Porto Turistico di Jesolo nel Veneto, a Marina Punta Faro, a Marina Punta dei Gabbiani, a Porto San Rocco, a Marina San Giusto e Marina Sant’Andrea in Friuli, solo per citarne alcuni. “Con questa operazione che si concluderà con l’accordo tra ASSOMARINAS e lo Yacht Club di Mosca con riguardo soprattutto alla promozione del network portuale turistico da noi rappresentato - conclude il presidente Perocchio - così come abbiamo fatto all’ultimo Salone Nautico Internazionale di Dusseldorf, nel mentre si è rafforzata la collaborazione e la cooperazione tra porti associati, all’estero ci siamo presentati come “massa critica” di eccellenze in piena sintonia con quella “competitiva accoglienza italiana” che rappresenta un importante valore aggiunto nella scelta di una vacanza tra i porti del Mediterraneo.
L’Addetto Stampa
Massimo Bernardo