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    L’Accademia Italiana Marina mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale presentano il corso di formazione per “operatori della vela solidale”

    Oggi, 7 Ottobre alle ore 15.00, al Teatro del Mare del Salone Nautico di Genova, è stato presentato il Protocollo d'Intesa tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale, organismo che riunisce le associazioni italiane che operano nelle aree del disagio fisico, psichico e sociale attraverso la pratica della navigazione a vela.

    Obiettivo dell’accordo tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Vela Solidale è di elaborare congiuntamente un modello di percorso formativo destinato ai responsabili delle singole associazioni aderenti all’Unione Vela Sociale con maggiore esperienza nel settore, che possano successivamente diventare formatori di “operatori della vela solidale” all’interno delle singole associazioni.

    In conformità al suddetto protocollo AIMM e UVS hanno già elaborato un progetto di formazione che verrà realizzato a Genova in due moduli che si terranno alla fine di ottobre e alla fine di novembre.

    E’ intervenuto tra gli altri Carlo Romeo, Dirigente responsabile del Segretariato sociale della Rai.

    Accademia Italiana della Marina Mercantile

    L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, fondata nel 2005 su iniziativa della Provincia di Genova e dall’armamento pubblico e privato, ha nella sua mission la formazione specialistica degli allievi ufficiali di coperta e di macchina destinati a ricoprire ruoli di comando nella flotta mercantile italiana. Più in generale, ha tra gli obiettivi della propria attività la valorizzazione della cultura del mare e delle professioni marittime, in un contesto di diffusione e sostegno dei valori della sicurezza e della solidarietà.

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    UVS Unione Italiana Vela Solidale, fondata nel febbraio 2003, riunisce le più importanti Associazioni Italiane che utilizzano la pratica della vela nell'area del disagio fisico, mentale e sociale rappresentando e promuovendo attraverso  i propri associati, progetti di educazione, qualificazione e riabilitazione sociale realizzati mediante l'utilizzo della vela.

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    al centro del convegno di questa mattina promosso da UCINA al 49°Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Nel pomeriggio, un appuntamento dedicato alla scuola, alla cultura del mare e agli sbocchi professionali offerti dal settore della nautica da diporto.

    Si è tenuto questa mattina presso la sala Mezzanino del Pad. B, il dibattito attorno all’argomento di Nautica da diporto e Dogane volto ad esaminare le tematiche dell’esonero da accise per carburanti su unità da diporto a fini commerciali, gli aspetti doganali delle dotazioni e delle provviste di bordo, l’ammissione temporanea e l’importazione definitiva di yacht con bandiera extra U.E.

    Il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni che ha introdotto il dibattito, ha ricordato la necessità di equiparare la locazione al noleggio per rilanciare il mercato delle piccole imbarcazioni anche rispetto alle realtà dei paesi europei nostri competitor. Questa azione rientra nel “Piano della Nautica” di UCINA, plaudito dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteoli e dal Vice Ministro all’Economia e Finanza, Vegas, che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Andrea Maria Zucchini, Direttore dell’Agenzia delle Dogane di Genova, ha aperto la tavola rotonda confermando la volontà di dare un forte contributo alla nautica da diporto per le tematiche di propria competenza, impegnandosi ad approfondire le questioni poste da UCINA – Confindustria Nautica.

    L’Avvocato Francesco Cimmino dello Studio legale tributario Cimmino-Zavatti-Angelillo, ha tracciato le linee principali della problematica dell’esonero da accise per le unità da diporto ad uso commerciale, ed ha delineato quella che è la tesi di UCINA che va a rimarcare ancora una volta la necessità di equiparare locazione e noleggio. Anche nei casi di locazione a fini commerciali, l’Associazione di Confindustria ritiene sia necessario infatti riconoscere l’esonero da accise poiché costituisce parte del servizio reso dal locatore nell’ambito di un’attività commerciale.

    Questo rappresenta uno dei punti fondamentali per risvegliare l’interesse per la nautica da diporto a benefico soprattutto della piccola nautica che usufruisce, più dei grandi yacht, dei contratti di locazione e noleggio.

