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    Ucina

    E’ la 2° regione italiana per numero di aziende sul territorio e la 1° per  numero di posti barca e marine.

    2° posto nel ranking delle regioni italiane per numero di aziende presenti sul territorio (12,8% del totale nazionale), 5° posto assoluto per numero di addetti (7,8%) e una posizione di eccellenza  nel comparto degli accessori e dei componenti grazie ad un 2° posto assoluto per numero di aziende (18,5%) e un 3° per numero di addetti (13,8%).

    Un supporto strategico alle imprese attraverso la predisposizione di una Carta dei Servizi e un’azione-pilota (Riciclo)  in tema di eco-sostenibilità.

    Nell’ambito della presentazione delle iniziative messe a punto dalla Regione Liguria in supporto del settore nautico, animata dalla presenza dei velisti per caso Patrizio Roversi e Susy Blady, è stata oggi ribadita la centralità del progetto Innautic.

    Presentata una selezione delle migliori innovazioni tecnologiche eco-compatibili del comparto nautico.

    UCINA – Motori a idrogeno, propulsioni ibride con nuovi motori diesel a basse emissioni inquinanti, forme di carene ed eliche ad elevata efficienza e risparmio di carburante, utilizzo di resine e sistemi produttivi a basso impatto ambientale, nuove pitture a basso attrito idrodinamico e a base di solvente acqua.

    UCINA – Confindustria Nautica ha siglato oggi il rinnovo dell’accordo di settore con il Ministero dello Sviluppo Economico e ICE, Istituto Nazionale per il Commercio Estero, che prevederà la realizzazione di diverse iniziative a favore dell’internazionalizzazione della nautica da diporto italiana.

    Si torna a valori tipici di una crescita sostenibile.

    Si è svolta oggi la presentazione de “La Nautica in cifre”, analisi del mercato dell’industria nautica italiana relativa all’anno 2009, realizzata dall’Ufficio Studi UCINA in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi.

    Di seguito il programma dettagliato dei Convegni Istituzionali Ucina che si terranno durante il 50° Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La riqualificazione dei waterfront cittadini e il Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La Confindustria Nautica vola a Shanghai per illustrare l’impatto che il turismo nautico genera in termini di economia, lavoro e sviluppo sociale del territorio e per presentare la 50° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    La riqualificazione dei waterfront e il turismo nautico. Un volano economico e sociale per il territorio: è questo il titolo del convegno promosso da UCINA, Confindustria Nautica e ICE, che si è tenuto questa mattina a Shanghai al cospetto di una nutrita platea composta da imprenditori e architetti, Associazione di categoria cinese e enti promotori dei saloni nautici cinesi.

    Partendo dall’analisi degli strumenti utili a riqualificare il territorio e il waterfront, il convegno ha proposto una riflessione sull’impatto che le infrastrutture e il turismo nautico sono in grado di generare non solo in termini di ricchezza e lavoro, ma anche di supporto all’economia e allo sviluppo sociale di un paese, nonché alla crescita della cultura del tempo libero.

    Dopo l’avvio dei lavori a cura di Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, il Presidente di UCINA Anton Francesco Albertoni ha illustrato l’esempio di eccellenza dell’industria nautica italiana. In particolare, l’intervento ha messo in luce come, in Italia, la riscoperta urbanistica dei waterfront, gli investimenti in infrastrutture e la conseguente riconquista dei porti da parte delle città, abbiano giocato un ruolo chiave per la crescita economica e sociale del territorio.

    In questo senso l’incidenza del turismo si ripercuote soprattutto nell’impatto a valle della produzione, con il moltiplicatore del reddito che da 2,165 passa a 4,546. Per 1.000 euro investiti in questo settore, si mette in moto una produzione di 4.546 euro.

    Tale dato è riscontrabile specularmente anche per il moltiplicatore totale dell’occupazione, il più alto (7,9) fra i settori marittimi.

    “Far crescere un mercato della nautica in Cina - ha proseguito il Presidente di UCINA - è un obiettivo ambizioso e richiederà un importante cambiamento sociale e culturale, ma conosciamo la velocità con cui questo Paese ha saputo affrontare le sfide del terzo Millennio.

