In programma 4 workshop in Europa e USA
Sono aperte le iscrizioni ai 4 workshop MICE organizzati dal Convention Bureau Italia in collaborazione con ENIT per la promozione della destinazione Italia in Europa e negli Stati Uniti di America.
Gli eventi, organizzati con il supporto della sede centrale e degli uffici esteri dell’Agenzia Nazionale del Turismo, prevedono un focus sul mercato statunitense con un doppio appuntamento a New York City e a Washington DC, volto ad intercettare clientela corporate, incentive e associativa. L’evento di New York, in programma il prossimo 6 marzo all’italiano Starhotels The Michelangelo nel cuore di Manhattan, vedrà la partecipazione di buyers statunitensi rappresentativi di corporate, incentive e agenzie. Il format della serata vedrà una welcome reception con una seated dinner a seguire, durante la quale tutti i supplier italiani avranno modo di incontrare i buyers presenti e di presentare la loro offerta. Il giorno seguente il CBI farà tappa a Washington DC con lo stesso format presso l’Ambasciata Italiana, al quale parteciperanno referenti delle principali associazioni internazionali basate nella capitale statunitense.
Anche per il mercato europeo, sono in programma due appuntamenti, entrambi totalmente focalizzati su un target associativo. Le destinazioni prescelte sono Londra e Bruxelles, che vedranno buyers e suppliers impegnati in un percorso enogastronomico sensoriale, volto a far toccare con mano la tipica ospitalità italiana. Si inizia da Londra, con un networking event il 29 marzo presso l’Anima Cafè, italianissima venue nel centro di Londra, dove i presenti avranno modo di assistere ad una dimostrazione dello chef che cucinerà parte delle pietanze nella cucina a vista presente in sala, e che saranno poi servite durante una standing dinner a base di specialità tipiche del nostro territorio. A seguire, la serata del 30 marzo a Bruxelles dove gli ospiti saranno accolti nella Residenza dell’Ambasciatore Italiano per un evento serale che vedrà il classico momento di netwoking intervallarsi con una cooking class per far vivere ai buyers belgi un’esperienza realmente italiana e dar modo loro di gustare quanto prodotto nel corso della giornata durante una walking dinner nelle suggestive sale della Residenza.
Quattro appuntamenti imperdibili, quindi, che il Convention Bureau Italia ha pensato per rispondere in maniera sempre più efficace a quelle che sono state e che continuano ad essere le richieste degli operatori locali.
Per ulteriori informazioni:
Francesca Sandri
francesca@conventionbureauitalia.com
Tel. +39 055 4973408
Mob. +39 366 5468823
Tax credit riqualificazione: lunedì 9 gennaio il primo appuntamento online.
Per gli albergatori che hanno fatto spese di ristrutturazione e riqualificazione è in arrivo il primo click day del 2017 per accedere al credito di imposta per le spese effettuate nel corso del 2016. Prima devono però compilare l’istanza in forma telematica tramite il Portale dei Procedimenti: l’apertura del portale per compilare le istanze è prevista da lunedì 9 gennaio alle ore 10. Per compilare l’istanza ci sarà tempo fino alle ore 16 del 27 gennaio.
Il click day invece si terrà dalle ore 10 del 2 febbraio 2017 alle ore 16 del 3 febbraio 2017.
(Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it)
I PORTI TURISTICI DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE
I PRINCIPALI PORTI TURISTICI ITALIANI RISCHIANO IL FALLIMENTO
IL 10 GENNAIO LA CORTE COSTITUZIONALE SI PRONUNCIA IN MERITO ALL’AUMENTO RETROATTIVO DEI CANONI DEMANIALI CHE POTRA’ CAUSARE INGENTI DANNI ECONOMICI
STIMATA UNA PERDITA DI OLTRE 15.000 ORMEGGI E UN BUCO DI 190 MILIONI DI EURO PER L’ERARIO A FRONTE DI UN RICAVO DI SOLI 3,5 MILIONI
La sentenza della Suprema Corte, che si riunirà il prossimo 10 gennaio, sarà decisiva per la sopravvivenza di 26 strutture portuali turistiche fra le maggiori del Paese.
Oggetto del contendere è l’applicazione della normativa sulle concessioni turistico-ricreative anche ai porti turistici, che ha modificato a posteriori i termini dei contratti firmati dagli investitori con lo Stato, che prevedevano per i marina una specifica legislazione riconoscendo gli ingenti investimenti connessi alla realizzazione di queste opere e la differente natura dello stesso titolo concessorio rispetto a quello delle concessioni balneari. In particolare la sua applicazione retroattiva ha reso indispensabile il ricorso alla Corte Costituzionale poiché sembra violare le norme costituzionali a difesa della iniziativa economica.
Dopo la tassa Monti – cancellata perché a fronte dei 22 milioni di euro incassati ha prodotto un buco di 800 milioni nelle casse dell’erario causato dalla fuga di 40.000 imbarcazioni – questa rischia di essere una nuova mazzata per tutta la filiera della nautica, che proprio negli ultimi mesi sta uscendo da una grave crisi durata sei anni.
