Le associazioni che rappresentano le imprese e i professionisti del settore dei congressi, dei convegni e degli eventi aziendali, riunite nell’iniziativa #Italialive, stanno manifestando davanti a Palazzo Chigi per essere ricevute dal Governo e presentare le richieste di aiuto per un settore ormai al collasso
Il settore dell’industria dei congressi e dei convegni chiede ascolto e attenzione a Governo e Parlamento. Un intero comparto, sul lastrico a causa del Covid19, rischia di chiudere definitivamente i battenti dopo l’ultimo provvedimento governativo che impone lo stop a convegni, congressi ed eventi aziendali. L’industria dei congressi e degli eventi è volano di produttività ed esportazioni, traina il turismo generando un indotto di circa 65 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno (l’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore degli eventi e dei congressi), impiega 569 mila addetti: ora lotta per la sopravvivenza.
La montagna sta sempre più attirando l'attenzione degli italiani. Lo conferma Volagratis.com che ha registrato un aumento del 39% della ricerca di soggiorni e pacchetti ad alta quota.
Secondo Unioncamere sono più di mezzo milione le imprese di giovani con meno di 35 anni oggi presenti in Italia, pari all’8,7% di tutto il sistema produttivo nazionale, anche se in calo di 80mila unità rispetto a 5 anni fa.
L’ultima ricerca del Wttc mostra l’effetto positivo dei test aeroportuali sulla ripartenza dei viaggi aerei internazionali, sul recupero dei posti di lavoro e il rilancio dell’economia globale. Si potrebbero salvare quasi 20 milioni di posti di lavoro in Europa, di cui tre milioni in Germania, 1,93 milioni nel Regno Unito, 1,91 milioni in Italia e oltre 1,5 milioni in Francia.