    Indicare nuovi percorsi, strategie innovative, cambiamenti sociali e di mercato per la nautica italiana, leader mondiale, e quindi per UCINA, è prima di tutto un dovere”.

    A sostegno della tesi del Presidente della Confindustria Nautica, Stefano Pagani Isnardi, Responsabile Ufficio Studi UCINA, ha presentato alcuni dati fondamentali: 35.000 il numero degli addetti diretti (di cui 25.000 dipendenti) impiegati dal’industria nautica italiana, 120.000 quello degli occupati nell’indotto generato (turismo nautico), per un settore che nel 2008 ha sviluppato 6,2 miliardi di euro di fatturato globale che, con l’indotto turistico, arriva a 7 miliardi di euro, facendo sì che la nautica risulti il secondo settore del cluster marittimo.

    Dai dati dell’Osservatorio Nautico Nazionale emerge inoltre come la spesa media annua per servizi portuali (comprendente i costi di ormeggio, carburante, manutenzione, accessori e provviste) sia di oltre 73 mila Euro per le navi da diporto (oltre i 24 metri), di circa 28 mila Euro per le imbarcazioni tra i 17 e i 24 metri, di 14 mila per quelle tra i 10 e 17 metri di lunghezza e di oltre 5mila Euro per i natanti (inferiori ai 10 metri).

    Interessanti sono anche i valori che si riferiscono alla spesa media giornaliera pro capite dei diportisti che oscilla tra i 430 Euro delle navi da diporto (oltre i 24 metri) sino ai 45 dei natanti (inferiori ai 10 metri) per una media complessiva di circa 102 Euro per persona.

    E’ così che la riqualificazione dei waterfront cittadini e la realizzazione di infrastrutture portuali genera sul territorio un’enorme potenzialità di sviluppo sociale ed economico: dallo shopping alla ristorazione, dall’intrattenimento alla cultura, dai trasporti alla ricettività alberghiera, dalle manifestazioni fieristiche ai servizi turistici.

    Uno sviluppo, quindi, come emerge dal titolo del convegno, che, a partire dalle strutture nautiche, si estende all’intera economia delle città d’acqua, valorizzando il turismo nautico e stimolando la diffusione della cultura nautica e del “vivere bene”.

    Dopo l’intervento del Vice Segretario Generale dell’Associazione di categoria cinese, Yang Xinfa, l’architetto Saverio Isola ha proposto alcuni esempi di best practices nella riqualificazione dei waterfront cittadini che hanno dato vita a un indotto economico-sociale significativo a partire da un intervento di tipo urbanistico-architettonico-nautico.

    E’ poi toccato a Marina Stella, Direttore Generale UCINA, offrire il proprio contributo sul Salone Nautico Internazionale di Genova, la maggiore manifestazione al mondo dedicata alla nautica e alla cultura del mare - esempio di eccellenza di riqualificazione di una città - giunta quest’anno alla sua 50° edizione e sviluppatasi negli anni di pari passo con l’industria nautica italiana.

    Il Salone Nautico è un prodotto fieristico unico che ha accompagnato negli anni l’evoluzione dell’industria nautica nel settore e che ha saputo orientare l’evoluzione delle abitudini e della cultura diportistica degli italiani.

    Partendo dai numeri della precedente edizione (1.500 espositori, 315.000 visitatori, 300.000 mq espositivi e 2.400 imbarcazioni esposte), il Direttore Generale UCINA ha quindi sottolineato come gli importanti tassi di crescita nell’ultimo quinquennio siano stati l’effetto delle scelte strategiche di riqualificazione e infrastrutturazione del quartiere fieristico attuate su impulso del settore nautico e di UCINA, da sempre impegnata nel dare una voce unitaria al settore, come la realizzazione del Padiglione B con una superficie di oltre 20.000 metri quadrati e la Darsena del quartiere fieristico, con i suoi 60.000 metri quadrati di specchio acqueo attrezzati.

