Secondo una recente analisi del fornitore tedesco di risarcimenti ai passeggeri aerei Flightright, l’alta stagione estiva negli aeroporti europei è stata tutt’altro che tranquilla. Prima dell’alta stagione estiva, si temeva che potesse ripetersi il caos dei voli del 2022. Secondo Flightright, appunto, per il periodo dal 22 giugno al 5 settembre, il numero di “ritardi potenzialmente compensabili” è sceso dallo 0,8% allo 0,78% dei voli. Sono stati considerati ritardi di almeno tre ore. Tuttavia, lo 0,98% di tutte le partenze europee è stato cancellato. Si tratta di una cifra relativamente alta, comunque superiore a quella del 2019. In confronto, nell’ultimo anno pre-Covid è stato necessario cancellare lo 0,74% dei voli.
L’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano, condotta sulla community Tci, fa emergere le tendenze del turismo in questa estate, alla ricerca di una nuova normalità nei comportamenti e nell’esperienza di viaggio. La quasi totalità dei rispondenti – circa il 94% – ha fatto almeno una vacanza tra giugno e oggi. L’Italia è la destinazione di viaggio preferita per le vacanze estive 2023 (69%), un dato che si sta progressivamente riavvicinando a quello pre-pandemia (63% nel 2019). Chi ha scelto l’estero (31%), ha viaggiato soprattutto in Europa (26%), il 2% ha optato per le Americhe, circa l’1,5% per Africa-Medio Oriente e una quota analoga per Asia-Pacifico. Le regioni più frequentate sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%).
Aumenta la spesa dei turisti stranieri in Italia secondo il GeoSpending Observatory di Mastercard. Monitorando i pagamenti digitali degli ultimi dodici mesi, l’Osservatorio ha rivelato come la spesa dei turisti stranieri sia cresciuta del +30%, con un +114% nella spesa in quelle che vengono catalogate come esperienze uniche di viaggio. I numeri indicano che l’Italia è senz’altro una destinazione di tendenza, con 18 delle 20 regioni che hanno registrato il loro picco già a giugno 2023. I turisti europei sono in prima fila, con i tedeschi che guidano la classifica (22%), seguiti dagli svizzeri (10%), gli statunitensi (8%), i britannici (8%), e infine gli olandesi e gli austriaci (5%).
Gli investimenti nell’economia del turismo hanno iniziato a riprendersi dai minimi toccati durante la pandemia grazie alla crescita costante degli arrivi internazionali secondo un nuovo rapporto prodotto congiuntamente da Unwto e Fdi Intelligence, basato sui dati di fdi Markets – il database di fdi Intelligence relativo ai progetti greenfield di investimenti esteri diretti – nonché sui dati internazionali sul turismo di Unwto che fornisce una panoramica generale del ciclo di investimenti in corso nel settore del turismo, suddividendo le cifre degli investimenti per regione, segmenti e aziende.
Secondo i dati svelati dalla piattaforma di comparazione Skyscanner, quasi un italiano su cinque (18%) è arrivato in aeroporto senza biglietto, acquistando un volo per il giorno stesso. La ricerca evidenzia anche come il 15% dei viaggiatori italiani intervistati abbia rimandato la prenotazione fino al giorno prima della partenza; il 61% degli italiani ha rivelato che il risparmio rappresenta il motivo più rilevante per prendere in considerazione un viaggio non pianificato. Gli spontaneity travel sono un trend in crescita nel Belpaese: quasi un terzo degli intervistati (28%) sarebbe propenso ad agire più istintivamente nell’organizzazione dei propri viaggi e a 1 persona su 3 (32%) è capitato di aver acquistato un volo per una destinazione a lei sconosciuta. La maggior parte di coloro che sono partiti per un viaggio “improvviso” ha dichiarato di aver prenotato tra i 2 e i 7 giorni in anticipo (53%), mentre un terzo (35%) dichiara di aver ricevuto come regalo, almeno una volta, un viaggio a sorpresa. Per quanto riguarda le modalità, la metà (49%) partirebbe con il proprio partner, mentre il 20% opterebbe per un viaggio in famiglia o con gli amici (19%).