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  • News 2020

    Il 2020 si è chiuso in pareggio per la cantieristica nautica, che ha recuperato dopo il lockdown, mentre è andata peggio per la parte dei servizi più legata al turismo: charter, porti, agenzie nautiche e broker. Per l’anno nautico in corso, che si chiuderà a settembre, le previsioni però sono positive: due aziende su tre dell’industria nautica indicano una crescita e solo il 7% una possibile contrazione secondo l’indagine condotta dall’ufficio studi di Confindustria Nautica. Il 44% delle imprese della cantieristica nautica intervistate sul trend del fatturato 2020 indica una crescita e il 41% una contrazione.

    Il focus M1nd-set come riportato da Travel Daily News, evidenzia un calo del traffico durante il 2020 variabile dal 47% al 61% per i viaggi nazionali e dal 69% all’82% per i viaggi internazionali. M1nd-set ha analizzato regione per regione il traffico aereo internazionale e nazionale per l'intero 2020 (con dati previsionali da ottobre a dicembre) utilizzando il database del traffico aereo della Iata, che raccoglie dati sui voli effettivi e sulle prenotazioni di oltre 850 compagnie aeree, comprese 150 compagnie aeree low cost.

    Seimila rotte perse e non più ripristinate negli ultimi nove mesi: è il dato principale sottolineato da Aci Europe nel suo periodico Airport Industry Connectivity Report, che nell'edizione 2020 appena pubblicata rivela quello che l’agenzia definisce come un “collasso sistemico della rete e della connettività aerea a causa della crisi Covid-19”. Da qui il dato allarmante sulle oltre seimila connessioni perse e non ancora ripristinate, con gli aeroporti Ue e del Regno Unito che sono stati in questo i più colpiti al mondo, con la connettività diretta quasi scomparsa ad aprile e poi in debole ripresa durante il picco del mese estivo di agosto (a -55%), con un ritorno al passivo a settembre (-62%).

    Dal portale International Luxury Travel Market (ILTM), che ha raccolto dati su dove andranno i vacanzieri nel 2021 e soprattutto su quali saranno le fasce di viaggiatori che alimenteranno questo trend, emerge che  i principali fautori delle prossime vacanze all'insegna di hotel, soggiorni e crociere a 5 stelle saranno i Millennials, e in particolare chi (della generazione di trentenni e neo quarantenni) è molto sensibile al richiamo delle nuove esperienze e possiede disponibilità economiche sopra la media e una maggiore predisposizione a viaggiare anche in condizioni di rischio.

    Secondo gli ultimi dati sul turismo dell’Unwto gli arrivi internazionali, nei primi dieci mesi del 2020, sono diminuiti del 72% , con restrizioni sui viaggi, scarsa fiducia dei consumatori e una lotta globale per contenere il Covid-19. Le destinazioni, tra gennaio e ottobre, hanno accolto 900 milioni di turisti internazionali in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ciò si traduce in una perdita di 935 miliardi di dollari in entrate internazionali turistiche che risulta essere  10 volte superiore alla perdita nel 2009 per l'impatto della crisi economica globale. Sulla base delle prove attuali, l'Unwto prevede che gli arrivi internazionali diminuiranno dal 70% al 75% per tutto il 2020.

    II turismo è il comparto più colpito dalla crisi pandemica che ha investito il mondo: il 2020 chiude con 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, contrazione dovuta principalmente alla riduzione di turisti internazionali in tutto l’arco dell’anno e che nei mesi estivi ha superato il 60%. Sono i dati illustrati da Isnart-Unioncamere nel corso del  webinar “Turismo prossimo venturo: il rilancio riparte dai territori”. L’analisi predittiva dei primi tre mesi del 2021, basata su scenari covid a forte restrizione sociale, indica una perdita stimata di 7,9 miliardi con una riduzione del 60% dei flussi italiani e dell’85% di quelli stranieri.

    Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini insieme al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Antonio Agostini, al Presidente di Enit - Agenzia Nazionale del Turismo, Giorgio Palmucci, e all’Amministratore Delegato di Difesa Servizi Spa, Fausto Recchia, hanno sottoscritto l’intesa istituzionale che suggella una forte collaborazione e indica la tabella di marcia per sviluppare, sotto il brand Valore Paese ITALIA, un programma comune di nuove iniziative a rete sugli immobili pubblici, per accrescere l’offerta turistico-culturale del Paese tramite l'ideazione e la realizzazione di circuiti nazionali che possano anche avvalersi di nuovi modelli gestionali e nuove forme di partenariato pubblico-privato, individuando anche strumenti di affidamento e valorizzazione innovativi.

    Con un maxi emendamento di conversione del decreto Ristori, approvato in Commissione alla Camera, è stato approntato un  ulteriore pacchetto di misure per il turismo per un importo complessivo di 505 milioni di euro nel 2021. Nel merito delle misure sono da segnalare: l’esenzione della prima rata Imu 2021 per le strutture turistico ricettive, stabilimenti balneari, fiere, sale da ballo dal valore di 225 milioni di euro.

    "È arrivato il momento di unire le forze, di compattare tutte le associazioni di categoria del mondo dell’ospitalità, per difendere il nostro settore, fondamentale per tutta l’economia italiana e chiamare a raccolta tutte le partite iva soffocate dalle decisioni improvvisate del Governo Conte". Paolo Bianchini, presidente nazionale di MIO ITALIA (*Movimento Imprese Ospitalità aderente a Federturismo Confindustria*), lancia un appello deciso, dopo il Decreto Natale del Governo: "Non possiamo più aspettare, le nostre aziende stanno soffocando e il governo ci ha continuamente tolto ossigeno, adottando solo scelte scellerate, lontane dalla realtà del quotidiano e “aiutandoci” con elemosina di Stato.

    Con una lettera aperta pubblicata su Repubblica, tutto il sistema di Federturismo Confindustria ha chiesto al Presidente della Repubblica aiuto per un comparto che, nei fatti, è stato supportato con misure totalmente inadeguate e insufficienti e lasciato totalmente fuori dal PNRR (Recovery Plan) italiano.  Con questo grido di allarme e disperazione le migliaia di imprese del sistema turismo Federturismo Confindustria, con le 25 Associazioni di categoria, sperano di poter ricevere finalmente l’attenzione che merita un settore che produce il 13% del PIL nazionale e occupa quasi 4 milioni di persone.