Per l'Enac nel 2020: sono stati 52.759.724 i passeggeri transitati negli aeroporti italiani lo scorso anno, tra traffico nazionale e internazionale, con un decremento rispetto al 2019 del -72,5%. L'ente ha specificato anche come il traffico nazionale, con i suoi 25 milioni di passeggeri, abbia registrato una diminuzione più moderata (-61,1%) rispetto al traffico internazionale.
Quello che si richiede oggi al settore turistico è di ripensare l’idea stessa di viaggio - ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli - intervenendo il 22 aprile al Cortina Digital Forum . Una conferenza internazionale che aspira a diventare uno dei punti di riferimento per istituzioni e stakeholder del settore e si propone di affrontare le tematiche legate al futuro del digitale nel 21esimo secolo.
«Dopo 14 mesi di chiusura, esclusa una piccola parentesi estiva durata appena un mese, ancora adesso non sappiamo se, quando e come riapriremo le nostre aziende», afferma il vicepresidente di Assointrattenimento.
Il rapporto annuale sull’impatto economico (Eir) del World Travel & Tourism Council, dichiara che in Italia il giro di affari ha registrato un calo del -51%, passando dai 236 miliardi di euro ai 116 miliardi di euro, e l'impatto sul Pil nazionale è sceso al 7% nel 2020 rispetto al 13,1% del 2019. In termini di incidenza sul Pil si tratta di uno dei più cospicui danni a livello europeo, superiore a quello della Francia che ha perso 106 miliardi, anche se è andata molto peggio a Paesi come la Spagna (-62,7% di giro d’affari), il Regno Unito (-62,3%), la Cina(-59,9%) o la Turchia (54,2%). Mentre hanno tenuto meglio il Brasile (-32,6%), l’India (-36,3%) e il Giappone (-37%).
Da una ricerca commissionata da Booking.com su oltre 28.000 viaggiatori provenienti da 28 Paesi e territori, emerge che tra le priorità dei viaggiatori di tutto il mondo, un posto importante è occupato dal ristabilire i rapporti interpersonali, iniziando dall’incontrare più membri della famiglia e vedere un gruppo di amici (entrambi al 72%, per gli italiani la percentuale sale rispettivamente al 74% e al 77%). Ma anche viaggiare a livello nazionale per svago è tra i primi posti, con altrettante persone (72%) in attesa di esplorare le bellezze vicino casa e la maggior parte dei viaggiatori (65%) a livello globale il 69% degli italiani che prevede di farlo a breve. I più entusiasti alla prospettiva di viaggiare nel proprio Paese, una volta tolte le restrizioni, sono argentini (83%), italiani (82%) e russi (82%).
La perdita sui bilanci dovuta all’emergenza Covid per alberghi e ristoranti nel biennio 2020-21 si attesta sui 38 miliardi di euro secondo una stima quantificata dall’Osservatorio sui Bilanci 2019 del Consiglio e della Fondazione nazionale dei Commercialisti.
Nel dettaglio, le oltre 74mila società di capitali di questo comparto cruciale per il turismo italiano realizzerebbero complessivamente una perdita di 38,53 miliardi di euro, pari a circa la metà dell’intero settore. Il settore dell’alloggio registrerebbe un calo complessivo di 17,5 miliardi di euro, mentre quello della ristorazione una flessione di 21 miliardi di euro. Il 2021 si presenta però leggermente migliore del 2020 rispetto al 2019. Quest’anno, infatti, il fatturato complessivo delle società di capitali è previsto ridursi del 35% contro il -44,2% del 2020.
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo le ricerche e le prenotazioni di alberghi hanno avuto una crescita positiva nel mese di marzo, per la prima volta dall’inizio del 2020. Le ricerche di hotel sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando le ricerche sono state praticamente congelate. Allo stesso modo, le prenotazioni dei posti sono aumentate, ma in questo caso del 44%. In Europa, le prenotazioni di aerei continuano a diminuire, ora il 33% in meno rispetto allo scorso anno. A livello globale, le prenotazioni di voli delle compagnie aeree, sebbene in ripresa, sono ancora inferiori del 57% rispetto a un anno normale. Solo nell’Asia meridionale c’è un aumento del 7%.
Il 22 e 23 aprile Cortina ospiterà la prima edizione, tutta virtuale, del Cortina Digital Forum. Una conferenza internazionale di alto livello, di cui anche Federturismo Confindustria è partner, aperta al pubblico e che aspira a diventare uno dei punti di riferimento per istituzioni e stakeholder del settore e si propone di affrontare le urgenti ed attuali tematiche legate al futuro del digitale nel 21esimo secolo. Il digitale nelle aree remote della terra, il futuro del turismo con il passaporto digitale, il Recovery Fund, il G20 che verrà ospitato in Italia il 30 e 31 ottobre, le criticità dei dati e il loro potenziale, ma anche le sfide dell’intelligenza artificiale sono alcuni tra i principali temi che il Cortina Digital Forum 2021 si propone di affrontare nella sua prima edizione che vedrà la partecipazione di Ministri del Governo Italiano,
Sono molte le domande che gli operatori del settore turistico, il più colpito dall’emergenza Covid 19, si stanno ponendo da molti mesi.
Quando si potrà tornare a parlare di futuro? C’è davvero una reale consapevolezza nelle istituzioni dell’importanza dell’industria dell’accoglienza per la ripartenza di una nazione con una spiccata, ma troppo spesso ignorata vocazione verso l’arte e il turismo?
Da Cortina, in virtuale, si discute del digitale nell’era dell’incertezza e del reset globale
Giovedì 15 aprile alle ore 15.00, AIDDA organizza il webinar "TURISMO 2021: FUTURO REMOTO?".
Intervengono: Alessandra Albarelli, Presidente Federcongressi&eventi. Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria.
Conclude Antonella Giachetti, Presidente nazionale AIDDA. Modera Ornella Laneri, coordinatrice AIDDA for Tourism.
I dettagli per il collegamento Zoom sono nella locandina.
Secondo le previsioni dell’Osservatorio del Turismo Outdoor a firma Human Company.nella prossima stagione estiva tra i 45 e 49 milioni di viaggiatori – il 55% di questi sono italiani – sceglieranno strutture all’aria aperta per le proprie vacanze in Italia.Secondo i due scenari delineati dal report sul possibile andamento della domanda per l’estate 2021 dell’outdoor, ovvero camping, camping village e villaggi turistici, rifugi montani e agriturismi, il calo dei volumi nazionali del segmento si attesterà fra il -14% e il -22% in confronto ai dati pre-Covid.