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    "Si tratta di un provvedimento chiesto da tempo da UCINA - Confindustria Nautica, che in parte affronta la vera e propria emergenza ormeggi, divenuta un vincolo allo sviluppo del turismo nautico e di tutta l'industria del settore" - spiega il presidente Anton Francesco Albertoni -  "Due i motivi di soddisfazione: la previsione che i Piani Regolatori delle Autorità portuali debbano prevedere che le strutture sotto utilizzate siano destinate al diporto e quella che acquisisce l'emendamento del Turismo sull'esenzione dei pontili galleggianti stagionali dalla licenza edilizia. Ringrazio il Ministro Matteoli e il Ministro Brambilla" - conclude Albertoni - "ma anche il senatore Grillo, Presidente della Commissione LL.PP per l'intenso lavoro preparatorio, confidiamo che il testo abbia un rapido cammino parlamentare per poter dimostrare concretamente il grande impatto economico e sociale che la nautica da diporto è in grado di generare sul territorio circostante".

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    E’ in programma sabato 29 maggio prossimo la tradizionale Convention UCINA-Satec 2010 che quest’anno si terrà a Genova presso il Padiglione Blu del quartiere fieristico.

    I lavori apriranno al mattino con il Convegno dal titolo “L’Industria nautica italiana: da dove parte la ripresa”.

    Partendo dall’analisi dello studio commissionato da UCINA alla Fondazione Edison, l’Associazione propone un dibattito sulle opportunità di sviluppo nell’economia globale per un settore quale l’industria nautica italiana simbolo del made in Italy

    Nel corso della serata di Gala - che si terrà venerdì 28 maggio - si svolgerà la XXI edizione del Premio Pionieri della Nautica. Dedicato a manager, giornalisti e maestranze che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia, l’edizione 2010 vedrà anche premiata la categoria progettisti e designer nautici e navali

    Per informazioni:

    UCINA – Area Promozione
    Chiara Castellari 0105769812
    promotion@ucina.net

    PROGRAMMA:

    Nautica Italiana: Industria Turismo Ambiente

    Venerdì 28 maggio

    Ore 15.30 Padiglione Blu
    Assemblea Privata Soci UCINA

    Ore 19.30 su invito
    Serata di Gala
    Premio Pionieri della Nautica – XXI Edizione

    Sabato 29 maggio

    Ore 10.00 Padiglione Blu
    Convegno
    L’industria nautica italiana: da dove parte la ripresa

    Ore 15.00 Padiglione Blu<
    Seminario tecnico

    Sabato 29 maggio e domenica 30 maggio

    Banchina A – Darsena quartiere fieristico
    SEA TEST DAY
    Prove in mare per giornalisti italiani ed esteri

    UCINA – Confindustria Nautica
    Segreteria
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    Si è tenuto questa mattina, presso la sede di Confindustria Genova, il convegno dal titolo Navaltex 2.0 – Rete di imprese tessili e nautico-navali per lo sviluppo di materiali e prodotti innovativi” che aveva l’obiettivo di presentare il progetto sviluppato da UCINA- Confindustria Nautica, Unione Industriale Biellese, RINA, Confindustria Genova e Unione Industriale Pratese.

    Il progetto Navaltex è stato lanciato nella primavera 2008 grazie alla collaborazione fra l'Unione Industriale Biellese e il RINA, il Registro Italiano Navale, che hanno creato per la prima volta un tavolo di lavoro e una rete di contatti fra il settore nautico-navale e le aziende del distretto tessile biellese. Il progetto Navaltex 1.0 è il risultato di un tavolo di lavoro che ha individuato 4 temi in cui l’innovazione nella costruzione navale passa attraverso prodotti high tech del settore tessile: dagli arredi di bordo ai componenti della struttura dello yacht, dagli indumenti di protezione (giubbotti, tute termiche..) ai tessuti con proprietà ignifughe o di protezione balistica.

    Mentre proseguono i lavori di “Navaltex 1.0”, l'agenda strategica di innovazione che, per la prima volta, è stata condivisa dal settore tessile e da quello della cantieristica navale, i soggetti promotori del progetto guardano avanti.

