Una testimonial all’altezza di rappresentare l’Italia nel mondo. Qualcuno di molto moderno, ma con una grande storia alle spalle. È la Venere di Sandro Botticelli, una delle donne più conosciute al mondo, la protagonista della nuova campagna internazionale di promozione turistica del Ministero del Turismo ed Enit, realizzata con il contributo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio. Riconoscibile da tutti attraverso lo sguardo e il segno inconfondibile dei suoi capelli, questa nuova Venere, in veste di virtual influencer, viaggerà lungo tutto lo Stivale presentando al mondo la “meraviglia” dell’italianità, raccontandone i paesaggi, le mete iconiche delle città d’arte così come i piccoli borghi, le tipicità enogastronomiche e le tante declinazioni dell’offerta turistica ricca e variopinta che rendono così unico il patrimonio dell’Italia.
Dopo la celebrazione della Giornata del mare nelle scuole, fortemente voluta da Confindustria Nautica e non a caso istituita nell’ambito della riforma del Codice della Nautica da diporto, l’Associazione nazionale di categoria chiama il Governo a risposte immediate. Il 27 aprile il Presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi incontra il Vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, per fare il punto su Regolamento di attuazione al Codice della nautica e nuovo titolo professionale del diporto. Nella stessa settimana prendono il via i tavoli tecnici del Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM) istituiti dal Ministro del Mare, Nello Musumeci, per la portualità e le vie del mare, dove Confindustria Nautica porterà la visione del settore.
Si è svolto a Padova il 19 e 20 aprile, Ecofest, il Festival della mobilità sostenibile voluto da Ludovica Casellati, già organizzatrice del primo Veneto Bike Forum e ambasciatrice della bici in Italia, con il patrocinio e la collaborazione di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Il programma ha previsto talk, dibattiti, interviste, analisi e testimonianze anche internazionali, che hanno messo a confronto i diversi protagonisti della mobilità nelle nostre città, tra aziende di trasporto, istituzioni, operatori di mobilità, enti, esperti, università e cittadini. Il 20 aprile al convegno su "Mobilità sostenibile, integrazione, intermodalità: quali sfide ci attendono" sono intervenuti tra gli altri: Marina Lalli, Presidente Federturismo, Stefano Bonora, A.D. Busitalia Riccardo Capecchi, Esperto-Curatore del Piano Mobilità Ciclistica; Eleonora Malengo, Direttore U.O Mobilità e Trasporti della Regione del Veneto e Alessandro Felici, ceo Ridemovi. La presidente Lalli nel suo intervento ha sottolineato come oggi più che mai, a seguito della crisi economica e delle preoccupazioni sociali e ambientali, è urgente cambiare il modello economico tradizionale puntando alla creazione di un'economia più responsabile e generativa. Il turismo deve essere in grado di ridurre al minimo l’impatto sulle risorse naturali, sulle infrastrutture e sulla mobilità.
Secondo il rapporto di Aci Europe il traffico passeggeri attraverso la rete aeroportuale europea è aumentato del 48% a febbraio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, quando i viaggi erano limitati dalle restrizioni relative a Omicron. La crescita è trainata prevalentemente dal traffico passeggeri internazionale (+58%) con il traffico passeggeri nazionale (+22%) Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2019), il traffico passeggeri lo scorso febbraio si è attestato al -12%, pressoché invariato rispetto al mese precedente (-11%). Il 40% degli aeroporti europei ha recuperato o superato i volumi pre-pandemia. Con un aumento del 53%, gli aeroporti Ue (Eu, Eea, Switzerland, Uk) hanno registrato una crescita del traffico passeggeri al ritmo più rapido a febbraio rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ciò riflette il fatto che le restrizioni relative a Omicron sono rimaste le più rigide in questo blocco. Gli incrementi maggiori sono stati registrati dagli aeroporti di Cipro, Malta (entrambi a +92%) e Austria (+81%).
L’ultimo “Performance Review Report” di Eurocontrol rivela che il 2023 sarà un altro anno difficile per l’aviazione europea. I fornitori di servizi di navigazione aerea non sono ancora disposti a sviluppare una capacità sufficiente per far fronte all’elevata domanda e a questo bisogna aggiungere che la guerra in Ucraina continuerà ad avere un impatto negativo sulla disponibilità dello spazio aereo e sull’efficienza dei voli.Tutto fa pensare che il 2023 non sarà ancora l’anno in cui il traffico tornerà ai livelli pre-covid, lo scorso anno il traffico nell’area Eurocontrol ha raggiunto i 9,2 milioni di voli, superiore di quasi il 50% rispetto al 2021, ma ancora inferiore del 17% rispetto al 2019.
Secondo le stime di Cna Turismo e Commercio, diffuse in concomitanza con il Vinitaly, nel 2023 saranno 10 milioni i vacanzieri che pernotteranno fuori casa ‘grazie al vino’ di cui circa tre milioni stranieri, per un movimento economico quantificabile intorno ai 2,5 miliardi di euro. Gli stranieri arriveranno principalmente da Francia, Germania, Regno Unito, Austria, per quanto riguarda l’Europa, e da Stati Uniti d’America e Giappone, fuori dal Vecchio Continente. Il picco si raggiunge nelle settimane della vendemmia. Sempre più turisti, soprattutto provenienti da centri urbani italiani e stranieri, chiedono di essere coinvolti in questo momento importantissimo dell’annata agraria.
Nonostante i segnali economici incerti, la domanda di viaggi aerei per la IATA continua ad essere forte in tutto il mondo e in particolare nella regione Asia-Pacifico. L’industria è appena il 15% al di sotto dei livelli di domanda del 2019 e questo divario si sta riducendo ogni mese. Il traffico totale passeggeri di febbraio è aumentato del 55,5% rispetto allo stesso mese del 2022 ed equivale all’84,9% di quanto registrato a febbraio 2019. L’aumento del traffico internazionale, nella misura dell’89,7% rispetto a febbraio 2022, è trainato maggiormente dall’area asiatica e del Pacifico. Il livello generale internazionale ha raggiunto il 77,5% rispetto a febbraio 2019.
Sarà da record la stagione estiva 2023 del turismo ‘all’aria aperta’, con una previsione di 56,6 milioni di presenze per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, in aumento del 2% rispetto al 2022 (55,5 milioni) e dell’1% rispetto al 2019 (55,9 milioni) secondo i dati dell’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company. Secondo la ricerca, questo sarà l’anno del consolidamento del recupero dei flussi turistici registrato nell’estate 2022, ma rappresenterà anche uno dei migliori degli ultimi 10 dietro solo al 2017 (57,9 milioni). In particolare il mercato estero risulta essere quello più promettente: si stima che raggiungerà il 51%, diventando quello trainante e dimostrando così la voglia degli stranieri di viaggiare e di muoversi fuori confine verso il Mediterraneo e in particolare verso l’Italia.
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