    Interventi che hanno reso oggi il Salone Nautico non solo la manifestazione di riferimento a livello internazionale con un passo avanti decisivo in termini di leadership mondiale, ma  anche un vero e proprio motore per lo sviluppo di attività economiche ad alto valore aggiunto, stimolando insediamenti produttivi, investimenti infrastrutturali e trasformazioni del waterfront cittadino esportabili in altre realtà territoriali costiere.

    “Durante gli ultimi 50 anni - ha concluso il Presidente di UCINA - i percorsi di crescita dell’industria nautica italiana e quello del Salone Nautico Internazionale di Genova sono stati assolutamente paralleli e in molti casi complementari. E’ per questo motivo che oggi siamo qui per lanciare una nuova iniziativa. Ucina sceglierà a breve un partner cinese per co-organizzare un importante salone nautico che possa essere trampolino e supporto alle aziende italiane in questo mercato, che faccia conoscere ed appassionare milioni di cinesi alla nautica e che contribuisca al cambiamento sociale già in atto”.

    Dopo aver approfondito le tematiche legate alla nautica italiana, i rappresentanti degli enti organizzatori dei Saloni Nautici di Shanghai, Wang Mingliang, del Luxury Yacht Show in Sanya (Hainan), Frank Xu, e di Qingdao, Zhan Liuyi, hanno esposto alcuni esempi di sviluppo della portualità e della nautica da diporto in Cina, un industria ancora poco valorizzata.

    Ha chiuso i lavori il Console Generale Massimo Roscigno.

    (Per maggiori informazioni: Www.ucina.net)

    UCINA - Confindustria nautica - presentata oggi a Genova durante il Convegno Satec 2010 lo stato della nautica italiana dopo la crisi.

    Con oltre 3 miliardi di dollari l’Italia continua ad essere il primo paese per valore di esportazioni di yacht e barche da diporto, contribuendo per oltre 1,3 miliardi di dollari al surplus positivo generato dalle quattro “A” del Made in Italy (Abbigliamento, Automazione, Alimentare e Arredamento).

    Qualità e innovazione di prodotto, aggregazione e co-branding tra realtà imprenditoriali sono la ricetta che le aziende nautiche italiane stanno adottando per uscire dalla crisi.

    Con oltre 3 miliardi di dollari di valore, l’industria nautica italiana si conferma al primo posto nella classifica dei primi 20 paesi esportatori di yacht e barche da diporto nel mondo, avendo contenuto nel 2009, nonostante la crisi, il calo del valore del proprio export in un -15%. Si tratta di una flessione di gran lunga inferiore non solo a quella dell’export dell’industria nautica dei principali Paesi concorrenti, ma anche a quella della maggior parte dei settori del Made in Italy più vocati all’export, che hanno accusato diminuzioni dei valori esportati superiori al 20-30%.

    Il comparto si proietta oggi oltre la crisi, puntando su una nuova spinta che fa riferimento a tassi di crescita storici nella produzione di yacht, a un posizionamento al “top” nel segmento dei grandi yacht (con oltre 2 miliardi di dollari di valore) e da terzo player mondiale (con oltre 55 milioni di dollari di valore) in quello delle imbarcazioni pneumatiche, al ruolo dei distretti cantieristici e al contributo fondamentale dato dal settore della nautica alla bilancia commerciale italiana.

    Questo in sintesi quanto emerge da una ricerca condotta dal professor Marco Fortis della Fondazione Edison e dalla Fondazione Symbola per UCINA - Confindustria Nautica - presentata sabato 29 maggio durante la tradizionale Convention UCINA-Satec 2010.

    Dopo un benvenuto del Presidente di UCINA, Anton Albertoni, si sono confrontati in una tavola rotonda guidata da Sebastiano Barisoni del Sole 24 Ore: Aldo Bonomi, Vicepresidente di Confindustria, Tomhas Dammrich, Presidente dell’NMMA (l’Associazione di categoria dei produttori nautici nord americani), Annette Roux, Presidente del Gruppo Benetau e Massimo Perotti, Presidente di San Lorenzo.

