Secondo le proiezioni di Sojern, multinazionale del travel marketing, l'Italia occupa il secondo posto nel mondo tra i Paesi europei per la prossima estate, in particolare per giugno e luglio. Con il 13% di intenzioni di viaggio verso l’Italia rappresentiamo uno dei Paesi prediletti in Europa tra i viaggiatori globali, secondi solo alla Spagna che detiene il 15%, e alla pari con il Regno Unito. Segue la Francia con il 10%, e la Grecia, che con il 9%, completa i top five della classifica europea. L’Italia detiene il secondo posto anche per i turisti nordamericani, con il 17% di preferenze nelle intenzioni di viaggio verso l’Europa per questa estate. Cresce la popolarità in questo mercato verso il nostro Paese con un incremento delle prenotazioni, ad aprile, pari al 5% rispetto allo stesso mese del 2022. Roma in particolare, è molto amata: con il 10% di preferenze dei viaggiatori è la seconda metropoli europea prediletta dai nordamericani e con il 5% delle preferenze totali, è la terza città preferita dai viaggiatori di tutto il mondo tra tutte le metropoli europee, e segna il 42% di crescita anno su anno.
Nel primo trimestre del 2023, ha viaggiato nel mondo il doppio delle persone rispetto al 2022. Complessivamente gli arrivi internazionali hanno raggiunto l’80% dei livelli pre pandemia e si stima che, da gennaio a marzo, abbiano viaggiato all’estero 235 milioni di turisti, mostrando una capacità di ripresa che continua dal 2022, anno conclusosi con oltre 960 milioni di arrivi. Esaminando le singole macroaree, l’Europa ha superato la media mondiale, raggiungendo il 90% dei livelli del 2019, grazie alla forte domanda intraregionale. Tuttavia questa volta a fare meglio è stato il Medio Oriente, che ha chiuso il trimestre superando addirittura del 15% gli arrivi registrati nel 2019 ed è stata la prima area del pianeta a recuperare i numeri pre-pandemici in un intero trimestre. L’Africa, invece, ha raggiunto l’88% dei livelli del 2019 e le Americhe circa l’85%, mentre ancora fanalino di coda resta l’Asia Pacifico, che tuttavia ha accelerato la ripresa recuperando il 54% degli arrivi del pre-Covid. Una tendenza che ovviamente è destinata a migliorare ulteriormente dopo la riapertura della Cina.
Gli americani prenotano con 5 mesi di anticipo e si fermano in media più di 10 giorni, e si confermano il primo paese d’oltreoceano in arrivo in Italia (27,4%) anche per la stagione estiva, dal momento che il dollaro è forte, il Covid è giunto al termine e per gli americani viaggiare sarà una priorità quest’anno. Secondo la U.S. Travel Foundation, ci sarà un forte aumento della spesa per i viaggi quest’anno rispetto al 2022. La loro finestra di prenotazione è di oltre 5 mesi e il tempo medio di soggiorno di oltre 11 giorni. In forte crescita anche gli australiani (5%), prenotano con più di 6 mesi di anticipo e si fermano fino a 3 settimane La finestra di prenotazione è molto ampia, con un anticipo medio di 187 giorni e il soggiorno medio si attesta sui 25 giorni.
I dati Enac sul 2022 sanciscono la ripresa del trasporto aereo in Italia dopo la brusca frenata dell'emergenza sanitaria. Il totale dei passeggeri sale a 164 milioni, segnando un incremento del 104% rispetto all'anno precedente. Si assottiglia così notevolmente il divario con il 2019, che scende a -14%. Il rapporto Enac registra 64,5 milioni di passeggeri sul traffico nazionale, con un aumento del 53% rispetto al 2021. Più marcato, come era ragionevole aspettarsi, l'aumento del traffico internazionale, che fa un balzo del 160,8% arrivando a 99,9 milioni.Si conferma inoltre il predominio delle low cost: il no frills conquista infatti una quota di passeggeri pari al 66% del totale, mente le legacy si fermano a 56 milioni di pax pari al 34%.
Nel 2022 il turismo culturale ha generato 142 milioni di presenze in Italia. A rilevarlo è l’ultima indagine realizzata da Isnart e dall’Osservatorio sull’Economia del Turismo e delle Camere di Commercio, che ha tracciato anche le nuove tendenze del comparto che vedono crescere tra le mete più ambite non solo le città d’arte, ma anche i borghi e i piccoli centri delle aree interne del Paese; e che rilevano un maggiore impatto sull’economia nazionale, nonché una crescente attenzione da parte dei turisti al rapporto qualità-prezzo.ll patrimonio culturale si posiziona al secondo posto tra le motivazioni di viaggio per chi si reca nella Penisola, subito dopo la natura. Aumenta, in particolar modo, la voglia dei turisti di visitare posti nuovi, fuori dalle ‘rotte tradizionali’, come segnalato dal 20% degli intervistati, rispetto al 14,3% del 2019. Un fenomeno che è un po’ un lascito della pandemia. “Un turista su 5 è alla ricerca di nuove esperienze e destinazioni da scoprire.Puntando la lente sul pubblico, oltre la metà delle presenze è costituita dai flussi italiani (un 55% che si traduce in 78,8 milioni di presenze); la quota internazionale si attesta sui 63,6 milioni.
