MUSEIMPRESA compie dieci anni.Intervista con Michele PeriniIn attesa della X edizione della Settimana della Cultura d’Impresa, che si terrà dal 21 al 28 Novembre, Museimpresa festeggia in ottobre i suoi primi dieci anni. Ne parliamo con Michele Perini, Presidente dell’Associazione Museimpresa dal 2003 Fondazione Borsalino ad ArtissimaIn occasione di Artissima18, per la prima volta la Fondazione Borsalino creerà un progetto site specific dal titolo Hats protect ideas per il Meeting Point della fiera di Torino, in collaborazione con l'artista albanese Anila Rubiku, che il 5 novembre ospiterà l'incontro Esercizi di contemporaneità: la cultura d’impresa tra storia arte e formazione L’Arte in mostra. Una storia delle esposizioniE' dedicato all'arte di esporre il libro di Antonello Negri dal titolo L’Arte in mostra.
Una storia delle esposizioni, che traccia un'innovativa storia dell’arte contemporanea partendo dai Salon parigini sette-ottocenteschi sino alle attuali grandi mostre-evento internazionali Apertura del Museo GucciPer festeggiare i primi 90 anni del marchio ha aperto a Firenze il Museo Gucci, ospitato all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia, in Piazza della Signoria. Un’esposizione permanente affiancata da una serie di installazioni d’arte contemporanea per ripercorrere tutta la storia della maison fiorentina Brand identikit. Trasformare un marchio in una marcaSi intitola Brand identikit.Trasformare un marchio in una marca il libro di Gaetano Grizzanti, un vademecum culturale, tecnico e al tempo stesso pedagogico sull'identità di marca e d'impresa Rancilio Group Tour 2011Dal 21 al 25 Ottobre, in occasione di HOST 2011, Rancilio Group apre le sue porte ai visitatori interessati a scoprire la realtà aziendale e il percorso storico di Officiina Rancilio 1926, il primo museo aziendale in Italia nel settore delle macchine per caffè BENI CULTURALI. IDENTITÀ, CRESCITAIl 19 ottobre a Roma, Banca Intesa Sanpaolo organizza per l'ottavo anno una giornata di dibattito sui beni culturali dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale nazionale. |
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Il 20 e 21 ottobre il Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano e l’Università degli Studi di Napoli Federico II organizzano a Sorrento il convegno “La storia del turismo in Italia prospettive di ricerca”. Le relazioni della sessione inaugurale, dedicata all'Ottocento, sono in materia termale di Carlos Larrinaga Rodriguez sugli investimenti termali in Portogallo, di Nunzio Greco sui Cataldi di Sambiase in Calabria, di Valeria Maggio sul caso di turismo termale di Santa Cesarea Terme. Nella sessione pomeridiana Andrea Zanini dell’Università degli studi di Genova parlerà di alberghi e turismo d’elite a Sanremo nel primo novecento.
(Per maggiori informazioni: annunziata.berrino@unina.it)
Il 22 e 23 ottobre, presso il Grand Hotel delle Terme di Riolo (Ra), la Scuola di Specializzazione in Medicina Termale dell’Università di Milano, le Thermae Campus e le Terme di Riolo organizzano, con il patrocinio della Federazione mondiale del termalismo e di Federterme-Confindustria, il convegno “Comunicare le thermae. Media scienze e società per una corretta e responsabile informazione”. Saranno due giornate dedicate alla comunicazione per le terme, con un focus sul ruolo delle terme italiane e dell’acqua termale, come risorse naturali terapeutiche e di benessere ma anche di turismo termale in cui si confronteranno esponenti del sistema termale, della ricerca scientifica termale, operatori dei media e parlamentari del Gruppo “ Amici delle terme”.
I lavori saranno introdotti da Umberto Solimene, Professore dell’Università degli Studi di Milano e interverrà il Vice presidente di Federterme Confindustria con delega per l’innovazione tecnologica e la formazione, Aldo Ferruzzi.
