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Roma, 2 marzo 2016
Performance di eccellenza in ambito europeo: puntualità reale 91,4%, cancellazioni ridotte all’1%, di cui soltanto lo 0,4% imputabili alla società di trasporto, con unabbattimento del 66% rispetto a solo due anni fa; ricavi da mercato in crescita del 4% rispetto al 2015, dovuti all’aumento di passeggeri, riferibile anche al concomitante miglioramento delle performance, e a una sistematica lotta all’evasione; aumento dello 0,52% dei passeggeri trasportati; indici di gradimento in crescita: il 78,7 % degli intervistati valuta positivamente il viaggio nel suo complesso (+2,7 vs 2015 e +4,7 vs 2014).
Sono i risultati conseguiti nel primo bimestre dell’anno dai treni regionali di Trenitalia, utilizzati ogni giorno da oltre 1,6 milioni di passeggeri, ovvero poco più della metà di quei 2,8 milioni complessivi che quotidianamente usano in tutt’Italia i treni locali, anche di altre società ferroviarie.
Nel primo bimestre del 2016, Trenitalia regionale ha fatto viaggiare in tutta Italia 322.848 treni che hanno percorso quasi 26 milioni di chilometri registrando una media di 52 cancellazioni, di cui solo 24 imputabili alla società di trasporto, a fronte di 6300 corse giornaliere. Ma è sul versante della puntualità che giungono notizie ancora migliori: se la media generale dei treni arrivati entro i 5 minuti raggiunge il 91,4%, migliorando di 2,3 punti percentuali il risultato del primo bimestre 2015 e di 6,2 punti quello del 2014, sono soprattutto le fasce più frequentate dai pendolari a segnare gli incrementi più significativi. Nella fascia 6-10 il 92,2% dei treni è arrivato a destinazione entro i 5 minuti dall’orario previsto, contro l’89,4% dello stesso periodo del 2015 e l’85,7% del 2014; nella fascia pomeridiana 16-20 la puntualità è stata del 91%, contro l’89,1% del 2015 e l’84,5% del 2014. Si tratta di puntualità reale, senza quindi escludere dalla statistica alcun ritardo, in sostanza quella effettivamente vissuta dai viaggiatori.
Il miglioramento riguarda tutte le regioni, sebbene in maniera diversa non solo da regione a regione ma anche da linea a linea, partendo in tanti casi da prestazioni già di assoluta eccellenza. A segnare l’incremento più significativo delle performance di puntualità sono comunque state, nel primo bimestre dell’anno, la Basilicata, l’Abruzzo, il Lazio, il Friuli Venezia Giulia, la Calabria, il Piemonte, il Veneto, la Campania, l’Emilia Romagna e la Toscana.
Migliora in tutte le regioni, e in particolare in Abruzzo, Piemonte, Lazio, Veneto, Basilicata, Liguria, Friuli Venezia Giulia, e Toscana, anche la regolarità del servizio, con una netta contrazione del numero delle cancellazioni (- 40% vs 2015 e – 63% vs 2014). Un risultato ottenuto grazie ad un nuovo modello organizzativo della manutenzione e delle operation (processi produttivi) e alla tele-diagnostica predittiva, la stessa in uso sull’Alta Velocità, applicata a una flotta di treni regionali sempre più omogenea che può contare, unica in Europa, su 600 locomotive (E464) di ultima generazione dello stesso modello.
Le performance conseguite nel primo bimestre dell’anno da Trenitalia pongono la società di trasporto del Gruppo FS Italiane, in fatto di puntualità, regolarità e affidabilità del servizio offerto, ai vertici tra le imprese di trasporto ferroviario italiane ed europee. In particolare la puntualità media di Trenitalia, 91,4% media del bimestre e 91,6% a febbraio, è superiore a quella registrata in Francia da SNCF (91,2% a gennaio) e in Gran Bretagna, dove i franchise dei principali servizi ferroviari regionali, fra cui Great Western, London Midland e Nothern Rail, hanno registrato a gennaio una puntualità che oscilla fra 90,0 e 91,6%, mentre la media generale, che include tutti i locali e anche i treni a lunga percorrenza, è stata pari all’88,4%. Positivo anche il confronto con la Germania, prendendo ad esempio l’andamento in un Land fra i più importanti del paese, come la Baviera, la puntualità media realizzata in tutto il 2015 dai quattro operatori attivi mostra valori compresi fra 87,3% e 91,3%.
