Secondo un'indagine condotta da Cushman & Wakefield nella seconda metà del 2020 e che ha coinvolto oltre 20 operatori alberghieri nazionali ed internazionali (tra i più importanti) attivi nel mercato alberghiero italiano, il mercato si riprenderà nel 2022-2023. Nonostante la pandemia permane la fiducia nel settore e in particolare nel mercato italiano: Roma, Milano, Venezia e Firenze restano le mete preferite di investitori e gestori. In una scala da uno a dieci la preferenze per Roma resta al livello dell’8,4, dell’8 per Milano e del 7,7 per Venezia e Firenze.
Secondo le stime di Boston Consulting Group è a rischio tra il 19% e il 36% del volume dei viaggi d'affari a livello globale, sempre più sostituiti da riunioni virtuali anche se il commercio mondiale non avrà pause. Il business travel sarà stravolto, ma guai a darlo per spacciato perchè anche se calerà come volumi, potrebbe diventare ancora più essenziale di prima per le compagnie aeree.
La Camera ha approvato la maxi-manovra da 40 miliardi che passa ora all'esame del Senato. Per le attività turistiche arriva un altro mezzo miliardo, dall’esonero Imu per alberghi e stabilimenti fino alla formazione degli operatori con 1 milione per il turismo esperienziale. E se vengono estesi anche gli interventi a sostegno della cultura, all’ultimo spuntano – questa volta nel decreto Milleproroghe ancora atteso in Gazzetta Ufficiale – i ‘Cinema bond’ dell’Istituto Luce.
ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, e FTO Confcommercio confermano che in queste ore stanno finalmente arrivando sui conti bancari di agenzie di viaggio e tour operator i primi contributi a fondo perduto, che coprono le perdite da marzo a luglio 2020 e che sono stati stanziati con i vari decreti emanati dallo scorso maggio in poi.
L’ulteriore chiusura che di fatto ha colpito il settore alberghiero schiacciato nella morsa dei giorni rossi e arancioni, sta rendendo la situazione ormai insostenibile.
È la sopravvivenza stessa delle imprese ad essere a rischio e serve ora, subito, un cambio di marcia che metta in sicurezza uno dei settori chiave dell’economia italiana e il primo patrimonio alberghiero europeo – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Confindustria Alberghi.