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    223 aziende italiane presenti e 123 espositori alla “collettiva” organizzata da UCINA nel Pavillon Italia

    L’industria nautica italiana sarà presente con 223 aziende alla prossima edizione del METS – Marine Equipment Trade Show, il più significativo salone internazionale riservato agli operatori nel settore degli accessori per la nautica da diporto, che si svolgerà ad Amsterdam da martedì 17 a giovedì 19 novembre prossimi.

    Delle aziende italiane, che rappresentano il primo gruppo straniero di espositori presente al Salone, 123 esporranno al “Pavillon Italia”, nel comprensorio fieristico RAI di Amsterdam, nell’ambito della collettiva organizzata da UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione aderente a Confindustria che riunisce gli operatori della nautica da diporto, con il supporto di ICE.

    Lo spazio espositivo della Collettiva Italiana supera i 2.370 metri quadrati in  posizione centrale rispetto alla manifestazione. UCINA sarà presente con uno stand di rappresentanza che ospiterà il “Punto Italia”, luogo di informazione e ospitalità per gli operatori e i visitatori del padiglione.

    La significativa e qualificata presenza della nostra industria a questa manifestazione, interamente dedicata agli accessori e che raccoglie in questa edizione 1.150 espositori, testimonia il ruolo che la nautica italiana svolge nell’ambito del panorama mondiale grazie a prodotti che sanno coniugare sapientemente design, innovazione e tecnologia avanzata.

    Caratteristiche queste che saranno premiate in occasione del prossimo METS con il DAME Award 2009, premio che viene consegnato al migliore prodotto di design esposto e per il quale sono stati nominate, tra le altre, anche 4 aziende italiane: San Giorgio S.E.I.N. per l’Ecometer, Foresti & Suardi per Halley, MIT Labs per MITteak decking e Seasmart per Hook smart.

    In particolare, secondo l’analisi di mercato per l’anno 2008 eseguita da UCINA in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi, il fatturato complessivo del comparto di accessori e componentistica ha raggiunto il valore complessivo di 1458 milioni di euro, confermando l’importanza di questo settore nell’ambito dell’industria nautica. La produzione nazionale è destinata per il 35% all’esportazione diretta, di cui il 66% verso i Paesi dell’Unione Europea e il 34% verso Paesi extra UE. Gli addetti del comparto accessori sono stimabili in 7.400 unità tra lavoratori dipendenti ed addetti esterni.

    Per vedere l'elenco degli Espositori Collettiva Italiana METS 2009, clicca qui.

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    UCINA (Unione nazionale cantieri ed industrie nautiche ed affini – Confindustria Nautica): L’Associazione di categoria che rappresenta l’industria nautica italiana insieme a ICE al Fort Lauderdale International Boat Show dal 29 ottobre al 2 novembre prossimi

    Tredici le aziende italiane che partecipano alla collettiva UCINA ICE

    Saranno 13 le aziende italiane che esporranno nell’ambito della collettiva organizzata da UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione aderente a Confindustria che rappresenta l’industria nautica italiana, e ICE (Istituto Commercio Estero) alla prossima edizione del Fort Lauderdale International Boat Show in programma dal 29 ottobre al 2 novembre 2009.

    La partecipazione dell’industria nautica italiana conta circa 40 espositori in totale che prenderanno parte ad una tra le fiere più importanti del settore nautico a livello mondiale che quest’anno vede la celebrazione del cinquantesimo anniversario.

    Lo spazio espositivo della Collettiva Italiana ospita, in particolare, le seguenti aziende: F.lli Razeto e Casareto spa, Volpi Tecno Energia srl, Tecnicomar srl, Navisystem Marine Electronics srl, Gianneschi Pumps and Blowers srl, Procold srl, Indel Webasto Marine srl, Team Italia srl, Marine Sat srl, Ascom spa, Quick srl, La Spezia Euroinformazione Promozione e Sviluppo, Camera di Commercio della Spezia.

    Dopo il Salone Nautico Internazionale di Genova, che si è chiuso lo scorso 11 ottobre e che ha premiato quegli operatori che hanno creduto ed investito a Genova dimostrando coraggio imprenditoriale ed una visione di prospettiva – ha affermato il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni -, ci auguriamo che il Salone Nautico di Fort Lauderdale rappresenti una conferma della ripresa dell’industria nautica”.