    In attesa di conoscere l’esito della partecipazione dei progetti di ricerca del primo “Navaltex” al bando ministeriale “Industria 2015”, UCINA- Confindustria Nautica, Unione Industriale Biellese, RINA, Confindustria Genova e Unione Industriale Pratese, con la Regione Piemonte, rilanciano facendo partire “Navaltex 2.0”. Si tratta del naturale completamento del progetto: una nuova strada che va nella direzione di mettere in armo la ricerca necessaria per affrontare le innovazioni e completare l'agenda strategica sviluppata fino a oggi.

    L’incontro di oggi a Genova, dunque, intende offrire un'occasione per valutare lo stato dell'arte del progetto, anche grazie alla presenza di tutte le aziende "fondatrici", e un'opportunità di pensare insieme al futuro della sinergia creata fra i due settori, tessile e navale.

    Dopo il saluto introduttivo del Direttore Generale di Confindustria Genova, Massimo Sola, è intervenuta Marina Stella, Direttore Generale di UCINA- Confindustria Nautica, che ha portato la testimonianza del settore nautico-navale, utilizzatore di riferimento per il prodotto tessile italiano innovativo. «Il progetto Navaltex 2.0 – ha sottolineato Marina Stella – rappresenta un eccellente esempio di una nuova modalità di aggregazione a livello nazionale tra filiere industriali per realizzare progetti comuni diretti al reciproco sviluppo produttivo e all’innovazione.

    Un passo molto importante per le imprese del comparto nautico che UCINA ha fortemente promosso dal 2008 con l’ingresso dell’Associazione tra i soci fondatori dell’Agenzia di Confindustria, Reteimpresa, soggetto di riferimento istituzionale per lo sviluppo dei nuovi contratti di rete.

    Nello scenario economico attuale che vede incerto il processo della ripresa, le aggregazioni tra imprese non legate e vincolate ai territori ma a progetti industriali condivisi sono un percorso strategico per fare ricerca, innovazione, rafforzare la propria competitività, cercare nuovi canali e mercati di sbocco.

    E’ ovviamente necessario che tali forme di aggregazione spontanea trovino ora il giusto riconoscimento in materia di regime fiscale, contributivo e di semplificazione amministrativa, di incentivazione e capitalizzazione delle imprese».

    Mario Dogliani, Head of Corporate Project Financing del RINA, e Andrea Parolo, Responsabile Area Economia d’Impresa dell’Unione Industriale Biellese, hanno delineato la nuova proposta operativa di Navaltex 2.0. «L’esperimento Navaltex – ha affermato Dogliani – ha dimostrato come le due filiere industriali del tessile e delle costruzioni navali e nautiche sanno collaborare con efficacia. Navaltex 2.0 darà un respiro nazionale all’iniziativa: ne scaturirà una agenda strategica condivisa di innovazione da cui ci attendiamo notevoli ricadute sia a livello di singoli territori sia a livello di sistema nazionale».

    «Il percorso fatto fino ad ora – sottolinea Parolo – ha permesso di mettere a punto un metodo di confronto operativo fra due settori non abituati a lavorare in sinergia. Il metodo così creato è stato illustrato e proposto alle aziende presenti che potranno lavorare in contatto diretto fra loro ed essere veri protagonisti  nell'individuazione dei nuovi progetti di sviluppo».

    Nel corso del 2009 si sono intensificate le aggregazioni che hanno reso possibile la realizzazione di importanti progetti a sostegno dei comparti industriali e del Made in Italy. Sul tema della Rete d’impresa quale leva per le nuove politiche industriali è intervenuto Fulvio D’Alvia dell’Area Politiche Industriali, Economia della Conoscenza, Europa e Internazionalizzazione di Confindustria. «La crescente competitività dei mercati internazionali spinge le nostre aziende ad organizzarsi attraverso meccanismi di integrazione non solo territoriale, come i tradizionali distretti, ma su dimensioni più ampie – ha concluso D’Alvia. La recente legge n. 99/2009 ha tempestivamente regolamentato e riconosciuto giuridicamente “il contratto di rete” che consente di dare visibilità esterna alla nuove forme di collaborazione tra imprese. E' sulle reti d'impresa che riteniamo debbano essere indirizzati gli interventi di semplificazione amministrativa, di incentivazione e fiscali. La rete consente di mantenere l'autonomia dell'impresa, che per noi e' un valore fondamentale, favorendo però alla collaborazione».

