Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci
"Abbiamo appreso con soddisfazione della disponibilità a risolvere positivamente e in tempi brevi la vertenza sul rinnovo delle tariffe termali scadute dall'anno 2005, che la Regione Campania ha manifestato, attraverso le parole dell'Assessore Montemarano che ha dimostrato di aver superato le perplessità espresse nel corso della precedente tornata del 12 marzo".
E'stato questo il commento rilasciato a caldo del Presidente di Federterme/Confindustria Jannotti Pecci, alla risposta, data, oggi, al question time, dall'Assessore regionale alla Sanità della Campania all'interrogazione dell'On. D'Ercole sul mancato rinnovo dell'accordo nazionale Federterme/Regioni.
"Le parole dell'Assessore confermano - ha proseguito Jannotti Pecci - i passi avanti che ci era sembrato di aver colto nel corso dell'incontro con le Regioni del 12 marzo scorso".
"Ci attendiamo adesso che anche i Presidenti delle Regioni, ed in particolare i Presidenti Bassolino, Errani, Galan e Martini in quanto componenti della delegazione trattante, che si riuniranno il prossimo giovedì 19, facciano la loro parte, assicurando lo sblocco di una quota dei risparmi conseguiti nello scorso anno (4 milioni a fronte dei 6 di mancata spesa).
E' necessario fornire al settore quel sostegno minimo ed ormai improcrastinabile, che dovrebbe consentire alle imprese di limitare i danni derivanti dalla crisi, le cui prime pesanti avvisaglie datano già dalla fine della scorsa stagione".
"Sono fiducioso - ha concluso Jannotti Pecci - che si possa arrivare ad un accordo sostenibile perchè basato sul comprovato rispetto, corroborato dai comportamenti e dai bilanci a consuntivo, dei tetti concordati per la spesa termale con le Regioni".
Roma, 17 marzo 2009
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ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA, INNOVAZIONE E TURISMO
TURISMO, VIA AL RILANCIO DELLE TERME DEL LAZIO
UN NUMERO VERDE, SITO WEB E GUIDE AI CENTRI TERMALI DEDICATE A MEDICI E CITTADINI PER PROMUOVERE IL SETTORE
Una guida tecnica ideata come strumento di consultazione dedicato ai medici, un catalogo da distribuire presso i grandi centri commerciali e poi un numero verde e un sito web, per far conoscere le terme del Lazio. Con queste iniziative parte il progetto dell’Assessorato regionale al Turismo per rilanciare le strutture termali del Lazio.
“Quello termale è un segmento importante del settore turistico, sul quale la Regione vuole puntare con un impegno forte per la promozione unitaria dell’offerta del Lazio. L’obiettivo è sostenere un settore che ha grandi potenzialità di crescita e che può contribuire allo sviluppo turistico di tutto il territorio”, spiega l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, che oggi ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa alle Terme di Stigliano, insieme al consigliere nazionale di Federterme, Stefano Terranova, al coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata, e al segretario regionale della Fimmg (Federazione Italiana di Medici di Medicina Generale), Pier Luigi Bartoletti.
“Promuovere il turismo termale significa valorizzare un patrimonio importante della nostra regione, che per le vacanze dedicate al relax e al benessere può contare su strutture e servizi di qualità, ai quali si aggancia l’offerta del territorio circostante, con i suoi beni artistici, archeologici e paesaggistici, i borghi storici, l’enogastronomia”, prosegue l’assessore Mancini, nell’annunciare l’inizio di una campagna di promozione che proseguirà, a partire dai prossimi mesi, attraverso l’Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio.
Il piano della Regione Lazio - realizzato nell’ambito del progetto interregionale “Terme d’Italia”, che è stato programmato fra gli interventi a sostegno del turismo come previsto dalle norme nazionali - si avvia con un investimento di 275 mila euro e prevede, tra l’altro, la diffusione su vasta scala di una serie di pubblicazioni realizzate ad hoc, col supporto dell’Apt di Viterbo.