Il convegno si potrà seguire in streaming collegandosi al sito web www.thermaecampus.it.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 28 ottobre alle ore 11,30, presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, sarà presentato e distribuito TurisMonitor 2012. Il progetto editoriale del Centro Studi del Touring Club Italiano, realizzato anche quest’anno con il sostegno di Alitalia, è uno strumento di consultazione consolidato per operatori del settore, mondo dei media e coloro che hanno l’esigenza di essere aggiornati sui trend del turismo nazionale e internazionale.
All’evento e al successivo dibattito sul tema “Turismo e grandi eventi”, moderato dalla giornalista Paola Tournour-Viron, saranno presenti Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, Anna Martina, Direttore Divisione Cultura, Turismo e Promozione, Città di Torino, Massimiliano Vavassori, Direttore Centro Studi del Touring Club Italiano, Matteo Montebelli, Centro Studi del Touring Club Italiano, Andrea Alemanno,Group Director IPSOS, Guido Improta, Direttore Relazioni con il Territorio di Alitalia e Sergio Scamuzzi, dell’Università degli Studi di Torino.
(Per maggiori informazioni: centrostudi@touringclub.it )
Il 14 ottobre, presso l’Auditorium di Assolombarda, Confindustria AICA ha presentato l’VIII edizione del FOCUS annuale dal quale è emerso che il 2011 si chiuderà con un aumento del 4,2% del tasso di occupazione degli hotel. Il prezzo medio delle camere è di 118,66 euro, (+ 2,2% ) e il RevPar è di 74,42 euro (+8,4%) rispetto al 2010. Il positivo andamento degli indici ha avuto buone ripercussioni sul fatturato alberghiero che, dopo anni di contrazione, nel 2010 ha raggiunto 1,33 miliardi di euro contro 1,27 miliardi di euro del 2009. Per il 2012 Confindustria AICA stima un tasso di occupazione del 61,8% ( +0,3%), un prezzo medio di 119,61 euro ( +0,8%) e un RevPar di 75,87 euro (+1,9%).
(Per maggiori informazioni: www.aica-italia.it)
La Fondazione ITS Turismo Roma comunica che partirà il corso “Diventa Tecnico della Multimedialità e Comunicazione del Turismo”.
La Fondazione è una scuola ad alta tecnologia e rappresenta un esempio di offerta formativa integrata a corsi professionalizzanti di alta formazione con un percorso inedito, caratterizzato da un nuovo modello didattico/formativo di tipo laboratoriale composto da stages e tirocini. Lo scopo è quello di colmare l’assenza di un canale di istruzione terziaria non universitaria nel nostro paese.
Il percorso di alta formazione tecnica “Tecnico superiore per la valorizzazione delle risorse culturali, delle produzioni tipiche e della filiera turistica” ti permetterà di entrare in contatto con il mondo delle imprese turistiche.
Questa figura professionale utilizza le tecnologie della comunicazione per operare nel sistema informativo dell’azienda, elaborare e promuovere l’offerta turistica nell’intera filiera (dall’agenzia di viaggi all’ospitalità alberghiera), pianificare e gestire azioni che ottimizzino la qualità dei servizi e l’organizzazione di eventi ed attività congressuali in un’ottica di valorizzazione delle risorse e del patrimonio culturale del territorio. Tale profilo, al termine del percorso formativo, sarà dotato di una professionalità adeguata a gestire le innovazioni e ad aggiornare di volta in volta le competenze professionali acquisite per rispondere alle trasformazioni e ai rapidi mutamenti del mercato del lavoro in una dimensione locale e globale.
Il diploma rilasciato dal Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca, corrisponde al V livello del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) corredato da un supplemento predisposto secondo il modello EUROPASS.
Il diploma di tecnico superiore costituisce titolo per l’accesso ai pubblici concorsi ai sensi dell’art. 5 comma 7 del DPCM 25 gennaio 2008.
E’ previsto il riconoscimento di crediti formativi universitari in conformità a quanto disciplinato dal decreto attuativo di cui all’articolo 14, comma 3 , della legge 30 dicembre 2010, n.240.
