Per il Centro Studi di Confindustria i venti sono favorevoli sulla rotta dell'economia italiana nella prima parte del 2023. Il PIL è andato meglio del previsto a inizio anno, l’inflazione è in lento calo sebbene ancora elevata, i tassi di interesse sono alti e in salita.La dinamica dell’industria è positiva solo grazie al trascinamento da fine 2022, mentre i servizi e il turismo sono in forte espansione. Gli investimenti fissi in Italia sono frenati soprattutto dalla carenza di risorse delle imprese e dai tassi elevati per il credito. I consumi sono penalizzati dal precedente balzo dei prezzi, mentre continua a crescere l’export. L’Eurozona è in rallentamento, gli USA meno brillanti, frena di nuovo la Cina, ma accelera l’India.
Si è riunito il 27 aprile il tavolo tecnico tra il Ministro del turismo Daniela Santanchè, il Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, il coordinatore delle Città metropolitane, Dario Nardella, e gli assessori delle grandi Città principalmente interessate dal fenomeno degli affitti brevi. Il ministro e gli amministratori locali, durante l'incontro avvenuto in videoconferenza, hanno condiviso l'obiettivo di giungere al più presto alla formulazione di una proposta di legge che disciplini gli aspetti normativi delle locazioni brevi, in uno spirito non di criminalizzazione ma di regolamentazione del fenomeno. I partecipanti all’incontro hanno convenuto sulla necessità di una regolamentazione che possa essere più omogenea e uniforme a livello nazionale, ma che tenga al tempo stesso conto delle tipicità dei diversi territori.
L’incertezza economica influenza in modo significativo le decisioni degli italiani sui viaggi sostenibili. Lo certifica un’indagine di Booking (su oltre 33.000 viaggiatori in 35 Paesi e territori) secondo la quale il 78% dei viaggiatori vuole viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi, mentre l’84% afferma che la crisi energetica globale e l’aumento del costo della vita stanno condizionando le spese in programma. Il 50% invece ritiene che le opzioni di viaggio più sostenibili siano troppo costose, contrariamente al 36% che si dice disposto a pagare di più per le opzioni di viaggio con una certificazione sostenibile.
Secondo i dati della Banca d’Italia lo scorso gennaio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,1 miliardi di euro, in marginale incremento rispetto al saldo nello stesso mese del 2022. Le entrate turistiche (2,1 miliardi) sono aumentate del 52%, a fronte di un incremento del 47% delle uscite (pari a 2,0 miliardi). Nel confronto con lo stesso mese del 2019, la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia risulta lievemente inferiore (del 3,8%), mentre quella degli italiani all’estero è leggermente superiore (del 2,2%). Nei tre mesi terminanti a gennaio 2023 sia le entrate turistiche sia le uscite si collocavano su livelli significativamente maggiori di quelli del corrispondente periodo del 2022, rispettivamente del 43 e del 67%.
Secondo i dati Cemar quest’anno il settore crocieristico nella penisola si avvicinerà ai 13 milioni di clienti, oltre il 9 per cento in più rispetto al 2019, nonostante le toccate nei porti risulteranno leggermente inferiori allo scorso anno. Il settore riprende quindi la sua corsa e si prepara a bissare la crescita anche per il prossimo anno. Per il 2023, intanto, avremo 168 navi in navigazione nelle nostre acque appartenenti a oltre 50 compagnie di navigazione. La presenza sarà sempre più capillare lungo le coste e si arriverà a 72 destinazioni coinvolte anche se la parte del leone continueranno a farla Civitavecchia con 2,8 milioni di passeggeri, il doppio rispetto a Napoli e Genova che seguono in classifica.
Secondo l’indagine “Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel” condotta dalla Etc – European Travel Commission, ben il 72% degli europei intende partire tra aprile e settembre e il tempo libero resta il motivo principale dei viaggi(69%), in leggero calo sul 2022, mentre il business travel registra un aumento annuo del 3%,rappresentando ora l’8% di quota-mercato. Quest’anno più europei stanno pianificando vacanze in primavera e inizio estate: quasi il 30% degli intervistati ha dichiarato di voler fare un viaggio tra aprile e maggio, +6% rispetto al 2022, e oltre il 40% sta valutando la possibilità di muoversi tra giugno e luglio. Di contro, solo il 23% prevede di partire ad agosto, con un significativo calo del 9% rispetto allo scorso anno. Inoltre, i dati provenienti dal tour operating europeo mostrano che il 59% degli intervistati effettuerà più di un viaggio nei prossimi mesi, con il 35% che ne prevede due e il 24% che sta già organizzando tre o più fughe.
Nell’ultimo aggiornamento Eurocontrol ha rivisto al rialzo le previsioni del traffico aereo con la prospettiva che già nel 2024 si potrà superare il livello pre Covid in Europa. A febbraio Eurocontrol aveva sancito che nel 2022 l’Europa aveva visto 9,3 milioni di voli operati, ovvero 1,8 milioni in meno del 2019 (l’83%). Per quest’anno, invece, si stimava di raggiungere il 92% , equivalente a 10,2 milioni di voli. Se lo scorso anno la domanda è stata fortissima, l’operativo reale però è stato segnato da disagi, caos e cancellazioni che hanno rallentato la crescita.
Pitchup, la piattaforma dedicata alle vacanze outdoor, ha iniziato il 2023 con dati decisamente incoraggianti. Il primo trimestre segna, in Italia, un incremento delle prenotazioni pari al 132% in confronto al 2022 e del 150% se paragonato al 2019. Un trend che coinvolge anche le altre destinazioni europee. L'outdoor diventa una tipologia di vacanza non solo estiva, conquistando rapidamente anche i mesi invernali. Da questo punto di vista particolarmente significativo il record Pitchup di febbraio, con un +50% di prenotazioni globali rispetto all’anno scorso, +196% guardando al 2019 (prima della pandemia). Anche il traffico sul sito ha registrato un aumento rilevante, con un +25% se si confronta il dato con il 2022 e +74% se si prende in analisi il 2019.
Secondo l’annuale rapporto dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana dal 2019 il settore delle strutture ricettive gestite o di proprietà di enti religiosi, ha causato una contrazione dell’offerta da 220.000 a 180.000 posti letto, tra quelli destinati a soggiorni spirituali, turistici, lavorativi o studenteschi. Le strutture ricettive del settore religioso e destinate al grande pubblico in Italia sono circa 2400, con una media di 74 posti letto ciascuna, gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie o di loro proprietà, a cui se ne aggiungono altre 500 di impronta laica no-profit. Per quelle di matrice religiosa, Roma e il Lazio rappresentano la fetta più ampia (29.484 posti letto), seguiti dal Veneto (19.397) e l’Emilia-Romagna (16.515).
Secondo l’Istat nel 2022 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811 mila (346 milioni e 966 mila pernottamenti), in aumento rispetto al 2021 (+31,6%) ma sotto i valori precedenti al Covid (-23% rispetto al 2019). In recupero quasi totale le vacanze di 4 o più notti, che tornano ai livelli del 2019, mentre le vacanze più brevi (1-3 notti) sono ancora lontane dalla situazione pre-pandemia (-26%). Le persone che hanno fatto almeno una vacanza tra luglio e settembre salgono al 35,7%, contro il 33,9% del 2021 (37,8% nel 2019). I viaggi all’estero (19,7% del totale) mostrano aumenti a tre cifre (+143%).