L 'andamento delle prenotazioni online nel primo trimestre del 2023 è in forte crescita, +106% rispetto allo stesso periodo del 2022. Dal 1° gennaio al 30 aprile, su un panel di oltre 900 strutture Blastness, è stato venduto oltre 1,4 milioni di notti, per un valore di circa 350 milioni di euro. Il 33% delle prenotazioni effettuate online proviene dai siti web delle strutture ricettive che rappresentano, in assoluto, il secondo canale di vendita dopo Booking. La maggior parte delle prenotazioni proviene dagli Stati Uniti, che – con una quota di mercato del 20% – superano l’Italia (16%). Seguono Gran Bretagna (8%), Germania (7%) e Francia (6%), Svizzera (5%), Australia, Austria e Spagna (3%), Israele, Brasile, Canada, Olanda e Belgio (2%).
I soggiorni vengono prenotati per la maggior parte con largo anticipo (il 43% ad oltre 90 giorni dalla data di check-in) e sono perlopiù di 2,3 o 4 notti, interessando principalmente i mesi di maggio, giugno e luglio.
Lo scorso febbraio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto allo stesso mese del 2022 (0,4 miliardi); le entrate turistiche sono aumentate del 31 per cento sui dodici mesi, a fronte di un incremento del 54 per cento delle uscite. Nei tre mesi terminanti a febbraio 2023 sia le entrate sia le uscite turistiche si sono collocate su livelli significativamente maggiori (rispettivamente del 40 e del 61 per cento) di quelli del corrispondente periodo del 2022. Mentre la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia è stata lievemente inferiore ai valori pre-pandemici osservati nello stesso trimestre del 2019, quella degli italiani all’estero li ha superati di quasi l’8 per cento.
I primi dati provvisori sul 2023, riferiti al bimestre gennaio-febbraio, sembrano confermare la definitiva ripresa del settore turistico (+45,5% le presenze complessive rispetto allo stesso bimestre dell’anno 2022), con una crescita rilevante sia delle presenze straniere (+70,5%) sia di quelle domestiche (+28,8%). Se i dati relativi ai prossimi mesi confermeranno questa tendenza, sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero – e persino il superamento – dei livelli pre-pandemici. Lo rileva l’Istat, in audizione presso la Commissione Attività produttive della Camera nell’ambito dell’esame del Piano strategico del turismo. Nel confronto con gli altri Paesi dell’Unione europea, l’Italia si conferma in quarta posizione per numero di presenze nel 2022 (il 14,5% di quelle registrate nell’intera Ue in quell’anno), dopo Spagna (16,6%), Francia (16,3%) e Germania (14,7%).
Contenuti speciali per il mondo del turismo in arrivo sul sito Enit in occasione del Giro d’Italia di cui l’Agenzia Nazionale del turismo è partner ufficiale insieme al Ministero del Turismo a sostegno della maglia Rosa. Per promuovere sempre di più il territorio italiano nel mondo e sostenere le imprese che operano nel settore, l’Agenzia Nazionale del Turismo sta approntando con le regioni italiane un’accurata selezione di tour operator nazionali e internazionali specializzati nel prodotto cicloturismo. Un valido strumento per imprese e destinazioni per sviluppare un’offerta coerente e coordinata. Un mercato fiorente quello legato alle bike che solo nel 2022 ha prodotto 2,7 milioni di bici con un’impennata di e-bike (337mila vendute in Italia lo scorso anno) incentivando così anche il posizionamento di centraline elettriche: ben 36772 sono quelle presenti in Italia con una crescita del 41 per cento rispetto al 2022.
Ottimi i dati presentati in audizione dall’Istat oggi. Confermano la ripresa di un settore che è fondamentale per l’economia della Nazione. La testimonianza che il 2023 sarà davvero l’anno del sorpasso sul 2019. E questo deve spingerci a fare sempre di più, intervenendo per rendere strutturali i dati sul turismo favorendo politiche dì destagionalizzazione e di controllo del fenomeno dell'over tourism, che penalizza tante meravigliose località italiane” così il Ministro del turismo Daniela Santanchè nel commentare i dati presentati oggi da segnali Sandro Cruciani, direttore della Direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali dell'Istat, in audizione presso la commissione Attività produttive della Camera nell'ambito dell'esame del Piano strategico del turismo.