Secondo l'ultimo rapporto "Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel: Wave 2" pubblicato dalla European Travel Commission (Etc) i viaggiatori europei hanno un atteggiamento stabile e positivo nei confronti del viaggio, ma i timori di ammalarsi a destinazione e le restrizioni di quarantena hanno portato a posticipare i viaggi al 2021.
Analogamente ai risultati del primo rapporto, la maggioranza degli intervistati (54%), indica che intende fare un viaggio nei prossimi sei mesi.
Volagratis.com ha individuato 6 travel trends che saranno protagonisti nel 2021.
1) Staycation: viaggiare in casa, o quasi: un fenomeno che è esploso quest’anno in seguito alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e che ha portato ad una diminuzione dei viaggi aerei. Gli italiani hanno scelto di viaggiare ‘in casa’ e a ‘corto raggio’, spostandosi soprattutto in auto o in treno.
Lo dimostrano anche i dati registrati quest’estate da Volagratis.com secondo i quali l’Italia insieme alla Spagna ha puntato molto sul turismo domestico, con un 54% di viaggiatori ( rispetto al 36% dello stesso periodo dell’anno precedente) che ha scelto di rimanere entro i confini nazionali.
Secondo Aci Europe la crisi Covid-19 ha sconvolto il ranking dei primi 10 aeroporti del continente europeo: London Heathrow è al decimo posto, Parigi CdG all’ottavo, Amsterdam Schiphol al nono. Un vero e proprio ribaltone che ha portato ad occupare le prime cinque posizioni a due scali russi (Mosca Sheremetyevo e Mosca Domodedovo, rispettivamente al secondo e al terzo posto) e tre turchi (Antalya, in prima posizione; e i due aeroporti di Istanbul, in quarta e quinta posizione).
Il Natale senza turisti costa 4,1 miliardi solo per le mancate spese degli oltre 10 milioni di italiani che lo scorso anno sono andati in vacanza nel periodo delle feste. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè, in riferimento al dibattito di questi giorni sulla pandemia. A preoccupare sono gli interrogativi sull’andamento del contagio destinati ad influenzare i comportamenti, con le misure di limitazione degli spostamenti, le chiusure di bar e ristoranti e le difficoltà nelle vendite per i negozi, ma a pesare è anche la cancellazione di eventi tradizionali di fine anno a partire da sagre, feste paesane e mercatini natalizi.
La flessione dell’attività economica causata dalla pandemia si rifletterà – anche dopo le misure di sostegno approntate dal Governo – in un aumento delle probabilità di insolvenza delle imprese, con una probabilità media complessiva di default che sale al 3-4,4% e che si concentra sui settori più colpiti: ristorazione, alloggio, attività artistiche, dove le percentuali si attestano rispettivamente a quasi il 6% per le prime due, e a più del 4% per la terza.
Nel governo prevale la linea del rigore: Natale e Capodanno senza cenoni, veglioni e con le piste da sci chiuse. Le vacanze sulla neve saranno vietate anche nelle zone gialle, per evitare di ripetere gli errori commessi l’estate scorsa e per non favorire una possibile terza ondata pandemica. Anche se il governo sta lavorando ad una iniziativa europea. L’idea è di consentire l’apertura degli impianti alla fine di gennaio, se i numeri continueranno a essere sotto controllo, con l’arrivo del vaccino.
Con il Decreto ristori il Bonus Vacanze è stato prorogato di sei mesi, vale a dire al 30 giugno 2021. L’iniziativa nasce nell’ambito delle nuove misure restrittive adottate per frenare la pandemia da Covid-19, che limitano gli spostamenti. Resta confermata la scadenza ultima per richiedere il buono, che dovrà essere scaricato entro il 31 dicembre 2020 e che potrà essere utilizzato per pagare servizi offerti in ambito nazionale da imprese turistico ricettive, b&b e agriturismo.
Con il provvedimento 20 novembre 2020, l'Agenzuia delle Entrate ha fissato modalità e termini per la presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 e all’articolo 2 del decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149 (Dl Ristori e Dl Ristori bis)
Pier Francesco Nervini, COO North & Central Europe & Global Accounts di Global Blue: “I nostri clienti Tax Free confermano il desiderio di tornare a viaggiare.”
Secondo uno studio di Marketing01, negli ultimi quattro mesi sono cresciute dell'86 per cento le Pmi che hanno avviato almeno un'azione di web marketing. E il turismo, insieme al commercio al dettaglio di prodotti artigianali e alla ristorazione, è tra i settori che ha incrementato di più la presenza online. Il 78% ha scelto di investire sui social network, soprattutto Facebook e Instagram, il 62% ha modificato in modo importante il proprio sito, creando anche sezioni e-commerce, mentre un'azienda su due ha avviato almeno una campagna di Google Ads.
Secondo il rapporto di Euromonitor International, Accelerating Travel Innovation after Coronavirus, entro la fine del 2020 si prevede un calo degli arrivi a livello mondiale sono p del 50% . In Europa, in particolare, il 2021 vedrà un forte rimbalzo della crescita del Pil reale del 5% e un aumento del 76% delle entrate in valuta, con il turismo sostenibile che giocherà un ruolo importante nel processo di ripresa.
Secondo Assaeroporti, tra marzo e settembre, si sono persi 1,5 miliardi e senza un fondo di compensazione, come quello adottato dalla Germania, gli aeroporti hanno un’autonomia molto limitata stimata fino alla fine dell’anno. II settore in ogni caso non si riprenderà prima del 2024 o 2025 e comunque gli scali sopportano costi incomprimibili.