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UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA: ogni giorno perdiamo 5 marittimi che vanno a lavorare all’estero a causa della penalizzante normativa italiana.
Le norme nazionali sui titoli professionali devono essere riviste e interpretate a vantaggio dei lavoratori del mare, come fanno gli inglesi, e non inseguendo visioni astratte e burocratiche.
Proficuo l’incontro di UCINA Confindustria Nautica e Italia Yacht Master al Ministero dei Trasporti, con il Capo di Gabinetto del ministro Graziano Delrio, ma servono risposte immediate.
Ad oggi sono migliaia coloro che lavorano come marittimi del diporto e trovano sempre maggiore difficoltà a vedere rinnovati i loro certificati di competenza. L’allarme, fino ad oggi inascoltato, è stato lanciato da UCINA nel corso di un incontro con i massimi vertici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Già in passato l’Italia ha adottato norme di recepimento della Convenzione internazionale STCW che regola la materia ben più restrittive di quelle di altri Paesi europei, il che ha determinato una fuga di lavoratori verso l’estero, in particolare la Gran Bretagna.
“Si tratta di un grave danno occupazionale che si riflette sull’intera economia del nostro settore e non ce lo possiamo permettere”, spiega Carla Demaria presidente di UCINA Confindustria Nautica. “Un comandante italiano molto spesso si traduce in un equipaggio italiano, nella scelta di un porto base e di un cantiere di manutenzione nazionali; decidendo di essere più realisti del re e adottando normative inutilmente restrittive ogni giorno perdiamo quattro o cinque comandanti che decidono di andare a lavorare all’estero”.
UCINA insieme all’associata Italian Yacht Master – Associazione dei comandanti italiani di navi da diporto-, ha presentato al MIT le osservazioni alla bozza di decreto attuativo predisposto dagli uffici del ministero e volto a dare attuazione agli aggiornamenti della normativa internazionale.
“Non possiamo ripetere nuovamente gli errori del passato” – spiega Demaria – “la stessa Camera dei Deputati, grazie all’azione svolta da UCINA, ha riconosciuto che <nell’applicazione del decreto legislativo (il n. 136 del 2011, la norma vigente e ora sottoposta ad aggiornamento, ndr) e dei relativi decreti ministeriali di attuazione, si sono riscontrati una serie di inconvenienti, legati ad appesantimenti procedurali e rigidità propri della legislazione italiana, il che ha indotto numerosi lavoratori italiani del settore a conseguire i titoli marittimi in altri Stati dell’Unione europea e, in particolare, nel Regno Unito>”.
“Ai più stretti collaboratori del Ministro abbiamo chiesto che sia sfruttato ogni possibile utile spazio interpretativo a favore della marineria italiana – spiega il vice presidente di Italian Yacht Master, Dario Savino - esattamente come fanno gli inglesi. La Convenzione STCW contiene tutti gli strumenti per poter intervenire. Del resto, quando lo si è voluto fare, lo si è fatto, come è accaduto ammettendo, in deroga nazionale alla STCW, l’equivalenza della navigazione effettuata dal personale militare dei Corpi delle Capitanerie di Porto, della Guardia di Finanza, ecc., esercitata solo sulle motovedette costiere, equiparandola alle “attività alternative” utili a confermare l’assolvimento delle funzioni necessarie per il rinnovo dei certificati di competenza”.
Lo stesso deve essere fatto per:
- l’allineamento dei mesi di navigazione necessari ai fini del rinnovo dei certificati a quanto avviene in Gran Bretagna;
- il riconoscimento della validità della navigazione effettuata su tutte le tipologie di unità sopra le 80 GT (gross tonnage), anche quelle in uso privato, ai fini del rinnovo dei certificati mercantili, purché svolta nella funzione del certificato posseduto o in quella immediatamente inferiore nel grado, similmente a quanto fanno inglesi, francesi, spagnoli, greci;
- il riconoscimento dei corsi di addestramento effettuati nella Comunità europea, necessari al conseguimento e il rinnovo dei certificati di Competenza STCW;
- il riconoscimento della navigazione effettuata su navi battenti bandiera estera, così come fatto da altri Paesi europei;
- la riduzione del periodo di addestramento necessario per le “Funzioni equivalenti”, limitandolo a ventiquattro mesi, cioè una durata pari al doppio dei requisiti minimi previsti dalla Convenzione STCW, peraltro in aderenza alle indicazioni prescritte dal Parlamento;
- l’accettazione di tutte le possibilità alternative all’effettuazione dell’intero periodo di navigazione effettiva necessario ai fini della riconvalida dei certificati, così come vengono fornite dalla convenzione STCW, ad esempio attraverso la frequentazione di corsi di formazione sostitutivi del periodo di navigazione.
