Interface Tourism Italy, grazie a The European Traveler Intelligence Monitor (Etim), la piattaforma di business intelligence per il turismo, rivela cosa si aspettano i viaggiatori europei quando pensano ad un viaggio in Italia.
Lo studio ha analizzato i quattro mercati europei mostrando disparità interessanti: gli spagnoli cercano vacanze nella natura, scandite da attività all’aria aperta e con soggiorni in hotel indipendenti di 3 o 4 stelle, i francesi prediligono boutique hotel e soggiorni culturali, i tedeschi trovano il proprio comfort affittando case vacanze e rilassandosi in spa e centri wellness mentre gli olandesi desiderano alternare shopping ad attività all’aria aperta lungo le coste mediterranee, trovando il proprio nido in case private in affitto.
Secondo la ricercala di Euler Hermes in collaborazione con Format Research il numero di italiani che decideranno di andare in vacanza nel 2021 supererà il 70%, una percentuale quasi prossima al periodo pre-pandemia (nel 2019 furono il 79,9%). Gli italiani che sceglieranno di restare nel nostro Paese trascorreranno in vacanza circa 12 giorni, spendendo in media 1.400 euro, se partiranno in famiglia, e quasi 800 euro se partiranno da soli o con amici. Per i viaggi all’estero la spesa per le famiglie salirà a circa 1.700 euro e a circa 1.000 per i viaggi individuali, ma i giorni medi di vacanza si ridurranno a 8.
Anche a marzo il consuntivo Iata del traffico aereo segna rosso fisso con un calo della domanda del -67,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma comunque in miglioramento se paragonato al -75% che si era registrato a febbraio di quest’anno.
La migliore performance è stata trainata soprattutto dai guadagni nei mercati interni, in particolare in Cina, mentre il traffico internazionale è rimasto in gran parte limitato. La domanda internazionale di passeggeri a marzo è stata dell’87,8% inferiore a marzo 2019, con un piccolissimo miglioramento rispetto al -89,0% registrato a febbraio 2021 rispetto a due anni fa.
Si è svolta il 4 maggio la riunione dei Ministri del Turismo del G20, riuniti sotto la Presidenza italiana, alla presenza del ministro Massimo Garavaglia. Nella bozza del documento discusso dai Ministri si sottolinea come il turismo sia uno dei settori più colpiti dalla pandemia: gli arrivi internazionali sono in calo del 73% a livello globale nel 2020 e quasi 62 milioni i posti di lavoro persi a livello globale. Ripristinare la fiducia nei viaggi, consentire la ripresa economica, imparare dall'esperienza della pandemia e dare priorità a un'agenda di sviluppo sostenibile nel guidare il turismo futuro: queste le azioni indicate nella bozza.
Le parole del Premier Draghi in occasione del G20 del Turismo sono molto importanti per restituire fiducia al settore e dare un segnale chiaro ai viaggiatori che ci guardano da tutto il mondo: l’Italia riparte, anche nel turismo.E’ un segnale molto importante quello che è arrivato oggi dal Premier Draghi e dal Ministro Garavaglia, abbiamo delle date, la metà di maggio per il pass nazionale e dalla seconda metà di giugno quello europeo. – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Tanto più adesso però dobbiamo farci trovare pronti con un percorso chiaro su riaperture, orari, servizi ecc. Ad oggi ci sono ancora troppe incognite per le prossime settimane e questo rallenta la ripartenza. Per il turismo serve programmazione.
ROMA, 05 MAG - Anche il trasporto commerciale con autobus chiede di passare alle alimentazioni innovative: "il PNRR dedica un capitolo importante al tema della transizione energetica dei trasporti. Il progetto opportunamente coinvolge il trasporto pubblico locale - commento di Giuseppe Vinella, presidente di Anav/Confidustria - ma invece nessuna azione e' al momento prevista per il trasporto commerciale con autobus".
Nel settore delle strutture ricettive religiose in Italia secondo i dati del Rapporto 2021 dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, sono scomparsi in maniera irreversibile 22mila posti letto, ovvero il 10% di quelli finora destinati all’ospitalità spirituale o turistica, per studenti, lavoratori, gruppi e famiglie. L’assenza di ospiti e i pesanti costi fissi hanno costretto congregazioni, diocesi e associazioni a chiudere i battenti di centinaia di strutture per destinarle ad altri usi, se non addirittura a liberarsene.
Pur di andare in vacanza, il 74% degli italiani rinuncerebbe a trovare il vero amore secondo un’indagine di Booking.com condotta su oltre 28.000 viaggiatori in 28 Paesi e territori. L’amore per i viaggi si è rivelato talmente forte che i due terzi degli intervistati (e il 63% dei nostri connazionali) sceglierebbero una vacanza piuttosto che una promozione di lavoro, e più della metà (54%) sceglierebbe un viaggio rispetto a una cena con tutta la famiglia, nonostante i tanti mesi di interazioni limitate con i parenti. Questo dato sale al 62% in Italia.
A marzo i passeggeri transitati negli aeroporti italiani sono stati 1.607.506, con un calo del 22,8% rispetto al marzo 2020 e dell’88,5% rispetto al marzo 2019 secondo le statistiche mensili di Assaeroporti, che da questo mese fanno riferimento anche al 2019, ultimo anno non influenzato dagli effetti derivanti dalla pandemia da Covid-19. In calo anche i movimenti di aeromobili (-11,1% rispetto al 2020 e -70% rispetto al 2019).