I dati diffusi dalla società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane parlano di un aumento dell’80% degli acquisti effettuati nel 2022 dalle aziende che aderiscono al programma Trenitalia for Business rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il mercato sta tornando ad essere dinamico. Tra i prodotti interessati da una forte crescita, sempre nel segmento business, spiccano i programmi ‘welfare’, che consentono ai dipendenti delle aziende di poter effettuare viaggi per motivi privati con tariffe vantaggiose e le cui vendite di biglietti collegati a offerte di questo tipo hanno fatto registrare una crescita del 126% rispetto al 2021.
L'European House Ambrosetti evidenzia cinque fattori di crisi in atto contemporaneamente. Il primo è la pandemia non ancora risolta, ma sotto controllo; il secondo fattore è la guerra in territorio europeo (Ucraina); il terzo l’inflazione, che ha un impatto sul settore in modo significativo; il quarto e il quinto sono l’incremento dei costi dell’energia e la disruption delle catene di approvvigionamento, da cui ne consegue una struttura dei costi più alta.L’indice di esposizione al conflitto rivela che l’Italia è al 31esimo posto tra tutti i Paesi, ovviamente l’impatto più alto lo hanno avuto l’Asia Centrale e le Repubbliche Baltiche. Tra i temi su cui riflettere – e su cui agire – ci sono, inoltre, gli stipendi. L’Italia è l’unico Paese Ocse dove i salari reali nell’ultimo trentennio si sono ridotti. Solo per fare alcuni esempi oggi il salario medio italiano è pari al 55% di un salario medio Usa, al 64% di uno olandese, al 70% di uno tedesco, all’80% di uno inglese e all’83% di uno francese.
Nel 2020 si sono registrati in alcuni mesi il 90% in meno dei volumi di traffico aereo e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 ci sono stati segnali di ripresa che si sono poi consolidati nel 2022. Nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto d’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno si auspica di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci si confronta.
Nel 2020 si sono registrati in alcuni mesi il 90% in meno dei volumi di traffico aereo e complessivamente nell’arco dell’anno un 60% in meno sul 2019. Nel 2021 ci sono stati segnali di ripresa che si sono poi consolidati nel 2022. Nei primi 9 mesi di quest’anno stiamo registrando circa un 90% del volume del 2019, e in Italia con maggior vigore rispetto al resto d’Europa, dove il recupero è stato dell’86%. Per la chiusura dell’anno si auspica di arrivare al 92% sul 2019, sempre 4-5 punti in più rispetto agli altri paesi europei con cui ci si confronta.
Il turismo favorisce la crescita del Pil nelle città d’arte italiane. Nel 2022 il valore aggiunto generato dai pernottamenti supera 89,1 miliardi di euro: lo rivela lo studio "La ricchezza dei comuni turistici – Ranking secondo la creazione di valore aggiunto" realizzato da Sociometrica su elaborazione dei dati Istat. L’indagine si è focalizzata sui primi 500 Comuni per presenze turistiche, dove si concentra l’83% del totale degli ospiti. Al vertice troviamo Roma, con un giro d'affari di 7,6 miliardi di euro. Sul podio, subito dopo la Capitale - che da sola genera l’8,7% della ricchezza turistica di tutta la Penisola - si posizionano: Milano, con un giro d'affari di 3,5 miliardi e Venezia, con oltre 3 miliardi di euro. Le due città precedono Firenze, quarta con 2,8 miliardi.