Menu
  • News 2024

    Destination Italia S.p.A., la maggiore Travel Tech italiana, leader nel turismo Incoming esperienziale nel segmento Luxury, ha raggiunto il valore di oltre 35 milioni di euro in termini di volume d’affari delle prenotazioni turistiche nei primi 6 mesi dell’anno, segnando un incremento del 6% rispetto al 30 giugno 2023, quando il valore si attestava a 33 milioni di euro.

    Su 280mila prenotazioni complessive ricevute e raccolte fino alla seconda settimana di luglio da 170mila clienti, 47mila (17%) sono state effettuate da 29mila visitatori non italiani (17%).

    I dati raccolti da Hotrec mostrano che, nonostante gli sforzi degli hotel per promuovere la vendita diretta, la dipendenza dalle agenzie di viaggio online (ota), guidate da Booking, è aumentata nel corso degli anni. Nel 2023 è salita al 29,1%, quasi dieci punti percentuali in più rispetto al 2013, quando era al 19,3%. Booking rappresenta già il 71% delle vendite alberghiere effettuate dalle agenzie di viaggio online in Europa, il che rappresenta un aumento di 11 punti percentuali rispetto al 2013, quando la sua quota era pari al 60%. Seguono a grande distanza Expedia e HRS, con pesi rispettivamente del 14,4% e del 16,6%.
    La dipendenza degli alberghi da questo canale di distribuzione è particolarmente preoccupante per le strutture più piccole. Tra quelli con meno di 20 camere, il 27% dichiara di distribuire tra il 30% e il 49% della propria offerta tramite Ota, mentre una percentuale identica vende più della metà dei propri alloggi tramite questo canale.

    Il problema dell’overtourism non lascia indifferenti i turisti italiani secondo l'indagine condotta da Evaneos, azienda che ha fatto dei viaggi sostenibili la sua missione, da cui emerge che il 70% degli intervistati ha rinunciato almeno una volta a visitare un’attrazione per l’eccessivo affollamento e di questi il 27% dice di aver spesso sperimentato questo fenomeno. Tra le mete italiane associate maggiormente ad un’eccessiva pressione turistica, Piazza San Marco a Venezia, il Colosseo e la Fontana di Trevi a Roma.
    Tra le situazioni riscontrate più di frequente dagli intervistati quella di sentirsi oppressi dalla folla (31,7%) e quella di osservare sporco e rifiuti nei siti turistici (48%). Mentre vengono segnalati maggiormente tra gli impatti rilevanti del fenomeno, l’aumento dei prezzi locali (57,5%) e il degrado della qualità della vita dei residenti (43,6%).

    Il 77% degli italiani passerà le proprie vacanze nel nostro Paese nei prossimi 12 mesi, in base alla ricerca Visa Travellers Survey, realizzata in collaborazione con Ipsos, che ha coinvolto 550 persone. Il 49%, invece, si recherà in un altro Stato europeo, Spagna (32%) e Francia (21%), in Extra Europa, gli Usa sono la destinazione preferita, (55%) mentre in Asia guida il Giappone. Come sempre, il numero maggiore di partenze è a luglio e agosto: il 40% punta su città “iconiche”, il 38% intende soddisfare i propri interessi culturali, il mare la fa da padrone (38%) se ci riferisce al tempo libero. Nel pianificare la prossima vacanza, il 61% degli italiani ha previsto un budget di spesa pressoché invariato rispetto allo scorso anno: in media gli italiani stanzieranno, per 2 persone, 1.418 euro a testa, budget che sarà più alto (1.323 euro) per le destinazioni europee e di 2.719 euro per quelle extraeuropee rispetto ai viaggi in Italia (1.053 euro).