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    Dall’ultima ricerca pubblicata da Mabrian Technologies emerge un dato molto confortante che fa leva sulla percezione di safety dei viaggiatori verso la destinazione Italia: sulla base dell’analisi delle mention online relative al turismo verso l’Italia fatte dalla stessa penisola ma anche da Francia, Spagna, Germania e UK, il picco della correlazione tra Covid-19 e turismo italiano risale al 18 marzo. Secondo la ricerca realizzata dalla piattaforma, oggi il 93% delle social mention europee relative al turismo italiano non ha nessuna correlazione con il virus.
    Analizzando la percezione della sicurezza, risulta come il Security Perception Index italiano sia fortemente diminuito nei mesi scorsi, subendo un crollo tra il 22 marzo e il 14 aprile, ma ora la percezione della sicurezza del nostro Paese, come destinazione turistica, è tornata quasi ai livelli pre-crisi in tutti i nostri principali mercati emettitori. La Germania ha addirittura accresciuto la sua fiducia verso il nostro Paese rispetto a inizio febbraio.

    Secondo l'annuario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel 2018 la Farnesina ha rilasciato 1.856.967 di visti. Rispetto al 2017 il numero è rimasto sostanzialmente stabile, con appena un +0,5%.

    Il settore dei viaggi e del turismo è senza dubbio tra quelli che più hanno risentito della pandemia:  ora il comparto si ritrova a dover ripartire dopo due mesi di “sospensione” in  cui però, si è avviato un processo di riprogettazione: sarà necessariamente un nuovo   turismo quello che vedremo prendere forma nel prossimo periodo e che evolverà ancora. Questo il  filo conduttore del Position paper di indirizzo strategico  dell’industria del turismo  in  Piemonte, frutto del lavoro del gruppo di  ricerca, promosso da Confindustria Piemonte e coordinato   dal Presidente della  Commissione  Industria del Turismo  Federico De Giuli, che ha riunito tecnici,  esperti di settore e destinazione  turistica  regionale, intervenuti ai lavori del webinar   svoltosi il 22 luglio, insieme all’Assessore  Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio, con le   conclusioni di  Marina Lalli, Presidente di Federturismo.

    Il settore dei viaggi e del turismo è senza dubbio tra quelli che più hanno risentito della pandemia:  ora il comparto si ritrova a dover ripartire dopo due mesi di “sospensione” in  cui però, si è avviato un processo di riprogettazione: sarà necessariamente un nuovo   turismo quello che vedremo prendere forma nel prossimo periodo e che evolverà ancora. Questo il  filo conduttore del Position paper di indirizzo strategico  dell’industria del turismo  in  Piemonte, frutto del lavoro del gruppo di  ricerca, promosso da Confindustria Piemonte e coordinato   dal Presidente della  Commissione  Industria del Turismo  Federico De Giuli, che ha riunito tecnici,  esperti di settore e destinazione  turistica  regionale, intervenuti ai lavori del webinar   svoltosi il 22 luglio, insieme all’Assessore  Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio, con le   conclusioni di  Marina Lalli, Presidente di Federturismo.

    Secondo uno studio di Marketing01, negli ultimi quattro mesi sono cresciute dell'86 per cento le Pmi che hanno avviato almeno un'azione di web marketing. E il turismo, insieme al commercio al dettaglio di prodotti artigianali e alla ristorazione, è tra i settori che ha incrementato di più la presenza online. Il 78% ha scelto di investire sui social network, soprattutto Facebook e Instagram, il 62% ha modificato in modo importante il proprio sito, creando anche sezioni e-commerce, mentre un'azienda su due ha avviato almeno una campagna di Google Ads.

    Da quanto emerge da Recovery Insight: Travel Check-In di Mastercard, la ricerca che si è concentrata sull’impatto della pandemia nel settore travel, nel secondo trimestre del 2020, la quota del noleggio auto sul totale delle spese di trasporto è quasi raddoppiata, passando dal 9% dello scorso anno al 17%. Questo dato conferma la volontà dei consumatori di privilegiare gli spostamenti con mezzi propri rispetto a quelli pubblici.

    Trainare la ripresa del settore turistico nel nostro Paese e individuare creativi che, attraverso proposte inedite e innovative, realizzino contenuti per promuovere il turismo di prossimità, il turismo nei borghi e il turismo lento, ovvero mete turistiche che rispondano in pieno alle esigenze di “nuova normalità” imposte dall’emergenza Coronavirus. E’ questo l’obiettivo del contest di content marketing lanciato dal MiBACT, in collaborazione con Invitalia, “Viaggio in Italia. Nuovi modi di raccontare il turismo”, che ha preso il via il 31 agosto alle 15:00 per chiudersi alla stessa ora del 2 ottobre 2020.

    La proposta creativa dovrà essere innovativa in termini di codici, format e “tone of voice” e non deve avere particolari connotazioni geografiche o stagionali.

    I lavori dovranno raccontare, attraverso un tono moderno e originale, le infinite possibilità offerte dal territorio italiano, nella sua interezza, per i viaggiatori che intendono scoprire il Paese, con particolare riferimento alle tre categorie di turismo individuate.

    Il contest stesso sarà online sulla piattaforma Zooppa (https://app.zooppa.com/projects/viaggio-in-italia), da cui sarà possibile consultare il regolamento, scaricare i materiali e inviare la proposta.

    A ciascuno degli autori dei concept selezionati dal MiBACT come vincitori (massimo 2 per ognuna delle 3 categorie turismo di prossimità, turismo nei borghi e turismo lento), sarà affidato un budget di produzione di 30.000 euro per la realizzazione dei prodotti finiti, da realizzarsi fra ottobre e novembre2020. In particolare, gli autori dovranno presentare lo storyboard definitivo dopo una settimana dalla designazione e dovranno finalizzare la produzione dei contenuti, in coordinamento con Invitalia, entro cinque settimane dalla pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi.

    Il MiBACT acquisirà diritti esclusivi di utilizzo sui progetti creativi selezionati e sugli esecutivi finali per la realizzazione di campagne di comunicazione sui canali istituzionali online e offline del Ministero (quali, ad esempio, sito web, canali social, ecc.) e di altri soggetti istituzionali.

    Per partecipare al contest i progetti dovranno essere lavori originali e inediti.

    Caricando un contenuto, si dovrà dichiarare di possederne tutti i diritti e di non violare in alcun modo diritti di proprietà intellettuale di terze parti, pena l’esclusione dal contest.

     “L’idea alla base di questo progetto è quello di investire su nuove idee e linguaggi per comunicare la straordinaria bellezza del nostro patrimonio turistico”, dichiara Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo del MiBACT. “Insieme alla preziosa collaborazione di Invitalia, mettiamo in campo un bando per raccogliere dal mercato, dalle aziende, dai giovani startupper inventiva e tanta creatività per raccontare il mondo dei borghi, il turismo lento - quello fatto a piedi o in bici - quello più prossimo alle nostre case. Qualcosa che potrebbe essere considerato antico ma che ha in sé tutta la forza della modernità e lo sguardo verso il futuro”.

     L’Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, evidenzia come “Il settore del turismo, nevralgico per il nostro Paese, si trova ad affrontare notevoli criticità a causa dell’emergenza sanitaria. Con “Viaggio in Italia” investiamo sulla creatività e sulla capacità di raccontare con originalità forme innovative di turismo, che affianchino alla valorizzazione dei territori la sostenibilità ambientale e consentano una rapida ripartenza anche a questo comparto”.

    (Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)

    Turismo e cultura sono due elementi fondamentali dell’export italiano. Ogni prodotto dell’industria italiana che si esporta nel mondo ha dentro secoli di saperi, conoscenze e bellezza. Chiunque lo abbia realizzato ha vissuto e camminato nella bellezza e ve la ha trasposta”.Così il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha aperto il suo intervento in occasione della sottoscrizione del Patto per l’Export alla Farnesina.

    Oltre 55 milioni di visitatori nel 2019 per i musei italiani. Con un lieve calo rispetto al 2018 in gran parte dovuto alle ondate di maltempo, che  ha fatto soffrire i parchi archeologici e siti all’aperto, ma anche alla parziale cancellazione delle domeniche gratuite, poi ripristinate e rese permanenti dal Ministro  Franceschini. Al vertice c’è il Colosseo, da sempre il monumento più iconico d’Italia,  nel 2019 con 7,5 milioni di presenze, circa 100 mila in meno rispetto ad un anno fa. Seguono le Gallerie degli Uffizi – per la prima volta considerate nel loro insieme, cioè  con il giardino di Boboli e Palazzo Pitti che si aggiungono alla celeberrima pinacoteca – con 4,5 milioni di visite, e quindi gli Scavi di Pompei, di fatto l’unico sito archeologico che non risente nemmeno di pioggia e bufere riuscendo nel miracolo di 160 mila presenze in più, per un totale che ormai si avvicina ai 4 milioni di biglietti staccati (erano 2,5 milioni non più di cinque anni fa).

    Sul sito del Mibact è stato pubblicato l’avviso pubblico per l’assegnazione e l’erogazione di contributi per il ristoro degli operatori del settore fiere e congressi, a seguito delle misure di contenimento da Covid-19, in attuazione del D.M. 3 agosto 2020. L’avviso è rivolto agli enti fiera e ai soggetti con codice Ateco principale 82.30.00 e ai soggetti erogatori di servizi di logistica e trasporto e di allestimenti che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da attività riguardanti fiere e congressi.