Nel dettaglio, si tratta di una guida di carattere scientifico - curata dal dottor Roberto Conigliaro, Specialista di Idrologia Medica e presidente della Sezione Lazio dell’Associazione Medica Italiana di Idroclimatologia, Talassologia e Terapia Fisica – che sarà inviata a 20mila medici del Lazio. Al suo interno si trova una panoramica delle stazioni termali della regione: Viterbo, Orte (Viterbo), Cotilia (Rieti), Stigliano (Roma), Cretone (Roma), Tivoli (Roma), Ferentino (Frosinone), Fiuggi (Frosinone) e Suio (Latina), con l’indicazione delle patologie trattabili in ogni centro, i cicli di cure in convenzione con il S.S.N. e le modalità di accesso.
Una guida rivolta al pubblico più ampio, contenente informazioni sui trattamenti disponibili nelle strutture e sulle attrattive turistiche di ogni zona, sarà invece diffusa in tutta Italia, in allegato con la rivista “Star Bene”.
Infine, presso i grandi centri commerciali di Roma saranno distribuite le brochures estratte dalla guida di carattere divulgativo, seguendo un calendario che tocca Parco Leonardo (dal 10 al 17 novembre), Porte di Roma (dal 17 al 23 novembre) e Roma Est (dal 24 al 30 novembre).
Il sito web dedicato al termalismo regionale, www.lazioterme.it, attivo dal 10 novembre e inserito nei maggiori motori di ricerca, fornirà all’utente la possibilità di interagire e comunicare direttamente con le strutture per prenotare, definire soggiorni mirati e ricevere informazioni.
Il numero verde, 800.352538, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, anche questo a partire dal 10 novembre.
“Come imprese termali – dichiara Stefano Terranova consigliere nazionale di Federterme-Confindustria – registriamo un crescente interesse sul fronte della domanda per le cure termali e per i trattamenti di benessere, sostenuti dalla ricerca scientifica medica, da più elevati livelli di qualità e da iniziative di formazione specifiche, coerenti con la legge di riordino del settore termale n.323 del 2000”.
“Le terme del Lazio – commenta il coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata - sono una delle eccellenze che la Regione intende valorizzare. L’azione dell’assessore al Turismo Claudio Mancini, realizzando questo primo prodotto teso a presentare tutte le realtà termali della regione, è un primo e significativo passo in avanti verso una più completa commercializzazione delle stesse. Quello che finora è sempre mancato è proprio questo collegamento tra promozione e commercializzazione. Adesso siamo di fronte a dei nuovi strumenti che aiutano le imprese. Le Terme Lazio possono diventare una delle perle di sicuro sviluppo e successo che la Regione può presentare, oltre al grande brand di Roma, per rilanciare un’immagine efficiente e innovativa”.
“Il termalismo – sottolinea invece Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale della Fimmg – può essere una vera e propria terapia, sia per l’azione riconosciuta dal punto di vista scientifico alle sostanze presenti nei fanghi e nelle acque termali, sia perché le cure e i trattamenti sono forniti in ambienti che consentono un rilassamento completo, che già da sé costituisce una validissima terapia. Ben venga quindi una campagna di informazione sui centri termali rivolta ai medici di famiglia, ai quali spesso viene richiesta la prescrizione di queste terapie. Sono assolutamente d’accordo con questa iniziativa, che mi auguro continui con un’attività d’informazione costante e puntuale”.
A livello nazionale, i dati forniti da Federterme hanno registrato nel 2007 una crescita dei ricavi totali del 3.9% rispetto all’anno precedente (nel dettaglio, per le cure termali si tratta di un +3,1% e per le prestazioni benessere di un +5,8%), per un valore della produzione di 790.589.000 euro.
Nel Lazio, i dati forniti da Federterme registrano per il 2007 un valore di produzione di 30.196.000 euro (sui 129.689.000 di euro dell’intera Italia centrale), per 15 società e 289 dipendenti censiti, con ricavi medi per azienda di 1.971.000.
I dati forniti dal Censis dimostrano che la crisi economica non frena la spesa per il benessere, tanto che nel 2007 l’industria del wellness – in un quadro complessivo che comprende anche massaggi, spa, centri benessere - ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto ai due anni precedenti, con una spesa degli italiani di 16 miliardi di euro. Numeri che confermano come il settore termale vada incontro alla domanda di un mercato maturo, sul quale la Regione intende sostenere l’offerta con una promozione mirata.
(Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)
Il sistema termale italiano cresce in presenze e in volume d'affari, lo annuncia all'Expo di Saragozza il Presidente di Federterme Jannotti Pecci.
Saragozza, 10 settembre 2008:Il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, ha illustrato all'Expo di Saragozza in una conferenza stampa con i media spagnoli le nuove strategie del termalismo italiano.
Ad aprire l'incontro l'ambasciatore Claudio Moreno che ha sottolineato il nuovo trend di crescita della proposta termale italiana, evidenziato anche da una costante ricerca scientifica della cura, ma anche elemento nuovo di traino nel panorama turistico italiano. L'ambasciatore Moreno ha ringraziato Federterme per la presenza all'Expo di Saragozza e ha ricordato il ruolo di capofila della Regione Toscana nel sistema termale italiano e il ruolo di riferimento di Abano e del suo comprensorio come esperienza di rilievo da esportare .
"Noi non competiamo con la nuova moda del benessere – ha dichiarato in apertura di conferenza stampa il Presidente di Federterme Jannotti Pecci – il sistema termale cura le patologie e pone attenzione alle nuove richieste della clientela di rigenerazione psico-fisiche. Nelle strutture termali si potrà avere sempre la certezza di essere seguiti su basi medico-scientifiche".
Trovandosi all'Expo in un consesso internazionale, Jannotti Pecci ha voluto esprimere la preoccupazione per una non ancora chiara legislazione europea sulle caratteristiche di chi può definirsi struttura termale e di benessere.
Particolare interesse ha riscontrato il progetto "Terme tutto l'anno" il turismo termale come risposta ai periodi di flessione stagionale del turismo in Italia evidenziando la possibilità di fare sistema tra proposta turistica e soggiorno termale. Un progetto che trova rispondenza nell'aumentato numero di turisti stranieri che frequentano le terme specialmente in bassa stagione. "La proposta termale – ricorda Jannotti Pecci – oltre a voler superare la stagionalità mantiene una quantità di pacchetti di
soggiorno per ogni soluzione economica, garantendo la fruibilità a una clientela variegata".
I dati presentati da Federterme sono molto incoraggianti, il turismo termale rappresenta il 10% dell'industria turismo in Italia con un volume di affari, se si considerano solamente le cure termali, di 400 milioni di euro che salgono a quasi 1000 con i soggiorni alberghieri nelle strutture termali o in quelle collegate.
Il Presidente di Federterme ha presentato l'attività della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale che è impegnata a rendere sempre più evidenti e scientificamente validati i risultati dei trattamenti curativi, di prevenzione e riabilitazione. E' un'attività che coinvolge il mondo della medicina, delle università e rappresenta una banca dati fondamentale per l'attività delle aziende termali. Oltre 370 imprese termali, in 20 regioni italiane, rappresentano una vera e propria rete nazionale che rispetta e assicura standard di qualità a garanzia della salute e del benessere del paziente, dello sportivo o ell'infortunato da riabilitare, del turista termale.
A Saragozza a margine dell'Expo nella giornata del termalismo italiano si e' svolto un work-shop tra le aziende termali italiane, i tour operator e le agenzie di viaggio spagnole. Oltre 50 sono stati gli operatori turistici spagnoli che hanno incontrato le aziende termali italiane rappresentate dalla Sa.te.ca., società di riferimento delle Terme Luigiane, dagli hotel di Abano e Montegrotto: l'Hotel Formentin Terme, l'Hotel Adriatico, il Grand Hotel Terme Montegrotto: l'Hotel Antoniano Terme, il GB Hotels, il Parco Colli Euganei, l'Hotel Mioni Royal San, dal Consorzio Terme Euganee di Abano e Montegrotto. Le adesioni arrivano da tutte le Regioni: dalla Lombardia (Terme di Boario, Terme di Trescore) alla Toscana (terme della
Versilia, società STB per le aziende Fonteverde, Grotta Giusti e Bagni di Pisa) alla Calabria (Terme Luigiane) alla Puglia (Margherita di Savoia) al Lazio con la società Acque Albume S.p.A., ossia le Terme di Roma.
Roma, 10 settembre 2008
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