E’ di oltre 9 miliardi di euro il calo registrato dalla componente digitale dell’industria dei viaggi in Italia nel 2020, per un complessivo -60% rispetto all’anno precedente, secondo la settima edizione del rapporto annuale delll’Osservatorio innovazione digitale nel turismo della school of management del Politecnico di Milano.
Per il tour operating, fortemente dipendente dai flussi outgoing, il 2020 è stato un anno di sopravvivenza, con un calo del fatturato tra il 60% e il 95% e per il 2021 è prevista una parziale ripresa, nell’ordine di un terzo dei volumi realizzati nel 2019. L’impatto è meno marcato su ospitalità, trasporti di terra e di mare e attrazioni, che sono riusciti, mediamente, a mantenere il fatturato in una forbice tra il 40% e il 60% rispetto al 2019, grazie soprattutto al turismo di prossimità.
Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri contro i 193 milioni del 2019 secondo Assaeroporti che evidenzia un calo drammatico per gli scali nazionali che perdono in un anno 140 milioni di viaggiatori, ovvero il 72,6% del traffico. A causa della pandemia da Covid-19 e delle conseguenti restrizioni alla libera circolazione tra Stati, nel 2020 in Italia non hanno volato 7 passeggeri su 10 e ad essere maggiormente penalizzate sono state le destinazioni extra-UE (-81,2%). Altrettanto netto il calo del traffico Ue, -77,5%, mentre più contenuto, ma comunque significativo, quello dei voli domestici, -61,3%.
Il settore turistico, secondo gli ultimi dati dell’Unwto, ha perso 1 miliardo di arrivi internazionali, con un crollo del 74% sull’anno precedente a causa di un pesantissimo calo della domanda e per le limitazioni di viaggio diffuse in tutto il mondo. Dal punto di vista economico, la perdita è ancora più secca: 1.300 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta più di 11 volte la perdita registrata durante la crisi economica globale del 2009. Fra le regioni del mondo che hanno perso di più c’è l'Europa, che ha registrato un calo degli arrivi del 70% e che nonostante una ripresa piccola e di breve durata nell'estate del 2020, in termini assoluti ha visto 500 milioni di arrivi internazionali in meno.
ll quadro del traffico aereo europeo durante il primo trimestre 2021 non migliora e i dati analizzati da Eurocontrol parlano di una situazione in “rapido deterioramento” in termini di calo del traffico, con “ragionevoli” ipotesi di miglioramento – significativo o meno – da aprile in poi, ammesso che i governi comincino ad allentare le restrizioni di viaggio.
Per febbraio il calo atteso dei voli si attesta ad un -72-74% rispetto ai livelli del 2019, -72-77% per marzo e“si prevede che anche aprile registrerà risultati molto negativi, con solo una ripresa limitata per il periodo pasquale. I voli in Europa saranno probabilmente solo intorno al 25-30% dei livelli pre-Covid.
Il Temporary Framework, adottato il 19 marzo scorso per sostenere l’economia nella crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, è stato ufficialmente prorogato fino al 31 dicembre 2021. Tra i diretti interessati in Italia, i 77 big del tour operating, fino ad ora fermi a quota 800mila euro per quanto concerne il contributo a fondo perduto stanziato ad hoc dal governo italiano. La Commissione europea ha deciso di ampliare i massimali fissati nella Sezione 3.1 – relativi agli aiuti ammissibili – come segue: 225mila euro per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli (in precedenza 100mila euro); 270mila euro per le imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura (in precedenza 120mila euro); 1,8 milioni di euro per le imprese attive in tutti gli altri settori compreso il turismo (precedentemente 800mila euro).
Digitalizzazione, ristrutturazioni e riqualificazioni, occupazione
Un anno di crisi nera quello appena trascorso che ancora oggi vede moltissimi alberghi chiusi e mai riaperti da marzo. Una crisi che ha più che dimezzato le presenze totali nel nostro Paese con un -56% rispetto all’anno precedente e un dato ancora più allarmante se si osserva il calo della componente straniera con un -72%.
UNI lo conferma. Protocollo, aiuto concreto settore turistico
“Il settore dei bus turistici è sempre stato in regola con le norme anti-covid e adesso queste stesse norme diventano una prassi di riferimento ad hoc grazie ad un intesa con UNI”. Così Giuseppe Vinella, presidente di Anav, l’associazione del trasporto di passeggeri con autobus aderente a Confindustria e Federturismo, dopo aver firmato un protocollo con l’ente italiano di normazione che mette a punto un modello organizzativo per rispondere alle esigenze di sicurezza e tutela della salute di lavoratori, dei clienti, dei fornitori e in generale degli stakeholder esterni.