    La ricerca (parte quantitativa), intitolata “L’industria italiana della nautica da diporto oltre la crisi mondiale”, è stata condotta dalla Fondazione Edison che ha rilevato come il settore della nautica abbia reagito proattivamente alla crisi congiunturale che ha colpito l’economia globale, puntando sull’innovazione e la ristrutturazione delle proprie aziende conservando così il proprio primato nell’export.

    Il valore dei diversi comparti in cui si articola l’export della nautica italiana comprende, tra gli altri, oltre 2,7 miliardi di dollari per quello dei grandi yacht, oltre 55 milioni di dollari per le imbarcazioni pneumatiche, oltre 130 milioni di dollari per le imbarcazioni a vela (fonte dati 2008).

    Fortis ha sottolineato come “Il contributo positivo dato dal comparto della nautica da diporto al “surplus” commerciale con l’estero generato complessivamente dalle “4 A” del made in Italy (Abbigliamento, Arredamento, Automazione e Alimentare) è cresciuto di cinque volte negli ultimi 18 anni, passando dallo 0,3% del 1991 all’1,5% del 2009”.

    Tra i temi principali che sono emersi durante il Convegno, la necessità per tutte le aziende del comparto nautico di “fare sistema”, scegliendo la strada dell’aggregazione per investire congiuntamente nella ricerca e sviluppo.

    Uno spunto di riflessione significativo che ha trovato un immediato riscontro nella parte qualitativa della ricerca, intitolata “La sfida della qualità: strategie e riorganizzazione del comparto nautico dopo la crisi”, realizzata dalla Fondazione Symbola, e basata su 10 colloqui con big players del settore nautico italiano. A presentarla durante il Convegno UCINA - Satec 2010 che quest’anno si è tenuto al padiglione Blu del quartiere fieristico genovese il segretario generale della Fondazione, Fabio Renzi che insieme al Presidente Ermete Realacci ha illustrato alla platea di imprenditori le strategie intraprese da alcune aziende per rispondere alla crisi.

    Nel 2008 la nautica italiana, dopo essere stata per anni il principale motore dell'innovazione e della ricerca nei processi produttivi, ha affrontato la difficile congiuntura economica ripensando le proprie strategie, avviando ristrutturazioni aziendali, ridimensionando le proprie prospettive di crescita e introducendo anche cambiamenti positivi.

    In questo senso le innovazioni di prodotto e di servizio sono state determinanti per superare le difficoltà e sono state accompagnate dalla volontà delle aziende di puntare sul territorio italiano, non attuando la delocalizzazione della produzione, bensì puntando sull’individuazione di nuovi mercati di sbocco.

    Le aziende che disponevano di risorse finanziarie si sono mosse tempestivamente in questa direzione, cogliendo nuove opportunità per aumentare la propria quota di mercato.

     

    La strada da seguire non può venire, come sottolineato dal Rapporto PIQ- Prodotto Interno Qualità 2009 promosso da Symbola in collaborazione con Unioncamere, che dalla promozione della qualità, così come sta avvenendo in altri settori del Made in Italy: a vincere saranno quelle imprese in grado di innovare il prodotto, curandone la qualità in fase di produzione e di assistenza post vendita, ma tutelando anche la qualità e la sicurezza del lavoro.

    Le aziende del comparto, secondo quanto emerge dalla fotografia scattata dalla Fondazione Symbola, hanno scelto di continuare a investire sulla produzione di imbarcazioni meno inquinanti, sviluppando la ricerca nei campi dei materiali, dei sistemi di propulsione e delle fonti energetiche. Solo in questo modo la nautica potrà riaffermare un modello di specializzazione produttiva che riesca a coniugare eccellenza organizzativa, strategie di differenziazione, sostenibilità e valorizzazione delle specificità.

    Altro elemento chiave all’interno della ricetta anticrisi delle aziende nautiche italiane è lo spirito unitario, grazie al quale sono state attivate politiche di aggregazione all’interno della filiera e attività di co-branding capaci di valorizzare gli operatori dei diversi settori.