    Per maggiori informazioni:

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    Il 9 febbraio è stata presentata a Genova, a Palazzo San Giorgio, Marina Fiera SpA, la società nata dalla consolidata partnership tra la Fiera di Genova e UCINA. La società è stata costituita per gestire la nuova darsena nautica con obiettivi di sviluppo, infrastrutturazione e promozione garantendone la funzione di indispensabile risorsa per il Salone Nautico Internazionale. La società prevede inoltre di individuare e perseguire lo sviluppo di attività nautiche e diportistiche nel resto dell’anno garantendo la compatibilità nel tempo con lo svolgimento del Salone Nautico Internazionale.

    (Per maggiori informazioni: www.ucina.net)

    Il settore della nautica da diporto deve porsi l’obiettivo di continuare a crescere e rimettere la competitività al centro della propria strategia

    Siglato durante l’Assemblea l’accordo con Banca Monte dei Paschi di Siena che prevede diagnosi specifiche per operazioni di leasing e per interventi di refitting.

    Genova, 02 dicembre - Si è svolta ieri l’Assemblea degli associati UCINA – Confindustria Nautica che si sono riuniti a Roma, nella splendida cornice di Palazzo Colonna, per confrontarsi e riflettere sui futuri progetti associativi, a chiusura di un anno difficile.

    Il 2009 ha visto l’Associazione impegnata su diversi fronti - tra cui il leasing nautico, le tematiche ambientali, la formazione - con il costante obiettivo di sostenere e accompagnare durante l’anno il comparto nautico.

    Dobbiamo continuare a mantenere la consapevolezza dei valori industriali ed economici che la nautica è riuscita a rappresentare in questi anni e cogliere l’importante sfida al rinnovamento per trovare un riposizionamento competitivo nei nuovi scenari di mercato” – ha affermato il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni -. “Siamo un comparto industriale giovane, ma con una grande tradizione alle spalle. Abbiamo dimostrato grande capacità di crescita negli ultimi cinque anni, raddoppiando il fatturato complessivo, che nel 2008 ha superato i 6 miliardi di euro, e raggiungendo la cifra dei 37 mila addetti diretti. Siamo stati capaci di trasformarci in questi anni da settore artigianale a industriale. L’uscita dalla recessione sarà fortemente selettiva, è vero che il mercato sta cominciando a lanciare primi segnali di ripresa , ma è una ripresa molto fragile e questa volta risulteranno premiate solo  quelle aziende che avranno saputo rinnovare sistemi produttivi e prodotti , cercato aggregazioni , puntato sulla valorizzazione delle risorse umane”.

    Come sottolineato in apertura dalla Prof.ssa Luana Carcano, docente dell'Area Strategia della SDA Bocconi, in questo contesto congiunturale caratterizzato da profonda instabilità, il settore della nautica da diporto deve porsi l’obiettivo di continuare a crescere e rimettere la competitività al centro della propria strategia. A fronte di ciò, UCINA ha individuato alcune linee direttrici volte a costruire il percorso di supporto allo sviluppo di nuove strategie organizzative e di mercato del settore: l’ambiente e le opportunità della green economy, l’accesso al credito, la responsabilità di impresa, la formazione, lo sviluppo delle aggregazioni tra imprese.

    UCINA ha già presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un dossier completo degli interventi a sostegno del comparto: dal Leasing alla Portualità, dai Canoni Demaniali al Codice, dalla Piccola Nautica ai Superyacht, per proseguire con Locazione e noleggio, Coordinamento delle Regioni e Politiche formative.

    Già in luglio era stato raggiunto l’importante risultato dell’emanazione da parte dell’Agenzia dell’Entrate della Circolare 38/E del 22 luglio 2009 che ha posto definitivamente chiarezza sul Leasing, uno strumento strategico per il mercato nautico in Italia. Recentemente questo risultato è stato ancor più consolidato grazie all’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto legislativo che recepisce la nuova Direttiva IVA dell’Unione Europea in vigore dal 01/gennaio/2010 .

