Assobalneari Italia e Assomarinas, aderenti a Federturismo Confindustria, hanno inviato al Governo e ai Ministeri competenti, un parere tecnico-legale redatto dal Prof. Zunarelli dell'Università di Bologna, in cui, in difesa di due leggi dello Stato vigenti, la n. 145/2018 e n. 77/2020 (Decreto Rilancio), vengono svolte argomentazioni da porre a fondamento di una contestazione dei rilievi formulati nella lettera di messa in mora della Commissione Europea al Governo Italiano del 3 dicembre 2020, relativa alla legislazione italiana di proroga al 2033 della durata delle concessioni demaniali per attività turistiche e ricreative.
Informa Markets, gruppo leader a livello internazionale nell'organizzazione di manifestazioni fieristiche e proprietaria del marchio Routes, ha annunciato le nuove date della manifestazione World Routes 2021, a Milano.
Il 2020 fa segnare una perdita monstre. Il fatturato alberghiero -80%
Secondo le stime elaborate da Confindustria Alberghi l’anno 2020 si chiude con una perdita di fatturato che per il settore supera l’80%.
"È arrivato il momento di riunire tutta la filiera del Made in Italy legata al mondo dell’enogastronomia sotto un'unica sigla, quella del MIO Italia, che in dieci mesi di lotta, partendo dal nulla, ha ottenuto risultati straordinari. Per questo, MIO Italia ha indetto una manifestazione nazionale, per lunedì 25 gennaio a Piazza del Popolo, a Roma, alla quale sono invitati i rappresentanti di tutte le componenti del comparto".
Oltre 764 miliardi di euro è la perdita complessiva fatta segnare dai primi dieci mercati turistici inbound-outbound del mondo a causa del Covid-19. secondo il portale Esta.com che ha esaminato i dati finanziari, con mancate entrate e uscite combinate con la percentuale di Pil perso, dei primi 10 Paesi del mondo per rilevanza turistica da gennaio ad ottobre del 2020 e non è contemplata l’ondata di restrizioni che ha caratterizzato anche il periodo natalizio.
L’aviazione europea ha chiuso il 2020 con 6,1 milioni di voli in meno rispetto al 2019, con oltre la metà degli aerei a terra secondo l ’ultimo report Eurocontrol Think Paper, l’ottavo di una serie di analisi sulla crisi del settore aereo dall’inizio della pandemia. L’analisi anticipa poi la previsione del traffico europeo per tutto il 2021, prevedendo un recupero fino al 51% rispetto ai livelli del 2019, che sarà lento nella prima metà dell’anno e accelererà dall’estate.
Secondo l’ENIT, seppur con numeri inferiori rispetto al 2019, nel 2020 si sono accelerate tendenze già in atto prima della pandemia come il turismo slow, attivo e sportivo, il viaggio multi-generazionale con la propria famiglia e con gli amici, ma anche i viaggi esclusivi. La crisi economica globale caratterizzerà i prossimi anni, avrà un impatto sulla capacità di spesa del viaggio e renderà ancor più evidente lo ‘spending divide’, con una ripresa molto più veloce del turismo del lusso.
L’impatto finanziario della pandemia da Covid-19 è stato devastante: a quantificarlo l’analisi di eTurboNews, che per primo ha stilato una classifica dei Paesi più colpiti calcolando una perdita globale di 935 miliardi di dollari in tutto il mondo nei primi dieci mesi del 2020. L’Italia compare al sesto posto nella classifica mondiale con un totale di perdite che, per i primi dieci mesi del 2020, ammonta a 29,664 miliardi di dollari, al quarto posto in Europa come perdite di entrate turistiche.
Gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia, la Thailandia, la Germania e l’Italia sono, in quest'ordine, i Paesi che nel 2020 hanno subito le maggiori perdite a causa della mancanza di turisti dall'estero. Per gli Usa, che guidano la classifica, i dati si basano su una stima delle entrate del turismo straniero durante i primi dieci mesi del 2020. Pertanto, gli Stati Uniti hanno visto bruciare 147.245 milioni di dollari in questo periodo rispetto allo scorso anno.
Potrebbe salire fino a 350 milioni il totale dei posti in meno sugli aerei entro marzo secondo le stime di Oag. A gennaio la capacità media dei posti a bordo è diminuita del 47% rispetto al 2020. Nel giro di un paio di settimane alcune macroaree, come ad esempio l’Europa occidentale, hanno visto i vettori tagliare fino al 25% di capacità programmata: se la settimana del 30 dicembre aveva oltre 19 milioni di posti sugli aerei, entro l’11 gennaio sono crollati a soli 4,7 milioni.