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    Dichiarazione del Presidente Jannotti Pecci

    "Abbiamo appreso con soddisfazione della disponibilità a risolvere positivamente e in tempi brevi la vertenza sul rinnovo delle tariffe termali scadute dall'anno 2005, che la Regione Campania ha manifestato, attraverso le parole dell'Assessore Montemarano che ha dimostrato di aver superato le perplessità espresse nel corso della precedente tornata del 12 marzo".

    E'stato questo il commento rilasciato a caldo del Presidente di Federterme/Confindustria Jannotti Pecci, alla risposta, data, oggi, al question time, dall'Assessore regionale alla Sanità della Campania all'interrogazione dell'On. D'Ercole sul mancato rinnovo dell'accordo nazionale Federterme/Regioni.

    "Le parole dell'Assessore confermano - ha proseguito Jannotti Pecci - i passi avanti che ci era sembrato di aver colto nel corso dell'incontro con le Regioni del 12 marzo scorso".

    "Ci attendiamo adesso che anche i Presidenti delle Regioni, ed in particolare i Presidenti Bassolino, Errani, Galan e Martini in quanto componenti della delegazione trattante, che si riuniranno il prossimo giovedì 19, facciano la loro parte, assicurando lo sblocco di una quota dei risparmi conseguiti nello scorso anno (4 milioni a fronte dei 6 di mancata spesa).

    E' necessario fornire al settore quel sostegno minimo ed ormai improcrastinabile, che dovrebbe consentire alle imprese di limitare i danni derivanti dalla crisi, le cui prime pesanti avvisaglie datano già dalla fine della scorsa stagione".

    "Sono fiducioso - ha concluso Jannotti Pecci - che si possa arrivare ad un accordo sostenibile perchè basato sul comprovato rispetto, corroborato dai comportamenti e dai bilanci a consuntivo, dei tetti concordati per la spesa termale con le Regioni".

    Roma, 17 marzo 2009

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    "Per i ritardi delle Regioni il termalismo italiano rischia di morire” è l’opinione del Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, che ha convocato d’urgenza, per oggi mercoledì 25 febbraio, a Roma, il Consiglio Direttivo della Federazione, con l’intento di trovare una soluzione alla situazione di stallo dei rapporti Federterme e il Coordinamento degli Assessori Regionali per il rinnovo dell’Accordo per l’erogazione delle prestazioni termali 2008/2010, scaduto addirittura il 31 dicembre 2005.

    Per far fronte all’ esigenza  di adeguamento delle tariffe all’aumento dei costi furono a suo tempo stanziati - ma non ancora erogati - 9 milioni di euro, cioè 3 per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, commisurati solo al recupero parziale dell’inflazione per il triennio, ferma restando l’aspettativa del recupero del mancato adeguamento per il 2006 e 2007.
    Aspettative motivate e documentate per le quali Federterme ha richiesto ripetutamente di incontrare la competente Commissione delle Regioni per aprire un tavolo di confronto.

    Concretamente, il mancato Accordo comporta che a tutt’oggi le tariffe praticate dalle Terme nei rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale siano ferme al 2005 (per effetto del mancato adeguamento) e nonostante ciò le Terme italiane hanno proceduto ugualmente al rinnovo del Contratto collettivo di lavoro dei dipendenti e al connesso adeguamento economico biennale; è una situazione insostenibile per il concomitante andamento crescente di tutti i costi aziendali a partire da quelli energetici e dei servizi primari, per non parlare di quelli di natura finanziaria che nel corso del 2008 hanno avuto una vera e propria esplosione insieme alle difficoltà di accesso al credito.

    E’ una situazione di crescente difficoltà e la stessa base occupazionale, garantita e sviluppata negli anni recenti, viene messa in discussione.

    Allo  stallo della trattativa, già registrato nell’incontro di Venezia del 10 febbraio scorso, ha fatto riscontro la riunione del Coordinamento degli Assessori alla Salute, di giovedì 19 febbraio, a Roma, ed è dovuto all’eccessiva rigidità con la quale il tema è stato affrontato, senza tenere conto delle esigenze delle imprese del settore, nel quale operano,tra l’altro, numerose ed importanti aziende di proprietà di enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Comuni) che, nel corso degli ultimi anni, hanno sempre dimostrato di saper rispettare i limiti di spesa imposti, sia in termini di adeguamenti tariffar  concessi, che sotto il profilo quantitativo delle prestazioni erogate.