    Il testo adottato – grazie ad un’esplicita clausola che viene incontro alle richieste di UCINA – consentirà di mantenere in vita l’attuale regime del leasing italiano, che diversamente non sarebbe stato più applicabile a partire dal 2013.

    Ad apertura dell’Assemblea inoltre, UCINA ha siglato con Banca Monte dei Paschi di Siena e Mps Leasing & Factoring un importante accordo di collaborazione per agevolare l’accesso al credito delle aziende che operano nel settore della nautica da diporto.

    Grazie a tale intesa tutte le aziende associate ad UCINA potranno sottoporre a Mps L&F e Banca Monte dei Paschi di Siena richieste per l’apertura di linee credito per operazioni di leasing nautico sia ad avanzamento lavori che a imbarcazione ultimata, oltre che per interventi che prevedono importanti lavori di refitting.

    Gli associati UCINA potranno inoltre, richiedere finanziamenti a medio termine destinati a progetti volti a migliorare il proprio livello di competitività nazionale e internazionale, a incrementare il grado di innovazione tecnologica, a sviluppare l’utilizzo di energie alternative e a sostenere la realizzazione di nuove strategie industriali e commerciali.

    La partnership raggiunta rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle imprese del settore nautico che ricercano soluzioni finanziarie per la gestione delle commesse fra cliente e cantiere e fra cantiere e subfornitore.

    A chiusura dell’Assemblea, gli esponenti della politica e dell’alta amministrazione dello Stato hanno raggiunto gli associati UCINA per una colazione e un confronto informale con gli imprenditori del settore.

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    223 aziende italiane presenti e 123 espositori alla “collettiva” organizzata da UCINA nel Pavillon Italia

    L’industria nautica italiana sarà presente con 223 aziende alla prossima edizione del METS – Marine Equipment Trade Show, il più significativo salone internazionale riservato agli operatori nel settore degli accessori per la nautica da diporto, che si svolgerà ad Amsterdam da martedì 17 a giovedì 19 novembre prossimi.

    Delle aziende italiane, che rappresentano il primo gruppo straniero di espositori presente al Salone, 123 esporranno al “Pavillon Italia”, nel comprensorio fieristico RAI di Amsterdam, nell’ambito della collettiva organizzata da UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione aderente a Confindustria che riunisce gli operatori della nautica da diporto, con il supporto di ICE.

    Lo spazio espositivo della Collettiva Italiana supera i 2.370 metri quadrati in  posizione centrale rispetto alla manifestazione. UCINA sarà presente con uno stand di rappresentanza che ospiterà il “Punto Italia”, luogo di informazione e ospitalità per gli operatori e i visitatori del padiglione.

    La significativa e qualificata presenza della nostra industria a questa manifestazione, interamente dedicata agli accessori e che raccoglie in questa edizione 1.150 espositori, testimonia il ruolo che la nautica italiana svolge nell’ambito del panorama mondiale grazie a prodotti che sanno coniugare sapientemente design, innovazione e tecnologia avanzata.

    Caratteristiche queste che saranno premiate in occasione del prossimo METS con il DAME Award 2009, premio che viene consegnato al migliore prodotto di design esposto e per il quale sono stati nominate, tra le altre, anche 4 aziende italiane: San Giorgio S.E.I.N. per l’Ecometer, Foresti & Suardi per Halley, MIT Labs per MITteak decking e Seasmart per Hook smart.

    In particolare, secondo l’analisi di mercato per l’anno 2008 eseguita da UCINA in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi, il fatturato complessivo del comparto di accessori e componentistica ha raggiunto il valore complessivo di 1458 milioni di euro, confermando l’importanza di questo settore nell’ambito dell’industria nautica. La produzione nazionale è destinata per il 35% all’esportazione diretta, di cui il 66% verso i Paesi dell’Unione Europea e il 34% verso Paesi extra UE. Gli addetti del comparto accessori sono stimabili in 7.400 unità tra lavoratori dipendenti ed addetti esterni.

    Per vedere l'elenco degli Espositori Collettiva Italiana METS 2009, clicca qui.

