Secondo il Rapporto 2014 elaborato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere la filiera culturale italiana vale 214 miliardi di euro, ovvero il 15,3% del Pil. Il settore cultura in Italia resiste meglio di altri alla crisi, sia in termini di "fatturato" che di occupazione, e riesce a crescere nell'export (+35%) con un surplus commerciale di 25,7 miliardi di euro. Crescono anche le sponsorizzazioni (+6,3% tra 2012 e 2013) arrivando a quota 159 milioni. Ma soprattutto la forza della cultura si riversa sull'economia nazionale grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 1,67: così per ogni euro prodotto, se ne attivano 1,67 in altri settori collegati.
Tra le città più virtuose con maggior incidenza di valore aggiunto e occupazione del sistema produttivo culturale spicca Arezzo, prima in entrambi i campi. Seguono Pordenone e Pesaro e Urbino nella percentuale di valore aggiunto e ancora Pesaro e Urbino e Treviso per l'occupazione.
(Per maggiori informazioni: www.symbola.net)
Secondo il Ciset anche nell'estate 2014 saranno i turisti stranieri a contenere la contrazione del turismo italiano in Italia, così com'è già accaduto l'inverno scorso. La flessione degli italiani sarà decisamente più contenuta, così come il calo del fatturato complessivo generato dal turismo in Italia. Stabile la propensione dei nostri connazionali a fare una vacanza all'estero, che comunque rivolgeranno il proprio interesse verso mete vicine a casa e saranno attenti al rapporto qualità-prezzo delle offerte.
Tra maggio e ottobre 2014, gli arrivi stranieri dovrebbero aumentare dello 0,5%, così come le presenze (+0,3%). In diminuzione, invece, il movimento domestico (-1,8% arrivi e -2,1% notti), così come il fatturato complessivo del turismo in Italia (-1,7%), su cui pesa soprattutto la contrazione della spesa dei turisti italiani in Italia.
Guardando ai principali mercati di origine della domanda, i turisti tedeschi consolideranno l'andamento positivo registrato nelle ultime stagioni. In leggera crescita anche statunitensi, giapponesi e britannici, mentre stabili i flussi dalla Francia. Dinamiche positive sono attese da Svizzera, Olanda, Europea dell'Est (Polonia), paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), Emirati Arabi, Canada e Australia.
Chi tra gli italiani varcherà i confini opterà come sempre per l'Est Europa (Croazia, Slovenia, ecc.) e il Sud Europa (Spagna e isole, Grecia e isole, ecc.), seguite dal Nord e Centro-Sud America, mentre tutte le altre destinazioni europee ed extraeuropee accuseranno cali più o meno accentuati. Inoltre, continuerà il trend negativo per la sponda africana del Mediterraneo, in particolare per l'Egitto.
(Per maggiori informazioni: www.unive.it/ciset)
Secondo il report 2014 di CLIA Europe, nel 2013 sono stati circa 6,4 milioni i cittadini residenti in Europa che hanno prenotato una vacanza in crociera, un numero in crescita del 3,6% rispetto al 2012. Il numero dei turisti europei corrisponde al 30% dei passeggeri globali.
Il vecchio continente rappresenta la principale destinazione per i crocieristi di tutto il mondo: nel 2013 sono stati 6 milioni i passeggeri imbarcatisi da un porto europeo, dato che vede un incremento del 5,2% sull’anno precedente. La cantieristica europea, che realizza gran parte delle navi simbolo del settore crociere, ha registrato nel 2013 un incremento di fatturato del 4,7%.
Nel 2013 il contributo totale del comparto crocieristico all’economia europea ha raggiunto i 39,4 miliardi di euro con una crescita di circa il 4% rispetto ai 37,9 miliardi del 2012. Il contributo diretto generato dall’industria nel 2013 si è attestato intorno ai 16,2 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 15,5 dell’anno precedente. In termini di impatto occupazionale, nel 2013 il comparto ha garantito lavoro a 339.417 persone, per 10,5 miliardi di euro di retribuzioni complessive (4% rispetto al 2012).