    Le difficoltà che le imprese del settore hanno affrontato nel corso dell’ultima stagione e le preoccupazioni per le prospettive, non certo rosee, che le attendono per il 2009 (anche per la riduzione delle capacità di spesa delle famiglie, in tutto lo spazio europeo), rendono questa trattativa uno snodo cruciale per molti Associati della Federterme e motivano la convocazione urgente del Consiglio direttivo della Federazione.

    La situazione degli Associati Federterme (380 imprese, in 170 Comuni, in tutte le regioni d’Italia, con 16.000 addetti) è stata oggetto d’informazione anche alle Rappresentanze di categoria nel quadro dell’attuazione dell’Accordo sul CCNL del settore sottoscritto nel 2008.

    Roma, 25 febbraio 2009


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    "Vedo nero nel futuro delle terme italiane" ha dichiarato a caldo Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme, al termine della riunione con le Regioni svoltasi oggi, a Venezia, per lo sblocco della vertenza per il rinnovo delle tariffe del Servizio Sanitario Nazionale, che si trascina da più di tre anni.

     "Abbiamo sempre fatto la nostra parte in modo responsabile - ha proseguito Jannotti Pecci - da ultimo, con il rinnovo del CCNL dei dipendenti, nello scorso luglio, facendo affidamento su risorse destinate dalla legge, che non riusciamo ancora a rendere fruibili dopo più di un anno, e su una percentuale 'fisiologica' di adeguamento alle dinamiche della spesa sanitaria pubblica, in tutto, pochi milioni di euro".

    "La sostanziale mancanza di risposte che abbiamo dovuto registrare oggi, ci induce a ritenere – ha continuato il Presidente di Federterme - che ci sia un preoccupante disinteresse su quelle che sono, a questo punto, le prospettive del settore, a meno di due mesi dall'avvio della stagione 2009."

    "E, se non registreremo un segnale di concreta attenzione dalla Commissione Salute, che si riunirà il prossimo 19 febbraio, insieme ad un contestuale affiancamento del Governo - ha concluso Jannotti Pecci – temo che queste prospettive saranno quelle di un ritardo nelle aperture, con un drastico calo delle assunzioni di stagionali ed occupazionale in genere, oltre, per alcuni, al vero e proprio rischio chiusura. Temi questi, che saranno subito portati all'attenzione dell’Esecutivo, per aprire un tavolo sullo stato di crisi del settore."

    10 febbraio 2009

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    La recente alluvione in provincia di Trapani ha messo ancora una volta in evidenza l'insensibilità della Regione Sicilia per le attività termali dell'isola - ha affermato il Presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci - come può testimoniare la grave situazione nella quale si trovano tuttora le "Terme Segestane" e le "Terme Gorga", gravemente danneggiate dai recenti nubifragi e dall'alluvione del fiume Caldo.

    E' una situazione grave e nota - prosegue il Presidente di Federterme - alla quale si aggiunge ora la notizia di nuovi tagli alle prestazioni termali erogabili da parte del Servizio Sanitario nazionale; è questo il significato della  comunicazione della Azienda sanitaria 5, della Provincia di Messina, indirizzata alle terme operanti sul territorio, che il budget della spesa sanitaria dovrà essere contenuto del 10% nel 2009, prendendo a riferimento il fatturato realizzato per rimborsi del SSN nel 2008 e riducendolo del 10%. Tradotto in parole povere ciò significa che sarà effettuato un vero e proprio taglio delle prestazioni erogabili per i cittadini e contestualmente il rischio di dover ridurre della stessa percentuale tutte le attività, con effetti diretti ed indiretti anche sull'occupazione.

