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  • News 2024

    Il magazine L'AgenziadiViaggi ha riportato una mappa geografica della tassa di soggiorno, per la quale, durante la ripartenza turistica post Covid nella speranza di attrarre il maggior numero possibile di viaggiatori, i governi avevano ridotto al minimo,  ma già dal 2023 e ancor di più quest’anno molti Paesi Ue hanno previsto aumenti delle tasse di soggiorno nel 2024, variabili in base alla popolarità della destinazione (come Parigi, Amsterdam o la nostra Venezia), alla stagione, al numero di giorni, alle stelle dell’hotel. Tra le motivazioni, fondi per obiettivi ecologici, tentativo di arginare l’overtourism, rilancio e sostegno delle economie locali. Pensiamo a Parigi, candidata a vivere il suo personale anno record del turismo grazie ai Giochi Olimpici. Ebbene, a fine dicembre, il governo francese ha approvato, nella Finanziaria, la possibilità di aumentare fino al 200% la tassa di soggiorno per ogni notte trascorsa nella Ville Lumiere, nonostante la taxe de séjour standard sia già aumentata del 10% da gennaio. Gli introiti andrebbero in parte a finanziare il trasporto pubblico di Parigi. A ottobre scorso Amsterdam, che impone la tassa turistica più alta d’Europa, ha annunciato l’aumento nel 2024: per le camere d’albergo si passa dal 7 al 12,5%; per le navi da 8 a 11 euro al giorno a persona. Entrate destinate a combattere l’overtourism, mantenere la pulizia, risolvere i problemi dei quartieri. La città valuta anche un biglietto d’ingresso per i turisti giornalieri, simile a quanto istituito a Venezia.

    Secondo i dati Unioncamere e Infocamere nel 2023 hanno  registrato una forte crescita gli alloggi per turisti alternativi agli alberghi: 3.508 in più le imprese operanti nel panorama delle case vacanza, affittacamere e residence (+11,5% rispetto al 2022), quasi 2mila delle quali nate dall’iniziativa di under 35 o di donne. Dall’approfondimento sulla base dei dati del registro delle imprese, le attività gestite da giovani sono aumentate del 13,7% nel 2023 (+575), raggiungendo quota 4.782. Sono invece 1.469 in più le imprese femminili che si occupano di ricettività alternativa all’alberghiera, con un incremento rispetto al 2022 dell’11% che porta il totale a 14.726 aziende guidate da donne. A livello geografico, il comparto degli alloggi per vacanze cresce in tutta Italia, ma sono 11 le regioni che superano la media nazionale (+11,5%), con Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Sardegna e Marche nelle posizioni di testa.

    Una nuova ricerca di mercato di  eDreams ODIGEO rivela che la stragrande maggioranza dei consumatori a livello globale (84%) continua a dare priorità ai viaggi nei propri bilanci personali, nonostante il contesto macroeconomico. In Italia, i partecipanti hanno fornito risposte simili, con l’87% che sottolinea l’importanza del viaggio nel proprio bilancio familiare. Solo il 2% dei partecipanti in Italia e il 3% a livello globale ha dichiarato di non ritenere importante inserire i viaggi nella pianificazione del proprio bilancio. Le statistiche provengono da uno studio condotto dalla società di ricerca OnePoll, su 10.000 intervistati a livello internazionale, tra cui 1.000 partecipanti in Italia. Le priorità e i valori dei viaggiatori sono destinati a cambiare nei prossimi 25 anni in linea con i cambiamenti generazionali, come lo sviluppo rapido delle nuove tecnologie. Ad esempio, il sondaggio ha rivelato che i giovani sono in genere più propensi delle generazioni più anziane a prendere decisioni su come e dove viaggiare basandosi sulla connettività digitale o sull’inclusività sociale, offrendo un potente spunto su ciò che sarà più importante per i viaggiatori nei decenni a venire. La convenienza economica rimane una delle priorità per i viaggiatori di tutte le fasce d’età, con una media del 48% che la considera prioritaria in Italia e del 55% a livello globale. In particolare, i baby boomer mostrano una maggiore propensione a dare priorità al costo quando pianificano un viaggio, con il 69% dei partecipanti alla survey a livello globale di età superiore ai 45 anni che si concentra su questo aspetto.

    Secondo l’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale il 77% degli italiani usa le tecnologie digitali per prenotare le proprie vacanze e dichiara di aver avuto una migliore esperienza proprio grazie all’utilizzo del digitale. La percentuale sale all’86% nella fascia d’età tra i 16 e i 17 anni e aumenta tra i laureati (81%) e tra i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (82%). Gli intervistati sono altresì convinti che la continua evoluzione del digitale porterà ad ulteriori miglioramenti dell’esperienza utente già nei prossimi 6 mesi. Soprattutto lo pensano i ragazzi tra i 16 e i 17 anni (85% dei rispondenti) e i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (78%). Il 74% degli italiani afferma che le tecnologie digitali sono utili nell’affrontare il sovraffollamento turistico. In generale ne sono maggiormente consapevoli gli italiani più attenti alla sostenibilità e più digitalizzati (77%) rispetto a coloro che non utilizzano alcuno strumento digitale (70%).Inoltre, per l’83% degli intervistati la tecnologia consente di gestire le fasi del viaggio, dalla scelta della destinazione alla prenotazione, con maggiore consapevolezza e rispetto per la meta (63% abbastanza d’accordo, 20% molto d’accordo e 17% per nulla d’accordo).

    Secondo la fotografia scattata dal 2023 Air Transport IT Insights di Sita, la spesa dedicata alle tecnologie da parte di aeroporti e compagnie aeree è aumentata di anno in anno fino al 2023, raggiungendo una cifra stimata di 10,8 miliardi di dollari per gli scali e 34,5 miliardi di dollari per i vettori, con oltre due terzi dei chief information officer di aeroporti e compagnie aeree che prevedono una crescita continua fino al 2024. Gli aeroporti hanno, inoltre, aumentato la spesa IT in percentuale al fatturato nel 2022 e nel 2023, anche a fronte di un aumento della domanda di viaggi, a dimostrazione del ruolo cruciale che la tecnologia svolgerà nell’esperienza di viaggio di prossima generazione. Il viaggio dei passeggeri abilitato dalla biometria, l’utilizzo dei dati per sbloccare l’efficienza operativa e soluzioni ecologiche per ottimizzare il consumo energetico e le emissioni emergono tra le principali priorità di investimento. Le compagnie aeree e gli aeroporti hanno fatto passi da gigante nell’ottimizzazione dell’esperienza dei passeggeri, e nel 2023 oltre la metà di essi ha implementato tecnologie per migliorare l’efficienza durante il check-in, l’etichettatura del bagaglio e l’imbarco. La biometria si sta diffondendo per aiutare a ridurre la congestione, con il 70% delle compagnie aeree che prevede di disporre di una gestione biometrica dei documenti d’identità entro il 2026 e il 90% degli aeroporti che sta investendo in importanti programmi o in ricerca e sviluppo in questo settore.