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    UCINA (Unione nazionale cantieri ed industrie nautiche ed affini – Confindustria Nautica): L’Associazione di categoria che rappresenta l’industria nautica italiana insieme a ICE al Fort Lauderdale International Boat Show dal 29 ottobre al 2 novembre prossimi

    Tredici le aziende italiane che partecipano alla collettiva UCINA ICE

    Saranno 13 le aziende italiane che esporranno nell’ambito della collettiva organizzata da UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione aderente a Confindustria che rappresenta l’industria nautica italiana, e ICE (Istituto Commercio Estero) alla prossima edizione del Fort Lauderdale International Boat Show in programma dal 29 ottobre al 2 novembre 2009.

    La partecipazione dell’industria nautica italiana conta circa 40 espositori in totale che prenderanno parte ad una tra le fiere più importanti del settore nautico a livello mondiale che quest’anno vede la celebrazione del cinquantesimo anniversario.

    Lo spazio espositivo della Collettiva Italiana ospita, in particolare, le seguenti aziende: F.lli Razeto e Casareto spa, Volpi Tecno Energia srl, Tecnicomar srl, Navisystem Marine Electronics srl, Gianneschi Pumps and Blowers srl, Procold srl, Indel Webasto Marine srl, Team Italia srl, Marine Sat srl, Ascom spa, Quick srl, La Spezia Euroinformazione Promozione e Sviluppo, Camera di Commercio della Spezia.

    Dopo il Salone Nautico Internazionale di Genova, che si è chiuso lo scorso 11 ottobre e che ha premiato quegli operatori che hanno creduto ed investito a Genova dimostrando coraggio imprenditoriale ed una visione di prospettiva – ha affermato il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni -, ci auguriamo che il Salone Nautico di Fort Lauderdale rappresenti una conferma della ripresa dell’industria nautica”.

    Il mercato statunitense è la seconda destinazione principale delle esportazioni dell’industria nautica italiana dopo i Paesi della UE. La nautica made in Italy nel 2008 si è confermata buona esportatrice di imbarcazioni per la nautica da diporto, vendendo all’estero il 55% del valore della produzione, di cui poco più della metà verso i paesi UE.

    L’intenso e articolato programma di attività all’estero che UCINA ogni anno sviluppa è coordinato con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE e prevede, oltre alla partecipazione a saloni esteri, missioni di operatori in nuovi mercati, azioni specifiche per il comparto cantieristico e per la formazione.

    In particolare, da gennaio 2009, l’industria nautica italiana è stata presente ai saloni di Düsseldorf, Miami, Mumbai, Dubai, Mosca, Shanghai, al Salone di Korea e al Festival de la Plaisance di Cannes.

    Nell’ambito del programma estero di UCINA, molto rilevante è stata la partecipazione dell’Associazione al Miami International Boat Show a febbraio 2009, uno dei più grandi saloni nautici al mondo, in occasione del quale si è tenuta la visita, programmata da UCINA e ICE, del vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, On. Adolfo Urso, alle aziende presenti alla manifestazione. Il ruolo svolto dalla nautica italiana nel panorama mondiale è confermato dal gemellaggio tra UCINA e Show Management, organizzatore del Salone Nautico

    di Fort Lauderdale e Miami, che è stato annunciato in tale sede.

    UCINA ha preso parte, inoltre, alla cerimonia inaugurale del China International Boat Show di Shanghai, occasione in cui l’Associazione si è candidata quale advisor dell’Associazione Nautica cinese in vista del prossimo Expo 2010.

    L’industria nautica italiana è stata inoltre presente per il secondo anno consecutivo al Korea International Boat Show, che si è tenuto a Jeongok Marina, Hwaseong City, nella Provincia di Gyeonggi dal 3 al 7 giugno scorsi.

    A livello europeo UCINA fa parte del Consiglio Federale di ELMIF (European Leisure Marine Industries Federation), Associazione creata per rappresentare il comparto europeo di nautica da diporto a Bruxelles, di cui ha assunto la vice presidenza, insieme alla Federazione francese, lo scorso settembre. ELMIF, che raccoglie i rappresentanti di 13 Paesi facenti parte dell’Unione Europea e del mercato Unico, riunisce i già esistenti EURMIG (European Union Recreational marine Industry Group) e ECNI (European Confederation of Nautical Industries).