(Per maggiori informazioni: www.europeancruisecouncil.com)
Secondo il 14° Barometro Vacanze Ipsos-Europ Assistance, il 52% degli italiani partirà questa estate. Il budget di viaggio è leggermente più alto, rispetto all’anno scorso, con una spesa media che si aggira intorno ai 1.800 euro. Degli 80 euro concessi dal governo, 37 potrebbero essere investiti in vacanze. Sempre secondo la ricerca i nordeuropei hanno una capacità di spesa decisamente più alta di quelli del Sud Europa, Italia compresa. Netta la preferenza per la Grecia e le sue isole, scelte non solo dai giovani, ma anche da coppie mature, famiglie e single in viaggio. Altrettanto bene la Spagna e le Isole Baleari. Crescono Tunisia e nord Egitto. Stabili coste turche e Croazia.
(Per maggiori informazioni: www.europassistance.it)
Secondo la Banca d'Italia la bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di febbraio un saldo netto positivo di 242 milioni di euro, a fronte di 404 milioni nello stesso mese dell'anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 1.457 milioni, sono diminuite del 4,5% mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.215 milioni, sono cresciute dell'8,3%.
Secondo l'analisi di Hrs sui nuovi business traveller , cambiano anche le modalità di spesa in hotel. I viaggiatori di età compresa tra i 18 e i 30 anni spendono mediamente il 42% della loro diaria in cibo (gli ospiti business di età compresa tra i 30 e i 65 anni arrivano al 26%) e il 37% di loro richiede il servizio in camera (21% per il campione 30-65 anni).
Secondo l’Italian Hotel Monitor di Trademark prosegue anche a marzo la crescita dell’occupazione camere negli alberghi italiani grazie alla performance positiva di 24 città sulle 45 monitorate. I prezzi medi sono in aumento nei 4 stelle (+0,7%), mentre diminuiscono leggermente nei 5 e nei 3 stelle (-1,1% e -1,9%).
Secondo una recente analisi condotta dal sito Barcheyacht.it, nel 2014 per il settore del charter nautico potrebbe arrivare una significativa ripresa grazie all'incremento delle prenotazioni online di vacanze in barca.
Da giugno 2013 a gennaio 2014 le mete ad oggi più richieste sono la Croazia, che ha acquisito ulteriori turisti in seguito all'entrata nell'Unione Europea, la Grecia, l'Italia, la Spagna, la Turchia, il Mar Baltico e i Caraibi.
Inoltre, sempre più turisti scelgono il catamarano che, a parità di metratura, offre più comfort a bordo e la possibilità di avere più spazio e stabilità in navigazione. Cresce anche il numero di chi che divide le spese di noleggio di una barca, in media otto per ogni barca prenotata, e di chi opta per una vacanza in flottiglia, una modalità vacanziera scelta non soltanto dai meno esperti, ma anche da coloro che alla passione per la vela desiderano unire la possibilità di incontri sociali. La media della durata delle vacanza in barca è di una settimana.
(Per maggiori informazioni: www.barcheyacht.it)
Secondo i risultati provvisori dell'indagine della Banca d'Italia alle frontiere la spesa dei viaggiatori internazionali in Italia tra gennaio e dicembre 2013 ammonta a 33 miliardi di euro, a fronte di 32.059 milioni nel 2012. Sono in diminuzione, invece, i consumi dei viaggiatori italiani all'estero (-1,7%), di circa 20.159 milioni di euro nel 2013, contro i 20.507 milioni dell'anno precedente. L'attivo netto della bilancia dei pagamenti turistica in Italia è cresciuto, raggiungendo i 12.830 milioni di euro, rispetto ai 11.543 milioni registrati nel 2012. I dati definitivi saranno presentati nel corso della XIV Conferenza annuale del Ciset in programma a Venezia il 29 aprile.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)
Secondo un'indagine della IATA il traffico aereo Premium registra a febbraio un aumento del 4,1% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Si tratta di una crescita di minor entità rispetto a quella di gennaio 2014 sullo stesso mese del 2013, che è stata invece del 6,1%.