Sarà, inoltre, l’occasione per analizzare l’evoluzione delle normative fiscali, doganali, marittime per il rafforzamento del traffico e dei servizi di noleggio, i programmi di costruzione di attracchi specializzati in unità superiori ai 60 metri (megayachts) e la loro sostenibilità in relazione alla stagionalità del mercato.
Nel corso della giornata si illustreranno, infine, i problemi e le opportunità per chi sta investendo nel Mediterraneo, il ruolo degli agenti marittimi e degli intermediari commerciali, i problemi di gestione delle procedure internazionali di security, i servizi agli equipaggi.
Roma, 30 maggio 2017
Da una stretta collaborazione con le aziende leader del trasporto ferroviario e della mobilità integrata nasce una nuova scuola di alta formazione Unibo, per offrire una specializzazione professionale sul futuro della mobilità su rotaia e non solo
Bologna, 24 maggio 2017 - Immaginare, progettare e gestire i trasporti e la mobilità di domani. Da una sinergia tra Università di Bologna, Ferrovie dello Stato Italiane, Alstom e numerose aziende del territorio e non solo (quali Tper, Sadel, CLF – Costruzioni Linee Ferroviarie, FINSOFT, Sifel, FER – Ferrovie Emilia Romagna, Nier, SITE), nasce la Scuola di Alta Formazione in Ingegneria dei Sistemi per la Mobilità Integrata: una novità unica nel panorama nazionale e internazionale che offre una specializzazione professionale sul futuro della mobilità integrata, dall’infrastruttura ferroviaria fino agli strumenti digitali per il controllo dei trasporti.
Il nuovo corso è promosso dal Dipartimento di Ingegneria dell'Energia elettrica e dell'Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Alma Mater, in strettissima collaborazione con due aziende leader del trasporto ferroviario: Ferrovie dello Stato Italiane e Alstom. La Scuola, che partirà nel settembre 2017, si articola in quattro settimane per 125 ore di lezione, e i partecipanti avranno la possibilità di seguire anche un percorso formativo di stage o di tesi di laurea all’interno delle aziende coinvolte.
Dietro la cattedra si alterneranno docenti dell’Università di Bologna ed esperti aziendali per una serie di approfondimenti che vanno dall’infrastruttura ferroviaria alla manutenzione e controllo delle linee, dai sistemi di comunicazione a quelli di segnalazione, fino ad arrivare alla mobilità integrata nei sistemi urbani, e senza dimenticare soft skills, creatività e innovazione.
Al centro del progetto c’è la volontà di offrire un perfezionamento scientifico multidisciplinare nel settore dei trasporti ferroviari e metropolitani: una formazione qualificata orientata verso le esigenze e le richieste di gruppi ferroviari, amministrazioni pubbliche, società di ingegneria, centri di ricerche e, più in generale, imprese che operano nel settore dei trasporti.
“L’iniziativa che presentiamo oggi – spiega Enrico Sangiorgi, Prorettore alla Didattica dell’Università di Bologna – segna l’avvio di una preziosa collaborazione tra l’Alma Mater e realtà industriali leader nel settore dei trasporti a livello nazionale e internazionale. Collegare le conoscenze e competenze specialistiche dei nostri docenti e ricercatori con le professionalità e capacità presenti nel settore privato è il modo migliore per garantire ai nostri studenti una formazione di alta qualità e sempre attenta alle richieste che arrivano dal mercato del lavoro. La nascita della Scuola di Alta Formazione in Ingegneria dei Sistemi per la Mobilità Integrata è un nuovo, importante passo avanti in questa direzione”.
“L’idea di realizzare una ‘season school’ in grado di fornire competenze multidisciplinari nel settore dei trasporti e della mobilità integrata – conferma Mauro Ghilardi, Direttore Centrale Risorse Umane e Organizzazione del Gruppo FS Italiane – consente di offrire un percorso di perfezionamento concentrato e d’alta qualità per rispondere agli obiettivi del Piano industriale di FS Italiane e intercettare, già prima della laurea, giovani talenti, laureandi e neolaureati delle scuole specialistiche di nostro maggiore interesse, orientandoli e rendendoli spendibili per le nostre esigenze assunzionali”.