    Le risorse destinate al ristoro delle agenzie di viaggio e dei tour operator sono incrementate fino a 245 milioni di euro, mentre 20 milioni di euro vengono destinati al ristoro di guide e accompagnatori turistici”. Così Dario Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, ha commentato la firma dei due decreti con cui le risorse residue del fondo istituito con il decreto legge Rilancio con una dotazione di 25 milioni di euro, poi innalzata con il decreto legge agosto a 265 milioni di euro, vengono indirizzate per una quota parte di 20 milioni di euro al ristoro delle guide turistiche e degli accompagnatori turistici e per il restante ammontare di 220 milioni di euro al ristoro di agenzie di viaggio e tour operator, già destinatari di una prima tranche di 25 milioni provenienti dal medesimo fondo.

    Fino al 9 ottobre 2020 sarà possibile presentare la domanda per l’assegnazione ed erogazione di contributi, messi a disposizione dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, per il ristoro di agenzie di viaggio e tour operator a seguito delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid 19. Lo rende noto la Direzione generale Turismo del MiBACT.

    Secondo il Mibact il controvalore dei Bonus vacanze emessi fino ad oggi è pari a 450milioni di euro superando il milione di Bonus erogati. Al momento sono oltre 140mila le famiglie che hanno già speso i bonus in circa 10mila strutture, immettendo così nel settore turistico oltre 60 milioni di euro. In merito alla ripartizione territoriale dei Bonus, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate riportati dal Mibact le spese degli italiani stanno avvenendo tra le regioni con un trend non molto difforme dai normali flussi del turismo interno.

    “Il settore dell’ospitalità, duramente colpito da questa crisi è ancora sospeso nel limbo dell’incertezza, il Governo deve immediatamente allineare al divieto di licenziamento la cassa integrazione, altrimenti i costi per le nostre aziende non saranno sostenibili e rischiamo di chiudere le serrande definitivamente con evidenti ripercussioni sui livelli occupazionali del Paese - torna a chiedere attenzione per il settore HO.RE.CA il Presidente di M.I.O. Italia – Federturismo Paolo Bianchini che prosegue - è necessario evitare qualsiasi danno di ritorno e per questo chiediamo uno stop alle causali nei rinnovi dei contratti a termine e nelle proroghe, così come l’eliminazione del tetto massimo dei contratti attivabili e una deroga ai requisiti per il lavoro intermittente, queste misure ci permetterebbero di provare a tenere in piedi le nostre aziende fino alla completa ripartenza del settore legato al turismo e all’ospitalità.”

    "Le notizie riportate da tutti i maggiori quotidiani nazionali non sono confortanti, il PIL che crolla dell'11,2% è un dato peggiore di ogni previsione immaginabile - commenta lapidario Paolo Bianchini, Presidente di M.I.O. Italia - Federturismo Confindustria - questa contrazione economica alimenta uno stato non soltanto di incertezza, ma anche di profonda preoccupazione, in modo particolare negli imprenditori del comparto dell'ospitalità, duramente colpito dalla crisi legata al Covid", prosegue Bianchini "Fino ad ora le scelte del Governo Conte sono state inadeguate e insufficienti, c'è bisogno non soltanto di un cambio di marcia repentino per dare sostegno e risorse ai vari settori produttivi del nostro paese, ma anche di un cambio culturale nel concepire chi fa impresa nel nostro paese non come un nemico da vessare in ogni situazione, ma come la prima fondamentale risorsa dell'economia italiana.

    Sono state prolungate fino al 3 maggio le misure finalizzate ad una forte limitazione della mobilità delle persone sul territorio italiano e del trasporto dei passeggeri, per far fronte all’emergenza coronavirus e contrastare la diffusione della malattia.

    Ancora poche le strutture aperte. Nella settimana dall’11 al 18 giugno il monitoraggio realizzato da Confindustria Alberghi, che verifica lo stato del settore alberghiero in Italia, fa segnare un leggero incremento delle strutture aperte che comunque non arrivano ancora al 30% del totale. Prezzi in discesa, soprattutto nelle città d’arte. La domanda turistica ancora molto debole, condiziona i prezzi, nettamente al ribasso in tutta Italia.

    L’Italia non spaventa e anzi – stando al monitoraggio social di Enit – viene considerata come un Paese covid free, iper monitorato e rassicurante. Maggio si chiude con oltre 753,7mila citazioni sul viaggio in Italia – di cui 50mila comparse sul web e 703,7mila daisocial – che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni. Cala progressivamente lo spazio dedicato dai principali quotidiani europei e americani al tema Covid-19 in Italia e oltre 618mila reazioni di gradimento (di cui 85.400 di affetto, 335.200 di empatica tristezza, 60.300 distupore) sono riservate al nostro Paese.

    Bene ma non benissimo. La nuova analisi STR sulle  performances alberghiere nell’area di Roma e del Lazio, evidenzia un dato positivo me ben lontano dal potenziale e comunque inferiore ai risultati delle principali città italiane ed europee. Dall’analisi di questi dati si è sviluppato l’incontro organizzato il 23 gennaio da Unindustria e Confindustria Alberghi che hanno chiesto ad un gruppo di operatori di confrontarsi sul quadro che emerge dal territorio e sulle principali azioni da mettere in campo per recuperare quel gap di crescita potenziale che sta vivendo quella che comunque resta una delle aree più importanti in campo turistico a livello italiano e internazionale.

    Il piano d'azione di CBItalia rivolto alle Wedding destination italiane e agli operatori del settore per esaltare le loro eccellenze.

    Il Consiglio dei Ministri ha approvato “salvo intese” il testo del decreto semplificazioni, un intervento organico volto a semplificare i procedimenti amministrativi, eliminare/velocizzare gli adempimenti burocratici, digitalizzare la pubblica amministrazione, sostenere la green economy e l’attività di impresa.  Un ampio spazio è stato dedicato a ferrovie, porti e aeroporti.

    Al presidente Conte abbiamo sottolineato come sia necessario e imprescindibile definire un percorso ed una strategia per il rilancio, ma nel contempo abbiamo dovuto evidenziare come il settore alberghiero in Italia e il turismo in generale, siano ancora in una fase emergenziale che chiede quindi una serie di interventi urgenti, necessari per la salvaguardia stessa delle imprese - si legge in una nota di Confindustria Alberghi. Il settore è fortemente a rischio e ha davanti a sé ancora molti mesi di grande difficoltà.

    In valore assoluto i tre comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita dell'ecommerece sono food&Grocery, informatica ed elettronica di consumo, abbigliamento, i servizi sono  in forte crisi soprattutto a causa del blocco del settore turismo e trasporti (-56%). Nei servizi, il settore turismo e trasporti, subisce un importante arresto e registra una decrescita del -56% e precipita a un valore di 4,8 miliardi di euro.

    In una ricerca per analizzare i cambiamenti delle abitudini dei viaggiatori, Nielsen Travel & Leisure ha evidenziato come i canali offline vincano sul web per semplicità di gestione e miglior rapporto qualità-prezzo. La ricerca sulle vacanze estive 2019 è stata condotta su un campione di 1.500 individui.

    Secondo il report fornito al Corriere della Sera dalla piattaforma Oag che ha analizzato i database delle compagnie aeree, in tutto il mondo saranno annullati circa 771mila servizi di volo. Rispetto alla stagione 2019 l’offerta dei voli dovrebbe ridursi del 25% (2,26 milioni contro i 3,03 milioni dell’anno scorso), aprendo nuovi contenziosi tra vettori, operatori del turismo organizzato e consumatori.

    L’Oice, Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi,  per il 2019 mostra con segno più i principali indicatori: lo scorso anno, in Italia, sono stati realizzati 431.127 eventi (+2,3% rispetto al 2018), per un totale di 29 milioni 101.815 partecipanti (+2,5%), 43 milioni 398.947 presenze (+2,6%) e 613.842 giornate (+2,8%). Gli eventi della durata superiore a un giorno hanno rappresentato il 28,7% del totale e hanno totalizzato 11 milioni 994mila partecipanti (+2,9% rispetto al 2018) e circa 29 milioni presenze (+1,3% rispetto al 2018).

    Oltre 100 eventi con viaggi premio in Italia offerti da Enit, incontri con celebrity chef, influencer e divulgatori del settore, live show cooking in video streaming, trasmissioni tematiche e guide interattive, oltre a quiz su food e luoghi turistici a cui rispondere per vincere premi enogastronomici e ancora concorsi realizzati con le Ambasciate per la realizzazione di piatti italiani tipici in collaborazione con Il Gambero Rosso.  Sono solo alcuni degli appuntamenti messi in campo da Enit- Agenzia Nazionale del Turismo Italiano che porta il mondo a lezione di cibo e felicità radunandolo attorno ad "una tavola ideale" per la V edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo dal 23 al 29 novembre

    Confindustria Alberghi, è tornato lo sceriffo di Nottingham: i Comuni chiedono comunque di pagare per servizi non resi.

    È di ieri il chiarimento del Governo che conferma il blocco degli spostamenti tra regioni per turismo nelle settimane del Natale.

    Omio, piattaforma e app di viaggi che consente agli utenti di prenotare treni, autobus, voli e traghetti, ha analizzato i suoi dati nel periodo 2019-2020 per scoprire le nuove tendenze di viaggio in tutta Europa, nell’attesa di poter tornare presto a viaggiare in serenità.
    Dallo studio è emerso che Bari e Bologna sono mete che attestano una crescente popolarità tra i viaggiatori italiani. A livello internazionale, Praga, Barcellona, Londra e Vienna escono tutte dalla top 10 della classifica. Amsterdam mantiene intatta la sua popolarità nella lista 2020, mentre Parigi perde due posizioni.

    Secondo un report del portale di viaggi OneTwoTrip i russi stanno iniziando a pianificare i viaggi per l’estate, la maggior parte degli intervistati (75,7%) sta già pianificando viaggi, ma non ha ancora monitorato promozioni e offerte di sconto: solo il 40% ha dichiarato di essersi iscritto alle newsletter o di monitorare le notizie di viaggio. Poco più della metà dei viaggiatori (53%), nonostante le offerte favorevoli, non desidera acquistare i biglietti mentre i confini sono chiusi e si applicano restrizioni di volo. Il 73% degli intervistati ha affermato acquisterebbe i biglietti più vicino alla data del viaggio. Il sondaggio è stato basato su 2.332 persone sui social network del portale.