Chi si può iscrivere?
25 giovani e adulti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente acquisito in un Paese membro della Unione Europea, selezionati da un apposita Commissione.
La domanda di ammissione la puoi trovare sul sito della fondazione http://itsturismoulisse.blogspot.com/
Per informazioni c/o il CIOFS FP Lazio Via Ginori, 10 – 00153 Roma nei giorni martedì, giovedì e venerdì alle 9.30 alle ore 13.30, il mercoledì dalle 14.00 alle ore 18.00, tel. 0657287474 fax 0657137697 email its.turismo@gmail.com.
(Per maggiori informazioni: federturismo@confindustria.abruzzo.it)
Il settore guarda ai mercati emergenti, ma il Mediterraneo resta il punto di riferimento.
La crescita passa attraverso la diffusione di un'autentica cultura del mare, che avvicini la nautica a una nuova e più ampia utenza.
Un momento di dialogo e approfondimento delle tematiche più attuali e di interesse per l'intero comparto nautico con alcuni tra i principali protagonisti internazionali del settore. Questa l'essenza dell'International Boating Forum, l'inedito appuntamento organizzato da UCINA, che si è tenuto questa mattina nella cornice del 51º Salone Nautico di Genova.
L'iniziativa, che si è sviluppata nella formula di una tavola rotonda, ha avuto come protagonisti Leonardo Ferragamo – Presidente di Nautor's Swan e patron della Marina di Scarlino, Dustan McCoy – Chairman and CEO di Brunswick Corporation, Massimo Radice, – Amministratore Delegato di Sessa Marine, Lamberto Tacoli – Chief Sales & Marketing Officer di Gruppo Ferretti e Paolo Vitelli – Presidente di Azimut Benetti.
A moderare e condurre il dibattito, una delle firme più illustri e competenti in materia di industria nautica a livello mondiale: Victor Mallet del Financial Times, nonché editor responsabile del FT Yachting Special Report.
L'appuntamento ha dato vita a un dibattito concreto e vivace sulle tematiche di maggior attualità dello scenario di riferimento, facendo emergere numerosi spunti di riflessione e interpretazione dei fenomeni più attuali afferenti al settore.
Grande condivisione e apprezzamento ha riscontrato il forte messaggio lanciato da Leonardo Ferragamo secondo il quale, nonostante un evidente spostamento dei volumi di vendita verso paesi emergenti quali Sud America, Russia e Far East, il primo mercato per la nautica da diporto debba restare quello del Mediterraneo.
A questo proposito, Ferragamo ha sottolineato la responsabilità che ciascun paese dell'area ha nell'alimentare lo sviluppo del turismo nautico.
Anche perché, gli fa eco Dustan McCoy, i paesi emergenti offrono indubbie opportunità per conquistare nuove quote di mercato ma, allo stesso tempo, portano in dote potenziali rischi politici legati all'ingresso nelle economie locali ed è dunque opportuno un approccio cauto e calibrato. Condivide il punto di vista Paolo Vitelli, il quale sottolinea la fragilità che spesso caratterizza i nuovi mercati. Massimo Radice ha chiosato mettendo in luce come anche in tali paesi stiano nascendo produttori che potranno trarre grande beneficio dalla loro natura locale.
Riallacciandosi al tema del Mediterraneo quale protagonista del rilancio della nautica mondiale, e facendo chiaro riferimento alla situazione italiana, Lamberto Tacoli ha invocato un maggior impegno delle Amministrazioni al fine di supportare lo sviluppo di nuove infrastrutture al servizio del diportismo. Vitelli ha posto poi l'accento sul fronte normativo, invocando la necessità di giungere ad una omogenea e univoca regolamentazione comunitaria in materia di turismo nautico.
Dal confronto tra le situazioni di mercato europeo e statunitense, è emersa una riflessione di McCoy sulla crescente esigenza di alimentare una più consapevole cultura della nautica da diporto tra le generazioni più giovani, i potenziali clienti di domani.