    L’attenzione dell’Agenzia delle Dogane per il settore della nautica è stato confermata da Massimo Bartolini, Direttore Ufficio per le esenzioni, le agevolazioni e le franchigie. Attualmente è infatti all’esame dell’Agenzia la questione dell’esonero da accise anche alla luce del regime previsto in Francia con decreto dell’aprile 2009 che ha sostanzialmente eliminato l’obbligo di un equipaggio a bordo dell’unità da diporto qualora questa sia utilizzata a fini commerciali.

    Grazie al contributo di Matilde Misitano dell’Agenzia delle Dogane di Genova è stato possibile ripercorrere un excursus sui Paesi per i quali sussistono incertezze in merito all’applicazione della disciplina comunitaria, ovvero che debbano considerarsi a tutti gli effetti al di fuori della Comunità. Nello specifico, si pensi a Groenlandia, alla Polinesia francese, alle Isole Cayman, alle Isole vergini, alle isole anglo-normanne e a Gibilterra. Sono state inoltre esaminate le norme relative all’ammissione temporanea di unità da diporto battenti bandiera extra europea.

    A chiudere la tavola rotonda moderata da Angelo Marletta di TTM, Tecnologie Trasporti Mare, Giuseppe Caruso, Responsabile Ufficio Fiscale Confindustria Genova ha esposto la delicata materia delle dotazioni e delle provviste di bordo, che si distinguono per la possibilità delle prime di un’utilizzazione reiterata. Nel caso di uso privato dei mezzi per la navigazione da diporto i beni che costituiscono dotazioni di bordo sono normalmente assoggettati ad IVA. Sono viceversa operazioni non imponibili gli acquisti di dotazioni di bordo fatti per mezzi per la navigazione da diporto qualora essi siano effettuati per unità da diporto adibite ad un uso commerciale. Trattando invece di provviste di bordo, sono non imponibili le cessioni di provviste di bordo se effettuate per imbarcazioni ad uso commerciale, oltre che agli yacht iscritti al Registro internazionale.

    Nel pomeriggio, alle ore 14.30, nella Sala Mezzanino del Pad. B, si è tenuta invece la tavola rotonda Se il mare bagna la scuola, dal gioco alla professione con l’obiettivo di fare il punto sulle prospettive di sviluppo di un programma nazionale che porti l’educazione e la cultura del mare fra i ragazzi e in tutte le scuole, nonché sui possibili sbocchi professionali che il settore della nautica può offrire ai giovani.

    Dopo l’apertura e i saluti portati da Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA e Carlo Croce, Presidente della Federazione Italiana Vela, il dibattito si è aperto con la presentazione del progetto didattico nazionale della Federazione dedicato alle scuole – VelaScuola – presentato da Francesco Ettore ed ormai giunto alla seconda edizione.

    Sono state poi le esperienze concrete di alcune realtà del territorio nazionale ad aprire il dibattito. Da Andrea Henriquet della scuola SapereDimare che da anni promuove la cultura del mare e della vela tra i ragazzi e gli adulti, a Filippo Busoni Presidente del più antico circolo di canottaggio, la Canottieri Limite, le testimonianze di chi da anni porta nelle scuole l’amore per il mare hanno dato voce ad una necessità che anche UCINA sostiene essere ormai imprescindibile e che, attraverso la campagna Navigar m’è dolce, cerca almeno in parte di soddisfare.

    Il dibattito, moderato da Giuliano Luzzatto, Direttore di Mainsail, è proseguito poi con l’intervento del Vice Presidente di UCINA, Saverio Cecchi che ha rimarcato l’importanza del radicamento della cultura nautica nel territorio portando d’esempio la storia della Canottieri Limite sull’Arno, circolo storico che ha saputo diffondere l’amore per il canottaggio nei giovani.

    Anche Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni del Ministero dell’Istruzione, ha sottolineato come sia necessario riscoprire la cultura del mare ed ha evidenziato come si stiano perdendo alcune professioni tecniche a favore, invece, di una formazione di tipo liceale.