    Secondo l'ONU nei  primi cinque mesi del 2020 gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti di oltre la metà e si parla di una perdita pari a 320 miliardi di dollari di entrate.
    La crisi ha messo in ginocchio un settore che  vale il 7% del commercio mondiale (dato 2019) e ha messo a rischio dai 100 ai 120 milioni di posti di lavoro nel settore. La crisi ha scosso fortemente le economie sviluppate, ha fatto precipitare i Paesi in via di sviluppo, in particolare molti piccoli Stati insulari e Paesi africani.

    L’Onu lancia l’allarme per il turismo: la pandemia avrà un effetto devastante sul settore, con perdite che potrebbero superare i 3.300 miliardi di dollari. Il turismo è stato tra i settori più colpiti, tra voli cancellati e la paura di spostarsi che è ancora molto presente, anche in una fase in cui viaggiare è di nuovo permesso. I mesi estivi saranno un termometro di quanto accadrà, ma le stime sono preoccupanti.

    Si è tenuta, lo scorso 22 Gennaio,  la XXVI giornata di Orientagiovani promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria. E’ stato un momento di incontro tra impresa e studenti in cui è stato presentato il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese nel prossimo triennio. Secondo le previsioni, frutto di elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere,  saranno circa 200mila i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2020-2022) nei vari settori tra cui il food.

    Secondo l'Osservatorio Bit che ha raccolto  una serie di dati, a seconda delle fonti, la perdita di turisti stranieri è calcolata tra i 29 milioni (Demoskopika/Statista) e i 31 milioni (Enit) e si tornerà ai livelli pre-Covid-19 solo nel 2023. Il tasto più dolente sarà forse il calo della spesa turistica, con una perdita stimata dall’Agenzia in circa 23 miliardi di euro. Sempre secondo Enit, l’interesse verso l’Italia rimane forte: a fine maggio si contavano già oltre 754 mila citazioni online sul tema “viaggio in Italia”, che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni.

    Secondo l’Osservatorio del Patrimonio culturale privato, sono oltre 9.400 in Italia le dimore storiche, un patrimonio privato che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori contro i 49 dei musei pubblici. Il settore delle dimore storiche, sottolineano dall’Osservatorio, è da sempre anche un volano per l’economia dei territori, in particolare al di fuori dei grandi centri abitati” Il 54% di questi immobili, si precisa infatti nel rapporto, si trova in Comuni con meno di 20.000 abitanti e, nel 29% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti.

    Secondo i dati presentati durante l’8^ edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano nel 2019 l’e-commerce dei viaggi cresce del 9% e raggiunge i 15,5 miliardi di euro (trainato dal mobile con un +32%), ma cresce anche il mercato complessivo con l’83% delle agenzie che registra un fatturato in sviluppo rispetto al 2018 e un segmento tradizionale come quello dei principali TO che fa segnare un +7%.
    Se sono anni che l’e-commerce assicura tassi di crescita vicini alla doppia cifra, nel 2019 anche i canali distributivi ‘tradizionali’ dimostrano di aver saputo reagire alla crisi.

    Dopo anni di forte crescita del settore, l’eCommerce Travel degli operatori con sede in Italia è calato del -56% e sceso a un valore complessivo di 4,8 miliardi di euro secondo quanto emerge da una ricerca presentata dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano .
    Dopo un inizio d’anno estremamente promettente, con crescite che per diversi operatori arrivavano al +30% rispetto a gennaio e febbraio 2019, l’emergenza sanitaria ha sconvolto gli equilibri del settore.

    Secondo l’Osservatorio di SumUp,  gli operatori dei settori “Hotel & Accommodation” e “Tourism”, hanno registrato a partire dal 18 maggio un costante aumento delle transazioni digitali. In particolare, il comparto “Tourism” ha segnato una crescita di transazioni del +212% nella settimana 18-24 maggio: con l’inizio della cosiddetta “Fase 2 bis”, c’è stato da subito interesse nella ripartenza con nuove prenotazioni e pagamenti sicuri.

    L'osservatorio 'Vacanze estive' del centro studi del Touring Club Italiano, presentato a Ttg Travel experience (basato su 4.715 questionari) conferma le caratteristiche dell'estate 2020. In cima alle preferenze c'è stato il soggiorno sole-mare, al 45%. La  montagna ha subito un balzo di dieci punti, al 25%, mentre i viaggi itineranti segnano il passo e scendono dal 20% al 12%.

    Il Governo sfodera un altro duro colpo contro l’industria dei parchi divertimento, dichiarandone a sorpresa la chiusura nell’ultimo DPCM, firmato in data 25 ottobre. Una chiusura immotivata, contro la quale l’Associazione Parchi Permanenti Italiani annuncia una dura protesta, a difesa di un comparto che ogni anno genera 60.000 posti di lavoro, tra occupati fissi, stagionali e indotto.Il provvedimento, del tutto inatteso, vanifica di fatto milioni di euro di investimenti sostenuti per mettere in sicurezza i parchi dotandoli di tutti i presidi, le tecnologie e le strutture necessarie per evitare assembramenti e scongiurare il rischio di contagio; investimenti che hanno permesso di operare nel pieno rispetto delle regole, senza registrare alcun focolaio in quattro mesi di attività.

    L’Italia riapre in questi giorni, ma per gli alberghi resta sempre “lockdown”.

    Phocuswright ha analizzato lo stato d'animo dei viaggiatori al tempo del Covid-19. Indipendentemente dalle restrizioni imposte dai vari Paesi, c'è ancora molta paura individuale anche se tutti stanno cercando delle buone motivazioni per tornare a viaggiare. In America, Germania e Francia l'incoraggiamento può essere dato dal calo dei contagi, ma l'asticella dell'ottimismo inizia ad alzarsi debolmente solo a giugno, per poi aumentare lentamente fino a settembre.

    Le Ota continuano a svolgere un ruolo chiave nel mercato europeo della distribuzione di viaggi online. Nel 2019, secondo l'ultimo rapporto di ricerca sui viaggi di Phocuswright, “Europe Online Travel Overview 2019”, le transazioni dei fornitori travel tramite Ota in tutti i mercati rilevanti sono salite complessivamente del 2% a € 49 miliardi, con incrementi simili previsti per i prossimi anni.

    Secondo uno studio di Phocuswright i viaggi inizieranno a ri-decollare nel 2021, ma il settore non si riprenderà completamente dall'impatto del Coronavirus prima del 2025.  Il 2019 è stato un anno eccezionale nella maggior parte dei Paesi europei, con una stima del mercato dei viaggi che ha superato i 300 miliardi di euro. Dopo l'arrivo del Covid-19, la società stima che i ricavi del mercato turistico europeo raggiungeranno realisticamente solo circa 107 miliardi di euro nel 2020, con un calo di quasi il 60%. Con una ripresa che dovrebbe iniziare nel 2021, la dimensione del mercato dovrebbe crescere fino a 168 miliardi di euro.

    A decorrere dal 1° gennaio 2020 nella polizza FONTUR, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti delle aziende associate ad AICA e FEDERTURISMO, è stata introdotta la Diaria per il COVID-19: per l'attivazione della garanzia è necessario il referto del tampone che attesti la positività al virus COVID-19, rilasciato dalle Autorità competenti su conferma del Ministero della Salute e/o dell’Istituto Superiore di Sanità.

    Secondo un sondaggio effettuato da 'Piratinviaggio', quasi il 60% degli italiani cerca già ora ispirazioni per viaggi futuri, e nel frattempo si consola guardando serie tv e cucinando, oppure ordinando d'asporto, mentre lo smart working prende sempre più piede. Sembra che sognare con le serie Tv (64%) e perdersi in mondi passati, guardando le  proprie foto di viaggi passati, sia il modo in cui gli italiani  affrontano il periodo, non perdendo però l'ottimismo: il 58% cerca già ora ispirazione per viaggi futuri.

    Nel 2019, la spesa per i viaggi d’affari raggiunge i 20,6 miliardi di euro, in crescita dell'1,9% sull’anno precedente secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano e del Center for Advanced Studies in Tourism (CAST) dell’Università di Bologna. Il mercato nazionale (+2,2%) vede aumentare i viaggi, i pernottamenti e il loro costo mentre il mercato internazionale sale dell’1,8%, sintetizzando dinamiche di prezzi e viaggi contrastanti: nel segmento intercontinentale la spesa delle aziende è sostenuta dalla crescita dei pernottamenti e dalla rivalutazione del dollaro, mentre a diminuire è il costo del trasporto (-2,0%).

    I visitatori a Pompei sono cresciuti  dal 2014 al 2019, con un incremento di oltre il 47% degli ingressi, passati da oltre 2,6 milioni a quasi 4 milioni di persone, e di circa il 95% degli introiti, passati da oltre 21 milioni a oltre 41 milioni di euro. Finora in tutto il 2020 il sito ha accolto poco più di 450.000 persone, pari al numero di visitatori che l’anno scorso entravano in un solo mese di alta stagione.

    Il 16 novembre si sono chiuse le giornate che News Reminder in collaborazione con il Parlamento Europeo - Ufficio Italia hanno inteso organizzare per assegnare il “Premio Internazionale Buone Pratiche Informazione – Cultura – Economia 2020". Proprio per il difficile momento che il Paese sta attraversando, si è voluto segnalare all'opinione pubblica una serie di persone che si sono distinte per il loro lavoro al fine di far emergere le iniziative più lodevoli, le esperienze guida, le “buone pratiche”, anche comportamentali, di professionisti, imprenditori, lavoratori rappresentanti delle realtà civili, e in generale di tutti coloro la cui esperienza ha effetti sulla nostra società interconnessa.

