L’iniziativa, presentata oggi a Roma, promossa da Associazione Civita con il sostegno di FS Italiane e in collaborazione con Produzioni dal Basso
Secondo Assoutenti terminate le feste di Natale e di fine anno, i prezzi dei biglietti aerei sono letteralmente crollati in Italia, al punto che per una tratta nazionale si arriva a spendere in alcuni casi poco più di 30 euro, contro gli oltre 370 euro dello scorso dicembre. In alcuni casi si registra un calo di oltre il 90%. Il mese scorso per acquistare un volo di sola andata per trascorrere le feste di Natale in famiglia ci si ritrovava a spendere, partendo il 23 dicembre, un minimo di 379 euro per volare da Venezia a Cagliari, 358 euro da Bologna a Cagliari, 353 euro da Bologna a Palermo.
Secondo gli ultimi dati dell’Ebtl nel 2023 gli arrivi complessivi negli esercizi alberghieri della Capitale sono stati 13,7 milioni, il 5,6% in più rispetto al 2019, mentre le presenze hanno toccato quota 31,4 milioni (+2,65% sul 2019). Gli arrivi italiani sono stati circa 5 milioni (+6,7% sul 2019), le presenze 9,6 milioni (+6,4% rispetto al 2019). Gli arrivi stranieri hanno superato gli 8,7 milioni (+5% sul 2019), le presenze i 21,8 milioni (+1% sul 2019).
Dall’ultimo rapporto dell'Istat emerge che nel 2022 in Italia si sarebbero celebrati circa 189.140 matrimoni, pari ad un +4,8% sul 2021 e un +2,7% sul 2019, anno precedente la crisi pandemica, durante la quale molte coppie avevano rinviato le nozze. Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale in Italia e parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide, analizza il fenomeno in numeri. Se si considera che il costo medio delle nozze nel Belpaese è di 21.090 euro (escluso il viaggio di nozze), si può dire che il settore dei matrimoni genera valore per approssimativamente più di 3,5 miliardi di euro annui. Se si aggiunge, però, la spesa per il viaggio di nozze, il valore subisce un’impennata: raggiungendo circa 4 miliardi di euro nel caso in cui si scelga una meta nazionale; superando i 4,5 miliardi di euro per una destinazione estera (che secondo Il Libro Bianco del Matrimonio, si dimostra l’opzione preferita da 4 coppie su 5, ovvero dal 78% degli italiani).
Secondo le “raccomandazioni terapeutiche“ dell’Ocse nell’Economic Survey, in Italia la ripresa è lenta e ora le imposte vanno spostate dal lavoro ai patrimoni. L’attività economica dell’Italia ha superato bene le crisi recenti; tuttavia, sta ora rallentando in un contesto di irrigidimento delle condizioni finanziarie. Per garantire una crescita solida e sostenibile nel lungo periodo, il Paese dovrebbe attuare politiche concentrate sul potenziamento del contesto imprenditoriale e della concorrenza, sul consolidamento delle finanze pubbliche e sulla promozione della transizione verde, spostando le imposte dal mondo del lavoro a quello dei patrimoni. Non ci sono specifici riferimenti ai singoli settori, quindi non ci sono note sul turismo, ma genericamente sui servizi e sui trasporti, con valutazioni sui macro-scenari. Nel dettaglio, lo Studio economico dell’Ocse 2023 sull’Italia stima una crescita economica pari, rispettivamente, allo 0,7% per quest’anno, dopo lo 0,7% registrato nel 2023 e l’1,2% previsto per il 2025. L’inflazione complessiva dovrebbe diminuire gradualmente dal 5,9% del 2023 al 2,6% nel 2024 e al 2,3% nel 2025, in linea con l’inflazione di fondo che dovrebbe raggiungere il 2,5% nel 2025. Gli investimenti pubblici hanno iniziato a risalire e si prevede che continueranno a sostenere l’economia nei prossimi anni.