    Tale taglio si aggiunge all'aggravio del 5% del canone di concessione mineraria sulle acque calcolata sul fatturato termale, posto a carico delle imprese minerarie dell'intera Regione con la legge finanziaria regionale del 2006.
    Si tratta di una decisione adottata unilateralmente, senza previa consultazione delle imprese,  che costringerà numerosi pazienti a dover rinunciare alle cure termali loro prescritte dallo stesso Servizio Sanitario Nazionale.

    E' una situazione paradossale ma anche inaccettabile per il sistema Federterme - ha concluso il Presidente Jannotti Pecci - che ha sempre seguito la prassi del dialogo con le pubbliche amministrazioni e le autonomie per procedere a scelte condivise, capaci di tenere conto del diritto alla salute dei cittadini."

    Roma, 6 febbraio 2009     

    Segreteria Federterme       
    06/ 8419416
    Domenica prossima, 1 febbraio 2009, dalle 10 alle 18, le terme Grotta Giusti (Monsumanno Terme Pistoia) saranno aperte al pubblico per visite guidate (gratuite su prenotazione allo 0572/ 9077423) per l’iniziativa di Terme aperte “Il gusto del benessere alle terme” (clicca qui per scaricare).

    Dopo l’avvio del Programma delle Celebrazioni del 90° di Federterme, a Telese Terme, il 10 gennaio,Terme aperte a Grotta Giusti é il primo di una serie di  incontri con i giovani e le famiglie, che saranno realizzati dalle terme associate a Federterme con l’obiettivo di far conoscere meglio lo straordinario patrimonio turistico-termale italiano(per l’elenco aggiornato di tutti gli incontri di terme aperte vedi  il sito www.federterme.it ) o telefona allo 06 8419416.

    Il prossimo appuntamento sarà alle Terme dei Papi, a Viterbo, il 16 aprile e il 9 maggio, in collaborazione con i Consoli del Lazio del TOURING CLUB ITALIANO; seguiranno poi, ancora, gli eventi a Lecce, a Chianciano, a Contursi, a Terme di Roma.

    Il Gusto del benessere alle terme è inserita nel Progetto “Terme aperte”, che fa parte del Programma delle Celebrazioni del 90° Anniversario di Federterme (1919-2009), alle quali è stato concesso l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

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    Turismo: uscire dalla crisi con un sistema italiano del turismo di qualità e più competitivo

    Commentando il bilancio 2008 e le previsioni per il 2009 che indicano “ un andamento incoraggiante per il settore terme e benessere e preoccupazioni per il settore nel complesso” il Presidente di Federterme Confindustria Costanzo Jannotti Pecci ha affermato che “bisogna procedere con speditezza e con giudizio per uscire dalla crisi annunciata con un improrogabile recupero di competitività.”

    “E’ necessario ragionare in termini di sistema e di politica per il turismo senza incoraggiare l’ipotesi di un’ imminente nomina del Ministro del Turismo, apparsa su alcuni giornali oggi, della quale non si  avverte l’esigenza; il sistema turistico italiano ha bisogno invece, al più presto, di interventi concreti per affrontare la crisi, che si farà sentire con maggiore intensità  nel 2009, e per recuperare competitività nei confronti dei nostri più diretti concorrenti, per destagionalizzare e per recuperare qualità dei servizi a tutti i livelli.”.

    “Servono interventi a basso impatto sulla finanza pubblica e di pronta applicabilità, quali: la riduzione dell’IVA turistica per renderla omogenea con quella dei nostri concorrenti; la rivalutazione agevolata degli immobili a destinazione turistica; una promozione coordinata della destinazione Italia che sappia valorizzare gli attrattori innovativi dei nuovi turismi.”

    “Non sembra al contrario necessario – ha concluso Jannotti Pecci - creare un nuovo ministero senza aver prima impostato una politica del turismo concordata e condivisa con tutti i protagonisti dell’industria turistica, a cominciare dalle imprese e dagli addetti del settore e dai protagonisti dell’offerta turistica sul territorio, che devono tener conto della nuova domanda di turismo per recuperare competitività”.