    La seconda giornata del 60° Salone Nautico si è aperta con il tradizionale momento dedicato ai dati del settore presentati nell’ambito del convegno Boating Economic Forecast/ La resilienza della nautica. Quali scenari per il settore nell’era del new normal?, a cura dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, con Fondazione Edison, Assilea e EBI - European Boating Industry. Relatori del convegno Saverio Cecchi, Presidente Confindustria Nautica,  Carlo Mescieri, Presidente Assilea, Marco Fortis, Fondazione Edison - Università Cattolica, Francesco Tilli, Chief External Relations Officer SIMEST, Philip Easthill, Segretario Generale EBI - European Boating Industry. A moderare l’evento, Stefano Pagani Isnardi, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica.

    È tutta seta ciò che luccica? L’Italia e Xi: bilancio e prospettive della Via della Seta: Se ne parla il 10 giugno 2020 dalle 16 alle 17.30 in streaming su www.mediastream.polito.it

    La firma dell’accordo italiano con la Cina sulla cooperazione per la Belt and Road Initiative, nel marzo 2019, è stata controversa e oggetto di valutazioni discordanti.

    Il 16 gennaio alle ore 10.30 il Mibact con l’ Enit-Agenzia Nazionale del Turismo Italiana presenta a Roma, presso la Sala Italia in via Marghera 2, il piano annuale di marketing e promozione del brand Italia. Interverrà il Sottosegretario al Mibact Lorenza Bonaccorsi. Saranno illustrati il piano annuale e le linee guida di marketing e promozione per il rilancio dell’Italia turistica nel mondo.

    Con il Decreto ristori il Bonus Vacanze è stato prorogato di sei mesi, vale a dire al 30 giugno 2021. L’iniziativa nasce nell’ambito delle nuove misure restrittive adottate per frenare la pandemia da Covid-19, che limitano gli spostamenti. Resta confermata la scadenza ultima per richiedere il buono, che dovrà essere scaricato entro il 31 dicembre 2020 e che potrà essere utilizzato per pagare servizi offerti in ambito nazionale da imprese turistico ricettive, b&b e agriturismo.

    Venticinque miliardi per dare una spinta all’economia e cercare di non soccombere all’emergenza Covid: il decreto legge agosto è pubbicato in Gazzetta. La parte del leone la fanno ancora una volta gli strumenti di sostegno al reddito, dalla Cig Covid alle nuove indennità, che assorbono, insieme alle misure per incentivare il lavoro, circa 12 miliardi. E un’altra fetta cospicua va a Comuni, Province, Regioni, che ricevono altri 5 miliardi per far fronte ai servizi nonostante le casse vuote e in prospettiva se ne vedono liberare altrettanti per riaprire i cantieri, dalle strade alle scuole.

    Dopo la firma del Presidente Sergio Mattarella, a seguito della bollinatura e dell’approvazione in Consiglio dei ministri, il decreto Rilancio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella sera di martedì 19 maggio, entrando immediatamente in vigore. Si tratta di un testo di 266 articoli, dove  troviamo una serie di misure dedicate esclusivamente al settore per un valore di 4 miliardi (più uno per la cultura) e reperibili dall’articolo 176. C’è il fondo turismo di 150 milioni di euro; e uno da 20 per la campagna Viaggio in Italia da pianificare di concerto con l’Enit. Inoltre, per le agenzie di viaggi e i tour operator c’è un’ulteriore somma pari a 25 milioni, da erogare con decreto del Mibact.

    E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 18 ottobre, in vigore da oggi fino al 13 novembre 2020. Tra le principali disposizioni troviamo: - I sindaci hanno facoltà di chiudere, dopo le 21:00, vie e piazze in cui si possono creare assembramenti, fatta salva la possibilità di  accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente  aperti  e  alle abitazioni private.

    PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO ‘CORRETTIVO’ DEL NUOVO CODICE DELLA NAUTICA

    CECCHI: “LA DETERMINAZIONE E LA COSTANTE PRESENZA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE HA CONSENTITO DI PORTARLO A TERMINE ANCHE IN UN FRANGENTE COSÌ COMPLICATO”.

    E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 12.11.2020, n. 160, “Correttivo” del Codice della nautica (d.lgs 229/2017), previsto dalla legge delega che ha dato vita alla riforma del settore entrata in vigore a inizio 2018. Il provvedimento entrerà in vigore il 22 dicembre prossimo.

    La Fondazione Italia Cina e la Regione Emilia Romagna organizzano un webinar di presentazione della nuova edizione del Rapporto annuale CINA 2020. Il seminario digitale, organizzato in collaborazione con ART-ER e con la Camera di Commercio Italo Cinese, è in programma giovedì 17 settembre alle ore 10.30
    Il Rapporto – elaborato dal CeSIF, il Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina -, è il più completo e citato outlook sulla Cina attualmente presente in Italia, finalizzato a mostrare le prospettive per le imprese italiane in Cina. Il volume presenta gli scenari politici, economici e di accesso al business in Cina, con un approfondimento dei settori di maggior interesse per le imprese italiane e delle opportunità di investimento per le imprese cinesi in Italia. 

    Secondo il Rapporto di Sociometrica che  ha analizzato 135mila recensioni in lingua inglese postate sul sito di TripAdvisor per hotel, ristoranti e attrazioni delle 35 maggiori destinazioni turistiche italiane nel periodo tra gennaio e novembre 2019, la Romagna con ben 5 destinazioni (Riccione, Bellaria, Ravenna, Rimini e Cesenatico) è la regione più apprezzata. Fra le città d'arte, Firenze arriva al quinto posto, ed è seguita ex-aequo da Torino, Milano, Bologna, Verona e Venezia. Le destinazioni più apprezzate del sud sono Sorrento e Ischia, entrambe nelle prime dieci posizioni.

    Secondo l'edizione 2020 del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” della World Food Travel Association e l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, il ruolo dell’enogastronomia nel turismo è sempre più centrale: il 71% delle persone in viaggio vuole vivere esperienze enogastronomiche che siano memorabili, mentre il 59% dei turisti dichiara che le esperienze a tema li aiutano a scegliere tra più destinazioni.

    Sono solo 3.1 miliardi le risorse destinate a turismo e cultura

    Lo sconcerto di Confindustria Alberghi

    Sono stati il 70% in meno gli italiani che hanno viaggiato all’estero quest’anno secondo Revolut, la app finanziaria con oltre 13 milioni di clienti nel mondo, che ha analizzato le spese degli oltre 400 mila clienti italiani effettuate durante l’estate, confrontandole con quelle dello stesso periodo del 2019.
    Tra giugno e agosto dello scorso anno i viaggiatori avevano in particolare scelto come destinazioni principali per le proprie vacanze all’estero rispettivamente il Regno Unito, la Spagna e gli Stati Uniti mentre nel 2020 le mete più popolari sono state Francia, Regno Unito e Svizzera. 

    L’emergenza in atto causata dal Coronavirus ha imposto la sospensione di molte delle attività turistiche in Italia. Voli aerei, viaggi organizzati, spostamenti con treno e bus, crociere, autonoleggi e molti servizi sono attualmente non operativi o in forte flessione.

    Uno tsunami si abbatterà sul settore dei viaggi e del turismo a causa della seconda ondata di covid registrata in Italia secondo Rimborsoalvolo.it - società italiana specializzata in trasporto aereo che assiste i passeggeri che hanno subito disagi o problemi - sulla base dello studio elaborato sulle vacanze invernali degli italiani ai tempi del coronavirus. In base ai dati raccolti e alle previsioni della società, allo stato attuale e senza considerare un possibile lockdown nazionale, solo 7,3 milioni di cittadini prevedono di spostarsi dal proprio comune di residenza tra dicembre e gennaio per viaggi legati alle festività di fine anno: un crollo del 60% rispetto al 2019 (-11 milioni di italiani) quando ben 18,3 milioni di concittadini si concessero una vacanza di fine anno (9,8 milioni a Natale; 8,5 milioni a Capodanno).

    Gli italiani partirebbero già nel 2020, se si presentassero tutte le condizioni per tornare a bordo. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Risposte Turismo, su un campione significativo di oltre 900 appassionati di crociera distribuito per classi di età, provenienza e compagni di viaggio. Nel dettaglio, tra quelli che hanno prenotato o avevano in programma di prenotare una crociera nel 2020 – l’84% del totale degli intervistati – due terzi si sono detti pronti a salire a bordo se l’offerta riprenderà, mostrando come l’emergenza sanitaria non abbia intaccato le proprie intenzioni. Tra coloro che, invece, non avevano in programma una crociera nel 2020 (il 16% del totale), la maggioranza non cambierà in futuro la propria preferenza per questo tipo di prodotto.

    Luci e ombre sul turismo nautico nel 2020 per effetto dell'emergenza Covid e del conseguente lungo lockdown che è stato imposto al Paese. Se, da un lato, oltre l'89% delle aziende che operano nel settore prevede che il 2020 si chiuderà in calo sul 2019, quanto ad aspettative di traffico; tuttavia il 32,9% delle imprese del comparto (e soprattutto quelle più grandi) ritiene che, per quanto riguarda il solo periodo estivo 2020, ci sarà «una crescita della domanda turistica rispetto al medesimo periodo del 2019».

    “Il suicidio del nostro collega ristoratore Luca a Firenze è solo la punta dell’iceberg, che era già stato segnalato nei mesi scorsi, quando avevamo richiesto interventi a sostegno dell’intero comparto che tenessero in debito conto le differenze tra i diversi territori nazionali, tra coste ed entroterra. In particolare, era doveroso pensare a città come Firenze, Siena, Venezia, Napoli, Palermo e Roma (tanto per citarne alcune), che vivono di un turismo straniero venuto totalmente a mancare negli ultimi mesi”. 