    Per quanto riguarda la formazione e gli sbocchi professionali, di notevole interesse gli interventi di Alessandro Repetto – Presidente Provincia di Genova – capofila delle Province di mare e di Eugenio Massolo – Presidente Accademia Marina Mercantile, già partner di UCINA in diversi corsi di studio specificamente dedicati alla nautica e nella costituzione dell’Osservatorio Nautico Nazionale e il contributo di Costanza Patti – Amministratore Delegato SFC (Sistemi Formativi Confindustria) che ha presentato il piano formativo settoriale del “Progetto Nautica” che, in collaborazione con UCINA, avrà carattere nazionale e sarà finalizzato a rafforzare il comparto della nautica. Tale progetto, che si avvarrà del sostegno di Fondimpresa, sarà destinato alla formazione professionale specifica per le aziende del settore e potrà essere utilizzato dai lavoratori in cassa integrazione guadagni.

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    Genova, 6 ottobre 2009
    La filiera nautica come eccellenza del “Made in Italy” anche all’esteroè il tema dibattuto stamattina durante il primo convegno organizzato dall’Associazione nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La nautica si conferma uno dei comparti italiani che ha saputo cogliere importanti successi in campo internazionale grazie ad una filiera tutta italiana, costituita da un insieme di capacità localizzate, risorse materiali, realtà progettuali ed esecutive che lo rendono uno dei settori bandiera del “Made in Italy” all’estero.

    All’insegna di questo assunto si è svolto oggi il primo convegno promosso da UCINA - Confindustria nautica – presso il Padiglione B della Fiera di Genova, dal titolo “La filiera della nautica ridisegna le geografie del Made in Italy” che ha messo in luce come la rete di talenti che oggi caratterizza la nautica italiana nel mondo sia frutto della capacità innovativa, del rispetto dell’ambiente, di una tradizione di successo e di un forte radicamento territoriale delle aziende italiane.

    Dopo i saluti del Presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, si sono aperti i lavori che hanno visto la testimonianza di Rosario Messina, Presidente di Federlegno, il quale ha spiegato come le aziende del furniture design abbiano tutti i numeri e le capacità per integrarsi nel progetto nautico, segnalando inoltre, come alcune di queste abbiano già creato con successo al proprio interno una divisione dedicata.

    Nella medesima direzione si sono mosse anche le industrie del comparto tessile italiano che, come segnalato dal Presidente dell’Industria biellese, Luciano Donatelli, con il progetto “Navaltex” (che vede come partner il RINA) ha promosso interessanti sinergie di ricerca tra le industrie nautiche e quelle tessili.

    Il continuo sviluppo tecnologico e l’attenzione alla formazione delle risorse sono emersi come elementi caratterizzanti della felice collaborazione tra i vari comparti della filiera nautica.

    “Oggi più che mai occorre pensare a semplificare la legislazione in maniera tale da permettere anche alle aziende di dimensioni minori che contribuiscono a creare una filiera, di crescere” – ha concluso il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso – “tutelando i nostri prodotti all’insegna del “Made in italy”.

    Alla base della leadership della nautica italiana, vi è anche la capacità dei cantieri di saper selezionare fornitori e partner di eccellenza, utilizzando, ad esempio, per i propri prodotti i tessuti, la pelletteria, gli oggetti di design dell’industria italiana.

    “Un plus che noi italiani abbiamo è proprio quello saper puntare su creatività, qualità e innovazione.” E’ così che Francesca Radice, Vice Presidente UCINA, ha risposto alle domande di Gilda Bojardi, Direttore della rivista Interni che ha moderato l’incontro.

    Man mano si è andato delineando in modo sempre più chiaro come la filiera della nautica si traduca in una compenetrazione di diverse aziende che mostrano un tessuto ricco e innovativo indipendentemente dalla loro allocazione geografica. L’intervento di Cesare Cursi, Presidente della X Commissione Industria Commercio e Turismo del Senato, ha fornito maggiori delucidazioni circa l’obiettiva necessità di agevolare il turismo nautico sia attraverso un sistema di agevolazione IVA per gli ormeggi, sia tramite la previsione di incentivi alle imprese che adotteranno innovazioni tecnologiche a sostegno dell’ambiente.