Per ampliare la base di appassionati e conquistare nuove quote di mercato, McCoy sostiene che ora più che mai sia la nautica a doversi avvicinare a questo nuovo pubblico, costruendo con esso un dialogo e trovando nuovi punti di incontro, piuttosto che il contrario.
Spostando il focus del dibattito sul ruolo giocato dall'evoluzione tecnologica nell'ottica di conquistare nuovi segmenti di clientela con esigenze eterogenee, Vitelli ha sottolineato come i cantieri negli ultimi anni abbiano saputo introdurre significative innovazioni e continuino a investire molto in tale direzione.
Dal design a supporto della vivibilità a bordo alle tecnologie di propulsione più attente all'ambiente, dalle strumentazioni che agevolano la manovrabilità e – di conseguenza – rendono più semplice e piacevole l'utilizzo dell'imbarcazione (joystick, sistemi di attracco assistito), fino alle nuove tecniche dei processi di produzione (quali, ad esempio, l'infusion moulding) e all'utilizzo di nuovi materiali eco-compatibili (es. green teak), l'innovazione si conferma uno dei principali driver sui quali l'industria nautica internazionale intende continuare a puntare nell'attuale congiuntura di mercato.
Radice ha evidenziato poi come anche piccole innovazioni sul fronte della componentistica siano fondamentali al fine di migliorare ulteriormente l'affidabilità del prodotto nautico, assimilandola a quella ormai richiesta e attesa dal cliente del settore automotive.
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Il 2 ottobre l'Ufficio Studi di UCINA, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, e Banca Monte dei Paschi di Siena, ha presentato, nel corso del Salone Nautico di Genova, "I numeri della nautica" e "Navi e imbarcazioni: i principali distretti industriali italiani".
Nello studio "La Nautica in Cifre, analisi del mercato per l'anno 2010", sono stati evidenziati i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il livello di fatturato e le quote di produzione (export e mercato domestico) e di occupazione, mentre il rapporto elaborato dall'Area Research e Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso in esame 5 distretti, analizzandone il contributo sull'export e sulla produzione globale, nonché i principali indicatori di performance. Dalle ricerche si evince che l'export rappresenta la forza trainante rispetto ad un mercato domestico che soffre di una notevole carenza di domanda. Secondo i dati de "La Nautica in cifre", l'export ha rappresentato nel 2010 il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi in termini di produzione nazionale, rispetto agli 1,16 miliardi destinati al mercato italiano. Nella ricerca BMPS, per i 5 distretti analizzati (Fano, Viareggio, Venezia, La Spezia e il polo Trieste/Gorizia) si registrano cifre analoghe in virtù di una propensione all'export che, nel periodo di osservazione (2005 – 2010), è andata progressivamente crescendo. La produzione destinata alle vendite in Italia ha subito una significativa contrazione, passando dai 2,65 miliardi del 2008 agli 1,16 miliardi del 2010. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero e testimonia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada dell'internazionalizzazione. Questa tendenza è ancor più accentuata se si analizza il solo settore della cantieristica, dove la produzione nazionale rivolta all'estero nel 2010 è stata di 1,26 miliardi rispetto a 0,62 miliardi relativi all'Italia. In controtendenza il segmento relativo ai superyacht, che evidenzia una tenuta del mercato interno, cresciuto di 1,3 punti percentuali rispetto al 2009, e che vede un bilancio in crescita a testimonianza dell'eccellenza del Made In Italy in questo sotto-comparto. In termini globali, nel 2010 la nautica da diporto ha registrato un fatturato complessivo di 3,36 miliardi di euro, ripartito nei segmenti della cantieristica (circa 2 miliardi), del refitting (0,17 miliardi), degli accessori (0,88 miliardi) e dei motori (0,30 miliardi).
La riduzione del numero di addetti diretti rispetto al 2009 è stata dell'11%.
Secondo lo studio della Banca Monte dei Paschi di Siena, i cinque distretti esaminati (Fano, La Spezia, Viareggio, Venezia e il polo Trieste/Gorizia) rappresentano nel loro complesso circa la metà della produzione dell'industria nazionale ma oltre i due terzi delle sue esportazioni, in virtù di una più accentuata propensione all'export.
