Secondo GlobalData nel 2020 gli arrivi dagli Usa nella nostra Penisola dovrebbero scendere a 1,8 milioni dai 3,5 milioni di visitatori dell’anno scorso. Un livello, quello raggiunto nel 2019, che è destinato a non ripetersi neppure nel 2023, quando si prevedono arrivi dagli Usa in Italia per 3,3 milioni di turisti.
Secondo l'Osservatorio Bit che ha raccolto una serie di dati, a seconda delle fonti, la perdita di turisti stranieri è calcolata tra i 29 milioni (Demoskopika/Statista) e i 31 milioni (Enit) e si tornerà ai livelli pre-Covid-19 solo nel 2023. Il tasto più dolente sarà forse il calo della spesa turistica, con una perdita stimata dall’Agenzia in circa 23 miliardi di euro. Sempre secondo Enit, l’interesse verso l’Italia rimane forte: a fine maggio si contavano già oltre 754 mila citazioni online sul tema “viaggio in Italia”, che hanno prodotto 207,1 milioni di interazioni.
Il motore di ricerca di hotel e voli www.jetcost.it ha rilevato che le ricerche di alloggi per la seconda metà di luglio sono triplicate rispetto alla prima parte del mese, quando c’era ancora un po’ di incertezza e paura tra i viaggiatori. Quasi 8 utenti su 10 (77%) hanno cercato destinazioni nazionali, solo il 23% ha scelto destinazioni europee. In termini di preferenze, sembra che gli italiani adesso abbiano voglia di sole e spiagge, come si evidenzia dalle destinazioni predilette nelle loro ricerche con queste caratteristiche (71%); sono meno quelli che scelgono destinazioni nell’entroterra (29%).
Secondo l’Osservatorio di SumUp, gli operatori dei settori “Hotel & Accommodation” e “Tourism”, hanno registrato a partire dal 18 maggio un costante aumento delle transazioni digitali. In particolare, il comparto “Tourism” ha segnato una crescita di transazioni del +212% nella settimana 18-24 maggio: con l’inizio della cosiddetta “Fase 2 bis”, c’è stato da subito interesse nella ripartenza con nuove prenotazioni e pagamenti sicuri.
Secondo Aci Europe il traffico passeggeri attraverso la rete aeroportuale europea si è attestato al -93% a giugno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un miglioramento marginale rispetto al mese precedente (maggio 2020: -98%). Gli aeroporti europei hanno accolto solo 16,8 milioni di passeggeri a giugno, rispetto ai 240 milioni dello stesso mese del 2019.
Il miglioramento rispetto al mese precedente riflette la progressiva revoca delle restrizioni di viaggio all'interno dell'Ue e dell'area Schengen.
Secondo l’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid realizzata da Isnart– Unioncamere su un campione rappresentativo di italiani intervistati nelle scorse settimane sono oltre il 40% in meno gli italiani che partiranno quest’anno per le vacanze estive rispetto al 2019: un italiano su due non andrà in vacanza. Dei 24 milioni di persone che si muoveranno, l’86% rimarrà in Italia e solo il 4,8% andrà all’estero (contro il 26% del 2019).
Secondo l'ENAV il traffico aereo in Italia continua la sua crescita costante e progressiva. Nella prima metà di luglio i voli sui cieli nazionali sono più che raddoppiati rispetto a giugno. Dal 1^ al 15 luglio, ci sono stati complessivamente 33.000 movimenti con una media giornaliera pari a 2.200 voli ed un picco massimo, il 10 luglio, di 2.521 voli.
Nei dodici mesi che terminano a maggio 2020 il surplus di conto corrente è stato pari a 49,7 miliardi di euro (il 2,8% del PIL), da 45,4 miliardi nel corrispondente periodo del 2019. E’ quanto informa
Secondo l'Osservatorio Enit le vacanze saranno concentrate nella seconda parte dell’estate, con estensione fino al mese di ottobre. L’outlook ha rilevato come il 47,5% degli italiani farà almeno una vacanza questa estate e preferirà soggiorni di fine stagione: nei villaggi turistici il 46,2% delle vacanze degli italiani si svolgerà tra luglio e agosto, così come negli alberghi di categoria medio bassa (44,5%).
Il decreto Rilancio è stato approvato definitivamente e diventa legge. Il Senato il 16 luglio ha confermato la fiducia al governo sul provvedimento con 159 voti a favore, 121 contrari e nessun astenuto. Il testo prevede interventi per un valore di 55 miliardi di euro, ma il turismo organizzato resta deluso e parla di “aspettative disattese”, aggrappandosi alla speranza di un decreto ad hoc per il settore.