MUSEIMPRESA compie dieci anni.Intervista con Michele PeriniIn attesa della X edizione della Settimana della Cultura d’Impresa, che si terrà dal 21 al 28 Novembre, Museimpresa festeggia in ottobre i suoi primi dieci anni. Ne parliamo con Michele Perini, Presidente dell’Associazione Museimpresa dal 2003 Fondazione Borsalino ad ArtissimaIn occasione di Artissima18, per la prima volta la Fondazione Borsalino creerà un progetto site specific dal titolo Hats protect ideas per il Meeting Point della fiera di Torino, in collaborazione con l'artista albanese Anila Rubiku, che il 5 novembre ospiterà l'incontro Esercizi di contemporaneità: la cultura d’impresa tra storia arte e formazione L’Arte in mostra. Una storia delle esposizioniE' dedicato all'arte di esporre il libro di Antonello Negri dal titolo L’Arte in mostra.
Una storia delle esposizioni, che traccia un'innovativa storia dell’arte contemporanea partendo dai Salon parigini sette-ottocenteschi sino alle attuali grandi mostre-evento internazionali Apertura del Museo GucciPer festeggiare i primi 90 anni del marchio ha aperto a Firenze il Museo Gucci, ospitato all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia, in Piazza della Signoria. Un’esposizione permanente affiancata da una serie di installazioni d’arte contemporanea per ripercorrere tutta la storia della maison fiorentina Brand identikit. Trasformare un marchio in una marcaSi intitola Brand identikit.Trasformare un marchio in una marca il libro di Gaetano Grizzanti, un vademecum culturale, tecnico e al tempo stesso pedagogico sull'identità di marca e d'impresa Rancilio Group Tour 2011Dal 21 al 25 Ottobre, in occasione di HOST 2011, Rancilio Group apre le sue porte ai visitatori interessati a scoprire la realtà aziendale e il percorso storico di Officiina Rancilio 1926, il primo museo aziendale in Italia nel settore delle macchine per caffè BENI CULTURALI. IDENTITÀ, CRESCITAIl 19 ottobre a Roma, Banca Intesa Sanpaolo organizza per l'ottavo anno una giornata di dibattito sui beni culturali dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale nazionale. |
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Il 20 e 21 ottobre il Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano e l’Università degli Studi di Napoli Federico II organizzano a Sorrento il convegno “La storia del turismo in Italia prospettive di ricerca”. Le relazioni della sessione inaugurale, dedicata all'Ottocento, sono in materia termale di Carlos Larrinaga Rodriguez sugli investimenti termali in Portogallo, di Nunzio Greco sui Cataldi di Sambiase in Calabria, di Valeria Maggio sul caso di turismo termale di Santa Cesarea Terme. Nella sessione pomeridiana Andrea Zanini dell’Università degli studi di Genova parlerà di alberghi e turismo d’elite a Sanremo nel primo novecento.
(Per maggiori informazioni: annunziata.berrino@unina.it)
Il 22 e 23 ottobre, presso il Grand Hotel delle Terme di Riolo (Ra), la Scuola di Specializzazione in Medicina Termale dell’Università di Milano, le Thermae Campus e le Terme di Riolo organizzano, con il patrocinio della Federazione mondiale del termalismo e di Federterme-Confindustria, il convegno “Comunicare le thermae. Media scienze e società per una corretta e responsabile informazione”. Saranno due giornate dedicate alla comunicazione per le terme, con un focus sul ruolo delle terme italiane e dell’acqua termale, come risorse naturali terapeutiche e di benessere ma anche di turismo termale in cui si confronteranno esponenti del sistema termale, della ricerca scientifica termale, operatori dei media e parlamentari del Gruppo “ Amici delle terme”.
I lavori saranno introdotti da Umberto Solimene, Professore dell’Università degli Studi di Milano e interverrà il Vice presidente di Federterme Confindustria con delega per l’innovazione tecnologica e la formazione, Aldo Ferruzzi.
Il convegno si potrà seguire in streaming collegandosi al sito web www.thermaecampus.it.