    Il mercato statunitense è la seconda destinazione principale delle esportazioni dell’industria nautica italiana dopo i Paesi della UE. La nautica made in Italy nel 2008 si è confermata buona esportatrice di imbarcazioni per la nautica da diporto, vendendo all’estero il 55% del valore della produzione, di cui poco più della metà verso i paesi UE.

    L’intenso e articolato programma di attività all’estero che UCINA ogni anno sviluppa è coordinato con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE e prevede, oltre alla partecipazione a saloni esteri, missioni di operatori in nuovi mercati, azioni specifiche per il comparto cantieristico e per la formazione.

    In particolare, da gennaio 2009, l’industria nautica italiana è stata presente ai saloni di Düsseldorf, Miami, Mumbai, Dubai, Mosca, Shanghai, al Salone di Korea e al Festival de la Plaisance di Cannes.

    Nell’ambito del programma estero di UCINA, molto rilevante è stata la partecipazione dell’Associazione al Miami International Boat Show a febbraio 2009, uno dei più grandi saloni nautici al mondo, in occasione del quale si è tenuta la visita, programmata da UCINA e ICE, del vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, On. Adolfo Urso, alle aziende presenti alla manifestazione. Il ruolo svolto dalla nautica italiana nel panorama mondiale è confermato dal gemellaggio tra UCINA e Show Management, organizzatore del Salone Nautico

    di Fort Lauderdale e Miami, che è stato annunciato in tale sede.

    UCINA ha preso parte, inoltre, alla cerimonia inaugurale del China International Boat Show di Shanghai, occasione in cui l’Associazione si è candidata quale advisor dell’Associazione Nautica cinese in vista del prossimo Expo 2010.

    L’industria nautica italiana è stata inoltre presente per il secondo anno consecutivo al Korea International Boat Show, che si è tenuto a Jeongok Marina, Hwaseong City, nella Provincia di Gyeonggi dal 3 al 7 giugno scorsi.

    A livello europeo UCINA fa parte del Consiglio Federale di ELMIF (European Leisure Marine Industries Federation), Associazione creata per rappresentare il comparto europeo di nautica da diporto a Bruxelles, di cui ha assunto la vice presidenza, insieme alla Federazione francese, lo scorso settembre. ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 Paesi facenti parte dell’Unione Europea e del mercato Unico, riunisce i già esistenti EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group) e ECNI (European Confederation of Nautical Industries).

    Dopo il Fort Lauderdale International Boat Show, l’industria nautica italiana sarà presente al METS di Amsterdam (dal 17al 19 novembre 2009) con una collettiva di 120 aziende italiane, rappresentando il primo gruppo straniero di espositori presente al Salone.

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    Per la prima volta le banche giungono in visita ufficiale al Salone Nautico Internazionale di Genova per un confronto diretto con le imprese del settore.

    All’incontro, promosso da UCINA – Confindustria Nautica –, cui erano presenti l’ex governatore dalla Banca d’Italia Antonio Fazio e il Senatore Luigi Grillo, hanno partecipato, tra gli altri, le massime cariche di alcune tra le aziende più rappresentative del settore (Fipa Yacht, Gruppo Azimut-Benetti, Cantieri Sanlorenzo, Gruppo Ferretti), i direttori degli istituti di leasing di Gruppo Cariplo, Gruppo Unicredit, Ubi Leasing e Carige ed il Presidente di Assilea.

    La nautica chiede agli istituti bancari di stabilire un rapporto continuo di scambio, necessario affinché, comprendendo le logiche del settore, le banche possano tornare ad offrire un supporto concreto e fattivo.

    Dopo il lungo percorso di confronto a più voci che ha portato alla Circolare del leasing dello scorso 22 luglio, la nautica italiana auspica che una cornice fiscale chiara possa contribuire a promuovere in Italia e all’estero il prodotto barca insieme al leasing nautico italiano.

    Antonio Fazio, ribadendo la stabilità del sistema bancario italiano già illustrata ieri ad un Convegno della Fondazione Carispe, ha inviato  i banchieri presenti a visitare frequentemente i cantieri per maturare una valutazione oggettiva delle reali capacità di sviluppo delle aziende della nautica, oggi tra i migliori veicoli del Made in Italy nel mondo.