    “La nautica italiana è uno di quei settori che rende il nostro Paese competitivo e forte sui mercati mondiali. Nel decennio antecedente la crisi, ha fatto registrare significativi risultati anche per essere riuscito a coniugare innovazione e conoscenza, qualità dei materiali e sapere manifatturiero. A creare un forte radicamento nel territorio anche grazie ad un alto grado di interrelazione con altri settori di punta del made in Italy: dal tessile all’arredamento, dalla domotica al nanotech, dall’aerospaziale all’elettromeccanica, insomma, in una parola, è il made in Italy che fa grande il nostro paese nel mondo”, lo ha affermato Ermete Realacci, Presidente di Symbola - Fondazione per le qualità italiane.

    “Nel corso dell’ultimo decennio, la nautica è diventata un vero e proprio settore industriale, meritevole di ammirazione e rispetto: un risultato che deve rendere orgogliosi tutti gli imprenditori del comparto. Sebbene nell’ultimo anno il fatturato globale sia diminuito del 30,5%, siamo un settore trainante e dinamico che può ancora vantare una leadership mondiale nel segmento delle grandi barche, detenendo il 51,3% del portafoglio ordini”. - Ha affermato Anton Francesco Albertoni Presidente di Ucina - “La sfida del domani si gioca non solo nel mantenimento di questo primato ma anche, e forse ancor di più, sul piano della competitività globale, sulla ricerca e sulla creazione di vera qualità”.

    Ancora una volta, quindi, UCINA propone una riflessione positiva per individuare valori, modelli, tecnologie e strategie che il nuovo scenario impone anche alla nautica per guardare con fiducia al futuro.

    Nel pomeriggio si è svolto il seminario “End-of-life Boats: la dismissione sostenibile di imbarcazioni e stampi a fine vita” che ha illustrato un percorso meno oneroso a livello ambientale ed economico, per il trattamento di fine vita delle unità da diporto.

    Nel corso della serata di Gala - che si è tenuta venerdì 28 maggio presso il padiglione Blu della Fiera di Genova - è avvenuta la premiazione dei Pionieri della Nautica, evento dedicato ogni anno a manager, giornalisti e maestranze che hanno contribuito alla storia della nautica in Italia.

    Sono stati premiati Luigi Cesare Casarola per la categoria manager, Annunziato Zucca per la categoria maestranze, Carlo Borlenghi per la categoria giornalisti e Giovanni Zuccon per la nuova categoria progettisti e designer nautici. E’ stato inoltre consegnato il premio a Madame Annette Roux – Presidente di Beneteau S.A. - per la categoria manager stranieri.

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    UCINA - Area Promozione | 010.576.98.12 | Chiara Castellari (promotion@ucina.net)

    Ucina presenta oggi alla Convention Ucina - Satec il seminario “End of Life Boats: la dismissione sostenibile di unità nautiche e stampi”.

    Sulla base dei risultati dello studio di fattibilità commissionato da UCINA sulla dismissione sostenibile di imbarcazioni e stampi a fine vita, oggi si tiene, in occasione della convention Satec, un seminario che vede coinvolti ricercatori, rappresentanti della filiera del riciclo dei rifiuti e professionisti del ramo finanziario e assicurativo, dal titolo “End of life boats”.

    Per molto tempo il quantitativo numerico delle unità nautiche da diporto fuori uso non è mai stato tale da far sì che il trattamento “a fine vita” di tali prodotti fosse ritenuto rilevante dal punto di vista ambientale o interessante dal punto di vista industriale per quanto riguarda le possibilità di recupero/valorizzazione dei materiali di risulta.

    Dopo 50 anni di produzione di unità nautiche in FRP (Fiber Reinforced Plastic) il numero di quelle divenute obsolete e/o fuori uso è cresciuto.

    Le normative sulla gestione dei rifiuti ai quali tali prodotti giunti a fine ciclo sono assimilabili, rende necessario affrontare con determinazione il tema di come trattare in modo ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile il ciclo di vita dei prodotti della nautica.

    UCINA - Confindustria nautica - che rappresenta circa 450 imprese, considera oggi prioritario un intervento volto a sistematizzare ed industrializzare il processo di dismissione così come il successivo riciclo delle unità e degli stampi giunti a fine vita, realizzando un accurato piano sistemico che potrà basarsi anche sulla logistica di ritorno.

