AIDIT, l’Associazione italiana distribuzione turistica, aderente a Federturismo Confindustria, sarà presente a Travelexpo – Borsa globale dei turismi, in programma dal 25 al 27 settembre p.v. a Palermo, presso l’Hotel Villaggio Città del Mare di Terrasini.Venerdì 25 settembre, primo giorno della manifestazione dedicata agli operatori della filiera turistica, i vertici dell’Associazione nazionale e di AIDIT Sicilia parteciperanno all’inaugurazione e alla premiazione per il Premio Giuseppe Cassara’, indimenticato e indimenticabile imprenditore turistico nonché fondatore di AIDIT.
I visitatori a Pompei sono cresciuti dal 2014 al 2019, con un incremento di oltre il 47% degli ingressi, passati da oltre 2,6 milioni a quasi 4 milioni di persone, e di circa il 95% degli introiti, passati da oltre 21 milioni a oltre 41 milioni di euro. Finora in tutto il 2020 il sito ha accolto poco più di 450.000 persone, pari al numero di visitatori che l’anno scorso entravano in un solo mese di alta stagione.
Sei milioni di voli in meno rispetto all’anno precedente in Europa tra settembre e febbraio. Sono queste le previsioni Eurocontrol sulla base dell’andamento delle prenotazioni delle compagnie aeree. Si tratta di numeri preoccupanti, ancora più bassi rispetto alla precedente analisi, secondo la quale il calo si sarebbe attestato a 5 milioni di voli. Lo scenario indica quindi una diminuzione del 55 per cento del traffico aereo anno su anno ed Eurocontrol ammonisce che, se non ci saranno misure di allentamento delle restrizioni alle frontiere, il dato potrebbe ulteriormente peggiorare, con pesanti conseguenze per tutto il settore.
Secondo l’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano, condotta in partnership con Hertz Italia, sulla community Tci composta da oltre 300 mila persone, nell’estate 2020, dopo una prima fase di grande cautela i connazionali hanno riacquisito una progressiva fiducia sul fatto che ci fossero le condizioni minime per viaggiare e circa il 90% è andato in vacanza. Il coronavirus ha certamente modificato il modo di viaggiare (69%). E’ stato preferito un “turismo di prossimità” (72%) e si sono adottati comportamenti più accorti per ridurre il rischio di contagio: meno eventi e musei rispetto allo scorso anno (67%), preferenza per destinazioni poco note e presumibilmente meno affollate (59%), frequenza meno assidua di bar e ristoranti (58%).
Il calo del numero di turisti internazionali dovuto alla pandemia ha comportato una perdita, secondo le stime dell’UNWTO nella prima metà dell’anno, del 65% di turisti internazionali e di 460 miliardi di dollari per il settore. In base ai dati di agosto si prevede inoltre un calo della domanda di quasi il 70% per tutto il 2020, mentre alcune aree del mondo, come l’Europa, hanno registrato una ripresa dell’epidemia quest’estate che ha portato a ulteriori restrizioni per i viaggiatori.