    Di “green economy” ha parlato anche Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, che ha recentemente siglato una partnership con l’Associazione Farefuturo volta a sostenere il “Made in Italy”, mentre Luigi Carbone, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha insistito sulla semplificazione normativa con l’intento di agevolare la ripresa dell’economia e del settore nautico.

    Partendo da questo aspetto, il Convegno di UCINA ha visto Aldo Bonomi – Vicepresidente per le Politiche Territoriali e i distretti industriali – illustrare la “ricetta” per rendere più solida e competitiva a livello internazionale la filiera nautica italiana, puntando sulla possibilità di aggregare le aziende trasformando gli attuali distretti in reti di imprese.

    ''Credo che ormai il peggio lo abbiamo visto. Penso che questo grande salone che e' una vetrina internazionale dia spunto alla nautica per poter ripartire piu' in fretta di tanti altri settori. Il governo ha fatto la sua parte nel passato. L'industria nautica e' diventata un po' il must dell'industria fatturiera italiana.”  - ha affermato Bonomi - “Mi auguro che la parte creditizia apra maggiormente le porte per consentire alle aziende, specialmente quelle piccole, di respirare un po' ed avere la forza di poter continuare'' - ha concluso.

    Le tematiche finanziarie legate al sistema del credito sono state approfondite da Francesco Bellotti – Presidente di Federconfidi – che ha manifestato l’intenzione della Federazione da lui rappresentata di voler assistere, soprattutto in momenti difficili come quello attuale, le piccole-medie imprese, anche attraverso strumenti importanti come la moratoria delle rate dei mutui firmata da Confindustria e Abi.

    E’ così che il primo Convegno organizzato da UCINA in occasione della 49° edizione del Salone Nautico si è concluso con le parole del Presidente di UCINA Anton F. Albertoni, il quale ha affermato “Il piano per la nautica presentato all’Assemblea Generale mira a rilanciare il nostro settore e a creare nuovi posti di lavoro, garantendo un recupero di gettito per l’Erario. Siamo lieti che le prime risposte che ci arrivano dal Governo siano di condivisione del progetto.”

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    Genova, 5 ottobre 2009

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    per attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Immediata risposta positiva da parte dei ministri presenti all’Assemblea Generale della Nautica.

    UCINA - Confindustria Nautica – ha presentato questa mattina nell’ambito della propria Assemblea Generale, il “Piano della Nautica”, un progetto triennale che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Gli 8 provvedimenti produrranno effetti positivi sul comparto in molteplici ambiti che spaziano dal recupero di posti barca presso le strutture commerciali e portuali esistenti e nelle aree militari dismesse alla valorizzazione dei porti a secco, dal rientro delle navi da diporto sotto la bandiera italiana sino al rilancio del mercato grazie ai chiarimenti relativi al leasing nautico. Non mancano riferimenti allo sviluppo della locazione per la piccola nautica.

    Immediata risposta positiva del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che ha confermato l’impegno del Governo sui diversi punti del piano lanciato da UCINA dichiarandosi disponibile ad intervenire per risolvere il tema della semplificazione delle procedure per il rilascio delle concessioni a cominciare dall’inclusione delle sovraintendenze nelle Conferenze dei servizi.

    Anche per quanto riguarda l’anomalia dei canoni demaniali,il Ministro si è dichiarato disponibile ad intervenire sulla legge di riforma del sistema portuale come suggerito da UCINA.

    Su questo tema è intervenuto anche Giuseppe Vegas, Viceministro dell’Economia e delle Finanze, che ha testimoniato la vicinanza del suo Dicastero alle istanze della Confindustria Nautica intervenendo per la prima volta all’Assemblea dell’Associazione come appena dimostrato con la circolare sul leasing. Vegas ha individuato nel “federalismo demaniale”, una possibile via di soluzione.