    Positiva la risposta delle banche, che hanno colto le elevate potenzialità di un settore capace di esprimere al meglio tecnologia e qualità.

    Il Presidente di UCINA ha affermato: “Questo Salone è stato teatro di tanti incontri importanti: abbiamo incontrato numerosi esponenti della politica, i vertici confindustriali ed oggi, finalmente, il mondo delle banche. Partita come una grande sfida, questa 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova ha mantenuto tutte le sue promesse, riassunte nel titolo della nostra Assemblea Nazionale (L’industria nautica motore della ripresa), confermandosi non solo l’appuntamento chiave del settore, ma anche una testimonianza concreta di come questa industria possa rappresentare un vero e proprio traino per l’economia del paese”.

    Genova, 10 ottobre 2009

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    Si è conclusa così la tavola rotonda organizzata da UCINA - Confindustria Nautica - nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Le tematiche relative alla sostenibilità ambientale rappresentano la vera sfida del presente e il principale obiettivo del futuro che l’industria nautica deve e vuole traguardare per rinnovarsi.

    Il convegno “La nautica corre incontro all’ambiente”, che si è svolto - presso il Padiglione B della Fiera di Genova - ha messo in rilievo l’attenzione che da tempo il settore dedica a queste tematiche, evidenziando la sua posizione di preminenza rispetto a molte altre industry e addirittura rispetto alle normative vigenti. Ne è testimonianza il Protocollo per la Nautica firmato presso il Ministero dell’Ambiente il 1/02/2007, il cui obiettivo è quello di regolamentare l’accesso alle Aree Marine Protette in funzione di reali impatti, in modo da garantirne la salvaguardia e favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile.

    Dopo l’introduzione di Antimo Di Martino, Consigliere di UCINA con delega sulle tematiche ambientali, la tavola rotonda ha preso il via, articolandosi attraverso gli interventi dei relatori che, a diverso titolo, sono coinvolti in un progetto di sostenibilità ambientale dell’industria nautica.

    Partendo dal progetto di UCINA dedicato proprio alla ricerca per un corretto smaltimento delle imbarcazioni, Di Martino ha affermato che: “Oggi solo il 9% di una barca è realmente riciclabile e questo a causa della complessità delle sue componenti. Ucina però, è già al lavoro per immaginare soluzioni di intervento rapide ed efficaci”.

    A proseguire sul tema di una “Green economy” legata alla nautica, Luigi Scarpati, Technical Manager della Marine Division - Pleasure craft sector - del RINA ha descritto i passi in avanti compiuti dal Registro Navale Italiano in questo ambito, affermando che attualmente sono state previste delle certificazioni e un “Green Passport” pensati per favorire chi produce con materiali riciclabili, come ad esempio, la plastica rinforzata.

    Naturalmente il tema della dismissione “pulita” delle imbarcazioni è altrettanto significativo, tanto che il RINA ha voluto creare un tavolo di approfondimento che ne definisca le strategie.

    “Una barca davvero slow, costruita in modo interamente sostenibile che andrà per mare utilizzando le sole energie rinnovabili”. Così sarà “Sunrise One” la barca che DSA Dipartimento di Scienze per l'Architettura insieme con quello di Ingegneria Navale di Genova costruirà per dimostrare come l’eco sostenibilità e la nautica siano già molto vicine.

    Massimo Musio Sale, esponente del DSA, ha illustrato le caratteristiche del progetto “Sunrise”, che sta dietro a questo prototipo e che, con la collaborazione di UCINA e RINA, si basa su un approccio modulare della progettazione in modo da applicare una mentalità “verde” a tutte le fasi di vita di un’imbarcazione.

    Guardando al mercato dell’automobile che già da tempo ha intrapreso una politica di riciclo dei propri prodotti, la discussione si è orientata sulla necessità di mettere a disposizione delle industrie strutture pensate per il riciclo dei materiali di scarto, avendo come obiettivo quello di ridurre sino alla totale eliminazione, le odierne discariche.

    In questo senso è andato il contributo di Luigi Pelaggi, Capo Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, che come Mario Malinconico, esponente dell’ICTP-CNR, ha affermato come il riciclo possa diventare un’interessante leva per creare nuove imprese, avviando così un circolo virtuoso.