(Per maggiori informazioni: www.federterme.it)
Il 28 ottobre alle ore 11,30, presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, sarà presentato e distribuito TurisMonitor 2012. Il progetto editoriale del Centro Studi del Touring Club Italiano, realizzato anche quest’anno con il sostegno di Alitalia, è uno strumento di consultazione consolidato per operatori del settore, mondo dei media e coloro che hanno l’esigenza di essere aggiornati sui trend del turismo nazionale e internazionale.
All’evento e al successivo dibattito sul tema “Turismo e grandi eventi”, moderato dalla giornalista Paola Tournour-Viron, saranno presenti Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, Anna Martina, Direttore Divisione Cultura, Turismo e Promozione, Città di Torino, Massimiliano Vavassori, Direttore Centro Studi del Touring Club Italiano, Matteo Montebelli, Centro Studi del Touring Club Italiano, Andrea Alemanno,Group Director IPSOS, Guido Improta, Direttore Relazioni con il Territorio di Alitalia e Sergio Scamuzzi, dell’Università degli Studi di Torino.
(Per maggiori informazioni: centrostudi@touringclub.it )
Il 14 ottobre, presso l’Auditorium di Assolombarda, Confindustria AICA ha presentato l’VIII edizione del FOCUS annuale dal quale è emerso che il 2011 si chiuderà con un aumento del 4,2% del tasso di occupazione degli hotel. Il prezzo medio delle camere è di 118,66 euro, (+ 2,2% ) e il RevPar è di 74,42 euro (+8,4%) rispetto al 2010. Il positivo andamento degli indici ha avuto buone ripercussioni sul fatturato alberghiero che, dopo anni di contrazione, nel 2010 ha raggiunto 1,33 miliardi di euro contro 1,27 miliardi di euro del 2009. Per il 2012 Confindustria AICA stima un tasso di occupazione del 61,8% ( +0,3%), un prezzo medio di 119,61 euro ( +0,8%) e un RevPar di 75,87 euro (+1,9%).
(Per maggiori informazioni: www.aica-italia.it)
La Fondazione ITS Turismo Roma comunica che partirà il corso “Diventa Tecnico della Multimedialità e Comunicazione del Turismo”.
La Fondazione è una scuola ad alta tecnologia e rappresenta un esempio di offerta formativa integrata a corsi professionalizzanti di alta formazione con un percorso inedito, caratterizzato da un nuovo modello didattico/formativo di tipo laboratoriale composto da stages e tirocini. Lo scopo è quello di colmare l’assenza di un canale di istruzione terziaria non universitaria nel nostro paese.
Il percorso di alta formazione tecnica “Tecnico superiore per la valorizzazione delle risorse culturali, delle produzioni tipiche e della filiera turistica” ti permetterà di entrare in contatto con il mondo delle imprese turistiche.
Questa figura professionale utilizza le tecnologie della comunicazione per operare nel sistema informativo dell’azienda, elaborare e promuovere l’offerta turistica nell’intera filiera (dall’agenzia di viaggi all’ospitalità alberghiera), pianificare e gestire azioni che ottimizzino la qualità dei servizi e l’organizzazione di eventi ed attività congressuali in un’ottica di valorizzazione delle risorse e del patrimonio culturale del territorio. Tale profilo, al termine del percorso formativo, sarà dotato di una professionalità adeguata a gestire le innovazioni e ad aggiornare di volta in volta le competenze professionali acquisite per rispondere alle trasformazioni e ai rapidi mutamenti del mercato del lavoro in una dimensione locale e globale.
Il diploma rilasciato dal Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca, corrisponde al V livello del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) corredato da un supplemento predisposto secondo il modello EUROPASS.
Il diploma di tecnico superiore costituisce titolo per l’accesso ai pubblici concorsi ai sensi dell’art. 5 comma 7 del DPCM 25 gennaio 2008.
E’ previsto il riconoscimento di crediti formativi universitari in conformità a quanto disciplinato dal decreto attuativo di cui all’articolo 14, comma 3 , della legge 30 dicembre 2010, n.240.
Chi si può iscrivere?
25 giovani e adulti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente acquisito in un Paese membro della Unione Europea, selezionati da un apposita Commissione.
La domanda di ammissione la puoi trovare sul sito della fondazione http://itsturismoulisse.blogspot.com/
Per informazioni c/o il CIOFS FP Lazio Via Ginori, 10 – 00153 Roma nei giorni martedì, giovedì e venerdì alle 9.30 alle ore 13.30, il mercoledì dalle 14.00 alle ore 18.00, tel. 0657287474 fax 0657137697 email its.turismo@gmail.com.
