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    Federterme

    cdjannotti2011-146x200Il 10 novembre il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, è intervenuto a Chianciano Terme al convegno sul termale in Toscana "Terme e Tradizione".

    Tra le priorità indicate da Pecci: la Direttiva UE 2011/24 per la libera circolazione dei curandi nello spazio Ue; il rinnovo dell'accordo nazionale per le tariffe termali con le risorse disponibili; la definizione di un percorso condiviso per l'attuazione della figura dell'operatore termale per riqualificare le maestranze in servizio e offrire nuova occupazione;

    "Contro il rischio di declino, il settore termale italiano ha bisogno di certezze per realizzare gli investimenti necessari ad adeguare l'offerta alle nuove esigenze del Sistema Sanitario Nazionale e del mercato e creare occasioni di nuova occupazione qualificata" ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di FedertermeConfindustria, intervenendo oggi al convegno di presentazione del Rapporto sul termale 2010, promosso da UNIONCAMERE Toscana, a Chianciano Terme.

    E’ nata la Carta della Comunicazione Termale stilata da imprenditori, medici e ricercatori termali, operatori del settore e del mondo della comunicazione, rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali, con il patrocinio, tra gli altri, di Federterme Confindustria.

    La carta contiene alcune linee guida di comportamento per migliorare la comunicazione delle terme.

    Il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, parteciperà il 10 novembre al Convegno sul termale in Toscana "Terme e Tradizione", che si terrà al Centro Congressi Excelsior di Chianciano Terme. Nel corso del Convegno, promosso dalla Regione Toscana, da Unioncamere Toscana e dall'Osservatorio Regionale sul Turismo sarà presentato il Rapporto congiunturale sul termalismo in Toscana a cura di Emilio Becheri e la nuova Direttiva comunitaria sull'assistenza transfrontaliera.

    Il 20  e 21 ottobre il Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del risorgimento  italiano  e l’Università degli Studi di  Napoli Federico II organizzano a Sorrento il convegno “La storia del turismo in Italia prospettive di ricerca”. Le relazioni della sessione inaugurale, dedicata all'Ottocento, sono in materia termale di Carlos Larrinaga  Rodriguez sugli investimenti termali in Portogallo, di Nunzio Greco sui Cataldi di Sambiase in Calabria, di Valeria Maggio sul caso di turismo termale di Santa Cesarea Terme. Nella  sessione pomeridiana Andrea Zanini dell’Università degli studi di Genova parlerà di alberghi e turismo d’elite a Sanremo nel primo novecento.

    (Per maggiori informazioni: annunziata.berrino@unina.it)

    Il 22 e 23 ottobre, presso il Grand Hotel delle Terme di Riolo (Ra), la Scuola di Specializzazione in Medicina Termale dell’Università di Milano, le Thermae Campus e le Terme di Riolo organizzano, con il patrocinio della Federazione mondiale del termalismo e di Federterme-Confindustria, il convegno “Comunicare le thermae. Media scienze e società per una corretta e responsabile informazione”. Saranno due giornate dedicate alla comunicazione per le terme, con un focus sul ruolo delle terme italiane e dell’acqua termale, come risorse naturali terapeutiche e di benessere ma anche di turismo termale in cui si confronteranno esponenti del sistema termale, della ricerca scientifica termale, operatori dei media e parlamentari del Gruppo “ Amici delle terme”.
    I lavori saranno introdotti da Umberto Solimene, Professore dell’Università degli Studi di Milano e  interverrà il Vice presidente di Federterme Confindustria con delega per l’innovazione tecnologica e la formazione, Aldo Ferruzzi.
    Il convegno si potrà seguire in streaming collegandosi al sito web www.thermaecampus.it.

    (Per maggiori informazioni: www.federterme.it)

    Il  Presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci,  ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e al Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, Vasco Errani, per sottolineare le grandi difficoltà in cui versa il settore termale. Tra i temi in oggetto: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro di oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno, le decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, il piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.

    Il Presidente Jannotti Pecci, nella lettera, ricorda di essere in attesa di un riscontro alla richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo delle convenzioni.

    (Per maggiori informazioni: www.federterme.it)

     “Occorrono risposte chiare da parte del Governo e delle Regioni per consentire al settore termale di affrontare un percorso di innovazione e sviluppo, percorso che ha bisogno di certezze, anche economiche, non rilevanti in termini assoluti ma determinanti per il tessuto socio-produttivo del settore” - ha dichiarato Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme Confindustria intervenendo al dibattito sul tema “Rinnovare il termalismo per cogliere nuove opportunità”, svoltosi ieri sera, alla Festa del turismo del Partito Democratico, ad Abano terme. 

    “Un settore, quello termale, fatto di piccole e medie imprese, che è però decisivo per la situazione economico sociale di molti territori (Federterme è presente con 378 stabilimenti termali in 20 Regioni e 178 Comuni) e per garantire la presenza e la continuità operativa di presidi sanitari di qualità a disposizione dei cittadini”. 

    “Sono necessarie risposte chiare ed urgenti” – ha sottolineato Jannotti Pecci – “perché il settore soffre ed è in grandissime difficoltà, alla vigilia di importanti appuntamenti, tra cui il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro di Federterme  e per le conseguenti decisioni di avvio degli investimenti aziendali e, soprattutto, quello rappresentato dal piano sanitario nazionale, in cui è imprescindibile che siano recepite le indicazioni più volte espresse dal Governo e, in particolare, dal Ministro della Salute, in ordine alle potenzialità di utilizzo delle terme nelle politiche di rafforzamento della medicina del territorio, con un particolare riferimento alla riabilitazione.”