    E’ stata, quindi, la volta delle aziende che, con le loro case history, hanno portato all’attenzione del pubblico i progressi sino ad oggi compiuti dall’industria nautica in tema ambientale.

    Claudio Bassi di Twin Disc, azienda italiana che produce sistemi e organi di trasmissione, ha sottolineato l’importanza di ispirarsi alle best practice di altri settori per mutuare spunti ed idee ed ha illustrato i risultati ottenuti attraverso il proprio team, interamente italiano, per la realizzazione un motore ibrido a impatto ambientale ridotto; mentre Giovanni Bizzarri di Azimut Benetti, ha descritto come l’impegno del Centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo abbia contribuito alla realizzazione di un motore a idrogeno particolarmente performante.

    Patrizio Roversi, conduttore televisivo promotore di un turismo responsabile e attento all’ambiente, in veste di moderatore del Convegno, ha quindi introdotto la case history di Gruppo Ferretti, dando la parola ad Andrea Frabetti, che ha illustrato il percorso in quest’ambito dell’azienda, che lo scorso hanno ha presentato un sistema di propulsione ibrida altamente innovativo capace di far navigare un’imbarcazione sopra i 20 metri “emissioni 0”.

    Intervento finale per Massimo Franchini, di Franchini International, precursore nell’utilizzo della tecnica “sottovuoto” per la produzione della vetroresina, un processo che impedisce la dispersione nell’aria dei solventi, ha messo in luce la necessità di educare i diportisti a una cultura della nautica eco-sostenibile.

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    Da sempre area di riferimento per lo sviluppo culturale ed economico dei paesi del suo bacino, il Mediterraneo torna, oggi più che mai, a rivestire una posizione strategica.  Con lo sviluppo della sponda sud e il delinearsi di una nuova realtà geopolitica in continua trasformazione, cresce inoltre l’esigenza di definire un sistema nautico del Mediterraneo, che includa industria, portualità e turismo, che non può che vedere l’Italia nel ruolo di protagonista principale.

    E’ questo il punto di partenza su cui si sono confrontati i relatori della Tavola Rotonda, intitolata appunto “Una politica nautica per il Mediterraneo”, organizzata UCINA in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: obiettivo delineare una strategia futura mirata a favorire politiche comuni  e sviluppare collaborazione economica, sociale e culturale nell’area.

    In apertura, dopo la breve introduzione di Germano Maione, del Ministero Infrastrutture e Trasporti, sull’elevato potenziale di sviluppo del settore, Lorenzo Selva, nel suo doppio ruolo di vicepresidente di UCINA e presidente di Elmif - la Federazione dell’Industria Marittima Europea - ha presentato la “Consulta del Mediterraneo”, un’iniziativa che vedrà coinvolti tutti i paesi del bacino, il cui obiettivo sarà definire una politica comune per la nautica, mirata a promuovere e sviluppare il diporto anche attraverso regole di sicurezza condivise.

    Sul tema della sicurezza si è espresso Felicio Angrisano, Capo del II Reparto Affari Giuridici delle Capitanerie di Porto che, individuando nella nautica da diporto un’eccellenza da sostenere ed agevolare, ha evidenziato come la sicurezza rappresenti un elemento di sviluppo e non un freno.

    A seguire la testimonianza di Khaled Ghommidh, Direttore della Marina Mercantile Tunisina, che ha presentato lo stato dell’arte della nautica del suo paese, sottolineando come le potenzialità di crescita del settore siano strettamente connesse all’individuazione di regole comuni per tutto il bacino e quanto l’esperienza italiana venga considerata un riferimento imprescindibile per il migliore sviluppo del diporto.

    Anita Vella, della Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, ha illustrato il lavoro svolto in questo ambito dalla UE, sottolineando come il compito più difficile sia quello di individuare regole compatibili con le esigenze di tutti i paesi del Mediterraneo seppure nel rispetto delle normative comunitarie.

    E’ stata infine presentata da Mario Dogliani del RINA la Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima che mira allo sviluppo di un diportismo sostenibile, non solo in termini ambientali ma anche economici e cognitivi: anche in questo caso la conoscenza condivisa e la coesione sembrano essere la chiave di volta per il successo dell’iniziativa.

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