Sci, escursioni ed esperienze gourmet per unire la vacanza in alta quota con la scoperta delle produzioni locali e della ristorazione per il 90% della popolazione senza distinzione tra donne e uomini, come emerge dalla nuova edizione 2023 del Rapporto sul turismo enogastronomico italiano di Roberta Garibaldi. Si tratta della prima analisi dove vengono analizzate attese e propensioni di spesa del turista, dove si scopre anche che il 68% degli intervistati vuole degustare in un ristorante locale i piatti tipici del luogo prescelto e più di uno su quattro ha previsto la visita in un locale o in un bar storico durante la permanenza in montagna. L’esperienza di fine dining tra i monti tenta soprattutto la parte maschile e ancor più la fascia di età 18-24 anni, dove si supera il 27%. La cucina tipica di montagna resta il punto di riferimento per la maggioranza degli intervistati sempre più aperti a nuove esperienze. E quindi sì ai ristoranti ma anche a visite nei luoghi di produzione del cibo per una piena immersione nel mood territoriale. Due turisti su tre, infatti, manifestano la volontà di approfondire questa conoscenza organizzando attività di vario tipo.
Il settore aereo e degli autobus a lunga percorrenza ha raggiunto i 2/3 dei livelli pre-pandemia nel 2022, mentre quello della mobilità condivisa, dei taxi, dell’autonoleggio, dei pedaggi e dei treni è già andato oltre secondo quanto emerge dai dati raccolti negli osservatori Innovative Payments e Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano. In particolare la ripresa del mercato dei trasporti su medie e lunghe distanze in autobus ha raggiunto il 66% del valore del 2019, mentre quello aereo il 73%. Un mercato “in netta ripresa”, in cui però “gli strumenti di pagamento digitali e innovativi non sono ancora uniformemente diffusi.
Il mercato dei viaggi di lusso supera “di gran lunga” i livelli del 2019 secondo Virtuoso. In tutti i settori, le prenotazioni di Virtuoso per il 2023 sono aumentate del 52% rispetto allo stesso periodo del 2019, considerato finora il punto più alto per i viaggi. Le prenotazioni aggregate di hotel per il tempo libero per il 2023 effettuate nel 2022 hanno superato del 135% le prenotazioni del 2020 fatte nel 2019. Tali prenotazioni riflettono tariffe medie giornaliere da record. Per dormire in hotel quest'estate, i viaggiatori di fascia alta hanno finora sborsato, in media, cifre superiori ai 1.800 dollari a notte. E proprio le prenotazioni di luglio viaggiano ad un ritmo superiore dell’83% rispetto allo stesso mese del 2019.
La Penisola sembra non bastare mai: almeno il 20% di chi è stato in Italia negli ultimi 5 anni afferma di esserci stato almeno tre volte secondo un’indagine Enit su 5.004 viaggiatori internazionali provenienti da Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA (NY e Miami) presentata alla Bit 2023. In Austria e in Svizzera questa quota sale oltre il 30% mentre gli svedesi sono indietro per interesse tra i viaggiatori verso le destinazioni italiane, anche in termini di frequenza di visite. Ad incidere soprattutto il fattore lontananza. Lo stile italiano è l’aspetto rimasto maggiormente impresso nei ricordi degli intervistati (43,4% dei casi), seguono le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale (rispettivamente 38,9% e 32,8%). Ciò che invece non ha particolarmente stupito gli intervistati, sono i prodotti di lusso.
L'ultimo rapporto della Commissione europea per i viaggi indica come il 77% degli intervistati sia intenzionato a fare una vacanza nei primi sei mesi del 2023 e che il 63% (il 13% in più rispetto a un anno fa) lo farà in un Paese vicino. L'aumento dei costi preoccupa però il 23% degli intervistati, mentre un ulteriore 18% giudica la propria situazione finanziaria incerta. Tuttavia, nonostante l’insicurezza economica, il budget per gli spostamenti resterà invariato. Il 37% (il 6% in più rispetto a un anno fa) spenderà tra i 1.000 e i 2.000 euro a persona e il 19% supererà la soglia dei 2.000 euro. Inoltre il 44% (il 7% in più rispetto al 2022), ha già prenotato in tutto o in parte la prossima vacanza.
Un 2022 da record per Human Company, leader italiano nel turismo open air, che registra 127 milioni di ricavi, con un +48% sul 2021 e un +14% rispetto al 2019, anno record per il turismo nazionale. Le presenze hanno superato di poco quota quattro milioni (+12%), in linea con il valore del 2019. Per quest'anno si punta ad un leggero allungamento della stagione e a una crescita intorno al 5% delle presenze. I tre quarti degli ospiti della società proviene dall'estero in primis tedeschi, olandesi, francesi, austriaci e svizzeri. Ci sarà anche il pieno ritorno di inglesi e irlandesi che valgono circa il 9-10% della clientela. Il trend delle prenotazioni sta andando bene con olandesi e tedeschi che acquistano la vacanza in netto anticipo.
Nelle prenotazioni online dei pernottamenti del 2022 si consolida il predominio delle Ota che detengono ora il 67% di quote-mercato. In termini di volumi, lo scorso anno si sono registrate 3,2 milioni di notti vendute online per un valore superiore ai 730 milioni di euro: sono questi i numeri registrati dai sistemi Blastness che certificano la potenza indiscussa di portali come Booking ed Expedia, rispetto al 33% dei siti web ufficiali. Da rilevare che nel 2019 i siti web degli alberghi avevano registrato una quota di mercato ben inferiore, il 23%, mentre oggi, con 10 punti percentuali in più, sono il secondo canale di vendita online di camere in assoluto, a riprova di un buon investimento compiuto dalle imprese alberghiere nei propri presidi web. Così come si consolida, e di molto, il dominio del canale diretto di vendita online che registra un incremento pari al +135%.
Oltre il 70% degli italiani è pronto a partire per una vacanza invernale entro marzo. Lo rivelano i risultati del terzo International Vacation Confidence Index di Allianz Partners, che ha coinvolto più di 9.000 persone in Austria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. In generale, resta forte in Europa la propensione a viaggiare: il 63% – circa i due terzi – degli intervistati prevede infatti di organizzare una vacanza di tre o più giorni, puntando sia su mete domestiche che estere.Nel nostro Paese il 73% degli italiani intende regalarsi una vacanza invernale: il 61%, resterà entro i confini, scegliendo, il 33% una città e il 25% la montagna. Più di uno su cinque però pensa ad un viaggio all’estero: la maggior parte, il 76%, rimanendo in Europa. Relax (48%), incontrare i parenti (32%) e immergersi nella natura (31%) sono i tre motivi che spingono gli europei a partire. Rilassarsi è anche la priorità del 51% degli italiani, che però prediligono la natura, 32%, rispetto al desiderio di ricongiungersi coi parenti, 29%.
Secondo Compass, la società di credito di Mediobanca, che ha realizzato un Osservatorio dedicato ai viaggi e alle vacanze, per il 2023 cresce il budget che gli italiani stanziano per le vacanze,con un spesa media prevista di 1.900 euro, in crescita rispetto al 2022. Il budget di spesa delle famiglie per viaggiare durante l’anno sarà, infatti, di 1.930 euro, con un aumento di ben 482 euro sul 2022. Più di un terzo degli italiani (36%) intende concedersi più spesso una vacanza e, per farlo, è pronto a sfondare il tetto dei 2.000 euro, arrivando a prevedere una spesa di circa 2.400 euro.