    “Attendiamo, inoltre” - ha concluso Jannotti Pecci - “un urgente riscontro alla nostra richiesta di attivazione del tavolo negoziale con le Regioni, per la definizione del nuovo accordo tariffario, che potrà consentire alle imprese di disporre delle risorse necessarie, in termini di recupero dei costi di produzione, per poter procedere al rinnovo del CCNL degli oltre 15mila addetti del settore, scaduto lo scorso 30 giugno”.

    Segreteria Federterme
    segreteria@federterme.it

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    Roma, 26 luglio 2011

    Un tavolo condiviso convocato per il 3 agosto a Roma

    Il Presidente di FedertermeConfindustria, Costanzo Jannotti Pecci, ha inviato una “lettera aperta” ai Sindaci dei comuni termali e al Presidente dell’ANCOT(Associazione nazionale comuni termali) per segnalare “la più viva preoccupazione della Federterme” (rappresentativa delle 378 strutture termali in Italia) ” in ordine alle ricadute dell’applicazione della tassa di soggiorno nelle strutture ricettive termali (prevista come facoltà concessa ai Sindaci dall’art.4 del D.L.14 marzo 2011,n.23 (cosiddetto Federalismo municipale)”.

    “Pur rendendomi conto, infatti, delle pressanti esigenze finanziarie degli enti locali e dei Comuni in particolare, - afferma il Presidente di Federterme - che si trovano ad affrontare quotidianamente un insieme crescente di problemi a fronte di risorse sempre limitate, segnalo che, qualora le Amministrazioni delle località termali decidessero di avvalersi della facoltà (la legge, infatti, non prevede un obbligo) di applicare l’imposizione del tributo in questione questo determinerebbe, oltre ad una perdita economica secca per tutti gli operatori, anche un’immediata e certa ricaduta negativa per i flussi turistici, in quanto l’aggravio verrebbe immediatamente percepito come “iniquo”, oltre che dal normale turista, soprattutto da chi si reca alle terme (e sono la maggioranza) per motivi di salute”. Ed “un’eventuale scelta in tal senso nell’arco della corrente stagione (come da alcuni ventilato) – prosegue Jannotti Pecci - andrebbe ad incidere in modo illegittimo ed ingiustificato su listini già definiti ed accordi commerciali già chiusi e non modificabili”.

    Federterme ribadisce il suo “no” alla introduzione della tassa di soggiorno nei comuni termali perché rappresenta un aggravio immediatamente percepito sia per il turista e il turista termale che per le imprese termali, che incide in modo pesantemente negativo sulle prospettive di uscita dalla crisi in atto.

    Il 12 maggio nell’ambito di Thermalia 2011, è stato presentato l’ultimo Rapporto di Federterme Confindustria sul termalismo in Italia, realizzato da Emilio Becheri e Nicola Quirino. Alla presentazione è intervenuto il Presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci. Il rapporto fotografa un settore in lieve contrazione: nel 2009 si è registrato un calo dell’1,3 % del valore aggiunto, il tasso di crescita della spesa sostenuta dalle aziende per l’acquisto di beni e servizi è passato dal 5,8% del 2008 al 2,1% del 2009.

    Dallo studio emerge che le imprese termali in Italia sono 378, il 46,8 % delle quali al nord, il 15,1% al centro e il rimanente 38,1% al sud. La maggior parte delle aziende è organizzata in forma di società di capitali e prevalgono le imprese di medie dimensioni, con un numero di dipendenti compreso tra 25 e 100.

    La capacità ricettiva delle località termali è di 110.343 posti letto, di cui 27.867 appartenenti alle stesse aziende termali, e le strutture alberghiere in queste località sono complessivamente 1.534.

    Secondo lo studio, negli ultimi anni si è abbassata l’età media dei clienti degli stabilimenti termali: oggi gli over 65 sono meno del 40% e la quota di utenti con età compresa tra i 20 e i 45 anni ha ormai superato il 30 %.

    L’indagine delinea inoltre alcuni possibili orientamenti per la crescita del settore: dalla presenza in Rete sui social network allo sfruttamento delle “località pivot”, dall’integrazione con le altre tipologie di turismo presenti nelle zone termali al miglioramento del rapporto con i medici del territorio.
    Durante la giornata Paola Pandiani, editor del Touring Club Italiano, ha presentato la nuova guida del Touring Club Italiano dedicata alle terme italiane, che in 400 pagine evidenzia gli aspetti terapeutici dell’offerta termale e quelli legati al benessere.

    (Per maggiori informazioni: www.federterme.it)

    Oggi 13 aprile 2011 alle 15.30 a Roma, presso la Sala Convegni ANCI, in Via dei Prefetti, 46, il Presidente dell’Associazione nazionale Comuni termali (ANCOT), On. Massimo Tedeschi, e il Presidente della Federazione nazionale delle acque minerali curative (Federterme), Costanzo Jannotti Pecci, presentano i punti del Protocollo d’intesa per comuni linee d’azione politico-istituzionale per la qualità termale.

    Un’occasione per riflettere sui problemi di tutela e valorizzazione del patrimonio termale ma anche sulle prospettive dell’industria del settore per assicurare servizi termali di qualità ai cittadini e ai consumatori, per rispondere ad una domanda crescente di benessere termale, ma anche di turismo termale sostenibile.

    (Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)