    Dopo il Fort Lauderdale International Boat Show, l’industria nautica italiana sarà presente al METS di Amsterdam (dal 17al 19 novembre 2009) con una collettiva di 120 aziende italiane, rappresentando il primo gruppo straniero di espositori presente al Salone.

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    Per la prima volta le banche giungono in visita ufficiale al Salone Nautico Internazionale di Genova per un confronto diretto con le imprese del settore.

    All’incontro, promosso da UCINA – Confindustria Nautica –, cui erano presenti l’ex governatore dalla Banca d’Italia Antonio Fazio e il Senatore Luigi Grillo, hanno partecipato, tra gli altri, le massime cariche di alcune tra le aziende più rappresentative del settore (Fipa Yacht, Gruppo Azimut-Benetti, Cantieri Sanlorenzo, Gruppo Ferretti), i direttori degli istituti di leasing di Gruppo Cariplo, Gruppo Unicredit, Ubi Leasing e Carige ed il Presidente di Assilea.

    La nautica chiede agli istituti bancari di stabilire un rapporto continuo di scambio, necessario affinché, comprendendo le logiche del settore, le banche possano tornare ad offrire un supporto concreto e fattivo.

    Dopo il lungo percorso di confronto a più voci che ha portato alla Circolare del leasing dello scorso 22 luglio, la nautica italiana auspica che una cornice fiscale chiara possa contribuire a promuovere in Italia e all’estero il prodotto barca insieme al leasing nautico italiano.

    Antonio Fazio, ribadendo la stabilità del sistema bancario italiano già illustrata ieri ad un Convegno della Fondazione Carispe, ha inviato  i banchieri presenti a visitare frequentemente i cantieri per maturare una valutazione oggettiva delle reali capacità di sviluppo delle aziende della nautica, oggi tra i migliori veicoli del Made in Italy nel mondo.

    Positiva la risposta delle banche, che hanno colto le elevate potenzialità di un settore capace di esprimere al meglio tecnologia e qualità.

    Il Presidente di UCINA ha affermato: “Questo Salone è stato teatro di tanti incontri importanti: abbiamo incontrato numerosi esponenti della politica, i vertici confindustriali ed oggi, finalmente, il mondo delle banche. Partita come una grande sfida, questa 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova ha mantenuto tutte le sue promesse, riassunte nel titolo della nostra Assemblea Nazionale (L’industria nautica motore della ripresa), confermandosi non solo l’appuntamento chiave del settore, ma anche una testimonianza concreta di come questa industria possa rappresentare un vero e proprio traino per l’economia del paese”.

    Genova, 10 ottobre 2009

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    Si è conclusa così la tavola rotonda organizzata da UCINA - Confindustria Nautica - nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Le tematiche relative alla sostenibilità ambientale rappresentano la vera sfida del presente e il principale obiettivo del futuro che l’industria nautica deve e vuole traguardare per rinnovarsi.

    Il convegno “La nautica corre incontro all’ambiente”, che si è svolto - presso il Padiglione B della Fiera di Genova - ha messo in rilievo l’attenzione che da tempo il settore dedica a queste tematiche, evidenziando la sua posizione di preminenza rispetto a molte altre industry e addirittura rispetto alle normative vigenti. Ne è testimonianza il Protocollo per la Nautica firmato presso il Ministero dell’Ambiente il 1/02/2007, il cui obiettivo è quello di regolamentare l’accesso alle Aree Marine Protette in funzione di reali impatti, in modo da garantirne la salvaguardia e favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile.

    Dopo l’introduzione di Antimo Di Martino, Consigliere di UCINA con delega sulle tematiche ambientali, la tavola rotonda ha preso il via, articolandosi attraverso gli interventi dei relatori che, a diverso titolo, sono coinvolti in un progetto di sostenibilità ambientale dell’industria nautica.