    La realizzazione di un sistema organico di trattamento, compatibile con le varie esigenze, permetterà di raggiungere l’obiettivo della valorizzazione dei materiali da esso risultanti e permetterà di abbattere i suoi costi da tutti i punti di vista. L’attenzione ambientale rispetto all’intero ciclo di vita del prodotto può divenire un nuovo elemento competitivo del prodotto italiano.

    Allo stato odierno delle conoscenze e anche in funzione della possibilità di affrontare la problematica sinergicamente con altri settori industriali, la tecnologia WSMC (Waste Sheet Moulding Compound), sperimentata e brevettata da alcuni ricercatori all’interno dell’ICTP/CNR di Pozzuoli, appare essere quella che più delle altre possa dare rapidi e soddisfacenti risultati.

    Tale processo si fonda sul riutilizzo di prodotti di scarto di vario genere che, attraverso una trasformazione fisico-chimica, permetteranno di realizzare dei tecnocompositi. Il riciclo si basa sulla fluidificazione degli imballaggi in polistirolo attualmente difficilmente riciclabili (solo in Italia ogni anno ne vengono prodotti per 60.000 tonnellate). All’interno della massa fluida può essere inserita la sabbia ricavata dalla trasformazione degli elementi in vetroresina. Il materiale che si otterrà servirà a realizzare nuovi prodotti ad alta resistenza (pavimenti, piani per le cucine e addirittura parti strutturali da impiegare nell’industria automobilistica o aereonautica).

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    Domani al padiglione Blu del quartiere fieristico di Genova avrà luogo la tavola rotonda “L’industria nautica italiana: da dove parte la ripresa”.

    Anton Francesco Albertoni, 47 anni, Amministratore Delegato di Veleria San Giorgio (impresa produttrice di accessori nautici), è stato riconfermato Presidente di UCINA - Confindustria Nautica - dall’Assemblea dei Soci riunitasi oggi a Genova.

    L’Assemblea ha contestualmente eletto il nuovo Consiglio Direttivo, che sarà in carica fino al 2014.

    • Cataldo Aprea Apreamare Spa
    • Giorgio Besenzoni Besenzoni Spa
    • Umberto Capelli Cantieri Capelli Srl
    • Saverio Cecchi Twin Disc Srl
    • Antimo Di Martino Fiart Mare Spa
    • Giorgio Ettore Carlo Donà Zf Italia Srl
    • Marcello Fazioli Cantieri di Fiumicino Srl
    • Piero Formenti Zar Formenti srl
    • Salvatore Foti Marina di Portorosa Spa
    • Massimo Franchini Franchini International Spa
    • Luigi Macchiola MPS Leasing & Factoring Spa
    • Renato Martucci Gagliotta Srl
    • Massimo Perotti Sanlorenzo Spa
    • Sandro Picchiotti C.N. Arno Srl
    • Francesca Radice Sessa Marine Srl
    • Andrea Razeto F.lli Razeto & Casareto Spa
    • Gianfranco Rizzardi Sirena Lazio
    • Corrado Salvemini Mase Generators Spa
    • Lorenzo Selva Selva Spa
    • Lamberto Tacoli Ferretti Group
    • Pietro Carlo Vassena Lepanto Yachting Srl
    • Ferruccio Villa Brunswick Marine in Italia Spa
    • Giovanna Vitelli Gruppo Azimut - Benetti Spa

    La Giunta Esecutiva sarà composta da:

    Francesca Radice Sessa Marine Srl

    • Lorenzo Selva Selva Spa
    • Lamberto Tacoli Ferretti Group
    • Giovanna Vitelli Gruppo Azimut - Benetti Spa

    A seguito dell’assemblea si è tenuta anche la prima riunione del nuovo consiglio direttivo durante la quale sono stati eletti i seguenti rappresentanti di settore:

    • Saverio Cecchi (settore produzione) Twin Disc Srl
    • Pietro Vassena (settore commercio) Lepanto Yachting Srl
    • Luigi Macchiola (Settore servizi) MPS Leasing & Factoring Spa

    Come previsto dal nuovo Statuto approvato nel maggio 2009, fa parte del Consiglio Direttivo il past President Paolo Vitelli.

