La filiera nautica come eccellenza del “Made in Italy” anche all’esteroè il tema dibattuto stamattina durante il primo convegno organizzato dall’Associazione nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.
La nautica si conferma uno dei comparti italiani che ha saputo cogliere importanti successi in campo internazionale grazie ad una filiera tutta italiana, costituita da un insieme di capacità localizzate, risorse materiali, realtà progettuali ed esecutive che lo rendono uno dei settori bandiera del “Made in Italy” all’estero.
All’insegna di questo assunto si è svolto oggi il primo convegno promosso da UCINA - Confindustria nautica – presso il Padiglione B della Fiera di Genova, dal titolo “La filiera della nautica ridisegna le geografie del Made in Italy” che ha messo in luce come la rete di talenti che oggi caratterizza la nautica italiana nel mondo sia frutto della capacità innovativa, del rispetto dell’ambiente, di una tradizione di successo e di un forte radicamento territoriale delle aziende italiane.
Dopo i saluti del Presidente di Ucina, Anton Francesco Albertoni, si sono aperti i lavori che hanno visto la testimonianza di Rosario Messina, Presidente di Federlegno, il quale ha spiegato come le aziende del furniture design abbiano tutti i numeri e le capacità per integrarsi nel progetto nautico, segnalando inoltre, come alcune di queste abbiano già creato con successo al proprio interno una divisione dedicata.
Nella medesima direzione si sono mosse anche le industrie del comparto tessile italiano che, come segnalato dal Presidente dell’Industria biellese, Luciano Donatelli, con il progetto “Navaltex” (che vede come partner il RINA) ha promosso interessanti sinergie di ricerca tra le industrie nautiche e quelle tessili.
Il continuo sviluppo tecnologico e l’attenzione alla formazione delle risorse sono emersi come elementi caratterizzanti della felice collaborazione tra i vari comparti della filiera nautica.
“Oggi più che mai occorre pensare a semplificare la legislazione in maniera tale da permettere anche alle aziende di dimensioni minori che contribuiscono a creare una filiera, di crescere” – ha concluso il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso – “tutelando i nostri prodotti all’insegna del “Made in italy”.
Alla base della leadership della nautica italiana, vi è anche la capacità dei cantieri di saper selezionare fornitori e partner di eccellenza, utilizzando, ad esempio, per i propri prodotti i tessuti, la pelletteria, gli oggetti di design dell’industria italiana.
“Un plus che noi italiani abbiamo è proprio quello saper puntare su creatività, qualità e innovazione.” E’ così che Francesca Radice, Vice Presidente UCINA, ha risposto alle domande di Gilda Bojardi, Direttore della rivista Interni che ha moderato l’incontro.
Man mano si è andato delineando in modo sempre più chiaro come la filiera della nautica si traduca in una compenetrazione di diverse aziende che mostrano un tessuto ricco e innovativo indipendentemente dalla loro allocazione geografica. L’intervento di Cesare Cursi, Presidente della X Commissione Industria Commercio e Turismo del Senato, ha fornito maggiori delucidazioni circa l’obiettiva necessità di agevolare il turismo nautico sia attraverso un sistema di agevolazione IVA per gli ormeggi, sia tramite la previsione di incentivi alle imprese che adotteranno innovazioni tecnologiche a sostegno dell’ambiente.
Di “green economy” ha parlato anche Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola, che ha recentemente siglato una partnership con l’Associazione Farefuturo volta a sostenere il “Made in Italy”, mentre Luigi Carbone, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha insistito sulla semplificazione normativa con l’intento di agevolare la ripresa dell’economia e del settore nautico.
Partendo da questo aspetto, il Convegno di UCINA ha visto Aldo Bonomi – Vicepresidente per le Politiche Territoriali e i distretti industriali – illustrare la “ricetta” per rendere più solida e competitiva a livello internazionale la filiera nautica italiana, puntando sulla possibilità di aggregare le aziende trasformando gli attuali distretti in reti di imprese.
''Credo che ormai il peggio lo abbiamo visto. Penso che questo grande salone che e' una vetrina internazionale dia spunto alla nautica per poter ripartire piu' in fretta di tanti altri settori. Il governo ha fatto la sua parte nel passato. L'industria nautica e' diventata un po' il must dell'industria fatturiera italiana.” - ha affermato Bonomi - “Mi auguro che la parte creditizia apra maggiormente le porte per consentire alle aziende, specialmente quelle piccole, di respirare un po' ed avere la forza di poter continuare'' - ha concluso.
Le tematiche finanziarie legate al sistema del credito sono state approfondite da Francesco Bellotti – Presidente di Federconfidi – che ha manifestato l’intenzione della Federazione da lui rappresentata di voler assistere, soprattutto in momenti difficili come quello attuale, le piccole-medie imprese, anche attraverso strumenti importanti come la moratoria delle rate dei mutui firmata da Confindustria e Abi.
E’ così che il primo Convegno organizzato da UCINA in occasione della 49° edizione del Salone Nautico si è concluso con le parole del Presidente di UCINA Anton F. Albertoni, il quale ha affermato “Il piano per la nautica presentato all’Assemblea Generale mira a rilanciare il nostro settore e a creare nuovi posti di lavoro, garantendo un recupero di gettito per l’Erario. Siamo lieti che le prime risposte che ci arrivano dal Governo siano di condivisione del progetto.”
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Genova, 5 ottobre 2009
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