(Per maggiori informazioni: federturismo@confindustria.abruzzo.it)
Il settore guarda ai mercati emergenti, ma il Mediterraneo resta il punto di riferimento.
La crescita passa attraverso la diffusione di un'autentica cultura del mare, che avvicini la nautica a una nuova e più ampia utenza.
Un momento di dialogo e approfondimento delle tematiche più attuali e di interesse per l'intero comparto nautico con alcuni tra i principali protagonisti internazionali del settore. Questa l'essenza dell'International Boating Forum, l'inedito appuntamento organizzato da UCINA, che si è tenuto questa mattina nella cornice del 51º Salone Nautico di Genova.
L'iniziativa, che si è sviluppata nella formula di una tavola rotonda, ha avuto come protagonisti Leonardo Ferragamo – Presidente di Nautor's Swan e patron della Marina di Scarlino, Dustan McCoy – Chairman and CEO di Brunswick Corporation, Massimo Radice, – Amministratore Delegato di Sessa Marine, Lamberto Tacoli – Chief Sales & Marketing Officer di Gruppo Ferretti e Paolo Vitelli – Presidente di Azimut Benetti.
A moderare e condurre il dibattito, una delle firme più illustri e competenti in materia di industria nautica a livello mondiale: Victor Mallet del Financial Times, nonché editor responsabile del FT Yachting Special Report.
L'appuntamento ha dato vita a un dibattito concreto e vivace sulle tematiche di maggior attualità dello scenario di riferimento, facendo emergere numerosi spunti di riflessione e interpretazione dei fenomeni più attuali afferenti al settore.
Grande condivisione e apprezzamento ha riscontrato il forte messaggio lanciato da Leonardo Ferragamo secondo il quale, nonostante un evidente spostamento dei volumi di vendita verso paesi emergenti quali Sud America, Russia e Far East, il primo mercato per la nautica da diporto debba restare quello del Mediterraneo.
A questo proposito, Ferragamo ha sottolineato la responsabilità che ciascun paese dell'area ha nell'alimentare lo sviluppo del turismo nautico.
Anche perché, gli fa eco Dustan McCoy, i paesi emergenti offrono indubbie opportunità per conquistare nuove quote di mercato ma, allo stesso tempo, portano in dote potenziali rischi politici legati all'ingresso nelle economie locali ed è dunque opportuno un approccio cauto e calibrato. Condivide il punto di vista Paolo Vitelli, il quale sottolinea la fragilità che spesso caratterizza i nuovi mercati. Massimo Radice ha chiosato mettendo in luce come anche in tali paesi stiano nascendo produttori che potranno trarre grande beneficio dalla loro natura locale.
Riallacciandosi al tema del Mediterraneo quale protagonista del rilancio della nautica mondiale, e facendo chiaro riferimento alla situazione italiana, Lamberto Tacoli ha invocato un maggior impegno delle Amministrazioni al fine di supportare lo sviluppo di nuove infrastrutture al servizio del diportismo. Vitelli ha posto poi l'accento sul fronte normativo, invocando la necessità di giungere ad una omogenea e univoca regolamentazione comunitaria in materia di turismo nautico.
Dal confronto tra le situazioni di mercato europeo e statunitense, è emersa una riflessione di McCoy sulla crescente esigenza di alimentare una più consapevole cultura della nautica da diporto tra le generazioni più giovani, i potenziali clienti di domani.
Per ampliare la base di appassionati e conquistare nuove quote di mercato, McCoy sostiene che ora più che mai sia la nautica a doversi avvicinare a questo nuovo pubblico, costruendo con esso un dialogo e trovando nuovi punti di incontro, piuttosto che il contrario.
Spostando il focus del dibattito sul ruolo giocato dall'evoluzione tecnologica nell'ottica di conquistare nuovi segmenti di clientela con esigenze eterogenee, Vitelli ha sottolineato come i cantieri negli ultimi anni abbiano saputo introdurre significative innovazioni e continuino a investire molto in tale direzione.
