Dal Monitoring Sentiment for Domestic e Intra-European Travel- Wave 13 della European Travel Commission (ETC) emerge che il 40% degli europei è preoccupato per l’aumento dei costi di viaggio alla luce della crescita del costo della vita. L’appetito per i viaggi tuttavia, tra gli europei sta crescendo, con il 70% che sta organizzando un viaggio nei prossimi sei mesi, segnando un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre la metà di loro intende viaggiare almeno due volte. Quello che sta sensibilmente crescendo, secondo il report, è il sentiment per i viaggi intraeuropei con il 62% degli intervistati che pianifica spostamenti nei Paesi dell’Unione nella stagione invernale. Tutto questo, mentre gli impatti del Covid-19 e della guerra in Ucraina incidono sempre meno sulle intenzioni di prenotare.
Un fatturato di 2,7 miliardi di euro in Italia e oltre 75 miliardi di euro in Europa: sono questi i numeri del turismo Lgbtq+ emersi da una ricerca svolta da Economia del Turismo dell’Università Bocconi per Aitgl in collaborazione con Sonders&Beach e Iglta sul turismo Lgbtq+ dal titolo “Italia: esperienza dei viaggiatori Lgbtq+”, su un campione internazionale con focus sull’Italia, su 1000 viaggiatori nordamericani ed europei Lgbtq+. L’analisi testimonia la ricchezza del turismo di questo settore, con viaggiatori che fanno almeno 3 vacanze l’anno e hanno una spesa media tra i 2 e i 3000 dollari a persona. Gli itinerari sono orientati sulla cultura e sui paesaggi, ispirati da fonti specializzate. Con l’Italia per la prima volta al quarto posto (14%), dalla ricerca emerge che la destinazione prediletta è Parigi (27%) seguita da New York (24%) e Londra mentre Roma conquista il 5 posto (11%). Tra i Paesi da visitare almeno una volta per il turista Lgbtq+, gli Usa svettano al primo posto, seguono la Francia e l’Italia, per la prima volta sul podio, al terzo posto con l’11% delle citazioni. Tutti sognano l’Italia, ma c’è ancora da lavorare perché sia un Paese Lgbtq+ friendly, oggi all’ottavo posto, Olanda, Scandinavia e Spagna sono sul podio, tra i Paesi europei ritenuti più friendly.
La stima preliminare del Pil del terzo trimestre diffusa dall’Istat supera, a sorpresa, le aspettative. Tra luglio e settembre l’economia italiana è cresciuta dello 0,5%, portando la crescita acquisita nel 2022 a +3,9%. Mentre si temeva l’avvio della recessione tecnica, è invece arrivato il settimo trimestre consecutivo in positivo (dopo il crollo del 2020). La spinta sulla produzione estiva arriva soprattutto dal turismo, forte di una stagione con numeri da tutto esaurito, che in estate ha consentito di compensare in parte gli effetti negativi del caro energia sul tessuto produttivo italiano.
Scoprire le bellezze del patrimonio italiano, sia che si tratti di città d’arte sia di località di mare è la tendenza che ha accomunato il 50% dei viaggiatori del Belpaese nel corso nel 2022, secondo il recente report ‘A year in Travel by eDreams ODIGEO 2022’, per partenze programmate per tutto il 2022 e il 2023.Sono le mete nazionali a dominare la classifica del 2022 degli italiani secondo eDreams: sul podio Milano, Catania e Napoli, seguite da Palermo e Roma. Per le partenze verso l’estero, invece, Parigi domina su tutte continuando ad affascinare i viaggiatori italiani. Le nostre città conquistano anche i turisti internazionali che quest’anno hanno scelto per i loro viaggi Milano e Roma, in quinta e sesta posizione nella top 10 del ranking internazionale. I viaggiatori che nel 2022 hanno fatto rotta verso l’Italia provengono per il 21% dalla Spagna, il 17% dalla Francia, il 13% dalla Germania e il 10% dalla Gran Bretagna.
L’emergenza finanziaria delle imprese turistiche è una vera priorità. Per questo lo scorso 3 novembre Federturismo ha organizzato con Intesa Sanpaolo un webinar di formazione per conoscere quali strumenti finanziari le imprese potranno utilizzare nell’immediato e ha presentato la piattaforma Incentive Now che permetterà alle aziende di prendere visione di tutti i bandi in essere. Sono stati illustrati gli strumenti finanziari erogati dal sistema bancario e le garanzie pubbliche, a sostegno dell’incremento dei rincari energetici ed i finanziamenti per sostenibilità e digitalizzazione per un nuovo modello di impresa turistica. La Presidente di Federturismo, Marina Lalli, introducendo i lavori ha sottolineato come molte imprese turistiche si trovano in uno stato di indebolimento finanziario, anche di tipo patrimoniale, aggravato dall’aumento dei costi energetici e dei tassi d’interesse per cui servono strumenti straordinari di tutela che consentano di resistere per i prossimi mesi.
Il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione del Salerno Boat Show di Marina Arechi, un appuntamento ormai irrinunciabile per favorire la crescita del mercato nautico del centro sud.
L’allarme di Confindustria Alberghi: se non arrivano aiuti sul fronte energia il settore rischia di fermarsi
A riprova del contributo del turismo e dell’industria alberghiera al PIL del paese, arriva la stima preliminare dell’Istat relativa al periodo luglio settembre che vede un inatteso aumento dello 0,5% rispetto al trimestre precedente in molta parte dovuto all’aumento marcato dei servizi e del turismo in particolare come sottolineato dallo stesso ente. Un contributo importante all’economia che permette di compensare almeno in parte la contrazione di altri settori.
Assointrattenimento da anni segnala con esposti alle Pubbliche Autorità l’organizzazione di rave party illegali.
Stagnazione diffusa nel booking sia estivo, sia autunnale secondo quanto emerso dal monitoraggio dell’Ectaa sull’andamento delle prenotazioni in 18 Paesi europei, compresa l’Italia. Gli analisti sono partiti dalla summer 2022: ebbene, il booking outgoing è risultato sotto i livelli del 2019 per il 57% delle agenzie di viaggi francesi, spagnole e austriache, e solo per il 17% di quelle italiane si è tornati ai livelli del 2019; mentre per la stagione autunno-inverno 2022/23, sempre riguardo al segmento outbound, ben il 39% delle adv italiane, tedesche e danesi denunciano una stagnazione nel volume di prenotazioni e, solo dalle agenzie francesi, l’andamento del booking viene definito “molto buono.
Secondo una ricerca promossa dal Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi (Ce.R.T.A.) dell’Università Cattolica di Milano il turismo lento sarebbe uno dei quattro adattamenti del turismo nel periodo post-pandemico.Questa particolare tipologia di viaggio cresce sempre di più tra le motivazioni ed è presa in considerazione dal 54% dei viaggiatori, un dato che pareggia l'interesse per il turismo enogastronomico, al 55%. Continuano comunque a dominare la vacanza balneare (82%) e il viaggio culturale (76%).