Tour operator, agenzie di viaggi e organizzatori di eventi si fanno capofila della filiera e lanciano l’appello alle istituzioni, a tutti coloro che vivono di turismo e agli italiani per salvare questo motore dell’economia, della società, della cultura del Paese.
IL TURISMO ORGANIZZATO HA URGENTE BISOGNO DI MISURE INCISIVE
IL SISTEMA RISCHIA IL COLLASSO
SUBITO UN FONDO NAZIONALE PER LE EMERGENZE
Roma, 20 marzo 2020
A seguito della diffusione di informazioni inesatte e fuorvianti in merito all'esercizio del recesso dal contratto di viaggio, in ragione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, le Associazioni rappresentative del comparto del Turismo Organizzato, ASTOI Confindustria Viaggi, Aidit, Assoviaggi e Fto, intendono fornire alcuni chiarimenti.
I TOUR OPERATOR RIPORTANO A CASA GLI ITALIANI BLOCCATI ALL’ESTERO. L’ASSENZA E L’INEFFICACIA DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Da oltre un mese, ossia dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid19, i Tour Operator aderenti ad ASTOI Confindustria Viaggi, l’Associazione che rappresenta il 90% del mercato del tour operating in Italia, sono in prima linea nella gestione e nell’organizzazione dei rimpatri dei nostri connazionali dall’estero, nell’assistenza agli italiani posti in quarantena nei diversi Paesi stranieri, nelle riprotezioni dovute a cancellazioni di voli.
Le Associazioni Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto, unitariamente, in rappresentanza del comparto del turismo organizzato - agenzie di viaggi e tour operator - hanno chiesto con la massima tempestività interventi mirati ad ENAC per gestire la situazione critica, in termini finanziari, che si è venuta a creare con lo stato di emergenza del coronavirus.
Pur apprezzando il recepimento di alcune proposte condivise al tavolo del Mibact, le associazioni Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto ritengono insufficienti le misure adottate e chiedono che vengano urgentemente prese misure straordinarie.
Infatti la situazione si è ulteriormente aggravata nel fine settimana alla luce di ulteriori gravi restrizioni di Paesi esteri all'accesso dei nostri connazionali, della proroga di alcuni provvedimenti a livello nazionale che riducono i flussi, l'emergere di nuovi preoccupanti focolai in altri continenti, la cancellazione di eventi internazionali, tra cui l'ITB di Berlino Fiera di riferimento per il turismo mondiale.
“Apprezziamo le intenzioni del ministro Franceschini di portare al prossimo Consiglio dei Ministri alcune proposte di sostegno per il settore dell'intermediazione dei viaggi e del turismo organizzato.”
La chiusura delle destinazioni estere e l'allarme generato per Coronavirus sta producendo un enorme impatto economico, pari a diverse decine di milioni di euro, sul comparto del turismo organizzato. I tour operator chiedono di considerare le spese di rimpatrio nelle misure straordinarie assunte dal governo.
Dopo la riunione al MiBACT, di alcuni giorni orsono, sul tema degli impatti dell’emergenza coronavirus sulle imprese del settore, si attendevano risposte chiare, tempestive e concrete, che però non sono arrivate.
A seguito del recente e repentino aggravarsi degli eventi, Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto chiedono con forza che il turismo sia tutelato e supportato in questo momento di profonda crisi. E’ necessario che le istituzioni mettano prontamente in campo misure di sostegno straordinarie per le imprese turistiche, che contribuiscono al PIL per il 13% e, per il 14,7% all’occupazione nazionale.
AIDIT, l’Associazione italiana distribuzione turistica aderente a Federturismo Confindustria, esprime apprezzamento per l’iniziativa “ADV Overview” promossa da ASTOI.
Si è tenuta oggi, 10 febbraio, alla Bit Fiera Milano, la conferenza stampa di ASTOI Confindustria Viaggi dal titolo: “ADV OVERVIEW: Regolarità e affidabilità del comparto” per comunicare l’avvio di un importante progetto, volto a raccogliere, a livello nazionale, dati e informazioni relativi alle agenzie di viaggi, utile a colmare anche l’assenza di dati pubblici al riguardo.
Astoi Confindustria Viaggi invita le Autorità competenti a fornire informazioni più chiare e puntuali in materia di viaggi, sia outgoing che incoming, per evitare nei consumatori l’ingenerarsi di uno stato d’ansia, frutto di personali timori che non trovano ancoraggio in circostanze oggettive.