Secondo i dati di Future4Tourism di Ipsos per i programmi di viaggio degli italiani domina ancora l’incertezza. Negli anni passati le vacanze estive erano irrinunciabili per oltre 7 italiani su 10; per quest’estate solo 1 italiano su 2 è certo di concedersi un periodo di ferie nei prossimi mesi. Nonostante i dati non siano rassicuranti per gli operatori, l’allentamento delle misure restrittive e una curva dei contagi che appare sotto controllo hanno comunque riacceso negli individui qualche speranza di poter godere del riposo estivo: ad aprile erano il 22% coloro che non prevedevano alcun periodo di vacanza; ora si sono ridotti al 16%.
Dal webinar di Travel Appeal è emerso che, secondo Sojern, tra i mercati con una crescita di interesse per l’Italia in Europa si annoverano la Svizzera (+25%), la Svezia (+23%), la Germania e Francia (+20%). Prima di febbraio si erano registrate crescite fino al 30%, nelle ultime settimane (dal 26 maggio in poi) si migliora rispetto al -90% cui ci ha abituato il Covid come media di prenotazioni mondiali in questi mesi. Secondo Str con la ripartenza (al 31 maggio e lo confermano anche operatori italiani con rappresentanze internazionali) si registra una importante ripresa del mercato leisure negli Stati Uniti e in una parte di Europa.
La ricerca “Corporate Travel Sustainability Index” di Sap Concur condotta su 2.450 travel manager e 2.000 viaggiatori d'affari in 12 mercati europei evidenzia che la maggior parte delle aziende ha tra le priorità la gestione di trasferte sostenibili, ma si trova impreparato nell’affrontare la questione: 6 professionisti su 10 riconoscono di non sentirsi adeguatamente attrezzati. L'indagine rivela aree di complessità e incoerenza da parte della leadership, dato che il 58% dei viaggiatori d’Europa sarebbe disponibile a rivedere le travel policy, mentre il 60% sarebbe disposto a trascorrere fino a 8 ore di viaggio in più per affrontare viaggi più ecologici.
Secondo le ultime stime effettuate da Assaeroporti, il 2020 rischia di chiudersi con un traffico ben al di sotto di 70 milioni di passeggeri, a fronte dei 193 milioni di passeggeri registrati nel 2019 con una contrazione, quindi, del 65% del traffico rispetto allo scorso anno che si somma ad un pesante calo del fatturato di circa 1,8 miliardi di euro, e a costi incomprimibili che i gestori continuano a sostenere per garantire il servizio ai cittadini.In questo contesto, a soffrire molto sono i piccoli aeroporti ed alcuni scali rischiano la chiusura definitiva, con evidenti ricadute negative sui territori circostanti.
Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Enit, 5 italiani su 10 si concederanno più di uno stop durante l’anno, malgrado il Covid. Un dato che evidenzia come il 47,5% dei connazionali intervistati abbia in previsione un periodo di vacanza fra il 21 giugno e il 10 ottobre e come il 41,4% di questi intenda realizzare almeno due viaggi in estate. L’83% sceglierà di rimanere in patria, ma quest’anno il periodo delle vacanze tenderà ad allungarsi fino ad ottobre: il 26,5% degli italiani ha deciso di partire fra settembre e ottobre e il 25% della non ha ancora deciso. In gran voga gli short break che caratterizzeranno probabilmente l’estate 2020.