“Un altro tema cruciale è quello di scongiurare l’abrogazione della norma che regola i Rapporti tra titoli professionali marittimi e titoli professionali del diporto” (art. 13 del DM 10.5.2005 n. 121), ha spiegato intervenendo all’incontro Piero Formenti, Vicepresidente UCINA Confindustria Nautica e Presidente dell’Associazione europea di settore. “In questo modo non sarebbe più possibile il passaggio dalla carriera nel diporto a quella marittima mercantile, creando una nuova barriera di accesso al mondo del lavoro, penalizzando il diporto e ghettizzando l’Italia in una posizione che non ha riscontro presso le altre marinerie UE”.
Nell’incontro, che ha visto la massima attenzione da parte del Capo di Gabinetto, Bonaretti, sono stati affrontati anche le criticità relative al Corso Crowd & Crisys management, ai Corsi MAMS e MABEV.
Genova, 2 marzo 2016
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PALMUCCI - L'hotel industry made in Italy protagonista all'IHIF di Berlino
Travelnostop
"Italia Hospitality - Invest in beauty and heritage" dal 7 al 9 marzo a Berlino
by Internews
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Il 25 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale dell’Innovazione, le Ferrovie dello Stato Italiane hanno ricevuto il Premio dei Premi per l’innovazione, assegnato dalla Fondazione per l’Innovazione Tecnologica a sei grandi gruppi industriali italiani a valenza internazionale.
Il riconoscimento è stato conferito alle Ferrovie Italiane per aver promosso “FS Competition – idee ad Alta Velocità”, un concorso sugli scenari e le prospettive dell’Alta Velocità ferroviaria nei prossimi 50 anni rivolto agli studenti e laureati delle facoltà di Ingegneria ed Economia di tutte le università italiane, con l’obiettivo di attrarre giovani talenti con idee innovative da applicare al mondo delle ferrovie.
Sono state più di 250 le candidature pervenute con progetti innovativi, due i vincitori del concorso, che hanno realizzato i migliori progetti, e sono stati ospitati da FS Italiane al IX Congresso mondiale sull’Alta Velocità tenutosi a Tokyo dal 7 al 10 luglio 2015.
I giovani rappresentano per il Gruppo una fondamentale risorsa. Sono stati infatti sottoscritti accordi e promosse attività con i primi 14 atenei italiani e con 17 tra i migliori istituti tecnici del Paese, con l’obiettivo di creare continue sinergie fra il mondo universitario e le imprese.
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Dal 28 febbraio, Trenitalia inaugura una nuova rotta AV Napoli-Bolzano. Quattro Frecciargento collegheranno direttamente il Golfo di Napoli a Verona, Rovereto, Trento e Bolzano, con fermate a Roma, Firenze e Bologna. Basteranno poco più di quattro ore per collegare Napoli e Verona e meno di sei tra il capoluogo partenopeo e il Trentino Alto Adige.
Il nuovo collegamento diretto è stato realizzato estendendo fino a Napoli quattro Frecciargento tra Bolzano e Roma. Una rotta che, in questa prima parte dell’anno, sta registrando un notevole successo di viaggiatori, cresciuti del 24% rispetto allo scorso inverno.
Per l’occasione Trenitalia rilancia, per partenze fino al 30 aprile, la promozione Speciale AV -50% che consente di viaggiare in Frecciargento a metà prezzo rispetto al biglietto base. I biglietti sono già acquistabili su trenitalia.com.
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Il nostro Paese sarà al centro del prossimo IHIF – International Investment Hotel Forum a Berlino, il più importante evento al mondo per la filiera dell’ industria dell’ investimento alberghiero internazionale.