“Questa Scuola di Alta Formazione – conferma Marco Barale, Sales & Business Development Director che coordina il progetto per Alstom Italia – rappresenta un forte investimento formativo a favore di giovani ingegneri pronti a mettersi in gioco per acquisire competenze multidisciplinari nella mobilità integrata, dall’infrastruttura fino agli strumenti digitali per il controllo dei trasporti, una delle sfide del prossimo futuro. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle collaborazioni di Alstom Italia con il mondo accademico, per avvicinare sempre più l’offerta formativa alle esigenze del business e fare scouting di giovani risorse”.
L’accesso alla Scuola avviene tramite selezione, con valutazione del curriculum e colloquio tecnico. La partecipazione è gratuita per gli studenti già iscritti all’Università di Bologna e sono previste borse di studio per quanti completeranno il percorso formativo con esito positivo. L’iniziativa gode del patrocinio di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Cineca, Crit, FAV, Marconi Institute for Creativity.
Alessandra Coppa
Ferrovie dello Stato Italiane
Direzione Centrale Brand Strategy e Comunicazione
Relazioni con i Media Gruppo
Coordinamento Corrispondenti Territoriali Media
Corrispondente territoriale Emilia Romagna
tel. + 39 051-2586163 – FS (921) 6163
cell. 335-6992716
email a.coppa@fsitaliane.it
web: fsnews.it
Via Bovi Campeggi 22/10-40131 Bologna
· per il progetto “Stazioni d’Artista” con l’opera Paesaggio Urbano VIII di Sten e Lex a Roma Ostiense
Centostazioni, Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha ricevuto oggi - nella sede della Fondazione Feltrinelli di Milano - il premio “Cultura + Impresa 2016”, con Menzione Speciale nella categoria “Produzioni Culturali d’impresa”, per il progetto “Stazioni d’Artista”.
“Stazioni d’Artista”, avviato a giugno 2016, nella sua prima tappa ha fatto scalo a Roma Ostiense con l’opera di street art “Paesaggio Urbano VIII”, degli artisti italiani di fama internazionale Sten e Lex: un maxi murale su uno spazio di 400mq situato sul lato Piazzale Matteucci dello stazione, la terza per importanza della capitale e fondamentale nodo intermodale grazie ai numerosi collegamenti tra ferrovie e trasposti urbani.
Il progetto artistico, in linea con quanto avviato da FS Italiane su scala nazionale per il recupero ambientale, decoro delle aree di stazione e tutela del bene comune, fa parte di una serie di iniziative legate all’arte e alla cultura, finalizzate alla riqualificazione degli spazi ferroviari ed alla trasformazione delle stazioni in luoghi integrati con il territorio circostante, attraverso lo sviluppo di attività commerciali e servizi al viaggiatore, in grado di migliorare la Travel Experience.
Il premio, promosso da Federculture e The Round Table in collaborazione con la Regione Lombardia e ALES, è il più importante appuntamento italiano dedicato alle produzioni culturali d’impresa e quest’anno ha coinvolto 27 giurati, esperti e rappresentanti del mondo della comunicazione, dell’arte e della cultura, impegnati nella valutazione di 20 progetti finalisti.
È stato approvato ieri l’emendamento alla c.d. Manovrina che rimodula il Tax Credit in favore delle imprese alberghiere, eliminando di fatto il tetto massimo di spesa previsto per l’acquisto di mobili e complementi d’arredo.
Il c.d. Art Bonus ha introdotto nel 2014 un credito di imposta a favore delle imprese alberghiere in percentuale – inizialmente del 30%, poi innalzato al 65% con la proroga al 2019 contenuta nella Legge di Bilancio 2017 – sulle spese effettuate per le ristrutturazioni, compreso l’acquisto di mobili e complementi di arredo fino ad esaurimento dello stanziamento che era limitato, per tale voce specifica, al 10% del totale.
