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    I comunicati stampa

    Roma, 14 Ottobre 2009
    AGENTI DI VIAGGIO: QUELLI DI FACEBOOK SI (RI)CONOSCONO!!!

    Conoscersi, ma anche come farsi conoscere o (ri)conoscere attraverso i Social Mediada un'idea di Francesco Granese e in collaborazione con il TTG e Travel People. Rimini (T.box padiglione C2, domenica 18 ottobre- Orario dalle 9,45 alle 12,30.

    9,45 – 10,15 Colazione con gli agenti… e TTG che presenta TravelTradeItalia.
    Risveglio muscolare… con cornetti e risveglio mentale… con tanto caffè ;-)) Parola d'ordine: (ri)conosciamoci!

    Nel mentre: iscrizione al “TAG”, il Social Game di TravelPeople ideato per il raduno degli ADV con premiazione immediata al termine dell’incontro
    “TAG” ovvero Travel Agent’s Game ;-))

    10,15 -11,00 - Francesco Granese e Nuccia Faccenda, e con la partecipazione di tutti i presenti, a ruota libera su cosa fare e cosa non fare sui social network
    Community First: il manifesto per l’uso dei Social Network

    11,15 – 11,45 Paolo Mezzina (Fondatore TRAVELPEOPLE – Presidente SLASH)
    Promuovere se stessi nell’era del web 2.0 : Online Personal Branding
    Dal raccontare online al far vendere offline, ovvero dal Social al Commercial Network: TravelPeople.it

    11,45 – 12,15 Massimo Manoni (Marketing Manager SAME ITALY – GSA Meridiana)
    Il canale Web per il GSA
    Il valore dell’informazione real time per il TRADE
    Il valore della community: si ritorna alla piazza

    12,15 – 12.30 Domande, Risposte e Chiusura con premiazione vincitori del TAG (Social Game di TravelPeople)

    Gli interessati a partecipare sono pregati di iscriversi al gruppo su Facebook
    Il Direttore
    Francesco Granese

    Per poterci contattare
    Confindustria Assotravel
    Viale Pasteur, 10
    00144 Roma
    Tel 06.5903666 - Fax 06.23311959
    sito web: www.confindustria.assotravel.it
    email: info@assotravel.it
    Roma, 14 Ottobre 2009
    Anche il sistema confindustriale sostiene www.okabruzzo.it, il negozio on line dei prodotti tipici abruzzesi.
    Nato da poco più di una settimana il sito ha registrato un boom di visite e di ordini; una vetrina in cui 53 aziende promuovono on line oltre 700 prodotti tipici dell'enogastronomia aquilana, specificatamente provenienti dai territori danneggiati dal sisma. L'obiettivo è quello di rilanciare le attività produttive artigianali abruzzesi, depresse da un mercato locale fermo, offrendo sbocchi commerciali alternativi che il web garantisce. L'iniziativa, promossa dal cento studi Codacons-Comitas e sponsorizzata da Poste Italiane, MKT 121, AAMS e Sisal è patrocinata da Confindustria, Confartigianato, Cna e dalla Comunità montana Amitermina. La collaborazione con la Poste ha consentito la nascita del servizio "L'Aquila vola a casa tua", un servizio di consegna gratuita in tutta Italia di pacchi fino a 30 chili in 24 ore.
    Sono in preparazione anche i Pacchi dono per Natale, un modo per regalare e regalarsi le prelibatezze della cucina abruzzese sostenendo nello stesso tempo l'economia locale.
    Confindustria ritiene presumibile che i propri dipendenti e i propri associati possano scegliere per le Festività di affidarsi a www.okabruzzo.it, dando il proprio contributo per innescare un circolo virtuoso che generi fiducia e ottimismo nei territosi colpiti dal sisma.
    Il Direttore
    Francesco Granese

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    Assotravel
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    Roma, 13 ottobre 2009

    Confindustria Assotravel (Associazione Nazionale Agenzie di Viaggio e Turismo) è tra i primi firmatari del manifesto Community First che riflette lo sforzo, interamente italiano, di regolamentare un mondo (quello web ed in particolare quello dei social network) alquanto dinamico e articolato che sfugge a ogni tentativo di controllo.

    Il documento si compone di dieci punti di principio, dieci suggerimenti per le aziende e le istituzioni che provengono direttamente dai destinatari delle loro comunicazioni: le persone. Oltre a riferirsi ai nuovi strumenti come Facebook e altri social network specifici, il manifesto è altamente innovativo proprio per il suo approccio totalmente web 2.0, trovando la sua stessa ragione d'essere nel porre come proprio punto di riferimento gli interlocutori cui intende rivolgersi.
    In merito il presidente di Confindustria Assotravel Andrea Giannetti ha dichiarato: "Come Assotravel siamo attentissimi da sempre ai temi delle tecnologie e degli strumenti della comunicazione. Il settore dei viaggi e vacanze ha un rapporto con il web del tutto particolare essendo "turismo", e le sue declinazioni, le parole in assoluto più cliccate sulla rete.
    I social network, e tutto il mondo del web 2.0, rappresentano una grande opportunità per dimostrare ed esaltare il proprio valore aggiunto.
    Rappresenta anche uno stimolo per un miglioramento continuo che deriva dal saper ascoltare i clienti, reali e potenziali, e rispondere alle loro sollecitazioni scoprendo errori, ma anche insperati vantaggi e opportunità.
    Il settore delle agenzie di viaggio ha molte cose da innovare e di cui dotarsi ed è proprio nell' "occhio del ciclone". Parafrasando Mao : - C'è una grande confusione sotto il cielo e la situazione è eccellente -.
    Non è un caso allora che il mondo del turismo sia rappresentato proprio da Assotravel, tra i primi firmatari del manifesto, e questo dimostra che stiamo lavorando, studiando e attrezzandoci".
    Anche Cesare Andrisano, Responsabile ICT Assotravel, ha commentato: "Approcciarsi ai social network senza una strategia chiara e dettagliata può essere controproducente, occorre quindi capire bene quali siano i propri obiettivi, che non devono essere trovare qualcosa da fare in tempo di crisi.
    Il manifesto Community First è una vera e propria bussola e, a ben guardare, un vero e proprio canovaccio per le imprese e quindi per tour operator e agenzie di viaggio, per definire il proprio progetto di permanenza sui social network".
    Il Direttore
    Francesco Granese

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    Assotravel
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    Per la prima volta le banche giungono in visita ufficiale al Salone Nautico Internazionale di Genova per un confronto diretto con le imprese del settore.

    All’incontro, promosso da UCINA – Confindustria Nautica –, cui erano presenti l’ex governatore dalla Banca d’Italia Antonio Fazio e il Senatore Luigi Grillo, hanno partecipato, tra gli altri, le massime cariche di alcune tra le aziende più rappresentative del settore (Fipa Yacht, Gruppo Azimut-Benetti, Cantieri Sanlorenzo, Gruppo Ferretti), i direttori degli istituti di leasing di Gruppo Cariplo, Gruppo Unicredit, Ubi Leasing e Carige ed il Presidente di Assilea.

    La nautica chiede agli istituti bancari di stabilire un rapporto continuo di scambio, necessario affinché, comprendendo le logiche del settore, le banche possano tornare ad offrire un supporto concreto e fattivo.

    Dopo il lungo percorso di confronto a più voci che ha portato alla Circolare del leasing dello scorso 22 luglio, la nautica italiana auspica che una cornice fiscale chiara possa contribuire a promuovere in Italia e all’estero il prodotto barca insieme al leasing nautico italiano.

    Antonio Fazio, ribadendo la stabilità del sistema bancario italiano già illustrata ieri ad un Convegno della Fondazione Carispe, ha inviato  i banchieri presenti a visitare frequentemente i cantieri per maturare una valutazione oggettiva delle reali capacità di sviluppo delle aziende della nautica, oggi tra i migliori veicoli del Made in Italy nel mondo.

    Positiva la risposta delle banche, che hanno colto le elevate potenzialità di un settore capace di esprimere al meglio tecnologia e qualità.

    Il Presidente di UCINA ha affermato: “Questo Salone è stato teatro di tanti incontri importanti: abbiamo incontrato numerosi esponenti della politica, i vertici confindustriali ed oggi, finalmente, il mondo delle banche. Partita come una grande sfida, questa 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova ha mantenuto tutte le sue promesse, riassunte nel titolo della nostra Assemblea Nazionale (L’industria nautica motore della ripresa), confermandosi non solo l’appuntamento chiave del settore, ma anche una testimonianza concreta di come questa industria possa rappresentare un vero e proprio traino per l’economia del paese”.

    Genova, 10 ottobre 2009

    UCINA
    Area Promozione - Promotion Dept.
    Mrs. Chiara Castellari

    Piazzale Kennedy 1
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    Roma, 8 ottobre 2009

    Confindustria Messina, in relazione a quanto accaduto nella notte tra il 1 e il 2 ottobre, si sta attivando presso le istituzioni per garantire che le risorse e i mezzi necessari vengano utilizzati per riportare alla normalità i territori del messinese colpiti dal cataclisma.

    Il Consiglio Direttivo di Confindustria Messina ha deliberato nella giornata di ieri l'apertura di una raccolta fondi destinata ad aiutare le famiglie delle vittime dell'alluvione e si farà carico della realizzazione di un'opera che verrà individuata in seguito insieme all'Autorità che si occuperà della ricostruzione. 

    Questa iniziativa vuole essere un piccolo contributo per alleviare le sorti delle famiglie colpite dalla perdita dei propri beni materiali.

    Le donazioni possono essere effettuate utilizzando il conto corrente di Confindustria Messina - Emergenza Alluvione presso Unicredit Corporate Banking di Messina, IBAN IT 46 S 03226 16500 000500081199

    Assotravel Confindustria si unisce al cordoglio nazionale e ringrazia sin d'ora quanti risponderanno alla sottoscrizione.

    Il Direttore
    Francesco Granese

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    Assotravel
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    Si è conclusa così la tavola rotonda organizzata da UCINA - Confindustria Nautica - nell’ambito della 49° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Le tematiche relative alla sostenibilità ambientale rappresentano la vera sfida del presente e il principale obiettivo del futuro che l’industria nautica deve e vuole traguardare per rinnovarsi.

    Il convegno “La nautica corre incontro all’ambiente”, che si è svolto - presso il Padiglione B della Fiera di Genova - ha messo in rilievo l’attenzione che da tempo il settore dedica a queste tematiche, evidenziando la sua posizione di preminenza rispetto a molte altre industry e addirittura rispetto alle normative vigenti. Ne è testimonianza il Protocollo per la Nautica firmato presso il Ministero dell’Ambiente il 1/02/2007, il cui obiettivo è quello di regolamentare l’accesso alle Aree Marine Protette in funzione di reali impatti, in modo da garantirne la salvaguardia e favorire lo sviluppo di un turismo sostenibile.

    Dopo l’introduzione di Antimo Di Martino, Consigliere di UCINA con delega sulle tematiche ambientali, la tavola rotonda ha preso il via, articolandosi attraverso gli interventi dei relatori che, a diverso titolo, sono coinvolti in un progetto di sostenibilità ambientale dell’industria nautica.

    Partendo dal progetto di UCINA dedicato proprio alla ricerca per un corretto smaltimento delle imbarcazioni, Di Martino ha affermato che: “Oggi solo il 9% di una barca è realmente riciclabile e questo a causa della complessità delle sue componenti. Ucina però, è già al lavoro per immaginare soluzioni di intervento rapide ed efficaci”.

    A proseguire sul tema di una “Green economy” legata alla nautica, Luigi Scarpati, Technical Manager della Marine Division - Pleasure craft sector - del RINA ha descritto i passi in avanti compiuti dal Registro Navale Italiano in questo ambito, affermando che attualmente sono state previste delle certificazioni e un “Green Passport” pensati per favorire chi produce con materiali riciclabili, come ad esempio, la plastica rinforzata.

    Naturalmente il tema della dismissione “pulita” delle imbarcazioni è altrettanto significativo, tanto che il RINA ha voluto creare un tavolo di approfondimento che ne definisca le strategie.

    “Una barca davvero slow, costruita in modo interamente sostenibile che andrà per mare utilizzando le sole energie rinnovabili”. Così sarà “Sunrise One” la barca che DSA Dipartimento di Scienze per l'Architettura insieme con quello di Ingegneria Navale di Genova costruirà per dimostrare come l’eco sostenibilità e la nautica siano già molto vicine.

    Massimo Musio Sale, esponente del DSA, ha illustrato le caratteristiche del progetto “Sunrise”, che sta dietro a questo prototipo e che, con la collaborazione di UCINA e RINA, si basa su un approccio modulare della progettazione in modo da applicare una mentalità “verde” a tutte le fasi di vita di un’imbarcazione.

    Guardando al mercato dell’automobile che già da tempo ha intrapreso una politica di riciclo dei propri prodotti, la discussione si è orientata sulla necessità di mettere a disposizione delle industrie strutture pensate per il riciclo dei materiali di scarto, avendo come obiettivo quello di ridurre sino alla totale eliminazione, le odierne discariche.

    In questo senso è andato il contributo di Luigi Pelaggi, Capo Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, che come Mario Malinconico, esponente dell’ICTP-CNR, ha affermato come il riciclo possa diventare un’interessante leva per creare nuove imprese, avviando così un circolo virtuoso.

    E’ stata, quindi, la volta delle aziende che, con le loro case history, hanno portato all’attenzione del pubblico i progressi sino ad oggi compiuti dall’industria nautica in tema ambientale.

    Claudio Bassi di Twin Disc, azienda italiana che produce sistemi e organi di trasmissione, ha sottolineato l’importanza di ispirarsi alle best practice di altri settori per mutuare spunti ed idee ed ha illustrato i risultati ottenuti attraverso il proprio team, interamente italiano, per la realizzazione un motore ibrido a impatto ambientale ridotto; mentre Giovanni Bizzarri di Azimut Benetti, ha descritto come l’impegno del Centro Ricerca e Sviluppo del Gruppo abbia contribuito alla realizzazione di un motore a idrogeno particolarmente performante.

    Patrizio Roversi, conduttore televisivo promotore di un turismo responsabile e attento all’ambiente, in veste di moderatore del Convegno, ha quindi introdotto la case history di Gruppo Ferretti, dando la parola ad Andrea Frabetti, che ha illustrato il percorso in quest’ambito dell’azienda, che lo scorso hanno ha presentato un sistema di propulsione ibrida altamente innovativo capace di far navigare un’imbarcazione sopra i 20 metri “emissioni 0”.

    Intervento finale per Massimo Franchini, di Franchini International, precursore nell’utilizzo della tecnica “sottovuoto” per la produzione della vetroresina, un processo che impedisce la dispersione nell’aria dei solventi, ha messo in luce la necessità di educare i diportisti a una cultura della nautica eco-sostenibile.

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    Da sempre area di riferimento per lo sviluppo culturale ed economico dei paesi del suo bacino, il Mediterraneo torna, oggi più che mai, a rivestire una posizione strategica.  Con lo sviluppo della sponda sud e il delinearsi di una nuova realtà geopolitica in continua trasformazione, cresce inoltre l’esigenza di definire un sistema nautico del Mediterraneo, che includa industria, portualità e turismo, che non può che vedere l’Italia nel ruolo di protagonista principale.

    E’ questo il punto di partenza su cui si sono confrontati i relatori della Tavola Rotonda, intitolata appunto “Una politica nautica per il Mediterraneo”, organizzata UCINA in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: obiettivo delineare una strategia futura mirata a favorire politiche comuni  e sviluppare collaborazione economica, sociale e culturale nell’area.

    In apertura, dopo la breve introduzione di Germano Maione, del Ministero Infrastrutture e Trasporti, sull’elevato potenziale di sviluppo del settore, Lorenzo Selva, nel suo doppio ruolo di vicepresidente di UCINA e presidente di Elmif - la Federazione dell’Industria Marittima Europea - ha presentato la “Consulta del Mediterraneo”, un’iniziativa che vedrà coinvolti tutti i paesi del bacino, il cui obiettivo sarà definire una politica comune per la nautica, mirata a promuovere e sviluppare il diporto anche attraverso regole di sicurezza condivise.

    Sul tema della sicurezza si è espresso Felicio Angrisano, Capo del II Reparto Affari Giuridici delle Capitanerie di Porto che, individuando nella nautica da diporto un’eccellenza da sostenere ed agevolare, ha evidenziato come la sicurezza rappresenti un elemento di sviluppo e non un freno.

    A seguire la testimonianza di Khaled Ghommidh, Direttore della Marina Mercantile Tunisina, che ha presentato lo stato dell’arte della nautica del suo paese, sottolineando come le potenzialità di crescita del settore siano strettamente connesse all’individuazione di regole comuni per tutto il bacino e quanto l’esperienza italiana venga considerata un riferimento imprescindibile per il migliore sviluppo del diporto.

    Anita Vella, della Direzione Generale Affari Marittimi e Pesca della Commissione Europea, ha illustrato il lavoro svolto in questo ambito dalla UE, sottolineando come il compito più difficile sia quello di individuare regole compatibili con le esigenze di tutti i paesi del Mediterraneo seppure nel rispetto delle normative comunitarie.

    E’ stata infine presentata da Mario Dogliani del RINA la Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima che mira allo sviluppo di un diportismo sostenibile, non solo in termini ambientali ma anche economici e cognitivi: anche in questo caso la conoscenza condivisa e la coesione sembrano essere la chiave di volta per il successo dell’iniziativa.

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    L’Accademia Italiana Marina mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale presentano il corso di formazione per “operatori della vela solidale”

    Oggi, 7 Ottobre alle ore 15.00, al Teatro del Mare del Salone Nautico di Genova, è stato presentato il Protocollo d'Intesa tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Italiana Vela Solidale, organismo che riunisce le associazioni italiane che operano nelle aree del disagio fisico, psichico e sociale attraverso la pratica della navigazione a vela.

    Obiettivo dell’accordo tra l’Accademia Italiana Marina Mercantile e l’Unione Vela Solidale è di elaborare congiuntamente un modello di percorso formativo destinato ai responsabili delle singole associazioni aderenti all’Unione Vela Sociale con maggiore esperienza nel settore, che possano successivamente diventare formatori di “operatori della vela solidale” all’interno delle singole associazioni.

    In conformità al suddetto protocollo AIMM e UVS hanno già elaborato un progetto di formazione che verrà realizzato a Genova in due moduli che si terranno alla fine di ottobre e alla fine di novembre.

    E’ intervenuto tra gli altri Carlo Romeo, Dirigente responsabile del Segretariato sociale della Rai.

    Accademia Italiana della Marina Mercantile

    L’Accademia Italiana della Marina Mercantile, fondata nel 2005 su iniziativa della Provincia di Genova e dall’armamento pubblico e privato, ha nella sua mission la formazione specialistica degli allievi ufficiali di coperta e di macchina destinati a ricoprire ruoli di comando nella flotta mercantile italiana. Più in generale, ha tra gli obiettivi della propria attività la valorizzazione della cultura del mare e delle professioni marittime, in un contesto di diffusione e sostegno dei valori della sicurezza e della solidarietà.

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    UVS Unione Italiana Vela Solidale, fondata nel febbraio 2003, riunisce le più importanti Associazioni Italiane che utilizzano la pratica della vela nell'area del disagio fisico, mentale e sociale rappresentando e promuovendo attraverso  i propri associati, progetti di educazione, qualificazione e riabilitazione sociale realizzati mediante l'utilizzo della vela.

    UNIONE ITALIANA VELA SOLIDALE
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    al centro del convegno di questa mattina promosso da UCINA al 49°Salone Nautico Internazionale di Genova.

    Nel pomeriggio, un appuntamento dedicato alla scuola, alla cultura del mare e agli sbocchi professionali offerti dal settore della nautica da diporto.

    Si è tenuto questa mattina presso la sala Mezzanino del Pad. B, il dibattito attorno all’argomento di Nautica da diporto e Dogane volto ad esaminare le tematiche dell’esonero da accise per carburanti su unità da diporto a fini commerciali, gli aspetti doganali delle dotazioni e delle provviste di bordo, l’ammissione temporanea e l’importazione definitiva di yacht con bandiera extra U.E.

    Il Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni che ha introdotto il dibattito, ha ricordato la necessità di equiparare la locazione al noleggio per rilanciare il mercato delle piccole imbarcazioni anche rispetto alle realtà dei paesi europei nostri competitor. Questa azione rientra nel “Piano della Nautica” di UCINA, plaudito dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteoli e dal Vice Ministro all’Economia e Finanza, Vegas, che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Andrea Maria Zucchini, Direttore dell’Agenzia delle Dogane di Genova, ha aperto la tavola rotonda confermando la volontà di dare un forte contributo alla nautica da diporto per le tematiche di propria competenza, impegnandosi ad approfondire le questioni poste da UCINA – Confindustria Nautica.

    L’Avvocato Francesco Cimmino dello Studio legale tributario Cimmino-Zavatti-Angelillo, ha tracciato le linee principali della problematica dell’esonero da accise per le unità da diporto ad uso commerciale, ed ha delineato quella che è la tesi di UCINA che va a rimarcare ancora una volta la necessità di equiparare locazione e noleggio. Anche nei casi di locazione a fini commerciali, l’Associazione di Confindustria ritiene sia necessario infatti riconoscere l’esonero da accise poiché costituisce parte del servizio reso dal locatore nell’ambito di un’attività commerciale.

    Questo rappresenta uno dei punti fondamentali per risvegliare l’interesse per la nautica da diporto a benefico soprattutto della piccola nautica che usufruisce, più dei grandi yacht, dei contratti di locazione e noleggio.

    L’attenzione dell’Agenzia delle Dogane per il settore della nautica è stato confermata da Massimo Bartolini, Direttore Ufficio per le esenzioni, le agevolazioni e le franchigie. Attualmente è infatti all’esame dell’Agenzia la questione dell’esonero da accise anche alla luce del regime previsto in Francia con decreto dell’aprile 2009 che ha sostanzialmente eliminato l’obbligo di un equipaggio a bordo dell’unità da diporto qualora questa sia utilizzata a fini commerciali.

    Grazie al contributo di Matilde Misitano dell’Agenzia delle Dogane di Genova è stato possibile ripercorrere un excursus sui Paesi per i quali sussistono incertezze in merito all’applicazione della disciplina comunitaria, ovvero che debbano considerarsi a tutti gli effetti al di fuori della Comunità. Nello specifico, si pensi a Groenlandia, alla Polinesia francese, alle Isole Cayman, alle Isole vergini, alle isole anglo-normanne e a Gibilterra. Sono state inoltre esaminate le norme relative all’ammissione temporanea di unità da diporto battenti bandiera extra europea.

    A chiudere la tavola rotonda moderata da Angelo Marletta di TTM, Tecnologie Trasporti Mare, Giuseppe Caruso, Responsabile Ufficio Fiscale Confindustria Genova ha esposto la delicata materia delle dotazioni e delle provviste di bordo, che si distinguono per la possibilità delle prime di un’utilizzazione reiterata. Nel caso di uso privato dei mezzi per la navigazione da diporto i beni che costituiscono dotazioni di bordo sono normalmente assoggettati ad IVA. Sono viceversa operazioni non imponibili gli acquisti di dotazioni di bordo fatti per mezzi per la navigazione da diporto qualora essi siano effettuati per unità da diporto adibite ad un uso commerciale. Trattando invece di provviste di bordo, sono non imponibili le cessioni di provviste di bordo se effettuate per imbarcazioni ad uso commerciale, oltre che agli yacht iscritti al Registro internazionale.

    Nel pomeriggio, alle ore 14.30, nella Sala Mezzanino del Pad. B, si è tenuta invece la tavola rotonda Se il mare bagna la scuola, dal gioco alla professione con l’obiettivo di fare il punto sulle prospettive di sviluppo di un programma nazionale che porti l’educazione e la cultura del mare fra i ragazzi e in tutte le scuole, nonché sui possibili sbocchi professionali che il settore della nautica può offrire ai giovani.

    Dopo l’apertura e i saluti portati da Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA e Carlo Croce, Presidente della Federazione Italiana Vela, il dibattito si è aperto con la presentazione del progetto didattico nazionale della Federazione dedicato alle scuole – VelaScuola – presentato da Francesco Ettore ed ormai giunto alla seconda edizione.

    Sono state poi le esperienze concrete di alcune realtà del territorio nazionale ad aprire il dibattito. Da Andrea Henriquet della scuola SapereDimare che da anni promuove la cultura del mare e della vela tra i ragazzi e gli adulti, a Filippo Busoni Presidente del più antico circolo di canottaggio, la Canottieri Limite, le testimonianze di chi da anni porta nelle scuole l’amore per il mare hanno dato voce ad una necessità che anche UCINA sostiene essere ormai imprescindibile e che, attraverso la campagna Navigar m’è dolce, cerca almeno in parte di soddisfare.

    Il dibattito, moderato da Giuliano Luzzatto, Direttore di Mainsail, è proseguito poi con l’intervento del Vice Presidente di UCINA, Saverio Cecchi che ha rimarcato l’importanza del radicamento della cultura nautica nel territorio portando d’esempio la storia della Canottieri Limite sull’Arno, circolo storico che ha saputo diffondere l’amore per il canottaggio nei giovani.

    Anche Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni del Ministero dell’Istruzione, ha sottolineato come sia necessario riscoprire la cultura del mare ed ha evidenziato come si stiano perdendo alcune professioni tecniche a favore, invece, di una formazione di tipo liceale.

    Per quanto riguarda la formazione e gli sbocchi professionali, di notevole interesse gli interventi di Alessandro Repetto – Presidente Provincia di Genova – capofila delle Province di mare e di Eugenio Massolo – Presidente Accademia Marina Mercantile, già partner di UCINA in diversi corsi di studio specificamente dedicati alla nautica e nella costituzione dell’Osservatorio Nautico Nazionale e il contributo di Costanza Patti – Amministratore Delegato SFC (Sistemi Formativi Confindustria) che ha presentato il piano formativo settoriale del “Progetto Nautica” che, in collaborazione con UCINA, avrà carattere nazionale e sarà finalizzato a rafforzare il comparto della nautica. Tale progetto, che si avvarrà del sostegno di Fondimpresa, sarà destinato alla formazione professionale specifica per le aziende del settore e potrà essere utilizzato dai lavoratori in cassa integrazione guadagni.

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    Genova, 6 ottobre 2009

    per attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Immediata risposta positiva da parte dei ministri presenti all’Assemblea Generale della Nautica.

    UCINA - Confindustria Nautica – ha presentato questa mattina nell’ambito della propria Assemblea Generale, il “Piano della Nautica”, un progetto triennale che attraverso 8 azioni, parte delle quali realizzabili con semplici atti amministrativi, sarà in grado di attrarre 3 miliardi di Euro di investimenti, generare 15 mila nuovi posti di lavoro e recuperare 450 milioni di Euro di contributi per l’erario (IVA diretta).

    Gli 8 provvedimenti produrranno effetti positivi sul comparto in molteplici ambiti che spaziano dal recupero di posti barca presso le strutture commerciali e portuali esistenti e nelle aree militari dismesse alla valorizzazione dei porti a secco, dal rientro delle navi da diporto sotto la bandiera italiana sino al rilancio del mercato grazie ai chiarimenti relativi al leasing nautico. Non mancano riferimenti allo sviluppo della locazione per la piccola nautica.

    Immediata risposta positiva del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli che ha confermato l’impegno del Governo sui diversi punti del piano lanciato da UCINA dichiarandosi disponibile ad intervenire per risolvere il tema della semplificazione delle procedure per il rilascio delle concessioni a cominciare dall’inclusione delle sovraintendenze nelle Conferenze dei servizi.

    Anche per quanto riguarda l’anomalia dei canoni demaniali,il Ministro si è dichiarato disponibile ad intervenire sulla legge di riforma del sistema portuale come suggerito da UCINA.

    Su questo tema è intervenuto anche Giuseppe Vegas, Viceministro dell’Economia e delle Finanze, che ha testimoniato la vicinanza del suo Dicastero alle istanze della Confindustria Nautica intervenendo per la prima volta all’Assemblea dell’Associazione come appena dimostrato con la circolare sul leasing. Vegas ha individuato nel “federalismo demaniale”, una possibile via di soluzione.

    Michela Brambilla, ministro del Turismo, si è dichiarata pronta ad incontrare a breve il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per valutare la possibilità di destinare alla nautica da diporto strutture portuali militari dismesse. Inoltre si è espressa in termini particolarmente lusinghieri a proposito del Rapporto sul Turismo Nautico, promosso dall’Osservatorio sul Turismo Nautico di UCINA, definendolo il riferimento più attendibile e completo e impegnandosi affinché questo confluisca nell’Osservatorio Nazionale del Turismo.

    Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA, si è dichiarato decisamente soddisfatto dei risultati della mattinata di lavori, affermando: “con il supporto del Governo saremo ancora più motivati a raggiungere i nostri obiettivi di ripresa del comparto che, giovane e dinamico, può davvero essere il motore della ripresa.”

    Scarica la slide esplicativa del “Piano Nautico”

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    Genova, 3 ottobre 2009