    La ricerca “Corporate Travel Sustainability Index” di Sap Concur condotta su 2.450 travel manager e 2.000 viaggiatori d'affari in 12 mercati europei evidenzia che la maggior parte delle aziende ha tra le priorità la gestione di trasferte sostenibili, ma si trova impreparato nell’affrontare la questione: 6 professionisti su 10 riconoscono di non sentirsi adeguatamente attrezzati. L'indagine rivela aree di complessità e incoerenza da parte della leadership, dato che il 58% dei viaggiatori d’Europa sarebbe disponibile a rivedere le travel policy, mentre il 60% sarebbe disposto a trascorrere fino a 8 ore di viaggio in più per affrontare viaggi più ecologici.

    La modifica varata il 13 ottobre dalla Commissione europea che proroga ed amplia il quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato è un passaggio fondamentale per la sopravvivenza delle nostre imprese. Da tempo avevamo segnalato il problema che il tetto a 800.000 € degli aiuti di Stato stava creando per gran parte degli operatori del settore turistico e in particolare del mondo alberghiero.

    Secondo Sermush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online che ha analizzato le ricerche web degli utenti in Italia, Il turismo estivo del 2020 in Italia è caratterizzato dalla cautela e ci sono buone probabilità che questo trend proseguirà anche per la prossima stagione invernale. Gli arrivi e partenze sono in calo, ma circa il 61% degli italiani non rinuncerà alla vacanza, con caratteristiche diverse dagli altri anni,  ci si sposterà con la propria auto, cercando di essere previdenti e tutelandosi con apposite assicurazioni di viaggio oppure si sceglierà la seconda casa, propria o di amici e parenti.

    Per Simtur il 58,6% delle reazioni dei consumatori indica per la prossima estate una sostanziale consapevolezza dei limiti alle vacanze, ritenendo che non si potrà andar troppo lonano. Ma è molto elevato (13%) il numero delle persone che nemmeno riesce  ad immaginare di viaggiare, con addirittura un quarto del campione (24%) che non pensa di tornare a viaggiare tanto presto.

    Secondo un rapporto di Sojern, piattaforma di performance marketing per il settore viaggi che ha analizzato migliaia di interazioni dei viaggiatori, effettuate tra l'ultima settimana di marzo e la prima di aprile, comparandole con lo stesso periodo 2019, la ripresa vera arriverà con il nuovo anno e sarà il mercato continentale a salvarci. L'acquisto di voli all'interno dell'Europa, per l'estate, è sostanzialmente fermo, si muove qualcosa con partenze da novembre, ma il vero boom arriverà sulle partenze per gennaio 2021: +148% di booking con l'Italia come destinazione, +276% verso la Francia e addirittura +500% per la Spagna.

    La società Sojern, basandosi  su oltre 350 milioni di profili di viaggiatori,  rivela che  ci sono sempre più ricerche last minute e si pianifica meno con mesi di anticipo, anche a causa delle incertezze derivanti dalle possibilità di "sconfinare".  La maggior parte sta cercando di pianificare viaggi che durano una settimana o meno ed il  37% desidera percorrere meno di 500 miglia. 

    Da una ricerca di Sojern  sul profilo del turista che sceglierà l’Italia nel 2020 emerge che saranno  i cosiddetti FIT, free independent travellers, i viaggiatori indipendenti  i primi a tornare a viaggiare in Italia. Il desiderio di concedersi una vacanza, in queste ultime settimane di lockdown, segna un’incoraggiante ripresa, al contrario della fiducia nel viaggio che - strettamente legata alle prenotazioni realmente effettuate - segna in questo momento una flessione superiore al 90% rispetto al 2019.

    Secondo una ricerca del Sole 24 ORE e Infodata per Repower,  il turismo è uno dei comparti più interessati dallo scoppio della pandemia, colpito in una fase di forte crescita, soprattutto grazie alla diffusione di forme di accoglienza alternative a hotel e alberghi tradizionali come affitti turistici e B&B, che negli ultimi 5 anni erano cresciute del 48%, facendo salire il numero di imprese attive del 30%.

    I grandi vettori – secondo un report di StocksApps.com – avrebbero perso 110 miliardi di dollari, pari a circa 93 miliardi di euro e  si tratta di un calcolo per difetto che non tiene conto delle perdite di centinaia di medio-piccole compagnie, ancora tutte da stimare, con un calo della domanda pari a -72% secondo IATA. 
    Spiccano le perdite delle compagnie statunitensi che, da gennaio ad oggi, hanno fatto segnare mancati ricavi per 63,9 miliardi di dollari (pari a circa 55 miliardi di euro).

    Secondo le previsioni regionali di SVIMEZ per il 2020 la recessione attraversa lo Stivale, da Nord a Sud, raggiungendo picchi senza precedenti. Il  primato negativo del declino del Pil nell’anno del Covid-19 spetta ad una Regione del Mezzogiorno e ad una del Nord: la Basilicata (-12,6%), solo marginalmente interessata dalla pandemia, e il Veneto (-12,2%), una delle regioni maggiormente colpite dal virus.

    Il 6 febbraio il MiBACT ha convocato le associazioni di categoria più rappresentative del settore del turismo per parlare dell’emergenza coronavirus.
    Obiettivo dell’incontro, presieduto dal Ministro Franceschini, insieme alla Sottosegretaria Bonaccorsi, alla presenza del Commissario straordinario della Protezione Civile Borrelli e di alcuni rappresentanti dell'Unità di crisi della Farnesina e dell’ENIT,
    è stato comprendere l’impatto della crisi sanitaria sul nostro settore al fine di poter poi riferire al Consiglio dei Ministri.

    Gli italiani preferiranno destinazioni di mare: la top 3 delle regioni preferite per questa estate italiana sono la Toscana (15% dei rispondenti), la Puglia (11%) e la Sicilia (9%). Con appena un punto percentuale in meno però troviamo le montagne del Trentino Alto-Adige (8.2%). TheFork ha chiesto ai suoi utenti quali fossero le specialità gastronomiche che avrebbero voluto provare durante queste vacanze alla riscoperta del Belpaese.

    In data 3.11.2020 si è svolto il dibattito su Cultura, Politica ed Economia, organizzato da Re Mind Filiera Immobiliare, in collaborazione con il Parlamento Europeo – Ufficio Italia per una valorizzazione delle buone pratiche tese a fronteggiare lo stato di emergenza che in queste ore vede istituzioni e forze politiche insieme agli esponenti del mondo produttivo ad individuare nuove regole comportamentali per i cittadini e le imprese.

    Secondo gli analisti di Thrends, società specializzata in strategie per l'economia delle vacanze,  nel 2020 l'industria del turismo che ora assicura all'Italia tra il 13 e il 14% della ricchezza nazionale (Pil) fa un balzo indietro di più di quarant'anni tornando ai livelli del 1978: da 218 milioni le presenze turistiche scenderebbero a 154 milioni, proprio come alla fine degli anni Settanta del secolo passato, che si traduce in una perdita  di  18 miliardi di spesa turistica : 9,2 per gli stranieri che non vengono, 8,8 per gli italiani che non se la sentono di andare in vacanza o non hanno più i soldi per farlo.

    Secondo un'indagine del Touring Club Italiano ci saranno destinazioni che soffriranno maggiormente per il mancato arrivo di turisti stranieri.

    È soltanto negli ultimi trentacinque anni che si è sviluppato notevolmente – complice la globalizzazione – il mercato incoming che oggi costituisce, seppur per poco, più della metà del nostro turismo (50,5% delle presenze totali) e i flussi stranieri sono concentrati in alcune aree particolari, spesso per ragioni molto diverse.

    Il Dpcm del 24 ottobre scorso inciderà di nuovo pesantemente sul settore turistico. Tra i vari la chiusura  degli impianti sciistici fino al 24 novembre, dopo lo stop a eventi e congressi in presenza delle settimane scorse, ora si fermano anche le manifestazioni di carattere nazionale e internazionale, per le città d’arte, infine, la sospensione di molte occasioni di fruizione culturale (dai cinema ai teatri, ai concerti ai festival, mentre restano per ora aperti mostre e musei), la limitazione oraria di bar e ristoranti che si aggiunge al coprifuoco serale costituiscono un disincentivo al turismo urbano che tra l’altro non trova nemmeno più il suo naturale pubblico di riferimento per la totale assenza di ospiti stranieri, alle prese con situazioni anche peggiori della nostra. 

    Dalla ricerca del Touring Club  è emerso  che il 71% andrà in vacanza la prossima estate: l’Italia è la meta preferita dal 94% degli intervistati che, per il 46% sceglieranno il mare, mentre per il 30% passeranno le vacanze in montagna. Borghi e città d’arte saranno scelti dal 9% e dall’8% degli italiani. Se di solito il rapporto Italia-estero espresso dalla community era di circa 60-40, nell’estate 2020 si registra una polarizzazione molto più forte: il 94% infatti opterà per  una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (6%) che andrà all’estero.

    Secondo l’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano, condotta in partnership con Hertz Italia, sulla community Tci composta da oltre 300 mila persone, nell’estate 2020, dopo una prima fase di grande cautela i connazionali hanno riacquisito una progressiva fiducia sul fatto che ci fossero le condizioni minime per viaggiare e circa il 90% è andato in vacanza. Il coronavirus ha certamente modificato il modo di viaggiare (69%). E’ stato preferito un “turismo di prossimità” (72%) e si sono adottati comportamenti più accorti per ridurre il rischio di contagio: meno eventi e musei rispetto allo scorso anno (67%), preferenza per destinazioni poco note e presumibilmente meno affollate (59%), frequenza meno assidua di bar e ristoranti (58%).