    Contact:

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    Presso il Porto Marina di Como una due giorni di prove,
    laboratori didattici e divertimento per tutti gli appassionati di nautica

    Un sito- www.navigarmedolce.it - per scoprire la campagna di UCINA – Confindustria Nautica
    per promuovere la nautica per tutti

    ucina_campagna navigar m dolce

    Navigar m’è dolce, la campagna di UCINA – Confindustria Nautica che da sei anni promuove la cultura della nautica sul territorio italiano sbarca a Como sabato 8 e domenica 9 maggio prossimi.

    Dalle ore 10.00 alle ore 18.30, nel Porto Marina di Como, sarà possibile provare gratis barche a vela, a motore, derive, gommoni, canoe più tante altre attività a terra organizzate nel Villaggio Navigar m’è dolce sul Lungolago Mafalda di Savoia.

    “La filosofia della campagna Navigar m’è dolce – sottolinea il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni -  è quella di far provare concretamente l’emozione di navigare per imparare ad amare la nautica. Per fare ciò è necessario appassionare le persone prima di tutto attraverso la conoscenza di tutto ciò che significa navigare: dalla meteorologia, alle tecniche di navigazione, alla tutela e al rispetto dell’ambiente. L’obiettivo di UCINA è promuovere la cultura della nautica attraverso eventi capaci di avvicinare il grande pubblico e, soprattutto, i giovani».

    Il Comune di Como – Assessorato allo Sport e Turismo ed UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione che rappresenta l’industria nautica italiana, promuovono una due giorni di prove in acqua aperte a tutti, un corale invito alla nautica per coloro che vogliano avvicinarsi a questo affascinante mondo.

    Grazie alla disponibilità dei Soci UCINA: Brunswick Marine, Cantieri Capelli, C.N. Feltrinelli, Lepanto Yachting, Marlin Boat, Motonautica Vesuviana, Nuova Jolly Marine, Pontoon Boats, Selva, Sessa Marine, Zar Formenti, sarà possibile salire su un’imbarcazione e provare l’emozione di navigare.

    A terra sarà allestito un Villaggio Navigar m’è dolce dove prenotare le uscite in acqua, ricevere le prime nozioni di vela, informarsi sulla sicurezza in acqua e sulla patente nautica grazie alla preziosa collaborazione dello Yacht Club Como, della Canottieri Lario, della Lega Navale di Milano e dell’Aero Club Como che organizzeranno anche uscite in acqua a vela e in canoa.

    La Federazione Italiana Vela, partner ufficiale della campagna Navigar m’è dolce da sei anni, sarà presente con i propri istruttori e con un simulatore in grado di effettuare tutte le manovre di base per la conduzione di una deriva.  Il simulatore permette di sperimentare tutte le tecniche fondamentali per la conduzione di una barca a vela prima di affrontare l’esercizio in acqua: attraverso un timone elettronico è possibile riprodurre le varie andature e, grazie ad un sistema basculante a cuscinetti, di simulare il rollio della barca ricreando così virtualmente le condizioni di navigazione in acqua.

    L’evento è realizzato grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Como – Assessorato al Turismo e Sport, con il contributo di CSU Como Servizi Urbani S.p.A.

    Navigar m’è dolce è una campagna nazionale ideata da UCINA con FIV, FIC, FICSF, FIPO, LNI e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera per allargare e diffondere la cultura della nautica e dell’andar per mare su nuovi target di pubblico con l’obiettivo di far venire la voglia di “provare la barca/la nautica” rendendo accessibile e facile a molti l’avvicinarsi.

    L’edizione 2010 del progetto Navigar m’è dolce proseguirà con un ricco calendario di eventi ed iniziative, da aprile a settembre, che si chiuderà con un’ultima grande tappa in occasione del 50° Salone Nautico Internazionale di Genova, dal 2 all’10 ottobre prossimi.