    Partendo dal progetto di UCINA dedicato proprio alla ricerca per un corretto smaltimento delle imbarcazioni, Di Martino ha affermato che: “Oggi solo il 9% di una barca è realmente riciclabile e questo a causa della complessità delle sue componenti. Ucina però, è già al lavoro per immaginare soluzioni di intervento rapide ed efficaci”.

    A proseguire sul tema di una “Green economy” legata alla nautica, Luigi Scarpati, Technical Manager della Marine Division - Pleasure craft sector - del RINA ha descritto i passi in avanti compiuti dal Registro Navale Italiano in questo ambito, affermando che attualmente sono state previste delle certificazioni e un “Green Passport” pensati per favorire chi produce con materiali riciclabili, come ad esempio, la plastica rinforzata.

    Naturalmente il tema della dismissione “pulita” delle imbarcazioni è altrettanto significativo, tanto che il RINA ha voluto creare un tavolo di approfondimento che ne definisca le strategie.

    “Una barca davvero slow, costruita in modo interamente sostenibile che andrà per mare utilizzando le sole energie rinnovabili”. Così sarà “Sunrise One” la barca che DSA Dipartimento di Scienze per l'Architettura insieme con quello di Ingegneria Navale di Genova costruirà per dimostrare come l’eco sostenibilità e la nautica siano già molto vicine.

    Massimo Musio Sale, esponente del DSA, ha illustrato le caratteristiche del progetto “Sunrise”, che sta dietro a questo prototipo e che, con la collaborazione di UCINA e RINA, si basa su un approccio modulare della progettazione in modo da applicare una mentalità “verde” a tutte le fasi di vita di un’imbarcazione.

    Guardando al mercato dell’automobile che già da tempo ha intrapreso una politica di riciclo dei propri prodotti, la discussione si è orientata sulla necessità di mettere a disposizione delle industrie strutture pensate per il riciclo dei materiali di scarto, avendo come obiettivo quello di ridurre sino alla totale eliminazione, le odierne discariche.

    In questo senso è andato il contributo di Luigi Pelaggi, Capo Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, che come Mario Malinconico, esponente dell’ICTP-CNR, ha affermato come il riciclo possa diventare un’interessante leva per creare nuove imprese, avviando così un circolo virtuoso.

    E’ stata, quindi, la volta delle aziende che, con le loro case history, hanno portato all’attenzione del pubblico i progressi sino ad oggi compiuti dall’industria nautica in tema ambientale.

    Claudio Bassi di Twin Disc, azienda italiana che produce sistemi e organi di trasmissione, ha sottolineato l’importanza di ispirarsi alle best practice di altri settori per mutuare spunti ed idee ed ha illustrato i risultati ottenuti attraverso il proprio team, interamente italiano, per la realizzazione un motore ibrido a impatto ambientale ridotto; mentre Giovanni Bizzarri di Azimut Benetti, ha descritto come l’impegno del Centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo abbia contribuito alla realizzazione di un motore a idrogeno particolarmente performante.

    Patrizio Roversi, conduttore televisivo promotore di un turismo responsabile e attento all’ambiente, in veste di moderatore del Convegno, ha quindi introdotto la case history di Gruppo Ferretti, dando la parola ad Andrea Frabetti, che ha illustrato il percorso in quest’ambito dell’azienda, che lo scorso hanno ha presentato un sistema di propulsione ibrida altamente innovativo capace di far navigare un’imbarcazione sopra i 20 metri “emissioni 0”.

    Intervento finale per Massimo Franchini, di Franchini International, precursore nell’utilizzo della tecnica “sottovuoto” per la produzione della vetroresina, un processo che impedisce la dispersione nell’aria dei solventi, ha messo in luce la necessità di educare i diportisti a una cultura della nautica eco-sostenibile.

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    Da sempre area di riferimento per lo sviluppo culturale ed economico dei paesi del suo bacino, il Mediterraneo torna, oggi più che mai, a rivestire una posizione strategica.  Con lo sviluppo della sponda sud e il delinearsi di una nuova realtà geopolitica in continua trasformazione, cresce inoltre l’esigenza di definire un sistema nautico del Mediterraneo, che includa industria, portualità e turismo, che non può che vedere l’Italia nel ruolo di protagonista principale.

