Nell’ambito degli incontri che le associazioni confindustriali stanno organizzando con le forze politiche, si è tenuto oggi il primo meeting sui temi di Ambiente, Sanificazione e Ospitalità che ha coinvolto Confindustria Cisambiente, ANIP-Confindustria e Confindustria Alberghi. Ogni associazione ha potuto esporre alla delegazione presente (in questa tornata i referenti della Lega guidati dal Senatore Matteo Salvini) le problematiche e le prospettive dei rispettivi settori in una sessione dedicata per ciascuno. Non sono mancate le richieste, che in questo momento devono trovare un largo ascolto da parte dei decisori politici, visto le difficoltà che le imprese stanno vivendo tra la emergenza e la ripartenza dovuta al coronavirus.
L’allarmante situazione causata dall’epidemia del Coronavirus in Italia, oltre alle gravi conseguenze sulla salute delle persone, ha prodotto gravissime ripercussioni economiche sulle imprese dell’intrattenimento. A seguito dell’entrata in vigore dei provvedimenti governativi e legislativi diretti al contenimento della diffusione del COVID-19, le aziende del Pubblico Spettacolo hanno sospeso totalmente la propria attività a partire dal 23 febbraio 2020.
La considerazione riportata martedì 5 maggio dal Ministro Franceschini nel corso dell’audizione alla 10° Commissione Industria, commercio e turismo del Senato che sembra escludere categoricamente l'ipotesi di un piano di supporto agli investimenti per riqualificare le strutture ricettive italiane – si legge in una nota ufficiale di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – è ulteriore motivo di preoccupazione per il settore e per le altre filiere coinvolte.
CECCHI: RINGRAZIO IL SOTTOSEGRETARIO TODDE PER AVERCI DATO SUBITO RISCONTRO. ORA AL LAVORO SU CHARTER E DIPORTISMO
Con il decreto del 4 maggio 2020, firmato dal Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, il MiSE ha disposto la riapertura delle Reti di vendita della nautica facenti capo al Codice Ateco 47.64.2 (commercio al dettaglio di natanti e accessori).
Gli italiani e la febbre da entertainment sono l’oggetto di una ricerca condotta da Dynamitick e Doitwell, che ha messo in luce l’impazienza - dopo quasi due mesi di “lockdown” – dei nostri connazionali di tornare a vivere un’esperienza di intrattenimento.
Secondo a Iata il mese di marzo ha segnato un crollo senza precedenti nel trasporto aereo, la domanda è in caduta libera, con un -52,9% anno su anno che riflette l’impatto delle misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus nel mondo.
L’emergenza Coronavirus e la quarantena forzata hanno costretto più di 9,6 milioni di famiglie italiane a cancellare o rimandare impegni che avevano in programma in questi mesi e per i quali avevano già sostenuto delle spese; è questa la prima delle evidenze emerse dall’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto mUp Research in collaborazione con Norstat. Quelli primaverili sono, per tradizione, i mesi in cui hanno luogo molti matrimoni, comunioni, cresime o compleanni.
Secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) la pandemia da Covid-19 ha spinto le destinazioni di tutto il mondo a introdurre restrizioni sui viaggi.
Sulla base delle ricerche effettuate, gli ultimi dati dell’agenzia specializzata per il turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) mostrano che il 100% delle destinazioni mondiali ha restrizioni in atto. Di queste, l’83% ha avuto restrizioni relative alla pandemia da Covid-19, già in atto da quattro o più settimane e che, a partire dal 20 aprile, nessun paese le ha rimosse.
Secondo l'ISTAT nel trimestre marzo-maggio 2019 si erano registrate in Italia circa 81 milioni di presenze turistiche, pari al 18,5% del totale annuale. La media europea nello stesso trimestre è leggermente superiore (20,9%) perché tiene conto delle percentuali, più alte rispetto all’Italia, di alcuni Paesi come la Germania (23,5%), il Regno Unito (22,5%) e la Spagna (22,4%), dove la distribuzione del turismo nell’arco dell’anno è meno caratterizzata dal picco della stagione estiva.
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