Questa situazione ha causato un contenzioso legale decennale che fino ad ora ha sempre visto vincere i porti turistici – nelle diverse sedi civili e amministrative – e che il Consiglio di Stato, confermando le ragioni dei ricorrenti, ha rinviato alla Corte Costituzionale, la quale si pronuncerà il prossimo 10 gennaio.
L’impatto economico
Da un lato c’è un costo stimabile in 3,6 milioni per lo Stato, spiccioli per il bilancio, dall’altro un danno per l’erario di 54 volte maggiore.
Le imprese della portualità turistica che hanno impugnato l’applicazione retroattiva della nuova normativa sui canoni demaniali sono 26 per 15.000 posti barca complessivi: 10 sono le strutture più piccole, da 100 fino a 500 posti barca, 16 quelle maggiori da 501 a 980 posti barca.
Gli aumenti annui dei canoni demaniali vanno da 45.000 a 75.000 euro, per le strutture della fascia minore, e da 100.000 a 250.000 euro annui per le strutture più grandi. Ilgettito che l’erario può ottenere è pari a 3.595.000 euro l’anno.
Infatti, secondo i dati dell’Osservatorio Nautico Nazionale (ente di rilevazione, studio e monitoraggio del diporto nautico riconosciuto dal Ministero dei Trasporti),l’indotto economico a rischio è pari a 185 milioni di euro, somma che si ottiene moltiplicando l’indotto medio annuo di 12.300 euro generato da ciascuna unità per i posti barca che sono interessati dalla vicenda.
Inoltre, sempre secondo l’Osservatorio Nautico Nazionale, in media un marina turistico genera un indotto occupazionale di 92 unità, dunque in discussione c’è lasopravvivenza di 2.484 posti di lavoro, che contando il solo l’incasso diretto del fisco valgono circa altri 4 milioni di euro.
I rilievi del Consiglio di Stato
La Legge finanziaria del 2007 (art. 1, comma 252, della legge n. 296 del 2006) ha disposto l’applicazione dei criteri previsti per le concessioni turistico-ricreative anche ai porti turistici, abrogando la precedente normativa applicata ai marinas (contenuta nell’art. 10, comma 4, della legge 27 dicembre 1997, n. 449), che prevedeva unmeccanismo di calcolo informato a criteri incentivanti per gli investimenti con canoni inversamente proporzionali al valore degli investimenti.
Il Consiglio di Stato ha evidenziato che i rapporti concessori relativi ai porti turistici devono essere regolati dalla concessione, perché il canone è fissato dall’atto concessorio “tenendo conto dell’equilibrio economico-finanziario dell’investimento” e che la concessione:
- dispone il pagamento di un canone “ad aggiornamento annuale ai sensi della vigente normativa”,
- prevede che il concessionario dovrà ultimare l’esecuzione delle opere che è obbligato a costruire entro un periodo determinato,
- prevede investimenti complessivi per decine di milioni di euro,
- alla cessazione della concessione, anche per rinuncia, le opere erette, complete di tutti gli accessori e le pertinenze, resteranno “in assoluta proprietà dello Stato senza che al concessionario spetti alcun indennizzo”
- in applicazione della nuova normativa, nella durata della concessione l’importo totale dei canoni a carico del concessionario aumenterebbe di circa cinque volte e, visto il margine complessivo dell’iniziativa previsto dal piano economico-finanziario approvato in sede di rilascio della concessione medesima, ciò renderebbe il margine negativo per diversi milioni di euro.
Nel rilevare la sostanziale diversità tra le concessioni balneari e quelle relative alla realizzazione e gestione di strutture per la nautica da diporto, il Consiglio di Stato ha inoltre evidenziato che:
- le concessioni turistico-ricreative sono in numero molto più elevato e comportano di regola investimenti modesti a carico del concessionario e sono caratterizzate da canoni irrisori, su cui il legislatore è intervenuto nel 2006 per riallinearli con i valori di mercato
- le concessioni per la realizzazione e la gestione di strutture per la nautica da diporto sono in numero molto minore, richiedono investimenti ingenti per la realizzazione delle opere strutturali, che saranno poi acquisite gratuitamente dal demanio, e che, per l’impegno gestionale, richiedono un piano di equilibrio economico-finanziario di lungo periodo
- il criterio di fissazione dell’importo del canone, individuato all’atto della concessione, è un elemento determinante del piano economico-finanziario definito tenendo conto della rilevanza degli investimenti.
- la normativa in questione, applicata alle concessioni in corso, appare violare l’art. 3 della Costituzione per il duplice profilo del trattamento uguale di situazioni disuguali e della lesione del principio della sicurezza giuridica costitutivo di legittimo affidamento.
- c’è anche una possibile violazione del principio del legittimo affidamento ingenerato nei concessionari sulla stabilità dell’equilibrio economico-finanziario di lungo periodo.