Assomarinas è stata ricevuta, oggi 9 maggio, in Audizione dalle Commissioni riunite Finanze e Attività Produttive della Camera dei Deputati sull'esame dei progetti di legge di revisione e riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo.
In considerazione dell’importanza strategica per il nostro Paese delle concessioni della portualità turistica e a tutela dell’operatività di un settore in sofferenza, in cui negli ultimi anni il 40% dei porti turistici italiani ha avuto difficoltà finanziarie legate anche al contenzioso sui canoni demaniali e in cui alcuni scali sono addirittura arrivati al concordato fallimentare, come Assomarinas abbiamo in questa sede avanzato alcune proposte per noi fondamentali.
Innanzitutto chiediamo che la direttiva Bolkestein non sia applicata alle concessioni demaniali marittime perché trattandosi di concessioni di beni e non di autorizzazioni all’esercizio di servizi, le concessioni relative alla costruzione e gestione di strutture per la nautica da diporto vedono quale elemento centrale dell’intervento amministrativo la realizzazione del porto turistico e non la gestione di un servizio, che in assenza della costruzione non sarebbe concepibile.
Assomarinas ha, inoltre, manifestato la necessità di tutelare con un congruo periodo di proroga (30 anni) il legittimo affidamento delle imprese che hanno ottenuto la concessione demaniale prima del 2009 e di porre rimedio al contrasto con i principi costituzionali della disciplina relativa all’ammontare dei canoni demaniali delle concessioni relative ai porti turistici, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.29/2017.
Roma, 9 maggio 2017
Il confronto con Spagna e Portogallo conferma la possibilità delle proroghe.
Dopo l’audizione di Assobalneari e Federturismo, un primo passo avanti.
«Si tratta di una situazione oramai chiara: Spagna e Portogallo hanno concesso proroghe fino a settantacinque anni e non è stata aperta nessuna infrazione da parte dell’Unione europea. Chiediamo che anche l’Italia prosegua su questa strada». A dirlo è Fabrizio Licordari, Presidente nazionale di Assobalneari Italia Confindustria.
A seguito dell’audizione di Assobalneari e Federturismo alla Camera, dove è in discussione il Ddl delega di “Revisione e riordino del demanio” approdato alle commissioni congiunte Finanze e Attività produttive, le schede preparate dall’ufficio giuridico della Camera danno ragione alle tesi fin qui portate avanti dagli imprenditori balneari aderenti a Federturismo Confindustria. «Sono quattro anni che consegniamo a tutti gli interlocutori le legislazioni integrali e in lingua originale. Adesso, dopo che lo abbiamo fatto nuovamente in audizione, sembra che qualcuno se ne sia finalmente accorto; infatti è proprio in seguito alla nostra attività che è giunto questo chiarimento dall'ufficio giuridico della Camera. Le schede sono estremamente riassuntive, ma almeno rappresentano un primo passo in avanti a conferma della verità». Dunque, come precisa Licordari, ci sono casi concreti che dimostrano un’applicazione differente della Bolkestein. «Per il contesto portoghese viene identificata la scelta politica di garantire alle aziende un periodo lungo che assicuri ai titolari di concessione il cosiddetto “diritto di preferenza”. Per la Spagna si parla invece di certezza giuridica nei rapporti di concessione e nel regolamento attuativo della legge che ha previsto una proroga fino a settantacinque anni, è stato anche introdotto il rafforzativo della preferenza per il concessionario uscente in caso di domanda di rinnovo. Questo è quello che chiediamo: ossia che si scelga politicamente di procedere ad una proroga di trent’anni per garantire certezza agli operatori italiani che comunque in qualsiasi caso devono avere un diritto a poter continuare a svolgere l’ attività che nel tempo hanno creato». L'approvazione della legge delega di revisione e riordino della normativa sul demanio marittimo, come sottolineato anche da Federturismo Confindustria, «rischia di modificare unilateralmente in Europa le condizioni di accesso al mercato senza garantire reciprocità con altri paesi europei, nostri diretti concorrenti, che potranno, se approvata la norma, liberamente acquisire la gestione del nostro patrimonio demaniale senza possibilità di reciprocità per i nostri imprenditori».
