Secondo una ricerca dell’Ufficio Studi Gabetti nei primi tre trimestri del 2019 le strutture alberghiere di fascia più alta sono state le più ambite e in linea con il dato 2018, anno in cui le strutture alberghiere di 4 e 5 stelle avevano rappresentato la quasi totalità delle transazioni e del capitale investito con un 92% del totale. Per quanto riguarda gli investitori, da gennaio a settembre 2019 al 90% si è trattato di capitali esteri. Nel 2020 è prevedibile che prosegua l’andamento positivo del comparto, con un aumento delle trattative soprattutto di singoli asset. In termini di tendenze, gli investitori stanno mostrando un’apertura a valutare destinazioni alternative a quelle più classiche.
Nel 2020, secondo i dati di Clia, sono previsti 32 milioni di crocieristi (a fronte dei 30 milioni del 2019 e dei 28,5 del 2018). Numeri importanti, anche se questo tipo di turismo oggi non supera il 2% del turismo globale. Per quanto riguarda il mercato italiano però, sebbene le aspettative siano alte, si registra una leggera flessione delle prenotazioni sul 2020. Con l’advanced booking in ritardo, al momento si segnala un calo di passeggeri intorno al 4%, anche se gennaio sta mostrando un’accelerazione. Il Mediterraneo registra il primo calo dopo anni di crescita: per il 2020 è al -7%, mentre continuano a crescere destinazioni come il Medio Oriente (+48%) e tornano in auge i Caraibi al +16%.
Oltre 55 milioni di visitatori nel 2019 per i musei italiani. Con un lieve calo rispetto al 2018 in gran parte dovuto alle ondate di maltempo, che ha fatto soffrire i parchi archeologici e siti all’aperto, ma anche alla parziale cancellazione delle domeniche gratuite, poi ripristinate e rese permanenti dal Ministro Franceschini. Al vertice c’è il Colosseo, da sempre il monumento più iconico d’Italia, nel 2019 con 7,5 milioni di presenze, circa 100 mila in meno rispetto ad un anno fa. Seguono le Gallerie degli Uffizi – per la prima volta considerate nel loro insieme, cioè con il giardino di Boboli e Palazzo Pitti che si aggiungono alla celeberrima pinacoteca – con 4,5 milioni di visite, e quindi gli Scavi di Pompei, di fatto l’unico sito archeologico che non risente nemmeno di pioggia e bufere riuscendo nel miracolo di 160 mila presenze in più, per un totale che ormai si avvicina ai 4 milioni di biglietti staccati (erano 2,5 milioni non più di cinque anni fa).
Secondo i dati resi noti da Assaeroporti relativi ai 39 scali nazionali, i passeggeri transitati nel 2019 nelle nostre aerostazioni hanno, in linea con il trend dell'ultimo quinquennio, superato i 193 milioni, mettendo a segno una crescita del 4 per cento (7,4 milioni in più). A trainare il risultato positivo è il traffico internazionale, che supera i 128 milioni di passeggeri (più 5,8 per cento) grazie al boom di viaggiatori extra Ue (più 9,9 per cento). Di pari passo anche il traffico aereo, in aumento del 2,7 per cento con 1,6 milioni di movimenti.
Secondo l’ultimo barometro del turismo mondiale dell’Unwto, il 2019 ha fatto registrare 1,5 miliardi di arrivi di turisti internazionali a livello globale con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, l’incertezza attorno alla Brexit, il crollo di Thomas Cook, le tensioni geopolitiche e sociali e il rallentamento economico globale hanno contribuito a una crescita più lenta nel 2019, rispetto agli eccezionali tassi del 2017 e 2018. Questo rallentamento ha interessato principalmente le economie avanzate e in particolare l’Europa, l’Asia e il Pacifico.
Si è tenuta, lo scorso 22 Gennaio, la XXVI giornata di Orientagiovani promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria. E’ stato un momento di incontro tra impresa e studenti in cui è stato presentato il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese nel prossimo triennio. Secondo le previsioni, frutto di elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere, saranno circa 200mila i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2020-2022) nei vari settori tra cui il food.
“2020: opportunità e prospettive per il turismo Italia-Cina”: è il tema della conferenza organizzata da Aeroporti di Roma sul turismo cinese incoming e outgoing che si è svolta il 23 gennaio a Fiumicino con l’intento di rafforzare la presenza dei viaggiatori italiani nella Terra di Mezzo e sull’opportunità di far conoscere le bellezze della Cina. A dare il via ai lavori Carlo Cafarotti, assessore al Turismo e Commercio di Roma Capitale che ha illustrato un pacchetto di iniziative pensate per i visitatori del Paese del Dragone: dall’apertura di un canale WeChat completamente dedicato ai turisti cinesi che vogliono visitare la Capitale, passando per i corsi di formazione dei nostri albergatori, fino al manuale digitale in lingua contenente tutte le informazioni su sicurezza, ospedali, mobilità e offerta turistica cittadina.
Ventisette relatori, oltre trenta realtà aziendali presenti, sei media partner, nove startup nazionali e internazionali e oltre 250 persone hanno preso parte alla prima edizione di Hotel Food R-evolution, svoltasi il 22 gennaio alla Fabbrica del Vapore di Milano e dedicata all’evoluzione del food & beverage nel settore dell’hospitality. La giornata si è aperta con il primo panel Hotel Food: Overview di mercato. Conferenza d'apertura sul mondo ristorativo in hotel, market analysis e i numeri di un trend in piena evoluzione. "L'enogastronomia rappresenta un volano trainante del turismo in Italia e il settore è cresciuto negli ultimi cinque anni del 70%. -ha dichiarato il presidente di Enit Giorgio Palmucci, protagonista dell’incontro insieme a Mauro Santinato presidente Teamwork, Magda Antonioli direttore Acme Università Bocconi e vicepresidente Etc, Lorenzo Ferrari Cofounder di Ristoratoretop, Andrea Ribaldone chef Arborina Relais e Marcello Forti chairman F&DE Group.
Il 21 gennaio all’Auditorium di Roma il Ministro della Cultura e del Turismo cinese Luo Shugang e il Ministro Dario Franceschini danno il via ufficiale all’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2020. Un’alleanza che dura da tempo e che, a guardare i flussi turistici, cresce sempre di più. Nel 2019, infatti, in base ai dati Enit, gli arrivi aeroportuali dalla Cina hanno fatto registrare un +16% rispetto al 2018. Le Regioni preferite sono Lazio (+2,1% 2018/2017), Veneto (+5,2%), Toscana (+7%), Lombardia (+3,2%) ed Emilia Romagna (+1%), mentre quando si tratta di attività ricettive i cittadini cinesi privilegiano le strutture alberghiere (87,2% delle notti totali), anche se l’incremento maggiore si riscontra nel settore extralbergiero (+12,8% vs il 4,1 degli hotel).
Bene ma non benissimo. La nuova analisi STR sulle performances alberghiere nell’area di Roma e del Lazio, evidenzia un dato positivo me ben lontano dal potenziale e comunque inferiore ai risultati delle principali città italiane ed europee. Dall’analisi di questi dati si è sviluppato l’incontro organizzato il 23 gennaio da Unindustria e Confindustria Alberghi che hanno chiesto ad un gruppo di operatori di confrontarsi sul quadro che emerge dal territorio e sulle principali azioni da mettere in campo per recuperare quel gap di crescita potenziale che sta vivendo quella che comunque resta una delle aree più importanti in campo turistico a livello italiano e internazionale.