Genova, 4 gennaio 2017
Contatti:
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Siglato Protocollo d’Intesa tra Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Agenzia del Demanio
Roma, 16 dicembre 2016 – È stato firmato oggi un Protocollo di Intesa tra l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi e l’Agenzia del Demanio che ha come obiettivo quello di individuare ambiti di azione comuni volti a valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico in un settore strategico come quello del turismo italiano, che rappresenta una chiave di rilancio per l’economia del Paese.
L’accordo, firmato nelle sale dello Starhotels Hotel d’Inghilterra dal Presidente Confindustria Alberghi, Giorgio Palmucci, e dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, si inquadra in un rapporto di collaborazione avviato da tempo che mira ad una condivisione dei criteri per individuare il patrimonio immobiliare dello Stato da destinare al segmento turistico.
Negli ultimi anni l’offerta turistica italiana ha modificato il proprio profilo sul mercato mostrando un aumento del 22,5% per gli alberghi di fascia alta che, rispetto al 14,5% del 2008, rappresentano il 18,2% del totale. Secondo l’Italy Hotel Investment snapshot di EY Hospitality, il 2015 è stato un anno particolarmente importante per il settore, con un volume di transazione di 795 mln di euro (+47% rispetto al 2014). Il trend positivo è proseguito anche durante il corso del 2016, che dovrebbe chiudersi con un volume di transazioni di 1 mld di euro.
“Gli investitori esteri sono attratti dal mercato alberghiero italiano e grande interesse è rivolto alle strutture già esistenti su Roma, Milano, Firenze e Venezia soprattutto quando ad affacciarsi sono gli operatori provenienti dall’Asia – dichiara Giorgio Palmucci - L’Italia è considerata un mercato stabile e sicuro su cui investire e per questo spingiamo sulla promozione del prodotto alberghiero partecipando, anche con l’Agenzia del Demanio, come Italia Hospitality presso l’International Hotel Investment Forum di Berlino. Il settore è ancora caratterizzato da un’eccessiva frammentarietà dell’offerta dovuta anche alle dimensioni delle strutture. Prendere parte ad appuntamenti fieristici, di respiro internazionale, alla presenza di enti e istituzioni importanti come l’Agenzia del Demanio consente di trasmettere con più forza le reali sinergie tra settore pubblico, associazioni e settore privato. Il nostro obiettivo è quello di intercettare investitori e operatori internazionali interessati al prodotto turistico del Bel Paese. Con il protocollo siglato oggi aggiungiamo un nuovo tassello al quadro di rilancio del turismo italiano.”
“Il riuso e la valorizzazione degli immobili dello Stato per sostenere e ampliare l’offerta turistico-ricettiva in Italia – dichiara Roberto Reggi - è una strada che ha già dato riscontri positivi, come nel caso dei fari o delle dimore di pregio. Grazie alla collaborazione con Confindustria Alberghi, potremo individuare e sviluppare operazioni sempre più rispondenti alle esigenze del mercato e appetibili per gli investitori nazionali ed esteri. Con questa intesa la visione dell’Agenzia si arricchisce del punto di vista di uno dei principali interlocutori del settore: attraverso la rete di associati Confindustria Alberghi avremo infatti a disposizione una finestra sul mercato e una cassa di risonanza, mirata e operativa, per i progetti di valorizzazione in corso, che contribuiranno alla realizzazione delle finalità del Piano Strategico del Turismo e più in generale allo sviluppo del settore. Proprio perché crediamo nelle potenzialità di questo settore stiamo costruendo questo percorso, ormai da mesi, anche con iniziative come la Vetrina investinitalyrealestate.it, un potente strumento per promuovere le opportunità di investimento in immobili pubblici e canalizzare le risorse di grandi investitori.”
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Scenari Economici n.28 del Centro Studi Confindustria
Torna anche quest’anno “Una notte per la ricerca”, l’iniziativa promossa da Accor Hotels Italia a sostegno di “Pink is Good”, il progetto della Fondazione Umberto Veronesi dedicato alla prevenzione contro il tumore al seno e alla promozione della ricerca scientifica (www.pinkisgood.it).
Fino al 28 febbraio 2017 soggiornando in un hotel dei marchi MGallery, Novotel, Mercure, ibis e ibis Styles in Italia e, per la prima volta in Grecia al Novotel Atene, sarà possibile dare un contributo concreto alla Fondazione Umberto Veronesi prenotando la camera “Una notte per la ricerca”: tutti gli alberghi che aderiscono all’iniziativa, infatti, devolveranno il 10% del ricavato al progetto “Pink is Good”.
Saranno oltre 160 le camere messe a disposizione da Accor Hotels ogni giorno tra Italia e Atene. Per prenotare un soggiorno solidale c’è tempo fino al 28 febbraio 2017 direttamente sul sito www.accorhotels.com. In tutte le camera dedicate a questa iniziativa i clienti troveranno materiale informativo sul progetto “Pink is Good”.
(Per maggiori informazioni: www.accorhotels.com)
Via dei Cestari 34 - 00186 Roma (RM)
Tel. +39 06 4298 4041
E-mail: segreteria@federturismo.it
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