Il 2019 è stato un anno importante per il settore alberghiero che nell’ insieme, considerando anche le stime delle transazioni normalizzate di immobili ad uso alberghiero rilevate dall’ Agenzia delle Entrate, avrebbe raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi di euro in transazioni, con i soli investimenti “corporate” a quota 3, 3 miliardi di euro, quasi 5 volte il volume registrato nel 2018 (718 milioni di euro).
L’ UNWTO prevede per il 2020 un calo del turismo internazionale tra il 20 e il 30%. Si calcola una perdita per il settore fra i 300 e i 450 miliardi di dollari (fra i 272 e i 408 miliardi di euro), che equivale a circa un terzo di quanto generato nel 2019.
Secondo le ultime previsioni del World Travel & Tourism Council nel solo settore dei viaggi e dei trasporti sarebbero a rischio circa 75 milioni di posti di lavoro.
Nasce il Global Tourism Crisis Committee, il Comitato per la crisi del turismo globale promosso dall’Unwto a seguito di una videoconferenza svoltasi il 23 marzo con i vertici delle principali agenzie delle Nazioni Unite, dei presidenti del consiglio esecutivo e delle Commissioni regionali ed i leader del settore turistico privato.
A decorrere dal 1° gennaio 2020 nella polizza FONTUR, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti delle aziende associate ad AICA e FEDERTURISMO, è stata introdotta la Diaria per il COVID-19: per l'attivazione della garanzia è necessario il referto del tampone che attesti la positività al virus COVID-19, rilasciato dalle Autorità competenti su conferma del Ministero della Salute e/o dell’Istituto Superiore di Sanità.
Secondo uno studio di Cerved si prospettano due scenari. Il primo ipotizza che se l'emergenza del Coronavirus finisse a maggio, per le imprese italiane nel 2020-2021, verrà bruciato un giro d'affari complessivo di 275 miliardi di euro, rispetto all'evoluzione che era prevedibile fino all'arrivo dell'epidemia. Nel caso in cui l'emergenza durasse fino a dicembre, con una completa chiusura delle frontiere dei mercati europei ed un ritorno alla normalità che richiederebbe altri sei mesi, sarebbero bruciati ricavi complessivi per 641 miliardi, tra gli oltre 469 miliardi di questo 2020 e i quasi 172 dell'anno prossimo.
Una perdita di oltre 100 milioni di passeggeri nel primo trimestre di quest’anno è la stima di Aci Europe per gli aeroporti del Vecchio Continente a fronte della pandemia di Covid-19.
Arrivano le linee guida della Ue per garantire un’applicazione univoca dei diritti dei passeggeri all’interno dei Paesi dell’Unione europea. La Commissione europea ha illustrato il provvedimento spiegando che lo scopo è di rassicurare i passeggeri sulla protezione dei loro diritti visto che i governi nazionali hanno introdotto diverse misure e i vettori differenti policy.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è in vigore il Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 28 c.d. Decreto Cura Italia.
Il testo si compone di 127 articoli, e
il provvedimento è diviso in 5 capitoli:
"In linea di massima il giudizio è positivo, nel senso che apprezziamo questa volontà di mettersi subito al lavoro e ci fa piacere che il #turismo sia stato considerato tra i settori più colpiti. Detto questo riteniamo che questo non possa essere "un decreto tombale" ma è un primo modo di iniziare a risolvere i problemi e nel nostro settore ne abbiamo moltissimi. Diciamo che è un primo ossigeno ma non ci salverà". A dirlo all' ANSA.it è Marina Lalli Bertolino, vicepresidente di #Federturismo.
Secondo uno studio pubblicato da ForwardKeys, la società di analisi dei viaggi, lo scoppio del virus in Italia nell'ultima settimana di febbraio, ha scatenato un'ondata di cancellazioni verso il Paese e un crollo di nuove prenotazioni in Europa dai mercati intercontinentali.
Secondo i dati di Aci Europe l’estensione dell’epidemia sta colpendo tutti gli aeroscali del vecchio continente: le prime valutazioni parlano di 67 milioni di passeggeri in meno nel primo trimestre del 2020, con un calo del -13,5% del traffico.