    “L’incontro di ieri sera con la Ministra De Micheli per fare il punto sui pesantissimi impatti dell’emergenza coronavirus sui settori del trasporto persone e della logistica è stata una occasione apprezzata e importante per l’individuazione delle misure prioritarie da assumere per superare la crisi e sostenere le imprese”. Così il Presidente di ANAV, Giuseppe Vinella, a valle della riunione al MIT che ha coinvolto le principali associazioni di categoria.

    I settori del trasporto pubblico locale e scolastico, delle linee commerciali e di lunga percorrenza e del trasporto turistico con autobus sono stati tra i più colpiti dall’emergenza Covid-19.

    Gli inevitabili provvedimenti di contenimento del contagio a tutela della salute pubblica che il Governo ha via via adottato hanno comportato un aggravamento del quadro generale dei settori del trasporto pubblico locale e scolastico, delle autolinee a lunga percorrenza e commerciali e del trasporto turistico con autobus.

    Sono soprattutto le persone sulle quali bisogna investire, con le loro competenze e professionalità, anche e soprattutto nel turismo, secondo quanto emerge dal Travel and Tourism Competition Index,  reso pubblico dal World Economic Forum, che offre una fotografia del comparto mettendo a confronto 140 Nazioni, analizzate sulla base di indici economici molti precisi e dettagliati.

    Dal webinar di Travel Appeal è emerso che, secondo Sojern,  tra i mercati con una crescita di interesse per l’Italia in Europa si annoverano la Svizzera (+25%), la Svezia (+23%), la Germania e Francia (+20%).  Prima di febbraio si erano registrate crescite fino al 30%, nelle ultime settimane (dal 26 maggio in poi) si migliora rispetto al -90% cui ci ha abituato il Covid come media di prenotazioni mondiali in questi mesi. Secondo Str con la ripartenza  (al 31 maggio e lo confermano anche operatori italiani con rappresentanze internazionali) si registra una importante ripresa del mercato leisure negli Stati Uniti e in una parte di Europa.

    Travel Consul, network globale di agenzie di marketing, comunicazione e rappresentanze dell’industria turistica ha elaborato un’indagine, condotta nell’ultima decade di maggio 2020, tra oltre 900 professionisti di viaggi (tour operator e agenzie di viaggi) nei principali mercati internazionali.
    L’analisi ha messo in evidenza come a causa dell'incertezza della situazione  il 37% delle prenotazioni di viaggi è stato spostato al prossimo anno.
    Il dato confortante è che, ad oggi, una buona percentuale dei clienti, il 31%, sta considerando di confermare il proprio viaggio verso le destinazioni prenotate in origine. Anche a livello globale si segue questo trend incoraggiante: 4 clienti su 10 vogliono mantenere inalterata la propria scelta.

    Fiducia, sicurezza e consapevolezza: la nuova normalità riscrive gli scenari futuri del viaggio 

    Milano, 26 maggio 2020 – Il turismo è vivo e pronto al cambiamento, perché la capacità di reazione, l’innovazione e la resilienza sono le caratteristiche portanti di questo settore, che è stato tra i primi a scoprire ed utilizzare il potenziale del digitale, dall’advertising ai social media fino ai webinar ed ai branded content.

    Sono stati 52 milioni i biglietti acquistati nel 2019 sui canali digitali di Trenitalia, con un incremento – nel solo ultimo quadrimestre dell’anno – del 13% rispetto allo stesso periodo del 2018.
    L’acquisto online rappresenta una modalità che la società del Gruppo FS Italiane sta incoraggiando in questi giorni di disposizioni sanitarie straordinarie, al fine di contenere possibili assembramenti alle biglietterie e ridurre i tempi di attesa in stazione.

    IMPRESE AL COLLASSO. A SETTEMBRE CHIUSURE E LICENZIAMENTI IN MASSA, DISOCCUPAZIONE PESERA’ SULLE CASSE DELLO STATO

    Le Associazioni del comparto: “il Governo annunci pubblicamente cosa intende fare per evitare la chiusura di agenzie di viaggi e tour operator. In assenza di interventi, pronti ad azioni di protesta”

    ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, e FTO Confcommercio confermano che in queste ore stanno finalmente arrivando sui conti bancari di agenzie di viaggio e tour operator i primi contributi a fondo perduto, che coprono le perdite da marzo a luglio 2020 e che sono stati stanziati con i vari decreti emanati dallo scorso maggio in poi.

    Via libera del Consiglio Ue alla raccomandazione "per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione in risposta alla pandemia" da Covid-19, che introduce un semaforo a quattro colori (verde, arancione, rosso e grigio), per definire in modo comune le aree a rischio. Inoltre, si svilupperà un modulo comune digitale per localizzare i viaggiatori. L'Unione si dota così di un codice comune per classificare con colori uguali in tutti i Paesi l'espansione del Cororanavirus nelle varie regioni del Vecchio Continente,

    Secondo una ricerca  dell’Ufficio Studi Gabetti nei primi tre trimestri del 2019 le strutture alberghiere di fascia più alta sono state le più ambite e in linea con il dato 2018, anno in cui le strutture alberghiere di 4 e 5 stelle avevano rappresentato la quasi totalità delle transazioni e del capitale investito con un 92% del totale. Per quanto riguarda gli investitori, da gennaio a settembre 2019 al 90% si è trattato di capitali esteri. Nel 2020 è prevedibile che prosegua l’andamento positivo del comparto, con un aumento delle trattative soprattutto di singoli asset. In termini di tendenze, gli investitori stanno mostrando un’apertura a valutare destinazioni alternative a quelle più classiche.

    Secondo il Global Association of Exhibition Industry, che rappresenta da sola circa 800 organizzatori di 86 Paesi nel mondo, nel 2018 oltre 4,5 milioni di aziende hanno preso parte a fiere nel mondo per un totale di 303 milioni di visitatori (solo in Europa i partecipanti sono stati 112 milioni e circa 1,3 milioni gli espositori), per un impatto economico valutato intorno ai 275 miliardi di euro, contribuendo per circa 167 miliardi al Pil mondiale.

    Il settore dell’industria dei congressi e dei convegni chiede ascolto e attenzione a Governo e Parlamento. Un intero comparto, sul lastrico a causa del Covid19, rischia di chiudere definitivamente i battenti dopo l’ultimo provvedimento governativo che impone lo stop a convegni, congressi ed eventi aziendali. L’industria dei congressi e degli eventi è volano di produttività ed esportazioni, traina il turismo generando un indotto di circa 65 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno (l’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore degli eventi e dei congressi), impiega 569 mila addetti: ora lotta per la sopravvivenza.

    Da mesi, come sapete, il settore turistico è in ginocchio: gli ultimi dati nazionali di Confindustria Alberghi delineano una perdita di oltre l’80% dei ricavi, e la situazione torinese è altrettanto drammatica.

    In questo momento così complesso, l’Unione Industriale di Torino propone ai suoi Associati di aderire a “UNA NOTTE A TORINO”, una campagna che nasce con l’intento di sensibilizzare le imprese a regalare una notte in un albergo aderente al nostro Gruppo Turistico Alberghiero (Gli Hotel di Una Notte a Torino) offrendo, così, ad amici, partner o clienti il dono di un’esperienza di ospitalità eccellente e sicura e un’occasione di visita della nostra splendida Città.

    Secondo l’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid realizzato da Unioncamere e Isnart il 15% delle strutture alberghiere ed extralberghiere non ha ancora riaperto e sotto il profilo occupazionale  il 98,4% delle imprese aperte  ritiene di dover ridurre gli addetti – fissi e stagionali – rispetto allo scorso anno.
    Dall’indagine, svolta su un campione rappresentativo di oltre 2000 imprese ricettive, interpellate attraverso le Camere di Commercio, emerge anche una modesta adesione al bonus vacanze, con il 30,8% delle strutture che afferma di non accettarlo e il 57,6% che dichiara di non avere ricevuto prenotazioni con questa modalità. A determinare la scelta di restare ancora chiusi sono gli elevati costi di adeguamento imposti dalle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico (segnalati dal 46% delle realtà che non hanno riaperto in Italia), e le scarse prenotazioni (indicate dal 34% delle imprese ancora non operative).

    Possibili 422mila occupati in meno nel 2020, la metà dei quali nel turismo secondo le previsioni dei fabbisogni occupazionali di Unioncamere. Le prime stime presentate nel report considerano uno scenario intermedio di progressiva uscita dalla crisi e di ripresa delle attività economiche entro il mese maggio, senza comunque tener conto dei possibili effetti delle misure a sostegno dell’economia che saranno attivate a livello nazionale ed europeo, dal momento che sono ancora in via di definizione.

    Secondo Unioncamere sono più di mezzo milione le imprese di giovani con meno di 35 anni oggi presenti in Italia,  pari all’8,7% di tutto il sistema produttivo nazionale, anche se in calo di 80mila unità rispetto a 5 anni fa. 

    Per la paura del contagio da Covid (nel 44,3% dei casi) e le difficoltà economiche (27%) solo il 60% degli italiani questa estate è andato in vacanza, contro il 75% dello scorso anno: in tutto  6,5 milioni di connazionali in meno. Questi i principali dati emersi dalla ricerca condotta da Unioncamere e Isnart sull’impatto dell’emergenza   dalla quale emergono anche altri dati e tendenze per l’estate 2020. Gli italiani che comunque si sono ritagliati  un periodo di break, hanno scelto prima di tutto il mare e le bellezze di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria.

    Secondo l’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid realizzata da Isnart– Unioncamere su un campione rappresentativo di italiani intervistati nelle scorse settimane sono oltre il 40% in meno gli italiani che partiranno quest’anno per le vacanze estive rispetto al 2019: un italiano su due non andrà in vacanza. Dei 24 milioni di persone che si muoveranno, l’86% rimarrà in Italia e solo il 4,8% andrà all’estero (contro il 26% del 2019). 