Entrando nel merito, la Camera descrive come non ci sia stata nessuna infrazione europea per i due paesi. «Quanto identificato dai tecnici della Camera dimostra che è possibile attuare diversamente la Bolkestein per difendere oltre trentatré mila aziende italiane. Nel 2007 il Portogallo con il decreto legge denominato “Legge di Acqua”, nel rinnovo di durata di settantacinque anni delle concessioni, ha riconosciuto il diritto del concessionario uscente ad essere preferito rispetto ad altri concorrenti. Un articolo molto simile che la commissione europea ha fatto abrogare all’Italia con la procedura di infrazione del 2009. Per quanto riguarda la Spagna nel 2013 viene varata la Ley de Costas auspicata addirittura da Bruxelles che prevede una proroga secca da trenta a settantacinque anni delle concessioni in essere in base alla loro tipologia, senza le procedure di evidenza pubblica imposte invece per l’Italia praticamente nel corso dello stesso periodo temporale. Stiamo parlando di paesi molto simili all’Italia, con l’economia turistica che è trainante e con una consolidata industria balneare. In questo caso il nostro governo invece che tutelare questa ricchezza e permettere all’Italia di diventare il paese guida del settore in Europa, sceglie di minare foltamente le basi di questa industria». Ma vi è altro, precisa Licordari. «In sede di audizione, le amministrazioni dello stato preposte al settore (Agenzia del demanio ecc.), non sono state in grado di fornire dati esaustivi sul numero e sulla consistenza delle aree in concessione, così come delle aree demaniali marittime libere e come tali concedibili, al fine di verificare la sussistenza o meno del requisito della scarsità delle risorse. Di più, non sono disponibili dati utili al fine di verificare la sussistenza o meno dell'altro requisito da cui discende l'applicabilità della direttiva Bolkestein, al pari di quello della scarsità delle risorse disponibili, l'interesse transfrontaliero certo, cioè l'analisi del pregio economico ed ambientale delle concessioni demaniali marittime attualmente in concessione».
Pertanto, la richiesta del Presidente Licordari è quella di proseguire con un regime di proroga di 30 anni delle concessioni demaniali e di sospendere l'esame del Ddl delega di “Revisione e riordino del demanio” che sarebbe il primo provvedimento italiano ed europeo che certificherebbe le evidenze pubbliche con la conseguente messa all'asta delle aziende concessionarie, “senza se e senza ma”, senza, tra l'altro, la verifica e l'accertamento dei presupposti di fatto da cui discendono le norme in esame. «Chiediamo al Parlamento che faccia buon uso di quanto abbiamo prodotto, ormai noto a tutti, e ancor più che si tenga nel dovuto conto di quanto fornito in merito dall'ufficio giuridico della Camera dei deputati. E’ possibile giungere ad una proroga e tutelare oltre trentamila famiglie di imprenditori italiani, nonostante un accanimento anche di tipo giudiziario che non ha precedenti. Ci auguriamo che le regole discendano ancora dalla volontà popolare e quindi dalle leggi approvate dal Parlamento e non dalle sentenze dei Tribunali».
Contatti: Fabrizio Licordari cell. +39 338 5779380
In allegato le schede dell’ufficio giuridico della Camera dei Deputati
Roma, NH Hotel Palazzo Cinquecento – sala Trastevere, 18 maggio 2017, h.9.30-13.30
Un importante appuntamento di EBITERME, l’Ente Bilaterale Nazionale delle Terme costituito pariteticamente da FEDERTERME, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS per la presentazione e l’approfondimento dei risultati del “Progetto integrato di ricerca sul settore termale”, svolto dall’Ente.
Il “Progetto” fornisce lo stato dell’arte della realtà occupazionale delle imprese termali italiane, del loro approccio alle sfide della formazione, della percezione delle cure termali da parte del sistema dei medici di base del nostro Paese, delle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale.
Via dei Cestari 34 - 00186 Roma (RM)
Tel. +39 06 4298 4041
E-mail: segreteria@federturismo.it
PEC: federturismo@pec.federturismo.it
c.f. 96269080584