Le terme pubbliche sono a rischio chiusura: è il grido d’allarme lanciato dal Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci in un comunicato stampa in seguito alle dimissioni del sindaco di Castellammare di Stabia, lasciato solo di fronte al problema delle terme chiuse ormai da tre anni. Località a forte attrattiva turistica come Fiuggi, Sciacca e Acireale rischiano la chiusura con danni irreparabili per l’indotto sul territorio. Il Presidente della Federazione, rilanciando la proposta di agevolare l’ingresso di investitori privati, chiede un immediato intervento del Governo, per consentire la ripartenza delle aziende termali in mano pubblica la cui situazione si va rapidamente deteriorando.
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Il 24 marzo nel corso dell’Assemblea di Federterme il Presidente Jannotti Pecci ha illustrato lo stato dell’arte del sistema termale ed i programmi insieme ai risultati dell’indagine annuale sui bilanci delle imprese termali.
Sono 376 le aziende termali italiane: il 40,7% è ubicata al Nord-Est, il 36,2% nel Mezzogiorno, il 15,1% al Centro e l’8 % nel Nord-Ovest.
Nel 2014, si è registrato un modesto ma significativo incremento di mezzo punto di aumento dei clienti degli stabilimenti idropinici e idrotermali, in leggero aumento sul 2013 ma è cambiata la loro età media. E’ scesa al 47% la quota degli anziani (cioè delle persone con almeno 65 anni di età) mentre è salita la quota dei bambini e ragazzi fino a 17 anni, 10%, e al 43% quella degli adulti, da 18 a 64 anni.
Le donne ( con un 54% del totale) sono ancora la componente più rilevante della clientela anche se di recente il divario tra i due sessi si è ridotto, soprattutto per effetto delle strategie di marketing e di diversificazione dell’offerta adottate dagli stabilimenti termali.
A fine 2014 si sono registrati segnali di ripresa delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (che sono gratuite, con ticket ed esenzioni) con indicatori di inversione di tendenza, rispetto alla caduta a picco di 14 milioni 832 mila registrata nel 2013 e rispetto ai 17 milioni e 560 mila del 2010.
I ricavi totali del settore – calcolati al lordo del ticket sui cicli di cura e delle imposte gravanti sulle vendite – ammontano (nel 2013) a 745,3 milioni di euro (rispetto agli 810 del 2008).
L’Assemblea ha anche approvato il bilancio preventivo 2015 ed eletto i Revisori dei conti: Francesco Paolo La Barbera (presidente), Giuseppe Di Costanzo, Michele Petretto. Supplenti sono Giovanni Corona e Sergio Berardi.
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Il 29 novembre ad Abano Terme si è tenuta la Tavola rotonda “ Il termalismo tra tradizione e innovazione: quali proposte per lo sviluppo” organizzata dal PD e coordinata da Vanessa Camani del Partito Democratico di Abano Terme, alla quale sono intervenuti Vito De Filippo, Sottosegretario al Ministero della Salute, Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme, Emanuele Boaretto, Presidente dell’Associazione Albergatori Abano Montegrotto e Filippo Donati, Presidente nazionale di Assohotel-Confesercenti.
Tutti gli interventi hanno sottolineato la rilevanza e la qualità dei servizi termali per la salute delle persone e per l’economia dei territori, per il turismo ed il benessere termale degli europei, in attuazione della Direttiva europea per le cure termali transfrontaliere.
In particolare Jannotti Pecci, nel suo intervento, ha ribadito la necessità di un forte impegno di informazione e comunicazione affinché la Legge di stabilità 2015, in discussione in Parlamento, mantenga all’interno del Servizio nazionale l’assistenza per la riabilitazione termale assicurata da INPS e INAIL, per evitare di far crescere l’onere della spesa ospedaliera sostitutiva. In attesa degli effetti positivi per l’occupazione, attesi dall’entrata in vigore del Jobs Act, bisogna inoltre ottenere la cancellazione del comma 2 dell’art. 26 del disegno di legge stabilità relativo alla riabilitazione termale che avrebbe l’effetto immediato, se fosse approvato in maniera definitiva, anche di creare disoccupazione in tutte le imprese termali che assicurano tale servizio ai cittadini.