    Secondo  l’ultimo barometro del turismo mondiale dell’Unwto, il 2019 ha fatto registrare 1,5 miliardi di arrivi di turisti internazionali a livello globale con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
    Tuttavia, l’incertezza attorno alla Brexit, il crollo di Thomas Cook, le tensioni geopolitiche e sociali e il rallentamento economico globale hanno contribuito a una crescita più lenta nel 2019, rispetto agli eccezionali tassi del 2017 e 2018. Questo rallentamento ha interessato principalmente le economie avanzate e in particolare l’Europa, l’Asia e il Pacifico.

    Il coronavirus ha azzerato ad aprile il turismo internazionale, con arrivi crollati del 97%, dopo il -55% registrato a marzo secondo i dati dell'UNWTO che fissa a -44% pari a 180 milioni di turisti in meno, il calo registrato nei primi quattro mesi del 2020, con una perdita di circa 195 miliardi di dollari (circa 175 miliardi di euro) di entrate legate al turismo internazionale. 

    Il calo del numero di turisti internazionali dovuto alla pandemia  ha comportato una perdita, secondo le stime dell’UNWTO nella prima metà dell’anno, del 65% di turisti internazionali e di 460 miliardi di dollari per il settore. In base ai dati di agosto si prevede inoltre un calo della domanda di quasi il 70% per tutto il 2020, mentre alcune aree del mondo, come l’Europa, hanno registrato una ripresa dell’epidemia quest’estate che ha portato a ulteriori restrizioni per i viaggiatori.

    L'Unwto stima che il 96% di tutte le destinazioni nel mondo abbia imposto una qualche forma di restrizione ai viaggi. In pratica ogni Paese in Africa, Asia-Pacifico e Medio Oriente ha viaggi limitati, mentre in Europa la percentuale è del 93% e nelle Americhe del 92%. Il rapporto dell'Unwto rileva che il 44% delle destinazioni ha introdotto un divieto generale per i visitatori di alcuni Paesi. Ciò concretamente si tradurrà in milioni di perdite di posti di lavoro e probabilmente bloccherà una crescita economica sostenibile.

    Secondo gli ultimi dati sul turismo dell’Unwto gli arrivi internazionali, nei primi dieci mesi del 2020, sono diminuiti del 72% , con restrizioni sui viaggi, scarsa fiducia dei consumatori e una lotta globale per contenere il Covid-19. Le destinazioni, tra gennaio e ottobre, hanno accolto 900 milioni di turisti internazionali in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ciò si traduce in una perdita di 935 miliardi di dollari in entrate internazionali turistiche che risulta essere  10 volte superiore alla perdita nel 2009 per l'impatto della crisi economica globale. Sulla base delle prove attuali, l'Unwto prevede che gli arrivi internazionali diminuiranno dal 70% al 75% per tutto il 2020.

    Meno 98% di turisti internazionali a maggio 2020 su maggio 2019. E’ questo il dato che emerge dal Barometro dell’Unwto che mostra anche un -56% degli arrivi turistici tra gennaio e maggio, che si traduce in una perdita netta di 300 milioni di turisti e 320 miliardi di dollari.

    L'Unwto, a seguito dell'impatto del covid-19 sul settore, presenta una prima valutazione degli effetti, in cui si evidenzia una diminuzione degli arrivi e delle entrate internazionali nel 2020. L'organizzazione ha rivisto le sue prospettive per il 2020 per gli arrivi di turisti internazionali con una crescita negativa dall'1% al 3%, traducendosi in una perdita di entrate da turismo internazionale da 30 a 50 miliardi di dollari Usa. Prima dell'epidemia l’organizzazione aveva previsto per quest'anno una crescita positiva dal 3% al 4%.

    L’ UNWTO prevede per il 2020 un calo del turismo internazionale tra il 20 e il 30%. Si calcola una perdita per il settore fra i 300 e i 450 miliardi di dollari (fra i 272 e i 408 miliardi di euro), che equivale a circa un terzo di quanto generato nel 2019.

    Secondo il Barometro Unwto nei primi 8 mesi dell’anno si è registrato un calo di 700 milioni di arrivi turistici e perdite per circa 730 miliardi di dollari, pari a circa 620 miliardi di euro. I mesi clou di luglio e agosto presentano un calo rispettivamente del -81% e -79% in termini di arrivi turistici.Si tratta di mancate entrate valutarie derivanti dal turismo otto volte superiori a quelle generate dalla grande crisi finanziaria globale del 2009.

    Secondo le ultime analisi dell'Organizzazione mondiale del turismo, il 40% delle destinazioni in tutto il mondo ha ora alleggerito le restrizioni imposte al turismo internazionale (il 15 giugno erano pari al 30% ed il 15 maggio solo al 3%). Allo stesso tempo, però, delle 87 destinazioni che hanno ora allentato le restrizioni di viaggio, solo quattro hanno completamente tolto tutte le restrizioni, mentre 83 le hanno alleggerite mantenendo alcune misure come la chiusura parziale delle frontiere e ben 115 destinazioni - il 53% di tutte le destinazioni in tutto il mondo - continuano a mantenere i loro confini completamente chiusi per il turismo.

    Secondo UNWTO il turismo internazionale ha avuto un crollo pari al 22% nel primo trimestre del 2020 e potrebbe arrivare al 60-80% per l'intero anno  Gli arrivi a marzo sono fortemente diminuiti del 57% a seguito dell'inizio del lockdown in molti Paesi, e ciò si traduce in una perdita di 67 milioni di arrivi internazionali e di circa 80 miliardi di dollari di entrate.Gli scenari attuali indicano possibili cali degli arrivi dal 58% al 78% per l'anno e si basano su tre possibili date per l'apertura graduale delle frontiere internazionali.

    Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) la pandemia da Covid-19 ha spinto le destinazioni di tutto il mondo a introdurre restrizioni sui viaggi.
    Sulla base delle ricerche effettuate, gli ultimi dati dell’agenzia specializzata per il turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) mostrano che il 100% delle destinazioni mondiali ha restrizioni in atto. Di queste, l’83% ha avuto restrizioni relative alla pandemia da Covid-19, già in atto da quattro o più settimane e che, a partire dal 20 aprile, nessun paese le ha rimosse.

    LO STUDIO ENIT E HUMAN COMPANY

    Estate 2021: un italiano Su due ha programmato una vacanza, di questi un quarto pianifica una vacanza outdoor

    Sicilia, Sardegna e Liguria sul podio delle destinazioni in Italia

    In merito alle ultime novità emerse in seguito alle comunicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo per le aperture degli impianti di risalita, previste per il prossimo 7 gennaio, la presidente di ANEF, Valeria Ghezzi, conferma la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni per giungere a una soluzione utile per tutto il comparto montagna e lamenta di non essere mai stata contattata dagli organizzatori della manifestazione in programma domani ad Abetone.

    In merito alle ultime novità emerse in seguito alle comunicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo per le aperture degli impianti di risalita, previste per il prossimo 7 gennaio, la presidente di ANEF, Valeria Ghezzi, conferma la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni per giungere a una soluzione utile per tutto il comparto montagna e lamenta di non essere mai stata contattata dagli organizzatori della manifestazione in programma domani ad Abetone.

    La presidente nazionale di ANEF ha parlato nel corso di una conferenza stampa indetta dall’Associazione Stampa Estera in Italia per fare chiarezza sull’emergenza del comparto montagna. «Lottiamo per tutte le famiglie che vivono grazie alla stagione invernale e per evitare lo spopolamento dei territori montani».

    La Presidente nazionale di ANEF ha parlato nel corso di una conferenza stampa indetta da Skipass. «Faremo il possibile e l’impossibile per aprire entro gennaio, ma servono regole certe e una situazione sanitaria sotto controllo».

    Finora gli ambienti di casa nostra e un tempo dilatato, sono stati lo spazio sicuro e la dimensione protetta dove abbiamo potuto assaporare il piacere di uno stile di vita slow. 

    Ci siamo tenuti allenati per distoglierci dai pensieri: ma tutto indoor, nel comfort domestico e con panorama limitato alla finestra. L’estate in arrivo, le giornate più lunghe e il desiderio di muovere il corpo con un’attività sportiva, stimolano adesso la voglia di uscire all’aria aperta, a contatto con la natura, per raggiungere gli amici di sempre e i posti del cuore. Certo, sono cambiati i parametri di approccio e anche il modo di concepire la vacanza, ma alcune realtà sono più favorite di altre per i nuovi paradigmi di sicurezza attualmente richiesti a una struttura ricettiva. Per questo vi verrà voglia di raggiungere un albergo nel quale riprendere le vecchie abitudini, rimodulate sulle nuove. E dove il vero lusso consisterà nella tranquillità di sentirvi davvero come a casa vostra. 

    In aiuto di ristoratori, albergatori, artigiani, è attiva dal 6 giugno  una delle misure più attese del decreto Rilancio, il «bonus affitti», che permette di utilizzare il credito d'imposta per una parte compresa tra il 30 e il 60% dell'affitto pagato nei mesi di lockdown dalle imprese che hanno visto dimezzare il proprio fatturato. Il bonus, pensato per bar, ristoranti e alberghi, riguarda in genere gli immobili ad uso non abitativo destinati a svolgere attività industriali, commerciali, artigianali o agricole,

    Secondo i dati  di Volagratis.com il 68% dei voli prenotati per agosto sono da e per l’Italia. Il 54% dei voli domestici ha come destinazione le isole, con Sardegna e Sicilia a fare da apripista, seguite dalle altre regioni del Sud Italia (20%). Il 17% degli italiani vola  al Nord, mentre solo il 9% ha come destinazione le regioni del Centro.

     La montagna sta sempre più attirando l'attenzione degli italiani. Lo conferma Volagratis.com che  ha registrato un aumento del 39% della ricerca di soggiorni e pacchetti ad alta quota.