    Tutti gli eventi Navigar m’è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono consultabili sul sito internet www.navigarmedolce.it, un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica che fornisce, oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l’utente.

    Genova, 6 maggio 2010

    UCINA:
    Chiara Castellari 010 5769812
    promotion@ucina.net
    www.navigarmedolce.it

    Sabato 8 e Domenica 9 maggio a Como prove in acqua delle imbarcazioni gratuite e aperte a tutti Presso il Porto Marina di Como una due giorni di prove, laboratori didattici e divertimento per tutti gli appassionati di nautica

    Un sito- www.navigarmedolce.it - per continuare la navigazione

    Navigar m’è dolce, la campagna di UCINA – Confindustria Nautica che da sei anni promuove la cultura della nautica sul territorio italiano sbarca a Milano al NavigaMI dal 30 aprile al 2 maggio prossimi.

    In occasione del Salone nautico di Milano organizzato in partnership da Navigli Lombardi e Yacht & Sail, sarà possibile informarsi presso lo stand Navigar m’è dolce sulla campagna di diffusione della nautica che da oltre sei anni dà la possibilità a chiunque lo desideri di provare l’emozione di salire a bordo di un’imbarcazione e di scoprire così la passione della barca.

    Tutto questo sarà possibile, il weekend successivo il salone milanese, Sabato 8 e Domenica 9 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 18.30, nel Porto Marina di Como, grazie ad un nuovo evento Navigar m’è dolce in cui si potrà provare gratis barche a vela, a motore, derive, gommoni, canoe più tante altre attività a terra e in acqua.

    “La filosofia della campagna Navigar m’è dolce – ha sottolineato il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni - è quella di far provare concretamente l’emozione di navigare per imparare ad amare la nautica. Per fare ciò è necessario appassionare le persone prima di tutto attraverso la conoscenza di tutto ciò che significa navigare: dalla meteorologia, alle tecniche di navigazione, alla tutela e al rispetto dell’ambiente. L’obiettivo di UCINA è promuovere la cultura della nautica attraverso eventi capaci di avvicinare il grande pubblico e, soprattutto, i giovani».

    Il Comune di Como ed UCINA – Confindustria Nautica, l’Associazione che rappresenta l’industria nautica italiana – promuovono una due giorni di prove in acqua aperte a tutti, un corale invito alla nautica per coloro che vogliano avvicinarsi a questo affascinante mondo.

    Grazie alla disponibilità dei Soci UCINA e dei partner Navigar m’è dolce, sarà possibile salire su una barca, su un optimist, su un gommone, ricevere le prime nozioni di vela, informarsi sulla sicurezza in acqua e sulla patente nautica e, nel frattempo, scoprire la bellezza di Como e del suo Lago.

    A terra sarà allestito un Villaggio dove prenotare le uscite in acqua ed informarsi sulle molte iniziative che il progetto Navigar m’è dolce offre su tutto il territorio italiano.

    L’evento verrà realizzato sotto il patrocinio del Comune di Como, grazie al contributo di CSU Como Servizi Urbani S.p.A.

    Navigar m’è dolce è una campagna nazionale ideata da UCINA con FIV, FIC, FICSF, FIPO, LNI e Capitaneria di Porto – Guardia Costiera per allargare e diffondere la cultura della nautica e dell’andar per mare su nuovi target di pubblico con l’obiettivo di far venire la voglia di “provare la barca/la nautica” rendendo accessibile e facile a molti l’avvicinarsi.

    L’edizione 2010 del progetto Navigar m’è dolce proseguirà con un ricco calendario di eventi ed iniziative, da aprile a settembre, che si chiuderà con un’ultima grande tappa in occasione del 50° Salone Nautico Internazionale di Genova, dal 2 all’10 ottobre prossimi.

    Tutti gli eventi Navigar m’è dolce sono aperti al pubblico per offrire la possibilità di provare concretamente l’esperienza del navigare e sono consultabili sul sito internet www.navigarmedolce.it, un punto di riferimento per tutti gli appassionati della nautica che fornisce, oltre alla segnalazione delle manifestazioni, una serie di informazioni e curiosità utili ed interessanti per l’utente.

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