Confrontando il contributo relativo di ciascun distretto al dato aggregato (somma dei cinque distretti), il polo regionale del Friuli detiene, nel 2010, le quote maggioritarie in termini sia di produzione (48%), sia di export (58%), grazie all'apporto determinante del sito di Monfalcone di Fincantieri. Incidenze rilevanti si registrano anche per i distretti di Viareggio (25% e 24%) e La Spezia (19% e 16%), mentre il peso relativo di Fano e Venezia è nettamente più contenuto.
(Per maggiori informazioni: www.ucina.net)
UCINA - Confindustria Nautica: rinnovato dialogo tra nautica da diporto e fisco. Questo il messaggio principale emerso dal convegno “Nautica e fisco, un patto per la competitività”, che si è tenuto oggi al Salone Nautico di Genova.
Si è svolto quest’oggi, nell’ambito del Cinquantunesimo Salone Nautico Internazionale di Genova, il convegno “Nautica e fisco, un patto per la competitività”, organizzato da UCINA – Confindustria Nautica che ha tracciato un quadro di politiche fiscali, procedure doganali, leasing e prassi amministrative, elementi imprescindibili per definire la competitività del nostro sistema Paese.
La tavola rotonda ha proposto un confronto tra amministrazioni pubbliche e operatori nazionali e internazionali alla luce delle sfide che l’economia globale pone a un settore simbolo del Made in Italy come la nautica da diporto, per consentire all’Italia di mantenere la sua leadership mondiale e per rimettere in moto la domanda interna.
“L’emanazione della recente circolare dell’Agenzia delle Entrate in materia di IVA sulle attività di noleggio e locazione mi rende convinto che siamo sulla strada giusta perché il fisco possa fare la pace con la nautica” ha dichiarato, nel suo intervento di apertura al convegno, il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni, che ha aggiunto “Restano tuttavia ancora due importanti capitoli aperti: la necessità di avere regole fiscali equiparabili a quelle dei nostri competitor europei e un redditometro che consideri la nautica da diporto alla pari degli altri prodotti per il tempo libero”.
L’incontro, a cui hanno preso parte Gianfranco Conte, Presidente della Commissione Finanze della Camera, Arturo Betunio, Direttore della Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate, Lorenzo Selva, Presidente ICOMIA, Maurizio Lazzaroni, Presidente di Assilea, Andrea Maria Zucchini, Responsabile della Direzione Regionale Liguria dell’Agenzia delle Dogane, Thierry Voisin, Chairman del Tax & Laws Committee del MYBA (Mediterranean Yacht Brokers Association) e Paolo Moretti, Business Manager Yachting di RINA Marine Division, con le conclusioni di Alberto Giorgetti, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è aperto con la presentazione dall’indagine qualitativa “La pratica del diportismo in Italia”, commissionata dall’Associazione all’Istituto ISPO presieduta dal Professor Renato Mannheimer.
La ricerca ha offerto una fotografia sull’uso della barca, sul giudizio dei diportisti rispetto ai costi di mantenimento delle imbarcazioni e sull’opinione degli stessi in merito ai controlli fiscali.
Più in particolare, in merito al primo punto, l’indagine ha evidenziato come l’andare in barca significhi per i diportisti soprattutto “libertà” (indicata dall’84% degli intervistati) e “socialità” (57%), segno evidente di come la passione per la nautica sia l’elemento centrale che accomuna chi possiede un’imbarcazione rispetto, ad esempio, al fatto di possedere un oggetto da esibire (opzione scelta solo dal 29% dei rispondenti).
Per quanto riguarda invece l’opinione sui controlli fiscali, i diportisti - sia che si tratti dei proprietari di barca, sia di coloro che la utilizzano saltuariamente – ritengono che essi siano “tanti” e uno su due sostiene che siano aumentati nell’ultimo anno.