    Roma, 18 dicembre 2008
    Segreteria Federterme
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    ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA, INNOVAZIONE E TURISMO

    TURISMO, VIA AL RILANCIO DELLE TERME DEL LAZIO

    UN NUMERO VERDE, SITO WEB E GUIDE AI CENTRI TERMALI DEDICATE A MEDICI E CITTADINI PER PROMUOVERE IL SETTORE



    Una guida tecnica ideata come strumento di consultazione dedicato ai medici, un catalogo da distribuire presso i grandi centri commerciali e poi un numero verde e un sito web, per far conoscere le terme del Lazio. Con queste iniziative parte il progetto dell’Assessorato regionale al Turismo per rilanciare le strutture termali del Lazio.

    “Quello termale è un segmento importante del settore turistico, sul quale la Regione vuole puntare con un impegno forte per la promozione unitaria dell’offerta del Lazio. L’obiettivo è sostenere un settore che ha grandi potenzialità di crescita e che può contribuire allo sviluppo turistico di tutto il territorio”, spiega l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, che oggi ha presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa alle Terme di Stigliano, insieme al consigliere nazionale di Federterme, Stefano Terranova, al coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata, e al segretario regionale della Fimmg (Federazione Italiana di Medici di Medicina Generale), Pier Luigi Bartoletti.

    “Promuovere il turismo termale significa valorizzare un patrimonio importante della nostra regione, che per le vacanze dedicate al relax e al benessere può contare su strutture e servizi di qualità, ai quali si aggancia l’offerta del territorio circostante, con i suoi beni artistici, archeologici e paesaggistici, i borghi storici, l’enogastronomia”, prosegue l’assessore Mancini, nell’annunciare l’inizio di una campagna di promozione che proseguirà, a partire dai prossimi mesi, attraverso l’Agenzia Regionale di Promozione Turistica di Roma e del Lazio.

    Il piano della Regione Lazio - realizzato nell’ambito del progetto interregionale “Terme d’Italia”, che è stato programmato fra gli interventi a sostegno del turismo come previsto dalle norme nazionali - si avvia con un investimento di 275 mila euro e prevede, tra l’altro, la diffusione su vasta scala di una serie di pubblicazioni realizzate ad hoc, col supporto dell’Apt di Viterbo.

    Nel dettaglio, si tratta di una guida di carattere scientifico - curata dal dottor Roberto Conigliaro, Specialista di Idrologia Medica e presidente della Sezione Lazio dell’Associazione Medica Italiana di Idroclimatologia, Talassologia e Terapia Fisica – che sarà inviata a 20mila medici del Lazio. Al suo interno si trova una panoramica delle stazioni termali della regione: Viterbo, Orte (Viterbo), Cotilia (Rieti), Stigliano (Roma), Cretone (Roma), Tivoli (Roma), Ferentino (Frosinone), Fiuggi (Frosinone) e Suio (Latina), con l’indicazione delle patologie trattabili in ogni centro, i cicli di cure in convenzione con il S.S.N. e le modalità di accesso.

    Una guida rivolta al pubblico più ampio, contenente informazioni sui trattamenti disponibili nelle strutture e sulle attrattive turistiche di ogni zona, sarà invece diffusa in tutta Italia, in allegato con la rivista “Star Bene”.
    Infine, presso i grandi centri commerciali di Roma saranno distribuite le brochures estratte dalla guida di carattere divulgativo, seguendo un calendario che tocca Parco Leonardo (dal 10 al 17 novembre), Porte di Roma (dal 17 al 23 novembre) e Roma Est (dal 24 al 30 novembre).

    Il sito web dedicato al termalismo regionale, www.lazioterme.it, attivo dal 10 novembre e inserito nei maggiori motori di ricerca, fornirà all’utente la possibilità di interagire e comunicare direttamente con le strutture per prenotare, definire soggiorni mirati e ricevere informazioni.

    Il numero verde, 800.352538, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, anche questo a partire dal 10 novembre.