    E’ questo il punto di partenza su cui si sono confrontati i relatori della Tavola Rotonda, intitolata appunto “Una politica nautica per il Mediterraneo”, organizzata UCINA in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: obiettivo delineare una strategia futura mirata a favorire politiche comuni  e sviluppare collaborazione economica, sociale e culturale nell’area.

    In apertura, dopo la breve introduzione di Germano Maione, del Ministero Infrastrutture e Trasporti, sull’elevato potenziale di sviluppo del settore, Lorenzo Selva, nel suo doppio ruolo di vicepresidente di UCINA e presidente di Elmif - la Federazione dell’Industria Marittima Europea - ha presentato la “Consulta del Mediterraneo”, un’iniziativa che vedrà coinvolti tutti i paesi del bacino, il cui obiettivo sarà definire una politica comune per la nautica, mirata a promuovere e sviluppare il diporto anche attraverso regole di sicurezza condivise.

    Sul tema della sicurezza si è espresso Felicio Angrisano, Capo del II Reparto Affari Giuridici delle Capitanerie di Porto che, individuando nella nautica da diporto un’eccellenza da sostenere ed agevolare, ha evidenziato come la sicurezza rappresenti un elemento di sviluppo e non un freno.

    A seguire la testimonianza di Khaled Ghommidh, Direttore della Marina Mercantile Tunisina, che ha presentato lo stato dell’arte della nautica del suo paese, sottolineando come le potenzialità di crescita del settore siano strettamente connesse all’individuazione di regole comuni per tutto il bacino e quanto l’esperienza italiana venga considerata un riferimento imprescindibile per il migliore sviluppo del diporto.

    Anita Vella, della Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, ha illustrato il lavoro svolto in questo ambito dalla UE, sottolineando come il compito più difficile sia quello di individuare regole compatibili con le esigenze di tutti i paesi del Mediterraneo seppure nel rispetto delle normative comunitarie.

    E’ stata infine presentata da Mario Dogliani del RINA la Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima che mira allo sviluppo di un diportismo sostenibile, non solo in termini ambientali ma anche economici e cognitivi: anche in questo caso la conoscenza condivisa e la coesione sembrano essere la chiave di volta per il successo dell’iniziativa.

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    L’Accademia Italiana Marina mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale presentano il corso di formazione per “operatori della vela solidale”

    Oggi, 7 Ottobre alle ore 15.00, al Teatro del Mare del Salone Nautico di Genova, è stato presentato il Protocollo d'Intesa tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale, organismo che riunisce le associazioni italiane che operano nelle aree del disagio fisico, psichico e sociale attraverso la pratica della navigazione a vela.

    Obiettivo dell’accordo tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Vela Solidale è di elaborare congiuntamente un modello di percorso formativo destinato ai responsabili delle singole associazioni aderenti all’Unione Vela Sociale con maggiore esperienza nel settore, che possano successivamente diventare formatori di “operatori della vela solidale” all’interno delle singole associazioni.

    In conformità al suddetto protocollo AIMM e UVS hanno già elaborato un progetto di formazione che verrà realizzato a Genova in due moduli che si terranno alla fine di ottobre e alla fine di novembre.

    E’ intervenuto tra gli altri Carlo Romeo, Dirigente responsabile del Segretariato sociale della Rai.

    Accademia Italiana della Marina Mercantile

    L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, fondata nel 2005 su iniziativa della Provincia di Genova e dall’armamento pubblico e privato, ha nella sua mission la formazione specialistica degli allievi ufficiali di coperta e di macchina destinati a ricoprire ruoli di comando nella flotta mercantile italiana. Più in generale, ha tra gli obiettivi della propria attività la valorizzazione della cultura del mare e delle professioni marittime, in un contesto di diffusione e sostegno dei valori della sicurezza e della solidarietà.

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    UVS Unione Italiana Vela Solidale, fondata nel febbraio 2003, riunisce le più importanti Associazioni Italiane che utilizzano la pratica della vela nell'area del disagio fisico, mentale e sociale rappresentando e promuovendo attraverso  i propri associati, progetti di educazione, qualificazione e riabilitazione sociale realizzati mediante l'utilizzo della vela.

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