L’Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, calcola che nel 2020 i turisti italiani e stranieri caleranno nel complesso del 49% rispetto all’anno scorso: i visitatori saranno 57 milioni in meno, i pernottamenti turistici totali diminuiranno di 186 milioni e la spesa turistica, quella in beni e servizi sostenuta dai viaggiatori, di 71 miliardi di euro. Questi dati sono indice del fatto che la situazione avrà effetti notevoli sull’economia italiana: il contributo totale del turismo all’economia dovrebbe diminuire infatti di 5,8 punti percentuali. Il turismo, in Italia, è un settore che generava, nel 2019, il 13% del nostro Prodotto interno lordo: nel 2020 calerà al 7,2 %.
La quota di mercato delle Ota nel 2020 è diminuita di dieci punti percentuali, con Expedia che risulta la più colpita secondo lo studio D-Edge sulle tendenze nella distribuzione alberghiera in Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e Asia-Pacifico negli ultimi quattro anni, nel quale sono state raccolte informazioni da quasi 4.000 strutture.
Il calo di 10 punti percentuali delle Ota in Emea e Asia-Pacifico è dovuto, secondo il rapporto, alla "perdita di quota di mercato che Booking.com ha subito tra il 2017 e il 2019 e il crash del 2020 di Expedia, che ha perso un 60% di quota.
Secondo un sondaggio effettuato da 'Piratinviaggio', quasi il 60% degli italiani cerca già ora ispirazioni per viaggi futuri, e nel frattempo si consola guardando serie tv e cucinando, oppure ordinando d'asporto, mentre lo smart working prende sempre più piede. Sembra che sognare con le serie Tv (64%) e perdersi in mondi passati, guardando le proprie foto di viaggi passati, sia il modo in cui gli italiani affrontano il periodo, non perdendo però l'ottimismo: il 58% cerca già ora ispirazione per viaggi futuri.
In Italia a causa delle chiusure legate alla pandemia, il settore del patrimonio culturale privato ha perso fatturato per circa 1,8 miliardi di euro con circa 30.000 posti di lavoro a rischio. Il settore maggiormente danneggiato è quello vitivinicolo, segue quello degli eventi e quello delle visite in dimora, più l’indotto che la fondazione Symbola valuta essere pari a più del doppio.
Secondo una stima della società di ricerca Risposte Turismo la crisi delle crociere nel 2020 ha causato un perdita per l'economia italiana vicina al miliardo di euro. Si tratta di 925 milioni di euro di mancate spese dei crocieristi, tra pernottamenti in hotel, escursioni, food and beverage. Ad accusare il colpo più pesante il Veneto (-206 milioni), Lazio (-204,5 milioni) e Liguria (-174 milioni). L’anno si chiuderà con 796.800 passeggeri movimentati nei porti italiani, -93,5% su base annua, un valore che ci riporta al 1993.
Iata ha rivisto le stime 2020-2021 per il settore aereo evidenziando che le perdite continueranno anche il prossimo anno, seppur con performances migliori. Per il 2020 è prevista una perdita netta di 118,5 miliardi di dollari (99,8 miliardi di euro), il dato è superiore alla previsione di giugno che era di 84,3 miliardi di dollari. Mentre per il 2021 si prevede una perdita netta di 38,7 miliardi di dollari (32,6 miliardi di euro), più profonda della previsione fatta a giugno di 15,8 miliardi di dollari. Salgono a 157,2 miliardi di dollari (circa 132,4 miliardi di euro) le perdite delle compagnie aeree nel biennio 2020-21.
Secondo i dati registrati nel mese di ottobre da Assaeroporti sono stati poco meno di 5 milioni i passeggeri gestiti dagli scali italiani, il 74,8% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno e il 55% in meno i movimenti. A settembre, invece, i viaggiatori trasportati erano stati 5.738.268 (-69,7%), mentre ad agosto 7.555.844 (-63,1%).Tra i big, a soffrire meno della media sono stati Roma Fiumicino (-68%), Venezia (-62%), Milano Malpensa (-68%) e Napoli (-67%).
Secondo uno studio di Phocuswright i viaggi inizieranno a ri-decollare nel 2021, ma il settore non si riprenderà completamente dall'impatto del Coronavirus prima del 2025. Il 2019 è stato un anno eccezionale nella maggior parte dei Paesi europei, con una stima del mercato dei viaggi che ha superato i 300 miliardi di euro. Dopo l'arrivo del Covid-19, la società stima che i ricavi del mercato turistico europeo raggiungeranno realisticamente solo circa 107 miliardi di euro nel 2020, con un calo di quasi il 60%. Con una ripresa che dovrebbe iniziare nel 2021, la dimensione del mercato dovrebbe crescere fino a 168 miliardi di euro.
ll 29 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Ristori Quater che stanzia ulteriori 8 miliardi, in conseguenza del nuovo scostamento di bilancio, per rafforzare le misure di sostegno economico.Tra le principali misure introdotte: la proroga del secondo acconto Irpef, Ires e Irap il cui versamento viene posticipato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. La proroga è estesa al 30 aprile per le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il 27 novembre EURECA (Europa Etica dei Cittadini e delle Autonomie), Associazione presieduta dal Vicedirettore del Tg1 Angelo Polimeno Bottai, ha organizzato, nell’ambito di 5 giornate di lavori dedicate alle categorie produttive maggiormente colpite dalla crisi il convegno online “I conti delle crisi. L’industria del turismo”. Sono intervenuti, tra gli altri, la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, il Presidente dell’Enit Giorgio Palmucci, il Presidente di Federterziario Nicola Patrizi, il Senatore Gian Marco Centinaio
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