    “Come imprese termali – dichiara Stefano Terranova consigliere nazionale di Federterme-Confindustria – registriamo un crescente interesse sul fronte della domanda per le cure termali e per i trattamenti di benessere, sostenuti dalla ricerca scientifica medica, da più elevati livelli di qualità e da iniziative di formazione specifiche, coerenti con la legge di riordino del settore termale n.323 del 2000”.
    “Le terme del Lazio – commenta il coordinatore della Consulta Regionale per il Turismo di Confindustria Lazio, Roberto Rajata - sono una delle eccellenze che la Regione intende valorizzare. L’azione dell’assessore al Turismo Claudio Mancini, realizzando questo primo prodotto teso a presentare tutte le realtà termali della regione, è un primo e significativo passo in avanti verso una più completa commercializzazione delle stesse. Quello che finora è sempre mancato è proprio questo collegamento tra promozione e commercializzazione. Adesso siamo di fronte a dei nuovi strumenti che aiutano le imprese. Le Terme Lazio possono diventare una delle perle di sicuro sviluppo e successo che la Regione può presentare, oltre al grande brand di Roma, per rilanciare un’immagine efficiente e innovativa”.

    “Il termalismo – sottolinea invece Pier Luigi Bartoletti, segretario regionale della Fimmg – può essere una vera e propria terapia, sia per l’azione riconosciuta dal punto di vista scientifico alle sostanze presenti nei fanghi e nelle acque termali, sia perché le cure e i trattamenti sono forniti in ambienti che consentono un rilassamento completo, che già da sé costituisce una validissima terapia. Ben venga quindi una campagna di informazione sui centri termali rivolta ai medici di famiglia, ai quali spesso viene richiesta la prescrizione di queste terapie. Sono assolutamente d’accordo con questa iniziativa, che mi auguro continui con un’attività d’informazione costante e puntuale”. 
    A livello nazionale, i dati forniti da Federterme hanno registrato nel 2007 una crescita dei ricavi totali del 3.9% rispetto all’anno precedente (nel dettaglio, per le cure termali si tratta di un +3,1% e per le prestazioni benessere di un +5,8%), per un valore della produzione di 790.589.000 euro.

    Nel Lazio, i dati forniti da Federterme registrano per il 2007 un valore di produzione di 30.196.000 euro (sui 129.689.000 di euro dell’intera Italia centrale), per 15 società e 289 dipendenti censiti, con ricavi medi per azienda di 1.971.000.

    I dati forniti dal Censis dimostrano che la crisi economica non frena la spesa per il benessere, tanto che nel 2007 l’industria del wellness – in un quadro complessivo che comprende anche massaggi, spa, centri benessere - ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto ai due anni precedenti, con una spesa degli italiani di 16 miliardi di euro. Numeri che confermano come il settore termale vada incontro alla domanda di un mercato maturo, sul quale la Regione intende sostenere l’offerta con una promozione mirata.

    (Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)

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    Il punto su Terme, Benessere e Salute ma anche  i numeri e le prospettive del sistema delle imprese termali italiane sono all’ordine del giorno e nel programma di due importanti eventi che prenderanno il via a Salsomaggiore giovedì 16 ottobre p.v..

    All’Assemblea annuale di Federterme (Hotel Porro di Salsomaggiore) il Presidente Costanzo Jannotti Pecci farà il punto sullo stato e sulle prospettive del settore fornendo anche i numeri dei risultati economici delle società termali italiane a fine 2007 (distribuzione territoriale, costi, ricavi, valore aggiunto, addetti, nuove iniziative per la promozione del termalismo scientifico).

    Nello stesso giorno (Hotel Valentini) sarà ancora il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, ad aprire i lavori del Thermal World Forum 2008 dal tema “territorialità e termalismo”.

    Il convegno promosso da ANCOT (Associazione Nazionale Comuni Termali) sarà un importante focus internazionale sui temi del termalismo italiano e più in generale di quello internazionale che stanno  realizzando  profondi cambiamenti e innovazioni legate a fattori scientifico-sanitari, economici, sociali e culturali.

    Saranno anche messi  in evidenza il ruolo e le nuove forme di apporto del termalismo allo sviluppo culturale, economico e turistico dei territori.

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    Federterme
    E-mail: segreteria@federterme.it
    Tel.: 06/8419416
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    Sul sito www.federterme.it saranno inseriti i dati che saranno resi noti a Salsomaggiore.

    Roma, 14 ottobre 2008

    E' la richiesta di Federterme al Parlamento Europeo.

