Menu
  • Tel.  +39 320 57 80 986
    Tel.  +39 06 4298 4041

    News 2020

    L’ulteriore chiusura che di fatto ha colpito il settore alberghiero schiacciato nella morsa dei giorni rossi e arancioni, sta rendendo la situazione ormai insostenibile.

    È la sopravvivenza stessa delle imprese ad essere a rischio e serve ora, subito, un cambio di marcia che metta in sicurezza uno dei settori chiave dell’economia italiana e il primo patrimonio alberghiero europeo – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Confindustria Alberghi.

    La Presidente nazionale di ANEF ha parlato nel corso di una conferenza stampa indetta da Skipass. «Faremo il possibile e l’impossibile per aprire entro gennaio, ma servono regole certe e una situazione sanitaria sotto controllo».

    A livello globale l’intero comparto crocieristico  vale circa 150 miliardi di dollari ed oggi, secondo una prima stima di Clia Italia , si ipotizza un calo del 90%. Solo in Italia andranno in fumo almeno 1,4 miliardi di dollari, 10mila posti di lavoro e 344 milioni di dollari di salari. Considerando anche l’indotto, nel nostro Paese le perdite complessive potrebbero ammontare a 3,5 miliardi di dollari, oltre 24mila posti di lavoro e più di 850 mila dollari in meno di stipendi. 

    Trainline ha identificato alcuni trend che prenderanno  piede per quanto riguarda viaggi e vacanze per il prossimo futuro. "Staycation" e "Workation" sono ormai consolidati, ma ci sono altre novità per i viaggi del 2021, quali una propensione per le vacanze all’aria aperta, all’insegna della lentezza e della sostenibilità. Per il 2021 i viaggiatori saranno più inclini a prenotare vacanze en plein air: il richiamo della natura” si farà più forte anche per chi di solito ama scoprire nuove città e le esperienze all’aperto avranno grande rilievo, a maggior ragione se in grandi spazi incontaminati, dove mantenere le distanze sarà più semplice.

    Il report “A year in travel by eDreams Odigeo – 2020, un anno di svolta nel settore dei viaggi”, che analizza le abitudini di prenotazione dei viaggiatori, le mete più gettonate nel 2020 e le prospettive per il 2021, rivela picchi nelle ricerche di voli fotografati nei giorni in cui le aziende farmaceutiche hanno annunciato il vaccino contro il coronavirus. C'è stata una crescita del 19%, superiore alla media europea, nelle ricerche da parte dei connazionali di voli sulle piattaforme del gruppo. Tra le mete più ricercate dagli italiani, soprattutto le grandi capitali europee e New York, unica meta a lungo raggio: nell’ordine, Londra, Milano, Parigi, Catania, New York, Roma, Napoli, Madrid, Barcellona e Amsterdam.

    Un 2021 caratterizzato da una forte voglia di viaggiare e ricominciare ad esplorare il mondo secondo i dati delle ricerche e delle prime prenotazioni  effettuate da Volagratis.com, che ha individuato le 10 destinazioni dove sognano di andare gli italiani nel 2021: dalle acque cristalline delle Maldive al fascino mediterraneo della Sicilia, passando per le luci di New York e Tokyo, i siti archeologici di Roma e i grattacieli di Dubai.

    Il 2020 si è chiuso in pareggio per la cantieristica nautica, che ha recuperato dopo il lockdown, mentre è andata peggio per la parte dei servizi più legata al turismo: charter, porti, agenzie nautiche e broker. Per l’anno nautico in corso, che si chiuderà a settembre, le previsioni però sono positive: due aziende su tre dell’industria nautica indicano una crescita e solo il 7% una possibile contrazione secondo l’indagine condotta dall’ufficio studi di Confindustria Nautica. Il 44% delle imprese della cantieristica nautica intervistate sul trend del fatturato 2020 indica una crescita e il 41% una contrazione.

    Il focus M1nd-set come riportato da Travel Daily News, evidenzia un calo del traffico durante il 2020 variabile dal 47% al 61% per i viaggi nazionali e dal 69% all’82% per i viaggi internazionali. M1nd-set ha analizzato regione per regione il traffico aereo internazionale e nazionale per l'intero 2020 (con dati previsionali da ottobre a dicembre) utilizzando il database del traffico aereo della Iata, che raccoglie dati sui voli effettivi e sulle prenotazioni di oltre 850 compagnie aeree, comprese 150 compagnie aeree low cost.

    Seimila rotte perse e non più ripristinate negli ultimi nove mesi: è il dato principale sottolineato da Aci Europe nel suo periodico Airport Industry Connectivity Report, che nell'edizione 2020 appena pubblicata rivela quello che l’agenzia definisce come un “collasso sistemico della rete e della connettività aerea a causa della crisi Covid-19”. Da qui il dato allarmante sulle oltre seimila connessioni perse e non ancora ripristinate, con gli aeroporti Ue e del Regno Unito che sono stati in questo i più colpiti al mondo, con la connettività diretta quasi scomparsa ad aprile e poi in debole ripresa durante il picco del mese estivo di agosto (a -55%), con un ritorno al passivo a settembre (-62%).

    Dal portale International Luxury Travel Market (ILTM), che ha raccolto dati su dove andranno i vacanzieri nel 2021 e soprattutto su quali saranno le fasce di viaggiatori che alimenteranno questo trend, emerge che  i principali fautori delle prossime vacanze all'insegna di hotel, soggiorni e crociere a 5 stelle saranno i Millennials, e in particolare chi (della generazione di trentenni e neo quarantenni) è molto sensibile al richiamo delle nuove esperienze e possiede disponibilità economiche sopra la media e una maggiore predisposizione a viaggiare anche in condizioni di rischio.

    Secondo gli ultimi dati sul turismo dell’Unwto gli arrivi internazionali, nei primi dieci mesi del 2020, sono diminuiti del 72% , con restrizioni sui viaggi, scarsa fiducia dei consumatori e una lotta globale per contenere il Covid-19. Le destinazioni, tra gennaio e ottobre, hanno accolto 900 milioni di turisti internazionali in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ciò si traduce in una perdita di 935 miliardi di dollari in entrate internazionali turistiche che risulta essere  10 volte superiore alla perdita nel 2009 per l'impatto della crisi economica globale. Sulla base delle prove attuali, l'Unwto prevede che gli arrivi internazionali diminuiranno dal 70% al 75% per tutto il 2020.

    II turismo è il comparto più colpito dalla crisi pandemica che ha investito il mondo: il 2020 chiude con 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, contrazione dovuta principalmente alla riduzione di turisti internazionali in tutto l’arco dell’anno e che nei mesi estivi ha superato il 60%. Sono i dati illustrati da Isnart-Unioncamere nel corso del  webinar “Turismo prossimo venturo: il rilancio riparte dai territori”. L’analisi predittiva dei primi tre mesi del 2021, basata su scenari covid a forte restrizione sociale, indica una perdita stimata di 7,9 miliardi con una riduzione del 60% dei flussi italiani e dell’85% di quelli stranieri.