Si svolgerà dal 7 al 9 marzo all’ Hotel InterContinental di Berlino la 19a edizione del più importante evento al mondo per la filiera della “hotel industry” IHIF - International Hotel Investment Forum.
Vi parteciperanno investitori, catene alberghiere, advisor e provider, per un totale di oltre due mila delegati provenienti da 80 Paesi.
IHIF vedrà decine di workshop in contemporanea su tutti i temi di attualità del settore, alcune “plenarie”, e l’assegnazione di due Awards (alla “carriera”e al “young leader”).
Una novantina di “stand” (alcuni piccini, altre vere e proprie “lounge”) fanno corona a tutto ciò. Per tre giorni il maxi albergo berlinese sarà dunque “the place to be” per l’investimento alberghiero dell’alto di gamma di tutto il mondo.
Saranno presenti all’ IHIF, uniti in una ampia “collettiva” (con il nome di “Italia Hospitality - Invest in beauty and heritage” , affidata alla regia di Marco Malacrida, CEO di RES – Partner STR Global, leader nel market intelligence turistico/alberghiero), alcuni prestigiosi player italiani del comparto ricettivo e dei settori a esso collegati: Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Carnelutti Studio Legale Associato, EUR spa, LHM, Starhotels e UniCredit.
“Special guest” della “lounge” italiana è l’Agenzia del Demanio. Attesa anche la partecipazione del MISE.
Sarà alla “collettiva” anche Calvisius Caviar , punta di diamante dell'agroittica italiana e simbolo del nostro lusso gastronomico nel mondo.
Nel pomeriggio dell’ 8 marzo ci sarà, nell’ ambito del Forum, una sessione speciale dedicata all’ Italia.
Intitolata “Invest in Italy made easy” ( «the opportunity to invest in Italy has never been greater. Listen to a panel of experts on what opportunities are available and how to fast track investment»), la conferenza vedrà al Tavolo Marco Malacrida, Riccardo Pacini (Real Estate Development Manager dell’ Agenzia del Demanio, ente che per Berlino è un “ absolute beginner” ), e Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi, il quale afferma “Per il terzo anno consecutivo siamo a IHIF con la consapevolezza di vedere che ora, attraverso Italia Hospitality, la presenza del nostro Paese si fa sempre più efficace”.
In programma, nella sessione, anche l’ intervento di Lorenzo Vianello, Global Account Manager RE - Network CIB Italy di UniCredit, e di Elisabetta Fabri, Presidente e CEO della catena Starhotels, alla sua prima partecipazione all’IHIF. E proprio Elisabetta Fabri dichiara: “Siamo consapevoli del forte dinamismo che caratterizza il mercato turistico alberghiero internazionale. Come realtà italiana di riferimento desideriamo continuare a essere protagonisti in questo scenario in continua evoluzione e denso di opportunità. Saremo a Berlino perché IHIF offre un contesto unico di incontro e confronto con i più importanti player internazionali sulle tendenze e il futuro del settore”.
Un’ ultima novità:Associazione Italiana Confindustria Alberghi distribuirà in anteprima assoluta a Berlino la propria nuova pubblicazione, redatta in italiano ed inglese: si chiama SeeItaly.
SAVE THE DATE!
PER GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SU IHIF, E PER MEGLIO CONOSCERE I PROTAGONISTI DI “ITALIAHOSPITALITY”, VI ASPETTIAMO IN CONFERENZA STAMPA IL 2 MARZO A MILANO, PRESSO LO STARHOTEL ROSA (PIAZZA FONTANA) ALLE ORE 9.30.
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UCINA Confindustria Nautica vara il piano 2016 per il sostegno all’export, frutto di un’analisi dell’andamento dei mercati internazionali effettuato dal proprio Ufficio studi in collaborazione con alcuni istituti economici esterni.
Gli ultimi dati diffusi dall’Istat confermano che la ripresa in Italia è trainata dalle esportazioni, con un 3,7% di crescita dell’export italiano nel 2015. Pur rimanendo positivo, negli ultimi mesi rallenta il mercato degli Stati Uniti, a oggi il più dinamico per le imprese italiane, dove si è appena concluso il Miami International Boat Show. Decisamente immobile il mercato del Brasile, la cui economia nell’ultimo anno ha mostrato segni di forte difficoltà, deludenti le aspettative del Far East, mentre la Russia è continua a restare ferma e il Medio Oriente si trova ormai da tempo in una situazione di luci e ombre.