    “ Ho potuto riscontrare grande interesse per le scelte sociali e sanitarie del nostro Paese nel quale le cure termali sono all’interno dei LEA (Livelli essenziali di assistenza) e per le quali non c’è stata alcuna riduzione delle tipologie di prestazioni erogate con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale.- ha affermato il Presidente di Federterme Confindustria Costanzo Jannotti Pecci intervenendo all’incontro con i parlamentari europei italiani, promosso da Federturismo Confindustria, a Bruxelles il 9 ottobre.

    Vogliamo ora una direttiva europea che fissi regole uguali per tutti i Paesi dell’Unione per vincere la sfida del sistema termale italiano, impegnato a raggiungere obiettivi riconosciuti di migliore qualità dei servizi termali; siamo grati agli onorevoli Iles Braghetto per il sostegno attivo alla nostra proposta e Paolo Costa, Presidente del Comitato Trasporti e Turismo del Parlamento europeo, per aver inserito il termalismo nella Relazione sul turismo sostenibile europeo, approvata nell’autunno 2007 e siamo anche convinti – ha continuato Jannotti Pecci rispondendo ad un intervento specifico dell’on. Luca Romagnoli - che in tale quadro potremo continuare ad assicurare con la nostra offerta di cure termali e di benessere anche  un ulteriore contributo al turismo sociale e al rilancio dell’industria turistica italiana.

    Dobbiamo dare risposte concrete ad una domanda di migliori cure e trattamenti termali diffusa in molti Paesi dell’Unione- ha proseguito Jannotti Pecci- come ho potuto rilevare anche negli incontri con gli operatori presenti alla Giornata delle terme italiane svoltosi il 9 settembre scorso all’EXPO Internazionale 2008 di Saragozza dedicata agli utilizzi sostenibili delle acque. Dobbiamo anche  tener conto dei consensi registrati in quella sede sulla proposta di Federterme di una direttiva europea per la libera circolazione per la fruizione da parte dei cittadini delle cure termali in ciascuno dei Paesi membri, all’interno di un quadro normativo condiviso e certo.

    E’ un’attenzione alla situazione termale italiana motivata dal riconoscimento che la legislazione italiana ( in particolare la legge 323/2000) potrebbe avere un valore emblematico per gli altri Paesi perché si fa carico di problematiche sanitarie, sociali, economiche e formative, in un quadro di partnership pubblico-privato innervato sul territorio dalla presenza di circa 380  stabilimenti termali, in 20 regioni, in 170 comuni.

    In una situazione economica internazionale tormentata da nuovi elementi di complessità e di incertezza– ha concluso Jannotti Pecci- il sistema termale e del benessere italiano può contribuire a dare risposte concrete alle crescenti esigenze di benessere delle persone anche con cure e servizi termali  basati sull’utilizzo scientificamente regolamentato e sostenibile della risorsa fondamentale per la vita quale è l’acqua minerale”.

    Queste tematiche e le prospettive del settore termale saranno all’ordine del giorno dell’Assemblea Federterme che si riunirà il 16 ottobre prossimo a Salsomaggiore.

    Roma, 10 ottobre 2008

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    Il sistema termale italiano cresce in presenze e in volume d'affari, lo annuncia all'Expo di Saragozza il Presidente di Federterme Jannotti Pecci.

    Saragozza, 10 settembre 2008:Il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, ha illustrato all'Expo di Saragozza in una conferenza stampa con i media spagnoli le nuove strategie del termalismo italiano.

    Ad aprire l'incontro l'ambasciatore Claudio Moreno che ha sottolineato il nuovo trend di crescita della proposta termale italiana, evidenziato anche da una costante ricerca scientifica della cura, ma anche elemento nuovo di traino nel panorama turistico italiano. L'ambasciatore Moreno ha ringraziato Federterme per la presenza all'Expo di Saragozza e ha ricordato il ruolo di capofila della Regione Toscana nel sistema termale italiano e il ruolo di riferimento di Abano e del suo comprensorio come esperienza di rilievo da esportare .

