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  • News 2022

    Al vertice della classifica mondiale nulla è cambiato, con il Louvre che, grazie alle sue 2,8 milioni di presenze l’anno, resta il museo più visitato del mondo. Tuttavia la classifica compilata dal Giornale dell’Arte insieme con The Art News Newspaper riserva una sorpresa tutta italiana: il superamento, per la prima volta da sempre, degli Uffizi di Firenze sul Colosseo, che viene scalzato dal gradino più alto del podio del nostro Paese.
    Con oltre 1,7 milioni di visitatori nel 2021 lo scrigno dei tesori fiorentini diventa primo nella classifica italiana e addirittura quinto tra i 100 musei più visitati al mondo, scalzando i Musei Vaticani, che scivolano dalla quinta alla decima posizione, una in meno del Colosseo.

    PhocusWright  ha messo in fila i trend più rilevanti che caratterizzano i sei principali mercati europei. I destini turistici di Germania, Spagna, italia, Francia, Regno Unito e Scandinavia sono infatti uniti da alcuni fattori – come il lento ritorno dei turisti internazionali e l’accelerazione delle vendite di biglietti aerei – ma sono molto diversi quanto a peculiarità, anche di prospettiva. E tuttavia uniti anche da altri tre elementi: il monitoraggio del lento ritorno del turismo business, il conseguente reindirizzamento degli investimenti da parte dei supplier sul mercato leisure e, stando alla strettissima attualità, la speranza che la tragica guerra in corso in Ucraina non fermi nuovamente la crescita del travel.Tornando ai trend dei singoli Paesi europei, ciò che secondo Phocuswright caratterizza principalmente il mercato interno italiano è il  marcato ruolo delle vendite via mobile, che sta diventando il canale di distribuzione online dominante per ogni segmento di fornitori, la quota mobile delle prenotazioni lorde online salirà dal 51% previsto nel 2021 al 58% nel 2025.

    Secondo il  Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia, uno studio condotto dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali e da Airbnb, emerge che il Mezzogiorno e le isole sono destinazioni gradite complessivamente da ben 3 intervistati su 4 (76%). Le attività che vorrebbero maggiormente sperimentare e che interessano di più remote worker e nomadi digitali sono: gli eventi culturali e quelli enogastronomici (60%), seguiti da attività a contatto con la natura (51%), esperienze originali e caratteristiche del territorio (40%) e da attività di socializzazione con la comunità locale (37%).

    Secondo un’indagine lanciata dalla piattaforma Cocooners, il turismo silver sta tornando attivo, con un 60% di ricerche di viaggi sull’Europa. Per chi invece sceglie l’Italia, il 40% predilige le visite alle città d’arte, mentre il 45% è interessato al mare. La tecnologia è sempre più utile anche per gli over 60  nella ricerca di viaggi  e la voglia di viaggiare rimane una esigenza ma con nuove modalità. 
    I segnali di ripresa sono confermati dal sondaggio: il 62% del campione ha già prenotato le proprie vacanze estive. Le strutture alberghiere risultano essere le predilette dal 57% degli intervistati, gli appartamenti e le case dal 25% mentre la formula campeggio raggiunge solo un 6% delle preferenze.

    Nonostante conflitto, pandemia e inflazione, la voglia degli italiani di concedersi anche un piccolo viaggio per le vacanze pasquali resta molto alta secondo  la ricerca di Ipsos, Future4Tourism, segnalando come il 44% degli italiani è intenzionato a prendersi una pausa durante il periodo pasquale.
    La pausa pasquale vedrà suddividersi quasi equamente coloro che si concederanno una gita fuori porta (23%) e chi invece pensa di concedersi un long week-end o anche periodi più lunghi con pernottamento (21%) decidendo per lo più di rimanere in Italia (circa 2 vacanzieri pasquali su 3). L’indagine di Ipsos, però, è ancora previsionale perché  la quota di chi ha già effettuato una prenotazione è ancora ferma al 12%.