Circa 25 milioni di posti di lavoro rischiano di scomparire con il crollo della domanda di trasporto aereo per la crisi Covid-19. Lo stima l’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), spiegando che la vita di circa 65,5 milioni di persone dipende dal settore dell’aviazione, considerando anche settori come i viaggi e il turismo.
Possibili 422mila occupati in meno nel 2020, la metà dei quali nel turismo secondo le previsioni dei fabbisogni occupazionali di Unioncamere. Le prime stime presentate nel report considerano uno scenario intermedio di progressiva uscita dalla crisi e di ripresa delle attività economiche entro il mese maggio, senza comunque tener conto dei possibili effetti delle misure a sostegno dell’economia che saranno attivate a livello nazionale ed europeo, dal momento che sono ancora in via di definizione.
Secondo un rapporto di Sojern, piattaforma di performance marketing per il settore viaggi che ha analizzato migliaia di interazioni dei viaggiatori, effettuate tra l'ultima settimana di marzo e la prima di aprile, comparandole con lo stesso periodo 2019, la ripresa vera arriverà con il nuovo anno e sarà il mercato continentale a salvarci. L'acquisto di voli all'interno dell'Europa, per l'estate, è sostanzialmente fermo, si muove qualcosa con partenze da novembre, ma il vero boom arriverà sulle partenze per gennaio 2021: +148% di booking con l'Italia come destinazione, +276% verso la Francia e addirittura +500% per la Spagna.
Secondo Jfc la tassa di soggiorno nel 2019 aveva permesso di incassare 622 milioni di euro in 1.069 Comuni con un incremento del +13,7% , nel 2020 dovrà ridimensionare, e di molto, le stime.
Secondo un nuovo aggiornamento della Iata sull’impatto dell’emergenza coronavirus sul settore aereo il Vecchio Continente l’area maggiormente colpita dallo stop ai voli insieme agli Stati Uniti. In Italia il numero dei passeggeri quest’anno diminuirà di circa 68 milioni, una dato che si tradurrà con minori entrate per poco meno di 9 miliardi di euro, mettendo a rischio oltre 250mila posti di lavoro.
Secondo l'annuario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel 2018 la Farnesina ha rilasciato 1.856.967 di visti. Rispetto al 2017 il numero è rimasto sostanzialmente stabile, con appena un +0,5%.
Un crollo rovinoso per imprese e lavoratori, che peserà in modo più deciso su sei regioni ma che farà danni a tutte.
Il Global Tourism Crisis Committee istituito dall’Unwto, segnala le prime misure finalizzate a salvaguardare posti di lavoro e permettere la sopravvivenza delle imprese.
La Commissione europea il 2 aprile ha presentato lo strumento SURE che ha lo scopo di finanziare i meccanismi nazionali di supporto al reddito dei paesi più colpiti dalla crisi relativa all’emergenza COVID-19.
La Commissione Europea ha attribuito al Parco Archeologico di Ostia Antica il prestigioso titolo di “Marchio del Patrimonio Europeo”. Il premio, assegnato su iniziativa del Commissario per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Educazione e la Gioventù, riconosce al sito dell’antico porto di Roma un ruolo significativo nella storia e nella cultura europea, valorizzato dall’intenso programma di rilancio attuato negli ultimi anni.
Secondo i dati di Assaeroporti l'anno scorso sono stati movimentati 193 milioni di passeggeri, se si dovesse fare una stima di quella che potrebbe essere la perdita del traffico da marzo a ottobre, sempre che sia questa la data prevista per la ripresa, sarebbe pari a circa 130 milioni sul 2019.
La Iata ha aggiornato le stime e ne è emerso un quadro peggiore rispetto a quanto già previsto nella precedente analisi del 5 marzo, in cui si parlava di una perdita di 113 mld di ricavi per il 2020.