    "Noi non competiamo con la nuova moda del benessere – ha dichiarato in apertura di conferenza stampa il Presidente di Federterme Jannotti Pecci – il sistema termale cura le patologie e pone attenzione alle nuove richieste della clientela di rigenerazione psico-fisiche. Nelle strutture termali si potrà avere sempre la certezza di essere seguiti su basi medico-scientifiche".

    Trovandosi all'Expo in un consesso internazionale, Jannotti Pecci ha voluto esprimere la preoccupazione per una non ancora chiara legislazione europea sulle caratteristiche di chi può definirsi struttura termale e di benessere.

    Particolare interesse ha riscontrato il progetto "Terme tutto l'anno" il turismo termale come risposta ai periodi di flessione stagionale del turismo in Italia evidenziando la possibilità di fare sistema tra proposta turistica e soggiorno termale. Un progetto che trova rispondenza nell'aumentato numero di turisti stranieri che frequentano le terme specialmente in bassa stagione. "La proposta termale – ricorda Jannotti Pecci – oltre a voler superare la stagionalità mantiene una quantità di pacchetti di
    soggiorno per ogni soluzione economica, garantendo la fruibilità a una clientela variegata".

    I dati presentati da Federterme sono molto incoraggianti,  il turismo termale rappresenta il 10% dell'industria turismo in Italia con un volume di affari, se si considerano solamente le cure termali, di 400 milioni di euro che salgono a quasi 1000 con i soggiorni alberghieri nelle strutture termali o in quelle collegate.

    Il Presidente di Federterme ha presentato l'attività della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale che è impegnata a rendere sempre più evidenti e scientificamente validati i risultati dei trattamenti curativi, di prevenzione e riabilitazione. E' un'attività che coinvolge il mondo della medicina, delle università e rappresenta una banca dati fondamentale per l'attività delle aziende termali. Oltre 370 imprese termali, in 20 regioni italiane, rappresentano una vera e propria rete nazionale che rispetta e assicura standard di qualità a garanzia della salute e del benessere del paziente, dello sportivo o  ell'infortunato da riabilitare, del turista termale.

    A Saragozza a margine dell'Expo nella giornata del termalismo italiano si e' svolto un work-shop tra le aziende termali italiane, i tour operator e le agenzie di viaggio spagnole. Oltre 50 sono stati gli operatori turistici spagnoli che hanno incontrato le aziende termali italiane rappresentate  dalla Sa.te.ca., società di riferimento delle Terme Luigiane, dagli hotel di Abano e Montegrotto: l'Hotel Formentin Terme, l'Hotel Adriatico, il Grand Hotel Terme Montegrotto:  l'Hotel Antoniano Terme, il GB Hotels, il Parco Colli Euganei, l'Hotel Mioni Royal San, dal Consorzio Terme Euganee di Abano e Montegrotto. Le adesioni arrivano da tutte le Regioni: dalla Lombardia (Terme di Boario, Terme di Trescore) alla Toscana (terme della
    Versilia, società STB per le aziende Fonteverde, Grotta Giusti e Bagni di Pisa) alla Calabria (Terme Luigiane) alla Puglia (Margherita di Savoia) al Lazio con la società Acque Albume S.p.A., ossia le Terme di Roma.

    Roma, 10 settembre 2008

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    Le terme italiane incontrano i tour operator spagnoli


    Nell’ambito dell’EXPO internazionale 08 di Saragozza (Spagna), dedicata all’acqua come elemento di sviluppo sostenibile, il 9 settembre si terrà  una giornata sulle terme italiane.