Inoltre, più della metà degli intervistati considera che un eccessivo controllo ostacoli il diportismo e, di conseguenza, l’indotto da esso generato. E’ poi opinione di due intervistati su tre che i controlli del fisco tendano a colpire maggiormente chi possiede barche di medie e piccole dimensioni.
Infine, secondo l’analisi, il 62% dei rispondenti si ritiene vittima di un accanimento ingiustificato, sostenendo che i controlli fanno sentire colpevole anche chi non ha fatto nulla di scorretto. Tuttavia, quasi il 70% di coloro che hanno subito controlli, riconosce che essi sono stati effettuati in maniera scrupolosa e professionale e che, al di là degli accertamenti, il loro amore per la barca è tale che non hanno mai pensato di abbandonare la nautica.
Dopo la presentazione del Professor Mannheimer, è intervenuto Arturo Betunio, Direttore della Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate, che ha illustrato i principali cambiamenti introdotti dalla circolare 43/E dell’Agenzia delle Entrate, la cui emanazione è stata annunciata proprio alla vigilia della giornata inaugurale del Salone Nautico raccogliendo la soddisfazione dell’Associazione di categoria della nautica, ben rappresentata dal caldo applauso degli imprenditori presenti in sala.
E’ stata quindi la volta di Maurizio Lazzaroni, Presidente di Assilea, che ha commentato gli ultimi dati relativi ai contratti di leasing nella nautica da diporto. Nello specifico, nei primi otto mesi del 2011, sono stati circa 1000 i contratti stipulati, per un valore di circa 550 milioni di euro, in contrazione, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 19% in termini di valore e del 30% per numero di contratti. Lazzaroni ha inoltre espresso la necessità che si concretizzi il Registro Unico Informatico del naviglio e ha riaffermato la volontà di portare a termine entro la fine dell’anno il progetto “ONDA”, nato dalla collaborazione tra Assilea e UCINA, che costituirà una banca dati consultabile dalle società di leasing contestualmente alla richiesta di erogazione di finanziamento: un modo per velocizzare i controlli e snellire di pratiche di finanziamento delle imbarcazioni.
Le difficoltà del comparto sono rilevate anche dal RINA, ente di certificazione internazionale. Paolo Moretti, Business Manager Yachting di RINA Marine Division, ha infatti ricordato come nel 2011 siano stati certificati nel mondo circa 230 superyacht, rispetto ai 400 del 2008, mentre sono aumentate considerevolmente le certificazioni relative alle barche di esercizio.
Thierry Voisin, Chairman del Tax & Laws Committee del MYBA (Mediterranean Yacht Brokers Association) e Lorenzo Selva, Presidente ICOMIA, hanno poi offerto contributi al dibattito a partire dalla loro esperienza in campo internazionale, il primo sottolineando la necessità di stabilire regole comuni a tutti i Paesi europei, il secondo ponendo l’accento sull’urgenza di ottenere attenzione dalle Istituzioni per consentire una maggiore competitività del settore.
Gianfranco Conte, Presidente della Commissione Finanze della Camera, ha manifestato la propria vicinanza alle istanze del comparto, annunciando la volontà del Governo, di inserire nuove norme a sostegno della portualità nel prossimo Decreto Sviluppo, grazie anche alla puntualità ed esaustività delle documentazioni fornite da UCINA.
La stessa priorità di interesse verso il settore è stata ribadita da Alberto Giorgetti, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che si è dichiarato disponibile a presentare le richieste degli imprenditori della nautica presso i tavoli di costruzione del Decreto, in particolare per le tematiche legate alla semplificazione delle procedure doganali.
Il Sottosegretario ha anche ricordato a nome del Governo le altre iniziative già adottate che, seppur di portata più generale, hanno importanti ricadute anche su questo settore, come il sostegno assicurato alle reti d’impresa e ai distretti.
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Il Presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, Vasco Errani, per sottolineare le grandi difficoltà in cui versa il settore termale. Tra i temi in oggetto: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro di oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno, le decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, il piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.
Il Presidente Jannotti Pecci, nella lettera, ricorda di essere in attesa di un riscontro alla richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo delle convenzioni.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)