    Michela Brambilla, ministro del Turismo, si è dichiarata pronta ad incontrare a breve il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per valutare la possibilità di destinare alla nautica da diporto strutture portuali militari dismesse. Inoltre si è espressa in termini particolarmente lusinghieri a proposito del Rapporto sul Turismo Nautico, promosso dall’Osservatorio sul Turismo Nautico di UCINA, definendolo il riferimento più attendibile e completo e impegnandosi affinché questo confluisca nell’Osservatorio Nazionale del Turismo.

    Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA, si è dichiarato decisamente soddisfatto dei risultati della mattinata di lavori, affermando: “con il supporto del Governo saremo ancora più motivati a raggiungere i nostri obiettivi di ripresa del comparto che, giovane e dinamico, può davvero essere il motore della ripresa.”

    Scarica la slide esplicativa del “Piano Nautico”

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    Genova, 3 ottobre 2009

    (European Leisure Marine Industries Federation), la nuova federazione che rappresenta a Bruxelles l'industria nautica da diporto europea

    La Presidenza va all'Olanda, mentre la Vice Presidenza sarà ricoperta da Italia e Francia.

    Mercoledì 9 settembre a Cannes si è riunito il Consiglio federale di ELMIF, formato da 9 membri, che ha votato i nuovi vertici della nuova organizzazione europea: la nomina di Presidente è andata all'olandese Fritz Conijn (HISWA), mentre la Vice Presidenza sarà ricoperta da Lorenzo Selva (UCINA) per l'Italia e Yves Lyon Caen (FIN) per la Francia.

    I nuovi vertici rispecchiano perfettamente la volontà che è stata alla base della creazione di ELMIF: nata per assicurare un'unica e sola voce all'industria nautica da diporto europea a Bruxelles, la nuova federazione ha raggiunto l'obiettivo di costituirsi come organismo comune che riunisce tutte le associazioni nautiche europee garantendo così una rappresentanza più forte e coesa.

    Le due anime rappresentate da EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group), già presieduta dall'Italia, e da ECNI (European Confederation of Nautical Industries), già presieduta dalla Francia, vengono rispecchiate nelle due nuove Vice Presidenze di Lorenzo Selva e Yves Lyon Caen, consentendo così di non disperdere il know-how già acquisito e di garantire una forte rappresentanza delle due maggiori industrie nautiche europee.

    La Presidenza olandese garantirà così una voce neutrale e di aggregazione nell'obiettivo comune di essere fortemente rappresentativi in Europa e nel mondo.

    ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 associazioni europee del comparto, è stata fondata in concomitanza con il congresso annuale di ICOMIA, il 5 giugno scorso, a Lisbona. Prossimo importante appuntamento sarà in occasione del METS di Amsterdam (17-19 novembre 2009) dove la nuova federazione dovrà approvare il business plan - le linee strategiche per i rapporti con le istituzioni europee sono già state approvate - e le nuove direttive da mettere in atto.


    Nota a margine:

    I 13 membri fondatori di ELMIF:

    ANEN (Spagna)
    APICAN (Portogallo)
    APL (Cecoslovacchia)
    BMF (Gran Bretagna)
    BVWW (Germania)
    DANBOAT (Danimarca)
    FINNBOAT (Finlandia)
    FIN (Francia)
    HISWA (Olanda)
    NAUTIBEL  (Belgio)
    NORBOAT (Norvegia)
    POLSKA IZBA (Polonia)
    SWEBOAT (Svezia)
    UCINA (Italia)

    I 9 membri del Consiglio di ELMIF:

    Jon Eads - MDL Marinas LTD (BMF)
    Robert Marx -Friedrich Marx GmbH & Co.KG (BVWW)
    Yves Lyon Caen - Beneteau Group (FIN)
    Jouko Huju
    - Finnish Marine Industries Federation (FINNBOAT)
    Fritz G.M. Conijn - Conyplex BV, Medemblik (HISWA)
    Eddy Coenen - Navi-Class (NAUTIBEL)
    Knut Heiberg-Andersen - Windy Boats (NORBOAT)
    Mats Eriksson - SWEBOAT
    Lorenzo Selva
    - Selva Marine S.P.A. (UCINA)


    Genova, 14 settembre 2009

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