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  • News 2022

    Secondo un’indagine Istat da gennaio ad agosto del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, si rileva in Italia un aumento delle presenze turistiche totali pari al 74,7%. Le presenze dei clienti residenti crescono del 29,9%, quelle dei non residenti del 171,5%. In aumento le presenze sia negli esercizi alberghieri (+89,9%) che negli extra-alberghieri (+54,6%); tuttavia per tornare ai livelli del 2019 mancano circa 88mila occupati.Nel 2021 erano state 289,2 milioni le presenze registrate negli esercizi ricettivi italiani e nonostante la ripresa, per tornare ai livelli pre Covid (nel 2019 furono 436,8 milioni) mancavano ancora all’appello 147,6 milioni di presenze, di cui 114,5 milioni riconducibili alla componente straniera. L’incremento delle presenze turistiche in Italia nel 2021, rispetto al 2020, è stato di oltre 10 punti percentuali, più elevato di quello della media dei 27 paesi dell’Unione Europea (+37,8% contro +28,1%).

    Qualità dell'offerta, connessioni digitali, chiarezza sulla mobilità sono gli elementi per attirare in Italia il turista, che spesso torna dopo aver già visitato le grandi città e scopre i piccoli centri. Quello che interessa è trovarsi di fronte ad un sistema Paese per cui semplificare diventa d'obbligo per velocizzare e far ripartire il movimento. Su questo tema si sono trovati tutti d'accordo i partecipanti alla Conferenza del Parlamento Europeo con i Direttori dei Parchi e Musei Statali Autonomi, nella prima sessione sul sostegno del PNRR alle destinazioni, che si è tenuta il 27 ottobre a Paestum nell'ambito della XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Non solo innovazione, ma anche classificazione, fruibilità dei beni, accessibilità. Occorre energizzare e conservare, ha sottolineato il Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo Carlo Corazza, per mettere fine ad anni di penuria e investimenti sbagliati riferendosi ai siti campani come Paestum o Pompei, dove il dialogo è aperto direttamente con chi gestisce, dal momento che oltre al PNRR ci sono i fondi regionali.

    Censimento dei fondi inutilizzati per una rimodulazione del Pnrr, formazione, creazione di un tavolo unico di settore per una visione strategica interpretando il cambiamento della domanda e dell’offerta. Sono le richieste che Federturismo, Confturismo e Assoturismo hanno presentato il 29 ottobre  agli Stati generali del turismo a  Chianciano Terme. Dobbiamo concentrarci sui fondi del Pnrr andando a recuperare tutto ciò che è stato allocato, che non si potrà spendere e recuperarlo per le esigenze del settore turistico ha sottolineato la  presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli nel suo intervento ricordando come per troppo tempo la formazione nel turismo sia stata frammentata e non si riesca  più ad attrarre le migliori professionalità per farle lavorare nel settore.

    Siamo lieti di inviarvi, di seguito, il programma del Webinar a cura di Federturismo Confindustria e Banca Intesa Sanpaolo previsto per il 3 novembre, alle ore 15.00, sui principali strumenti finanziari disponibili per le imprese del turismo, che sarà trasmesso in streaming sui principali canali social della Federazione.

    Il settore mantiene la tendenza positiva che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Si riduce il gap rispetto al pre-covid, ma la crisi energetica pesa sui conti delle imprese

    Ancora buoni i dati del turismo per questo primo weekend d’autunno, complice anche un clima particolarmente favorevole che favorisce gli spostamenti.