Per quanto riguarda l’Italia, i dati forniti da ASSILEA, Associazione italiana del leasing il cui Direttore Generale è membro del Consiglio di Presidenza di UCINA, il 2015 si è concluso con un aumento del 62% dello stipulato a fronte di un numero di contratti stabile. Il valore è salito a 240 milioni di euro. Il periodo post Salone Nautico di Genova ha visto firmati contratti di leasing nautico per oltre 20,1 milioni di euro nell’ultimo bimestre dello scorso anno, a fronte dei 14,9 milioni dello stesso periodo del 2014, con una crescita di circa il 35% in valore.
In questa congiuntura internazionale complessa UCINA Confindustria Nautica rafforza il presidio nei mercati strategici a sostegno delle imprese italiane. E lo fa con un del Progetto a sostegno della nautica approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo da ITA-ICE Agenzia, che prevede interventi mirati a favorire l’internazionalizzazione delle aziende della nautica da diporto attraverso linee d’azione rivolte specificamente ai settori dei Grandi Yachts, della Piccola Nautica, nonché del comparto Accessoristica Nautica.
Il progetto prevede tre linee di azione specifiche per la nautica, con una serie di contributi volti a favorire la partecipazione di tutte le aziende, in una logica di filiera, alle più importanti rassegne internazionali.
In particolare, le manifestazioni 2016 che prevedono la presenza istituzionale ICE–UCINA sono, oltre al BOOT di Dusseldorf che si è tenuto a gennaio e il Miami International Boat Show che si è appena concluso, il Dubai International Boat Show (01-05 Marzo 2016) e il Fort Lauderdale International Boat Show che si terrà a novembre.
Prossimo appuntamento, il Dubai International Boat Show che si svolgerà dal 1° al 5 marzo prossimi. L’Associazione sarà presente con uno stand istituzionale ICE-UCINA all’interno dell’area “Equipment Supplies & Services” in un area di 30mq che comprenderà anche un’area esposizione.
Dal 4 al 7 maggio prossimi, presso Itajaì, città che ha ospitato due tappe del Giro del Mondo a vela in equipaggio, si svolgerà la seconda edizione del Fimar - Fiera dell’economia del mare Italia-Brasile. L’iniziativa bilaterale dedicata al design, alla tecnologia e alla subfornitura è frutto degli accordi firmati da Ministero dello Sviluppo economico, UCINA e Governo dello Stato brasiliano di Santa Caterina, un’opportunità per le imprese di impianti, accessori, macchinari, meccanica, arredo e design, refit.
Una missione guidata dal vice presidente Piero Formenti all’Eurasia Boatshow di Istanbul, terminata la scorsa settimana, è stata invece tesa a valutare, attraverso una serie di incontri istituzionali, le opportunità del mercato turco anche alla luce delle ripercussioni delle vicende di politica internazionale sul Paese.
“Abbiamo in campo molteplici attività in diverse parti del Mondo e con diversi interlocutori” – conferma Carla Demaria, presidente di UCINA Confindustria Nautica – “ma l’obiettivo è unico: aiutare e sostenere con contributi economici concreti, presenza istituzionale, accordi bilaterali e know how le attività di export delle nostre imprese”.
Genova, 29 febbraio 2016
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Roma, 27 febbraio 2016
L’offerta “Speciale AV -50%” di Trenitalia si estende anche a Brescia.
Fino al 30 aprile, infatti, sarà possibile viaggiare a metà prezzo, rispetto al biglietto base, sui Frecciargento in arrivo o partenza dalla città lombarda.
Si amplia così la promozione di Trenitalia, già attiva su Verona, Bolzano, Rovereto e Trento.
E possibile acquistare l’offerta “Speciale AV -50%” fino a due giorni prima della partenza del treno, su trenitalia.com, nelle biglietterie di stazione, dalle self service, nelle agenzie di viaggio abilitate o telefonando al call center 89 20 21.
Il numero di posti a disposizione è limitato e variabile, a seconda dei giorni della settimana, dei treni e della classe scelta. L’offerta non si cumula con altre riduzioni, a esclusione di quella prevista a favore dei ragazzi.
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