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Il 21 novembre in Federterme si è tenuta la presentazione del Progetto europeo “Le Terme Romane d’Europa” che unisce terme e centri benessere termali alla eredità degli antichi romani.
Il progetto che coinvolge 15 partner in 10 Paesi europei è stato presentato da Joachim Lieber, coordinatore e segretario generale di ESPA (European Spas Association) che, nel suo intervento, ha indicato le tendenze del termalismo e del benessere termale in Europa, i contenuti ed i ritorni attesi dal progetto. I tre principali partner del progetto sono Espa, Fit Reisen un tour operator specializzato nel turismo della salute e del benessere e Europe Spa, un’organizzazione internazionale per la certificazione di qualità delle strutture termali. Erano presenti anche i rappresentanti delle Terme di Chianciano e delle Terme di Punta Marina, quali partners italiani. Oltre a Chianciano e Punta Marina in Italia fanno parte del progetto anche le associazioni termali nazionali di Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Portogallo e Romania.
Il progetto punta a incrementare i flussi turistici intercontinentali verso l’Europa dal Nord America e dall’ Asia e a contribuire a creare nuova occupazione, anche stagionale in aree in sviluppo.
Nel corso della riunioni tenutesi a Roma e a Chianciano sono stati inoltre discussi e ulteriormente sviluppati pacchetti per visitatori europei ed extraeuropei, sono state pianificate azioni comuni di comunicazione che includono un sito web multilingue.
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Dal 9 all'11 ottobre si rinnova l'appuntamento alla Fiera di Rimini, con Thermalia, la Borsa internazionale del Turismo Termale e del Benessere.
E’ ripartita "Terme aperte 2014... insieme in rete", la manifestazione promossa da Federterme che intende sottolineare il nuovo e crescente interesse per le terme e l'esigenza di una più convinta collaborazione tra le terme e le istituzioni del territorio, tra pubblico e privato.
Il 25 e il 26 aprile si è svolto a Riccione il primo evento “Vieni a Riccione per un sorso di benessere” per i festeggiamenti del Patrono Beato Alessio. Con questo appuntamento è stato inaugurato il ciclo di “Terme Aperte 2014… insieme in rete” che proseguirà con nuovi eventi in altre località per oltre 30 settimane fino alla fine di ottobre.
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UN PROGETTO FoRST – FEMTEC IN COLLABORAZIONE CONISMH E L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ (OMS) OMS INSERISCE MEDICINA TERMALE TRA LE STRATEGIE E GLI OBIETTIVI DELLA MEDICINA TRADIZIONALE E COMPLEMENTARE PER IL 2023
Il 7 novembre in Conferenza delle Regioni è stato raggiunto l’Accordo tra i governatori delle Regioni e Federterme-Confindustria sulla bozza per le erogazioni delle prestazioni termali per il triennio 2013-2015. Il testo, che prevede un aumento tariffario del 3% per le prestazioni termali assicurate dal Servizio sanitario nazionale, per diventare operativo dovrà essere approvato dalla Conferenza Stato-Regioni.
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“Timidi segnali di un inversione di tendenza, nel 2013, per le terme italiane”: è quanto ha affermato Costanzo Jannotti Pecci Presidente di Federterme, commentando l’ultima rilevazione periodica sull’andamento del comparto i cui risultati sono stati resi noti in occasione della nuova edizione di Thermalia, il Salone del Turismo Termale in corso oggi e domani a Rimini, organizzato da TTG Italia in collaborazione con la stessa Federterme.
Si svolgerà a Rimini, dal 17 al 19 ottobre l’edizione 2013 di Thermalia, la "Borsa Internazionale del Turismo Termale e del Benessere", organizzata da Federterme in collaborazione con la società TTG Italia nell'ambito della Fiera TTI – Travel Trade Italia.
“Ho riscontrato una piena sintonia con l’Assessore Martusciello sulle esigenze delle terme campane, che abbiamo sottoposto alla sua attenzione” è il commento del Presidente di Federterme/Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, a valle dell’incontro con l’Assessore alle Attività Pro-duttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello.