Nella classifica mondiale, condotta da Cirium, dei passeggeri trasportati dalle compagnie aeree nel 2021 anche quest’anno al primo posto troneggia American Airlines, seguita da Delta Air Lines, United e Southwest, a dimostrazione della ripresa nel mercato interno statunitense. Complessivamente, le compagnie aeree del Nord America hanno registrato una crescita del 75% rispetto al punto più basso del 2020, pur chiudendo l’anno scorso con un calo del 40% rispetto ai livelli di traffico del 2019, misurati in Revenue Passenger Kilometres/Miles (Rpk/Rpm). La classifica, che si basa su oltre 600 operatori monitorati nel database delle compagnie aeree Cirium, mostrache il traffico mondiale ha chiuso il 2021 in calo del 57% rispetto al picco pre-pandemia. In termini di numero di passeggeri, il totale si è attestato a 2,3 miliardi per l’intero anno, rappresentando circa la metà dei volumi del 2019. I vettori low-cost hanno continuato a scalare le classifiche in tutte le regioni: Ryanair ha consolidato il suo ruolo di vettore più grande d’Europa, piazzandosi al quinto posto, appena sotto Southwest, ed è stata l’unica compagnia aerea europea a entrare nella top 10.
La Iata evidenzia come a luglio 2022 il totale del traffico aereo sia aumentato del 58,8% rispetto ai dati dell’anno precedente. A livello globale, il traffico è ora al 74,6% dei livelli pre-Covid. Il solo traffico internazionale è aumentato del 150,6% rispetto al mese di luglio del 2021, e gli Rpk hanno raggiunto il 67,9% dei livelli di luglio 2019, con tutti i mercati che hanno registrato una forte crescita, guidati dall'Asia-Pacifico. Le compagnie aeree dell'Asia-Pacifico hanno registrato un aumento del 528,8% nel traffico di luglio rispetto allo scorso anno, il tasso di incremento più forte tra tutte le regioni. La capacità dei posti in Europa è aumentata del 64,3% con un load factor dell'86,7%, mentre il Nord America è in testa, con un load factor sopra il 90%.
Dall'analisi di Sojern, multinazionale del marketing turistico, emerge come sia stata un'estate dai grandi numeri per l’Italia, che in termini di ricerche di prenotazioni alberghiere da gennaio ad agosto ha registrato un aumento del 131% rispetto al 2020, con l’internazionale che, invece, ha toccato il -54% e con una crescita del 154% delle ricerche internazionali di hotel in Italia che ha confermato la fiducia del turista straniero verso il nostro Paese. Lo slancio si evidenzia ancora di più confrontando le ricerche di prenotazioni domestiche di quest’anno che segnano un’impennata del 518%. I Paesi da cui hanno origine le ricerche sono Usa (27%), un mercato di lungo raggio importantissimo per l’incoming italiano, Italia (18,4%), Francia (13,8%), Gran Bretagna (6,7%) e Germania (3,9%). La maggior parte della domanda è orientata a un soggiorno che va dai 4 ai 7 giorni, ma bisogna considerare che a livello internazionale molti cercano un hotel per un solo giorno (31%), a testimonianza del rilancio anche del business travel.
Buone notizie per la meeting industry italiana. Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha firmato il decreto Fondo Unico Turismo che prevede lo stanziamento di più di un milione di euro per aumentare la competitività dell’Italia nel mercato MICE internazionale. Il fondo sarà dedicato per finanziare da qui al 2024 il progetto elaborato da Convention Bureau Italia e da Federcongressi&eventi, l’associazione dell’industria italiana dei congressi e degli eventi. L’obiettivo del progetto è rilanciare l’Italia sul mercato internazionale dei congressi e degli eventi incrementando il numero dei congressi internazionali organizzati nel nostro Paese con il conseguente aumento degli arrivi di congressisti e dell’indotto economico generato. Business intelligence, business development e sostenibilità sono le 3 principali aree di intervento che saranno sviluppate con attività realizzate da Convention Bureau Italia in collaborazione con Federcongressi&eventi, in coerenza con le strategie del Ministero del Turismo.“È un risultato straordinario raggiunto grazie ad un lavoro di squadra con Convention Bureau Italia che, a cascata, genererà opportunità di business per tutta la filiera”commenta la Presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile.
Buone notizie per la meeting industry italiana. Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha firmato il decreto Fondo Unico Turismo che prevede lo stanziamento di più di un milione di euro per aumentare la competitività dell’Italia nel mercato MICE internazionale. Il fondo sarà dedicato per finanziare da qui al 2024 il progetto elaborato da Convention Bureau Italia e da Federcongressi&eventi, l’associazione dell’industria italiana dei congressi e degli eventi. L’obiettivo del progetto è rilanciare l’Italia sul mercato internazionale dei congressi e degli eventi incrementando il numero dei congressi internazionali organizzati nel nostro Paese con il conseguente aumento degli arrivi di congressisti e dell’indotto economico generato. Business intelligence, business development e sostenibilità sono le 3 principali aree di intervento che saranno sviluppate con attività realizzate da Convention Bureau Italia in collaborazione con Federcongressi&eventi, in coerenza con le strategie del Ministero del Turismo.“È un risultato straordinario raggiunto grazie ad un lavoro di squadra con Convention Bureau Italia che, a cascata, genererà opportunità di business per tutta la filiera”commenta la Presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile.
La guerra e le sue implicazioni umane, sociali, economiche, la cronaca, ma anche l'analisi di un conflitto scoppiato nel cuore dell'Europa, la crisi energetica, la tutela ambientale, la sostenibilità sono stati tra i temi centrali della XIV edizione del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo, svoltasi ad Otranto dal 7 al 10 settembre. La Presidente Lalli ha partecipato, il 7 settembre, al panel “Turismo, economia e sostenibilità. Italia, esempio virtuoso” insieme, tra gli altri a Massimo Salomone, Presidente Sezione Turismo-Confindustria Puglia e Gianfranco Lopane, Assessore al Turismo - Regione Puglia. Nel suo intervento ha sottolineato come la Puglia è un player di primo piano nel panorama nazionale e nel mondo, è un brand riconosciuto in cui sono presenti vari turismi. Dobbiamo imparare a preservare il nostro territorio e non distruggerlo.
"ORVIETO arte, cultura ed enogastronomia: territorio e nuove professioni" è il titolo del convegno svoltosi lo scorso 9 settembre, a Orvieto, nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo, organizzato da Fondazione Cotarella e Consorzio Orvieto Way of Life.Al convegno, condotto e moderato dal giornalista Bruno Vespa e inserito nell'evento "Orvieto: città del gusto, dell'arte e del lavoro" che si terrà nella città del Duomo dal 24 settembre al 2 ottobre, hanno partecipato tra gli altri: Donatella Tesei, governatore dell'Umbria; Giovanni Bruno, prefetto di Terni, Roberta Tardani, sindaca di Orvieto; Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria; Ettore Prandini, presidente di Coldiretti; Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell'Umbria;Gino Nicolais Professore Emerito dell'Università di Napoli Federico II. La presidente Lalli, nel suo intervento, ha sottolineato come con la riforma del Titolo V della Costituzione la promozione turistica è stata assegnata alle singole Regioni, mentre la Francia ha continuato a svolgerla a livello nazionale. E’ stato commesso un grande errore al quale bisogna rimediare.
Intesa tra Enit e Italian Film Commissions. L’Agenzia Nazionale del Turismo partecipa all’evento “Cappuccino with the Italians", nell'ambito della Mostra Cinematografica di Venezia 2022, iniziativa di IFC Italian Film Commissions in collaborazione con Venice Production Bridge.
Nell'ultimo fine settimana di agosto sono finite le vacanze per 22 milioni di italiani ed i maggiori flussi di traffico, secondo Anas, si sono verificati verso il Nord del Paese e in direzione dei grandi centri urbani, con una circolazione sostenuta ma scorrevole. Flusso notevole anche in direzione Sud, per i vacanzieri di inizio settembre.Il controesodo ha riguardato anche gli aeroporti: a Linate e Malpensa, tra il 26 e il 29 agosto sono transitati circa 405mila passeggeri (300mila a Malpensa e 105.000 a Linate). Secondo Sea, si tratta in prevalenza di arrivi e, da una stima, sarebbe stato recuperato il 90% del traffico del pre-Covid. Anche Fiumicino ha fatto il pienone, con molti viaggiatori in partenza per le vacanze nel periodo di fine estate. Tra le mete preferite figurano la Grecia (Santorini, Rodi), l’isola di Creta, la Croazia (Spalato), le isole Baleari e Canarie, ma anche quelle italiane, come la Sardegna e la Sicilia. Intramontabili, come sempre, anche le città europee (Madrid, Barcellona, Lisbona, Tolosa, Parigi, Bruxelles, Amsterdam), la Gran Bretagna, la Scozia e l’Irlanda.
La spesa globale nei viaggi d'affari non supererà i 1.400 miliardi del 2019 prima della metà del 2026 quando si prevede raggiungerà i 1.470 miliardi di dollari. Tra le cause addotte ci sono la persistente inflazione, gli alti prezzi dell’energia, le interruzioni della catena logistica, la carenza di manodopera qualificata, la crisi economica, i “lockdown” della Cina e la guerra in Ucraina.Nel 2021, la spesa totale del settore è stata di 697 miliardi di dollari pari al 5,5% in più dell’anno pandemico 2020. L’industria dei viaggi d’affari ha recuperato 36 miliardi dei 770 persi nel 2020.
La ripresa è stata in parte limitata dalla variante Omicron che ha fatto salire i casi di Covid tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, ma non appena i casi sono diminuiti, il business travel è decollato. Nel 2022, la spesa complessiva dovrebbe aumentare del 34% rispetto ai livelli dello scorso anno fino a raggiungere quota 933 miliardi di dollari, pari al 65% dei livelli pre-pandemici
Nel 2022, la ripresa è stata guidata da 4 fattori principali: la campagna vaccinale; le politiche nazionali, i sentimenti dei business traveller e le politiche di gestione dei viaggi, ma purtroppo il peggiorare dell’andamento dell’economia mondiale ha un po’ rallentato i trend positivi.
(Per maggiori informazioni: www. amexglobalbusinesstravel.com)