    L’EXPO si è aperta il 14 giugno e chiuderà i battenti il 14 settembre.
    Il tema dell’acqua come elemento di sviluppo sostenibile ha caratterizzato tutte le opere realizzate in città  lungo il fiume Ebro ed un parco metropolitano di ben 130 ettari. Il Padiglione Italia ha un’estensione di circa 1400 metri quadri complessivi ed è sviluppato affinché il visitatore nel seguire un percorso virtuale che si snoda lungo i due piani del complesso scopra grazie al supporto di giganteschi visual tutti gli aspetti della risorsa acqua in Italia, ivi compresa la enorme risorsa termale, presente in  20 Regioni italiane, con oltre 350 strutture  termali attive per la salute, il benessere, il turismo termale.
    La Giornata di  presentazione del sistema termale italiano è stato il frutto di una decisione condivisa tra Federterme/Confindustria, il Segretario Generale del Commissariato Governativo per l’EXPO di Saragozza 2008, l’Istituto del Commercio Estero(ICE), l’Agenzia Italiana per il Turismo (ENIT), il Dipartimento per le Politiche per il Turismo della Regione Toscana(Regione capofila del Progetto Terme), Jumbo Grandi Eventi Srl  (gruppo di riferimento per l’organizzazione dell’evento).

    Il Programma si articola in diversi eventi: un workshop, che si terrà alle 11, per favorire gli incontri con gli operatori spagnoli e internazionali ; nel pomeriggio seguirà nell’Auditorium del Padiglione Italia una presentazione, a cura di Federterme, del sistema termale italiano.
    Sarà lo stesso Presidente di Federterme, Cav del Lavoro Costanzo Jannotti Pecci, a presentare alla stampa specializzata e ai mass media locali e internazionali l’offerta termale italiana, con momenti di approfondimento sui prodotti cosmetici delle aziende partecipanti.

    La “giornata delle terme italiane” sarà conclusa da un evento conviviale con prodotti tipici italiani, promosso dalla Regione Toscana

    Per gli operatori e le imprese termali che hanno risposto all’appello di Federterme la Giornata all’EXPO di Saragozza rappresenta un’occasione di visibilità per tutte le realtà aziendali coinvolte, per affacciarsi concretamente su nuovi mercati internazionali e per far conoscere meglio le eccellenze del mondo termale italiano.

    Per Federterme un’occasione anche per presentare il Programma di eventi culturali che saranno realizzati dal sistema termale italiano, nel 2009, per celebrare il novantesimo anno della fondazione.

    Roma, 4 settembre 2008

    (Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)
    Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato i decreti con i quali, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, di concerto con il ministro per le Politiche agricole, ha nominato i nuovi Cavalieri del Lavoro. Venticinque in tutto. E, tra questi, l’imprenditore dell’industria termale e turistica, nonché presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci.

    Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della festa della Repubblica ai cittadini italiani anche residenti all’estero che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. Requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza è aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, dando un contributo di rilievo allo sviluppo economico e produttivo.

    Ed è proprio quello che ha fatto Costanzo Jannotti Pecci. Cinquantacinque anni, laureato in Scienze Geologiche all’Università Federico II di Napoli,  ha numerosi incarichi operativi in Società ed Enti del settore termale e turistico: dal 1986 è amministratore delegato del Gruppo Impresa Minieri S.p.A. (terme, alberghi e imbottigliamento di acque minerali); dal 1997 A.U. della GESTUR S.p.A. (alberghi a Napoli); è Presidente del CdA della Palazzo Caracciolo S.p.A  (ricettività alberghiera a Napoli, dal 2002); Amministratore Unico della Immobiliare Ponticelli (ricettività alberghiera dal 2003); Presidente del Consiglio di Amministrazione delle Terme Lucane dal 2004 e, dal 2006, Consigliere di Amministrazione della Waterfront Flegreo S.p.A.
    Numerosi anche gli incarichi nell’ambito della rappresentanza di impresa: Presidente di Federterme/Confindustria dal 1998; Presidente di Confindustria/Unione degli Industriali della Provincia di Benevento dal 2001 al 2004, nonché, dal 2003 al 2007, Presidente di Federturismo/Confindustria.

    Presidente dell’Azienda Speciale della CCIAA di Benevento – VALISANNIO – dal luglio 2006, ricopre, inoltre, diversi incarichi in Consigli di Amministrazione di Enti (Giunta CCIAA di Benevento, Fondazione Mezzogiorno Tirrenico, Fondazione Guida, Banca d’Italia di Benevento, etc.).

    E’ membro del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) per la consiliatura 2005/2010 e componente del CdA dell’ENIT – Agenzia Nazionale per il Turismo.

    Roma 3 giugno 2008

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