Dal design a supporto della vivibilità a bordo alle tecnologie di propulsione più attente all'ambiente, dalle strumentazioni che agevolano la manovrabilità e – di conseguenza – rendono più semplice e piacevole l'utilizzo dell'imbarcazione (joystick, sistemi di attracco assistito), fino alle nuove tecniche dei processi di produzione (quali, ad esempio, l'infusion moulding) e all'utilizzo di nuovi materiali eco-compatibili (es. green teak), l'innovazione si conferma uno dei principali driver sui quali l'industria nautica internazionale intende continuare a puntare nell'attuale congiuntura di mercato.
Radice ha evidenziato poi come anche piccole innovazioni sul fronte della componentistica siano fondamentali al fine di migliorare ulteriormente l'affidabilità del prodotto nautico, assimilandola a quella ormai richiesta e attesa dal cliente del settore automotive.
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Il 2 ottobre l'Ufficio Studi di UCINA, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Genova, e Banca Monte dei Paschi di Siena, ha presentato, nel corso del Salone Nautico di Genova, "I numeri della nautica" e "Navi e imbarcazioni: i principali distretti industriali italiani".
Nello studio "La Nautica in Cifre, analisi del mercato per l'anno 2010", sono stati evidenziati i principali risultati conseguiti dal comparto nautico, tra i quali il livello di fatturato e le quote di produzione (export e mercato domestico) e di occupazione, mentre il rapporto elaborato dall'Area Research e Banca Monte dei Paschi di Siena ha preso in esame 5 distretti, analizzandone il contributo sull'export e sulla produzione globale, nonché i principali indicatori di performance. Dalle ricerche si evince che l'export rappresenta la forza trainante rispetto ad un mercato domestico che soffre di una notevole carenza di domanda. Secondo i dati de "La Nautica in cifre", l'export ha rappresentato nel 2010 il 67% della produzione globale, per un valore di 1,61 miliardi in termini di produzione nazionale, rispetto agli 1,16 miliardi destinati al mercato italiano. Nella ricerca BMPS, per i 5 distretti analizzati (Fano, Viareggio, Venezia, La Spezia e il polo Trieste/Gorizia) si registrano cifre analoghe in virtù di una propensione all'export che, nel periodo di osservazione (2005 – 2010), è andata progressivamente crescendo. La produzione destinata alle vendite in Italia ha subito una significativa contrazione, passando dai 2,65 miliardi del 2008 agli 1,16 miliardi del 2010. Lo studio rileva, dunque, una sostanziale inversione delle quote di mercato tra Italia ed estero e testimonia che le aziende italiane hanno intrapreso la strada dell'internazionalizzazione. Questa tendenza è ancor più accentuata se si analizza il solo settore della cantieristica, dove la produzione nazionale rivolta all'estero nel 2010 è stata di 1,26 miliardi rispetto a 0,62 miliardi relativi all'Italia. In controtendenza il segmento relativo ai superyacht, che evidenzia una tenuta del mercato interno, cresciuto di 1,3 punti percentuali rispetto al 2009, e che vede un bilancio in crescita a testimonianza dell'eccellenza del Made In Italy in questo sotto-comparto. In termini globali, nel 2010 la nautica da diporto ha registrato un fatturato complessivo di 3,36 miliardi di euro, ripartito nei segmenti della cantieristica (circa 2 miliardi), del refitting (0,17 miliardi), degli accessori (0,88 miliardi) e dei motori (0,30 miliardi).
La riduzione del numero di addetti diretti rispetto al 2009 è stata dell'11%.
Secondo lo studio della Banca Monte dei Paschi di Siena, i cinque distretti esaminati (Fano, La Spezia, Viareggio, Venezia e il polo Trieste/Gorizia) rappresentano nel loro complesso circa la metà della produzione dell'industria nazionale ma oltre i due terzi delle sue esportazioni, in virtù di una più accentuata propensione all'export.
Confrontando il contributo relativo di ciascun distretto al dato aggregato (somma dei cinque distretti), il polo regionale del Friuli detiene, nel 2010, le quote maggioritarie in termini sia di produzione (48%), sia di export (58%), grazie all'apporto determinante del sito di Monfalcone di Fincantieri. Incidenze rilevanti si registrano anche per i distretti di Viareggio (25% e 24%) e La Spezia (19% e 16%), mentre il peso relativo di Fano e Venezia è nettamente più contenuto.
(Per maggiori informazioni: www.ucina.net)