    Volagratis.com ha individuato 6 travel trends che saranno protagonisti nel 2021.
    1) Staycation: viaggiare in casa, o quasi: un fenomeno che è esploso quest’anno in seguito alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e  che ha portato ad una diminuzione dei viaggi aerei. Gli italiani hanno scelto di viaggiare ‘in casa’ e a ‘corto raggio’, spostandosi soprattutto in auto o in treno.
    Lo dimostrano  anche i dati registrati quest’estate da Volagratis.com secondo i quali  l’Italia  insieme alla Spagna ha puntato molto sul turismo domestico, con un 54% di viaggiatori ( rispetto al 36% dello stesso periodo dell’anno precedente) che ha scelto di rimanere entro i confini nazionali.

    Secondo un’analisi condotta da Volagratis.com è stata un’estate  in salita per il settore turistico italiano, che ha segnato un calo delle prenotazioni del 45% rispetto allo stesso periodo del 2019. I migliori clienti delle località del Bel Paese sono stati gli italiani stessi, che per il 2020 hanno scelto di rimanere tra i confini nazionali nel 54% dei casi, segnando un aumento di 18 punti percentuali rispetto allo scorso anno, quando a rimanere in Italia era il 36% dei viaggiatori.

    La Fondazione Italia Cina e la Regione Emilia Romagna organizzano un webinar di presentazione della nuova edizione del Rapporto annuale CINA 2020. Il seminario digitale, organizzato in collaborazione con ART-ER e con la Camera di Commercio Italo Cinese, è in programma giovedì 17 settembre alle ore 10.30.

    Lo scorso 4 giugno insieme a BonelliErede, primario Studio Legale in prima linea con la propria task-force interdisciplinare per far fronte all’emergenza Covid-19 sia nella collaborazione con le istituzioni, sia nel sostegno alle imprese, Federturismo ha organizzato un webinar - riservato ai Soci - dedicato ai principali temi di interesse delle imprese del comparto del turismo: 

    Segnaliamo il webinar organizzato da Ernst & Young, in collaborazione con Fondazione Italia Cina e Camera di Commercio Italo Cinese, La ripartenza del turismo in Cina, Martedì 16 Giugno alle  10:00 – 11:30. La diffusione del Covid-19 e i lockdown previsti dai Governi a livello mondiale stanno avendo un impatto significativo su tutti i settori, primo tra tutti quello del turismo. Durante l’incontro analizzeremo quali azioni sono già state intraprese per fare fronte alla crisi e ci confronteremo su quali ulteriori provvedimenti saranno necessari per la ripartenza del settore, dall’horeca ai trasporti.

    Si terrà online il prossimo 18 dicembre dalle 11.30 alle 13.00 l'evento pubblico di NTG, progetto europeo di cui Federturismo è capofila. Nel corso dell'evento saranno approfonditi, insieme a esperti internazionali, temi di cruciale importanza relativi a "pact for skills", trasformazione digitale e fabbisogno di competenze nel turismo, divario di competenze e fabbisogno di competenze future (competenze digital, social, green), metodi e strumenti di valutazione delle competenze per le organizzazioni e l'istruzione, best pratice dai sottosettori del turismo. 

    Diminuiscono rispettivamente del 24% e del 22%, rispetto al periodo pre-pandemico, le visite guidate e degustazioni di vino negli spazi aziendali delle cantine, ma crescono con la pandemia altre esperienze da svolgersi all’aria aperta come picnic (+9%) e degustazioni di vino nei vigneti (+6%) secondo l’indagine condotta dal Wine Tourism International Think Thank.

    Wizz Air, la compagnia aerea più verde e in più rapida crescita in Europa ha annunciato  la sua 29esima base a Milano. La compagnia aerea baserà 5 Airbus A321 a Milano Malpensa a Luglio 2020.  Accanto alla creazione della nuova base e al completamento delle otto rotte già operative, Wizz Air ha annunciato venti nuove rotte per undici paesi da Milano Malpensa a partire da luglio 2020. I posti per le nuove rotte possono già essere prenotati su wizzair.com o app di Wizz a partire da 19,99 EURO .

    Secondo la nuova edizione del report Italian Real Estate Hotel Value, condotta da World Capital e PKF hotelexperts, con il patrocinio di Confindustria Alberghi, RICS e Confindustria Assoimmobiliare, il cluster mare del settore alberghiero tricolore per le presenze vale 18,7 miliardi di euro, la montagna  3,7 miliardi ed anche se maggiormente colpito dagli effetti del Covid in termini di turismo per il forte ridimensionamento della clientela straniera, il segmento “città” è quello con il patrimonio immobiliare complessivo più importante, con i suoi 36,8 miliardi di euro.

    Oltre venti miliardi di euro è la stima preliminare del costo della crisi del Coronavirus per il turismo globale secondo i calcoli del Wttc e di Oxford Economics.

    Il Wttc, a distanza di un mese, aggiorna i dati  sulla perdita dei posti di lavoro nel settore dei viaggi e del turismo che da 75 milioni riporterebbe una crescita del 30%, con una previsione di taglio  pari a  100 milioni. Dei 100,8 milioni di posti di lavoro a rischio, quasi 75 milioni di essi si collocano nei Paesi del G20.

    Secondo le stime del World Travel and Tourism Council  50 milioni di posti di lavoro sono a rischio in tutto il mondo per il comparto globale del turismo come conseguenza della pandemia del Coronavirus.

    Secondo le  ultime previsioni del World Travel & Tourism Council nel solo settore dei viaggi e dei trasporti sarebbero a rischio circa 75 milioni di posti di lavoro.

    Secondo il  World Travel & Tourism Council (Wttc) più di 197 milioni di posti di lavoro potrebbero andare persi nel settore dei viaggi e del turismo a livello globale se permanessero  barriere ai viaggi a livello mondiale, come ad esempio le misure di quarantena.La ricerca mostra anche che, se queste restrizioni di viaggio venissero rimosse prima, si potrebbero risparmiare 99,3 milioni di posti di lavoro.

    Secondo una ricerca condotta dal World Travel & Tourism Council nel 2020, a causa del crollo dei viaggi internazionali, ci sarà una perdita di 36,7 miliardi di euro per l’economia turistica italiana, pari a 100 milioni di euro al giorno.  Il massiccio calo del numero di viaggiatori e turisti internazionali in visita in Italia  potrebbe comportare un calo dell’82% della spesa dei visitatori internazionali. Una perdita catastrofica per l'economia italiana, che  equivale a un deficit di 700 milioni di euro a settimana, per l'economia del paese.

    Secondo il World Travel & Tourism Council sono 174 milioni i posti di lavoro nel settore dei viaggi e del turismo che potrebbero essere persi a causa della pandemia e delle restrizioni, a fronte dei 197 milioni stimati nello studio di giugno. Questo guadagno positivo è in gran parte guidato dal ritorno dei viaggi interni in Paesi come la Cina che ha mostrato una ripresa particolarmente forte del suo mercato interno. 

    L’ultima ricerca del Wttc mostra l’effetto positivo dei test aeroportuali sulla ripartenza dei viaggi aerei internazionali, sul recupero dei posti di lavoro e il rilancio dell’economia globale. Si potrebbero salvare quasi 20 milioni di posti di lavoro in Europa, di cui tre milioni in Germania, 1,93 milioni nel Regno Unito, 1,91 milioni in Italia e oltre 1,5 milioni in Francia.

    Il camper è una delle soluzioni preferite per le vecanze estive post Covid 19 secondo la   piattaforma europea Yescapa,  leader del camper-sharing tra privati. Nel dettaglio, dalla fine del lockdown la piattaforma ha quadruplicato il traffico degli utenti sul sito che, a partire dal 3 giugno, ha registrato un aumento del 150% di visite (circa 50mila visite a settimana), rispetto allo stesso periodo nel 2019. Record storici sono stati registrati nelle prime 2 settimane di giugno: se in Europa le prenotazioni confermate sono salite a 6.000 (+200% rispetto allo stesso periodo del 2019), in Italia le conferme hanno raggiunto un aumento del 120%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con oltre 2.000 richieste nel mese di giugno.

    Dall’indagine di Yoopies della loro comunità di genitori emerge che nel 55% dei nuclei familiari almeno un genitore questa estate lavorerà sul suo abituale luogo di lavoro; nel 22% almeno un genitore continuerà a stare a casa in smart working, poiché alcune aziende hanno deciso di rimandare il rientro dei dipendenti per adattare e allestire gli spazi di lavoro secondo le nuove misure di protezione.

    YouGov ha realizzato un sondaggio per ManoMano.it,  per il quale il 31% degli italiani farà almeno una o due settimane di vacanze. E anche se non si potrà permettere lunghe permanenze, il 30% degli italiani si accontenterà di fine settimana fuori porta o brevi soggiorni, da trascorrere, necessariamente, in Italia. Fra le opzioni da prendere in considerazione anche le vacanze a contatto con la natura: per 2 persone su 3 un’ottima alternativa all’hotel, nel rispetto delle distanze sociali e al fine di evitare luoghi affollati, mentre per il 41% degli italiani sinonimo di maggiore sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario, grazie all’utilizzo di oggetti e attrezzature proprie.

    Raddoppia rispetto agli anni passati la percentuale di italiani che chiede  un prestito per le vacanze secondo una survey realizzata su un campione diversificato di circa 1.000 italiani da Younited Credit.  Se negli ultimi 5 anni solo il 4,5% ha dichiarato di avere richiesto un prestito destinato a finanziare le vacanze, questa percentuale per l’estate 2020 sale al 9,7%. Questa crescita esponenziale del ricorso al credito al consumo si innesta in un contesto di più generale incertezza e prudenza nella scelta della destinazione come nei confronti delle spese.